| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 21:01
Confronto 2 stampe |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 21:09
Già confrontare stampe delle 2 tecnologie ha più senso che confrontare files.... Ma io non cercherò mai di far sembrare una digitale a una analogica.... io eh..... poi ognuno fa come vuole |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 21:21
“ Ma io non cercherò mai di far sembrare una digitale a una analogica.... io eh..... poi ognuno fa come vuole „ Il punto non è questo ma il seguente: se mi piace l'effetto "vintage" dovuto alle imperfezioni della pellicola ha senso introdurre le stesse imperfezioni sul digitale? |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 21:42
@Maxam, perché non provare a voler dare quell'impronta come proprio timbro ai propri scatti |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 21:43
Del resto Fuji ha gli effetti pellicola già in macchina. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 21:45
Ok prendo salatini e birra |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 21:45
Io penso che ciascuno dovrebbe avere in mente una resa a cui tendere e come riesca ad ottenerla siano fatti (suoi) del tutto ininfluenti. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 22:06
“ Ma perché? Anzi se io ho in mente quello specifico stile mi confronterò proprio con quello per capire in stampa quale è il miglior procedimento per avvicinarmici. Non sarà proprio uguale, ma se riesco ad arrivare a un risultato valido perché mai dovrei non fare il confronto? Sinceramente certe uscite non le capisco „ Saprai meglio di me che sperimentazioni e contaminazioni ci sono sempre state dalla camera oscura, figuriamo nel digitale e combinazioni analogico digitale. Mi viene in mente Salgado, Fontana per i suoi colori se non ricordo male.. Prefiggersi un risultato e sperimentare per raggiungerlo è perfettamente legittimo, anzi lodevole quando dietro c'è uno studio ed un pensiero. Credo che questo però sia completamente diverso dalla emulazione del digitale di una pellicola fine a se stessa e peraltro, ripeto, irraggiungibile (in termini di stampa). E poi quale pellicola? Con quale sviluppo? “ Del resto Fuji ha gli effetti pellicola già in macchina. „ appunto. praticamente la pubblicità della kodak: compra la macchina, carica il rullino, al resto pensiamo noi! Poteri del marketing. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 23:21
“ Del resto Fuji ha gli effetti pellicola già in macchina. „ è qui che casca ... Diciamo che è qui l'incongruenza... l'ho già scritto ... Che Fuji cambi almeno il nome !!! Se intende imitare, che so, la Acros 400, deve darmi tutte le variabili che avrebbe potuto applicare lo sviluppatore/stampatore analogico. Mi spiego ... l'effetto in macchina che "emula" la Acros, a quale chimico di sviluppo si rifà??? HC110 ?? D76 ?? Rodinal ?? Ilfosol ?? Microphen ?? FX-1 ?? Pyro ?? ABC ?? D23 ?? Stoeckler ?? Thornton ?? etc etc etc etc etc etc etc etc ... A che diluizioni ??? Per quale tempo / Temperatura ?? Su quale carta ??? Ingranditore a luce diffusa o condensata ??? Tutte queste variabili naturalmente darebbero risultati completamente diversi pur con la stessa pellicola !!! Addirittura opposti in termini di grana, acutanza, etc etc ... Chiamare l'effetto Acros 100 o qualsiasi altra pellicola, NON VUOL DIRE NIENTE !! Almeno che gli cambiassero il nome. |
| inviato il 23 Febbraio 2022 ore 0:08
Troppe domande= eccesso di elucubrazione. Quello di Fuji imita l'effetto di una pellicola scansionata e vista a video. |
| inviato il 23 Febbraio 2022 ore 0:13
ok ... quindi l'effetto di una qualsiasi pellicola "qualunquemente" ... nammo bene ... |
| inviato il 23 Febbraio 2022 ore 0:21
L'autore ha solo chiesto se e come si può fare. Niente di più. In fotografia si fanno le foto e non la filosofia. |
| inviato il 23 Febbraio 2022 ore 1:13
Per me scattare in analogico non è cercare di reintrodurre i tempi andati, con tecniche anacronistiche. È semplicemente ciò che ho sempre fatto. Ho poi affiancato il digitale e ovviamente, avendo scattato per anni in analogico, era quello il mio modello da emulare. Ma non ci sono mai veramente riuscito. E quindi sono tornato sui miei passi, perché per me è più semplice scattare e sviluppare con una tank, che impazzire per ogni scatto davanti al pc. Inoltre per condividere le immagini qui su Juza, l'unico modo è digitalizzarle, perché mostrarvi le stampe, non è "logisticamente" fattibile. Tutto qui. |
| inviato il 23 Febbraio 2022 ore 9:47
“ Scusate ma questa discussione mi sembra la solita discussione tra chitarristi: "i software non riusciranno mai a emulare il suono dei valvolari" Certo, se li ascolti dalle casse del PC ovviamente suonano una m€rd@. Se però usi uno speaker decente la differenza non la senti più. E l'audio è, a mio avviso, molto più difficile da emulare di un insieme di pixel. „ Lo sapevo che prima o poi si sarebbe tracciato il parallelo con le nostre esperienze di chitarristi Sono del tutto d'accordo se consideriamo il prodotto finale: chi ascolterà, apprezzerà il suono e basta. Il chitarrista si porrà "anche" il problema di come a quel suono si è arrivati, e degli strumenti utilizzai per produrlo. L'esecutore si preoccuperà degli strumenti per ottenere il suono che ha in mente, e di come utilizzarli. Certe cose le puoi suonare solo con determinati strumenti, coi quali altre sono insuonabili. Faccio un esempio. Io strimpello quasi esclusivamente acustico. Non sono mai riuscito d ottenere il suono che ho in testa dalle acustiche elettrificate con piezo o simili: mi manca la dinamica, la capacità di governare volumi e armonici con le dita. Cosa che invece riesco a ottenere, paradossalmente, con la stratocaster in posizione 2, sulla quale ho montato corde pesanti, che suono coi volumi abbassati e attaccata a un amplificatorino a valvole. D'altra parte, il moderno tapping acustico (che non mi piace e soprattutto non so fare) sarebbe infattibile sulla mia acustica tutta-mogano con corde dallo 013 non elettrificata. Per tagliar corto: purtroppo, il nostro essere anche produttori di musica/fotografia, ci impedisce di godere del prodotto musicale/fotografico senza interessarci di come ci si è arrivati. L'esame della componente tecnica a volte (troppo spesso?) prende il sopravvento sull'apprezzamento della produzione artistica. Da questo "bias" è difficile/impossibile liberarsi. Dobbiamo però dar credito al "collega" musicista/fotografo, che (quasi sicuramente ) non essendo uno sprovveduto, ha utilizzato lo strumento "per lui" più idoneo. |
| inviato il 23 Febbraio 2022 ore 12:06
Io da quando uso con estrema soddisfazione ottiche vintage (attacco M42) devo dire che ritrovo quella "mancanza di nitidezza" e tridimensionalità che potrebbero soddisfare il tuo desiderio. |
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