user225138 | inviato il 18 Febbraio 2022 ore 23:06
“ Camilleri e Dostoevskij oltre scrivere generi diversi sono di epoche e paesi diversi, così come Mozart ed i Beatles. Non si possono paragonare. „ Vabbè, sto giocando a scacchi con un piccione. Mi fermo qui. |
| inviato il 18 Febbraio 2022 ore 23:27
“ Vabbè, sto giocando a scacchi con un piccione. „ Contento tu... Io invece sto facendo altro. |
| inviato il 19 Febbraio 2022 ore 0:48
“ Lastprince VS The Great Sunsets Gomblottohhh MrGreen „ ahahahhahaha , 1-0 Per te :))) |
| inviato il 19 Febbraio 2022 ore 4:08
@F. Agnostico OT “ sto giocando a scacchi con un piccione. Mi fermo qui „ Quando mi accorgo di essermi montata la testa, innesto Stockfish NNUE 14.1 sotto Fritz e gioco un "Easy Game". Il programma commette errori marchiani apposta per vedere se ne approfitto. Così spesso vinco. Ma se gioco contro Stockfish al suo livello ELO mi umilia troppo, è disarmante. Per dire che non sarò un piccione, ma non sono molto meglio come scacchista |
| inviato il 19 Febbraio 2022 ore 11:36
Condivido pienamente l'intervento di "Giulia88", pur ricordando questo passo di Ghirri* e riflettendo sulla fertile interazione fra l'intima dimensione dell'io e l'azione comune, condivisa, partecipativa ... ancor prima d'ogni possibile finalizzazione ... : "[ ... ] Il lavoro del fotografo, quel lavoro che vorrei fare un po' anche con voi, credo consista nella stesura di una carta geografica più che nel seguire una linea retta, una strada precisa, una specie di percorso obbligato; nel costruire piano piano, assieme, una specie di mappa sulla quale ognuno può trovare la sua strada pur muovendosi all'interno di una serie di regole prestabilite ... ". [ ... ] guardare alla fotografia come a un modo di relazionarsi col mondo, nel quale il segno di chi fa fotografia, quindi la sua storia personale, il suo rapporto con l'esistente, è sì molto forte, ma deve orientarsi, attraverso un lavoro sottile, quasi alchemico, all'individuazione di un punto di equilibrio – il mio interno di fotografo-persona – e ciò che sta all'esterno, che vive al di fuori di noi, che continua a esistere senza di noi e continuerà a esistere anche quando avremo finito di fare fotografia. Credo che, con una serie di aggiustamenti successivi, arriveremo a porci di fronte a un determinato paesaggio-ambiente e a metterci qualcosa in più di quello che è il nostro vissuto, la nostra cultura, il nostro modo di vedere il mondo: arriveremo a dimenticarci un po' di noi stessi. Dimenticare se stessi non significa affatto porsi come semplici riproduttori, ma relazionarsi col mondo in una maniera più elastica, non schematica, partendo senza regole fisse, piattaforme precise e preordinate." Un gentile augurio di buona luce a Voi tutti, Ben * www.quodlibet.it/libro/9788874623129 |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 19:05
Io fotografo da sempre per me stessa. Ma ora vorrei farlo diventare un lavoro ! |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 20:33
Se sei pagato per fotografare devi centrare l'obiettivo per cui le foto non devono piacere a te. Devi solo fare un buon lavoro mirato per il pubblico a cui si rivolgono le immagini. Le foto personali fai quello che ti pare. |
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