| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 10:16
ed arriviamo alla famiglia delle Zenit Automatiche ... Introdotte a metà anni '80 gli ultimi modelli scavallarono la caduta dell'Impero Sovietico ... alcune, nonostante vennero prodotte dopo il fatidico 26 Dicembre del 1991 riportano ancora la scritta "Made in USSR ! Probabilmente alla KMZ (di fatto mai sciolta) sfruttarono fondi di magazzino. Le automatiche avrebbero dovuto risentirne di questa situazione di disfacimento ed invece, tutto sommato, sono apparecchi abbastanza affidabili ... diciamo nella media della fuffa comunista !!! Si discostano clamorosamente da quella che per decenni veniva considerata la linea guida delle Zenit (pochi tempi di otturazione, mirini bui, etc etc) e, seppur in ritardo tecnicamente di almeno un decennio rispetto alle occidental/nipponiche, queste Zenit potenzialmente avrebbero potuto riscuotere un discreto successo in madre patria (specialmente per i fotoamatori bolscevichi perennemente in bolletta). Il collasso dell'Impero del Male le relegò invece a prodotti senza futuro. Vediamo le principali (ricordando che ne esistono molti sottotipi e prototipi) con le solite stelline Pirelli ... Zenit Automat (1984-1994) poco meno di 70.000pz *** Zenit 14 ..... rarissima e ricercata dai collezionisti Zenit AM versione economica e modernizzata della Automat (1988- 1995) 7.000pz *** Zenit AM2 ... come sopra senza autoscatto (1992-1997) 27.000pz *** Zenit APK la Perla Nera ,se funzionate, autentico gioiellino ... (vedremo poi perchè) 1992-1998 6000pz ***** Poi ci sarebbero le Zenit 212, 312, 412 e KM ... roba poco interessante (imho) e le ultime marchiate Made in Russia ... tecnicamente non più sovietiche. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 10:25
“ mah, mah, mah .... ti sei fregato la mia Start !!!!!! Maledetto Al Tarbal Tar !!!! MrGreenMrGreen „ Eh sì, lo confesso, ammetto la mia colpa e spero vivamente tu possa perdonarmi A dire il vero, ero indeciso se fare il link diretto al tuo album o meno, ma poi ... |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 10:30
@Al Tarbal Tal ..... sono talmente scarso fotograficamente, che nn me ne frega nulla, ma proprio nulla se qualcuno pesca dai miei fotoalbum (peggio per lui !!!). Magari cambierò idea non appena mi chiama il Moma ... Per il momento nn rivendico nessun tipo di proprietà etc etc sulle mie schifezze. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 10:46
APK a parte (merita un capitolo a sé stante), tutte le Automat avevano/hanno queste caratteristiche peculiari rispetto alle classiche Zenit: Modalità automatica a priorità diaframmi (in base alla sensibilità della pellicola) - NO manuale. Baionetta K (Pentax) Sistema TTL, otturatore elettronico con tempi da 1sec. ad 1/1000, syncro 1/60. Copertura del campo visivo 95%, esposimetro elettronico con indicazioni a led. Cunei e microprismi. Estesa gamma della sensibilità della pellicola (25-1600iso), correzione dell'esposizione +- 2 stop. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 11:39
“ sono talmente scarso fotograficamente „ Eh no, Schyter, qui ti sbagli, e di grosso. I tuoi scatti meriterebbero mooolta più attenzione di tante, di tante ... e di tante foto che si vedono in giro per il WEB ... purtroppo anche qui, su Juza Lungi da me comunque l'idea di appropriarmi indebitamente. Volendo mettere la foto della TUA Start, l'unico modo (a me conosciuto) era quello di inserirne direttamente il link |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 11:41
Tornando a bomba, questa l'ho recentemente rispolverata dall'angolo in fondo all'armadietto. L'avevo acquistata una trentina di anni fa e se penso alle soddisfazioni che mi ha dato, mi viene quasi da piangere
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| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 11:45
la EM ... la levetta SPARTANISSIMA dell'autoscatto di quel modello mi fa impazzire... |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 13:03
La mia era una 122K (attacco Pentakon k), obiettivo Helios 44. Macchina molto rustica, quando si caricava la pellicola e scattava faceva un rumore da autocarro. Avevo preso anche un obiettico Cosina da 28 mm e un telino Mitakon (un fondo di bottiglia) da 100 mm. Ogni volta che cambiavo la lente la pellicola si velava (non ho mai capito il motivo) per cui dovevo scattare a vuoto dopo il cambio, ricaricare ed avere così la certezzaa che il fotogramma non era velato. L'esposimetro (stop-down) era una mostruosità con due led nel mirino che si accendevano e spegnevano ad indicare l'esposizione esatta. Il sistema era eccezionale, nel senso che un'esposizione corretta era un eccezione e non la regola. Eppure quell'arnese rustico l'ho amato ed è stato il compagno di tante gite... |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 13:36
“ Se ti arriva una denuncia dal Kazzzakkistan sai a chi dare la colpa! „ AHIA!!! Addirittura Kazzza kkistan AIUTOOOooo... E adesso? Che faccio?!?!? “ la levetta SPARTANISSIMA dell'autoscatto di quel modello mi fa impazzire... „ Condivido in toto È quel " non so che " che la rende .. unica |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 13:47
Il paraluce a ventosa è ottimo come stura lavandino
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| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 15:03
@Belles Ahahahahahahahahaha! |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 15:04
E poi gli effluvi del lavandino sturato aiutano a mantenere linde e efficienti le lenti frontali |
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