user177356 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 0:47
“ La Lamborghini E' E RESTA un marchio italiano, con fabbriche, addetti e operai siti in quel di Sant'Agata Bolognese. „ Questa frase è al tempo stesso approssimativa e probabilmente infondata. Intanto, la (pretesa) nazionalità di un marchio a ha che fare con la sua percezione e non con la localizzazione dei siti produttivi. Se poi con "marchio" intendevi invece "azienda", ebbene anche in questo caso la produzione è solo uno degli aspetti, e la sua localizzazione è rilevante solo se quel tipo di prodotto si avvale di risorse disponibili solo in un determinato luogo. L'acqua Ferrarelle puoi solo farla a partire dalle fonti dalle quali sgorga, una Lamborghini puoi produrla ovunque: basta investire in infrastrutture e risorse umane. Ciò che conta non è quindi che quelle auto vengano materialmente realizzate in Emilia o in Romania, ma che le strategie aziendali siano definite in Italia o altrove. Dubito che al management della Lamborghini il controllante (l'Audi, in particolare, a sua volta parte del gruppo VolksWagen) lasci la completa libertà di scelta. Quindi, forse il marchio Lamborghini è ancora (percepito come) italiano , ma l' azienda Lamborghini dubito possa dirsi italiana . |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 1:38
“ Questa frase è al tempo stesso approssimativa e probabilmente infondata. „ Hai ragione, la Lamborghini è una supercar tedesca. E infatti, senza alcun gioco di parole, è universalmente riconosciuta come auto e marchio teutonico. La corretta pronuncia resta infatti Lamborghinen. “ Intanto, la (pretesa) nazionalità di un marchio a ha che fare con la sua percezione e non con la localizzazione dei siti produttivi. „ Beh direi, rileggimi bene. Pensi che da quanto ho precisamente scritto si desuma che io sostenga ad es. che la Nike sia di nazionalità malese, perchè quelle che indosso recano scritto made in Malaysia? O per restare in campo automobilistico, che le Fiat prodotte in Polonia o Sudamerica non siano da considerare tali? “ Dubito che al management della Lamborghini il controllante (l'Audi, in particolare, a sua volta parte del gruppo VolksWagen) lasci la completa libertà di scelta „ E dubiti male, Domenicali in persona ha espresso la completa autonomia dalla casa madre. Possono sussistere ovviamente collaborazioni e scambi di tecnologie ad es. motoristiche. “ Quindi, forse il marchio Lamborghini è ancora (percepito come) italiano , ma l' azienda Lamborghini dubito possa dirsi italiana . „ Dubiti male anche qui. E' un'azienda Italiana di proprietà tedesca. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 2:20
Ho un'avversione naturale nel consultare Wikipedia e linkarla, ma stavolta farò un'eccezione a beneficio dei dubitatori vari, anche se per me ricorrerci non serviva: "Automobili Lamborghini è un'azienda italiana produttrice di automobili di lusso, interamente posseduta dalla tedesca Audi. Fondata nel 1963 da Ferruccio Lamborghini già fondatore della Lamborghini Trattori, la sede e l'unico stabilimento produttivo sono da sempre situati a Sant'Agata Bolognese, dove lavorano oltre 1.400 dipendenti." Scorrendo si scopre che è stata anche di proprietà svizzera, poi francese, poi dell'americana Chrysler, poi indonesiana e infine tedesca. Marchio e azienda ovviamente immutati, italiani. Sennò sarebbe stato un manicomio. it.wikipedia.org/wiki/Lamborghini Beh, se continuiamo così servirà... un distributore, di chewingum. EDIT: - RealB, anche se il caso è ormai passato e chiuso, in realtà mi resta tutt'ora in canna una considerazione Nella dettagliata analisi di tua moglie che hai riportato (della sola in BN), in realtà non vi è alcuna "oggettiva" motivazione che spieghi "realmente" il richiamo sessuale riscontrabile in quella immagine linkata a pag.5... E il fatto che ben 3 donne acculturate e interpellate, tutte ve ne abbiano visti, mi lascia stupefatto, anche se credo che forse influisca il fatto, almeno in parte, che siano digiune della materia fotografia. Mi rinfranca che i pochi uomini che si sono qui espressi, nessuno invece ne ha riscontrati, di richiami sessuali. E la cosa mi dà molto da pensare e meriterebbe un approfondimento, per cercare di indagare ulteriormente le diversità psicologica tra universo maschile e femminile... Ed è per quello che avevo girato il quesito anche a Viola, donna ma che pratica invece la materia ... Ha vivisezionato abilmente l'immagine, ma sul sessuale non si è espressa. Violaaa... Se mai ricapiterai e questo leggerai... Fammi sapereee... Anche solo su questo aspettooo... (niente di strano, presso gli addetti ai lavori è meglio conosciuto come effetto Umberto Ecooo...). Ai miei occhi, quella foto non ha assolutamente nulla di richiamo sessuale (tra posa, abito, espressione...). Poi mettendoci tanta fantasia personale, si può arrivare a motivare di tutto... Io poi per ironia e paradosso provocatorio, sono arrivato a fornire una spiegazione dai connotati saffici riscontrabili... Ma concretamente restano inesistenti e quello che ho fornito resta solo un esempio di un bel viaggio di fantasia. Ma accetto che non per tutti e tutte sia così. Ma al momento siamo solo alle tutte. |
user177356 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 10:48
Remember, Lamborghini è un'azienda parte di un gruppo tedesco. Gucci è un'azienda parte di un gruppo francese. Che le aziende abbiano denominazioni italiane conta poco. Ma ti lascio volentieri a cullarti nel tuo orgoglio nazionalistico Tornando poi alla foto della ragazzina con il pallone, ti ricordo che è la stessa Battaglia a sottolineare che nelle sue "bambine" cerca quei tratti che fanno intuire le donne che saranno, e che le piace ritrarle proprio in quella fase di passaggio tra infanzia e adolescenza. Non serve uno psicanalista per capire che è la stessa fase nella quale inizia la sessaualizzazione degli individui, in particolare di quelli di sesso femminile. Tutto normale, tutto fisiologico. Ma, per le ragioni che ho esposto poco fa, la rappresentazione di quella fase deve essere molto prudente. Venendo a quella specifica foto, è la Battaglia ad affermare di aver chiesto alla bambina di sollevare il braccio. Un gesto palesemente non naturale, tanto è vero che fa "scoprire" quella banconota tenuta stretta in mano, che io (maliziosamente) interpreto come l'obolo per la prestazione della piccola modella. Un gesto che comunque ricorda quello, tutt'altro che innocente, di ragazze o donne adulte con intenti seduttivi.
 Io non credo che la Battaglia volesse sessualizzare quella ragazzina. Credo però che volesse farle assumere una posa "da grande", proprio per evidenziare i tratti da "piccola donna". La sessualizzazione è probabilmente una conseguenza non intenzionale, ma negarla in toto significa non avere una completa percezione di quella immagine. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 11:39
"Oddio... Se qua c'è qualcosa di veramente sconclusionato a me pare che siano solo le tue argomentazioni, senza andar in cerca di facili scappatoie basta che ti concentri sulla tua frase, che ha originato la mia articolata risposta. A meno che tu ricerca con qualche malcelato giochino provocatorio, come formulare una frase quella sì sconclusionata, atta a dare una risposta in stile ping pong ma basata sul nulla." Nessun intento provocatorio, mi risulta ancora poco chiara, ma visto che ti senti paganini forse è meglio finirla qui. Aggiungo che la prossima volta che tenterai di approcciarti a una discussione in un modo aggressivo e ferale ti ignorerò e basta. Se non sei in grado di scrivere con garbo e ritegno in un forum (paragonabile a una piazza pubblica digitale) forse è bene che non scrivi affatto, ma dal momento che non te lo posso impedire e non me ne frega proprio nulla fai come credi ma io non perdo tempo con gli ignoranti. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 16:47
“ Remember, Lamborghini è un'azienda parte di un gruppo tedesco. Gucci è un'azienda parte di un gruppo francese. Che le aziende abbiano denominazioni italiane conta poco. Ma ti lascio volentieri a cullarti nel tuo orgoglio nazionalistico MrGreen „ Figurati il mio presunto nazionalismo... Era solo per puntualizzare inesattezze quali "percezioni","marchio","azienda" e "proprietà"... Che non si potevano lasciare passare per buone, essendo sbagliate. E continui a sbagliare scrivendo che la denominazione conta poco, perchè non c'entra nulla la denominazione. SONO aziende italiane, che fa l'enorme differenza dalla nazionalità della proprietà, che paradossalmente qualunque essa sia, è pressochè irrilevante sotto questo aspetto. (ma la definizione che ti ho riportato di Wiki, fingi di non averla letta?) Se dovessi a covid finito, capitare a Londra fai presente agli inglesi che l'icona Mini non è loro, ma è un marchio, un'azienda e un'auto tedesca (BMW) O a New York che i RayBan, sono una marca e occhiali italiani (Luxottica). Ti rideranno dietro. Mi rinfranca solo che personalmente non ho avuto alcun problema e remora con te nel riconoscere una mia svista (autobacchetttamento mani)... Mentre purtroppo qui, sembri appartenere a quello sterminato esercito di chi non ammette mai pubblicamente un proprio errore, neanche sotto tortura. E' questo è un vero peccato, perchè in varie altre occasioni ricordo che hai mostrato motivi per farti particolarmente apprezzare. Ma tranquillo, uno scivolone può capitare a tutti, se poi è capitato pure alla Battaglia... Ma perseverare per non ammetere, è diabolico. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 16:50
“ ma visto che ti senti paganini „ Beh si certo, paragone azzeccatissimo. Infatti anzichè fermarmi al primo, invece a quanto pare ingenuamente, ho sprecato ben 3 post sullo stesso argomento per farti caprie ciò che non vuoi, o fingi, o non vuoi ammettere, o non ti riesce di capire. Quale sia poi delle 4 opzioni quella giusta, resta un problema tuo. P.S. - I modi aggressivi sono ben altri... E' solo chi tende a protrarre o reiterare tali 4 opzioni... che attira di conseguenza modi un pochettino più decisi. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 17:10
Le divagazioni... A volte portano a scordarsi della sostanza fotografica in oggetto. Rimedio subito: “ Tornando poi alla foto della ragazzina con il pallone, ti ricordo che è la stessa Battaglia a sottolineare che nelle sue "bambine" cerca quei tratti che fanno intuire le donne che saranno, e che le piace ritrarle proprio in quella fase di passaggio tra infanzia e adolescenza. „ Certo, ma di lì a voler rappresentare (la Battaglia stessa), o a leggerci messaggi dalle connotazioni tipiche del richiamo sessuale ce ne corre, ed è tutta un'altra storia. “ Non serve uno psicanalista per capire che è la stessa fase nella quale inizia la sessaualizzazione degli individui, in particolare di quelli di sesso femminile. „ No non serve, ma da questo verderci il richiamo sessuale insito ed intrinseco nei ritratti delle dodicenni, a prescindere... E' proprio la psicoanalisi che se ne occupa essendo materia da pedofilia. |
user177356 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 17:24
Caro Remember, non è colpa mia se sei così digiuno di marketing e strategia aziendale da travisare in modo così ingenuo concetti che sono consolidati da decenni, ed in particolare la differenza tra marchio e azienda . Chi compra una Mini sa benissimo che il marchio è britannico ma l'azienda è tedesca (peraltro, difficilmente comprerebbero quell'auto se l'azienda fosse britannica, viste le performance dell'industria automobilistica d'oltremanica a partire dagli anni '70 del secolo scorso). Che poi i Ray Ban siano un prodotto ormai italiano lo sanno pure ad Amarillo (TX, USA), te lo posso testimoniare personalmente. Ma, ripeto, non sono io a doverti convincere, pensala pure come ti pare. Errare humanum est. Riguardo alla ragazzina con il pallone, stai usando il trucchetto di ritagliare le mie frasi estrapolandole dal contesto. Anche in questo caso, non vale la pena di replicare. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 17:42
Di la verità, sei qui nelle vesti di Diabolik... lo stra-perseverante. Se con il tuo penultimo post avevi fatto vacillare per un attimo la tua stimabilità... Con l'ultimo tuo post, estrapolazioni incluse, hai perso in un colpo solo tutti i punti. P.S. - Le tue illuminati nozioni di marketing e strategie aziendali... Ti hanno portato nel topic a scrivere che in merito a realtà industriali, va considerata e distinta "la PERCEZIONE che si ha"... per distinguere e definire differenze tra marchio, azienda, proprietà e nazionalità. Tale assunto se avesse fondamento reale nello status giuridico di un'industria, nazionale, mondiale.... Sarebbe una barzelletta. |
user177356 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 19:11
Remember, se dovessi attingere all'idioma del luogo dove nacqui, ti chiederei ma ce sei o ce fai? Immagino che, viste le tue evidenti limitatissime cognizioni in materia, ti sfugga il concetto di brand equity. Ti viene in soccorso Wikipedia: Brand equity is a phrase used in the marketing industry refers to the perceived worth of a brand in and of itself—i.e., the social value of a well-known brand name. Te lo traduco, a scanso di equivoci: "valore percepito del marchio considerato a sé stante". In and of itself. Il marchio Lamborghini (come Ferrari, Gucci, Mini, Chanel, etc.) ha un valore indipendentemente dall'azienda che produce automobili. E si tratta di un'entità separata e potenzialmente autonoma dall'azienda. Pensa che il marchio può essere perfino oggetto di cessione a terzi, con alcuni limiti a seconda della normativa vigente nei diversi paesi. Lamborghini è un marchio italiano ? Sicuramente, nel senso che è associato ad una tradizione di eccellenza nel settore motoristico che caratterizza(va) l'Italia. Lamborghini è un'azienda italiana? Non direi, visto che fa parte di un gruppo internazionale, con quartier generale in Germania. Ma tu credi davvero che il gruppo VolksWagen non avrebbe avuto le competenze per sviluppare prodotti del tutto analoghi, o superiori, a quelli della Lamborghini? Oppure, credi che la BMW, quando acquistò la Mini, lo fece per acquisire le competenze britanniche nella progettazione e realizzazione di auto di piccole dimensioni? O, piuttosto, per acquistare il diritto a riprodurre legittimamente un'icona automobilistica, potendo utilizzare il nome che la caratterizzava all'origine? Ora, a me sembra chiaro che, avendo speso un po' di soldi per acquistare l'azienda Lamborghini (che aveva dentro il marchio, ovviamente) il management Audi/VW abbia tutto l'interesse a preservarne il marchio, ribadendone l'italianità. Di qui le dichiarazioni di indipendenza, autonomia, etc. Tu sei comunque libero di credere a quello che ti viene raccontato dal marketing. Però, sempre per usare l'idioma della Capitale, fai un po' la figura del boccalone. |
user177356 | inviato il 27 Novembre 2020 ore 19:42
Ma li leggi i link che proponi? E soprattutto, li sai interpretare? O ti fai infinocchiare dai comunicati stampa? Quando, nel 1998, la Lamborghini approcciò il gruppo VW, stava cercando un motore V8 per equipaggiare un suo modello. Leggi bene: un'azienda che si suppone leader nel segmento supercar chiede ad un produttore di auto generalista un motore, cioè il cuore del proprio prodotto, ciò che dovrebbe costituire il key success factor di quell'azienda. Immagina la Ferrari che oggi chiedesse alla Toyota un motore per le sue auto, così ti fai un'idea più chiara. Questo dovrebbe accenderti qualche lampadina su quale fosse la situazione all'epoca. L'Audi fiuta l'affare, capisce che la Lamborghini è alla canna del gas e decide di papparsela. Ovviamente, nei comunicati stampa verrà sbandierata la straordinaria competenza dei tecnici Lamborghini, l'efficenza dell'azienda, la straordinaria operosità delle maestranze. D'altronde, confessare che si sta comprando un'azienda solo per il suo marchio non sarebbe una strategia di marketing molto intelligente, non credi? Poi l'Audi ci mette soldi, competenze tecniche (che compri, quindi ti servono i soldi) e competenze manageriali (e pure per queste ti servono soldi). E la Lamborghini diventa il fiore all'occhiello di un gruppo che voleva ribadire la propria presenza in tutti i segmenti di mercato. Ma senza andare a rivangare la storia, ti basterebbe leggere la cronaca. Ad esempio, il fatto che l'amministratore delegato dell'azienda è un certo Stephan Winkelmann. Ma soprattutto questa: "German carmaker is looking to make Lamborghini a more independent unit within its stable of car brands and is discussing long-term supply deals" www.reuters.com/article/us-volkswagen-lamborghini-exclusive-idUSKBN26M [ti traduco il senso dell'articolo, perché immagino che tra inglese e (inesistenti) competenze aziendali ti risulterà ostico: VW vuole liberarsi da Lamborghini quotandola in borsa, ma per farlo deve renderla più indipendente formalizzando in modo diversi rapporti di fornitura in essere, altrimenti verrebbe correttamente trattata dagli investitori come una costola di VW, com'è oggi, e il suo valore sarebbe molto inferiore perché non sarebbe un'azienda pienamente contendibile] Adesso, però, mi sono stancato e ti lascio alla tua beata ignoranza. Che, sinceramente, un po' ti invidio. |
| inviato il 28 Novembre 2020 ore 1:08
Stephan Winkelmann sarà il nuovo Presidente e Amministratore Delegato di Automobili Lamborghini a partire dal 1° dicembre 2020. Succede a Stefano Domenicali, che assumerà la carica di CEO della Formula 1 dal 2021. Winkelmann manterrà anche la presidenza di Bugatti. Fonte: www.confindustriaemilia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9 Stefano Domenicali è stato amministratore delegato dal 2016 a novembre 2020. Se durante il periodo della sua carica dichiara pubblicamente la completa autonomia della società italiana di cui è il massimo esponente Lamborghini... Allora quello non conta nulla, è solo marketing di facciata per boccaloni. Perchè è in realtà è una marionetta totalmente in mano alla proprietà tedesca. Domenicali ha anche apertamene detto che sussistono collaborazioni tecnologiche a livello motoristico come unica forma di interscambio col gruppo Audi. Andando a ritroso Lamborghini era alla canna del gas, ad un passo dal fallimento quando è stata acquisita. Essendo le sue vetture allora dotate da un paio di decenni solo da propulsori 12 cilindri, per realizzare il nuovo modello sotto la nuova proprietà, è quantomeno ovvio che si sia avvalsa al tempo da quanto Audi avesse disponibile per sviluppare quello da montare nel suo modello. Motori 8V infatti la Lamborghini di proprietà teutonica non ne ha mai montati come invece hai scritto, tuo altro piccolo errore. Ha montato i 10 cilindri, e se hai un'idea di quello che comporti in fatto di costi e tempi progettare e realizzarli ex-novo, per un'azienda che ha necessariamente la priorità se non obbligo di risanare i suoi bilanci di vent'anni fa... non c'entra nulla con il presunto smacco per progettisti e tecnici di Sant'Agata o per la loro capacità tecnologica. Posti articoli della reuters e sembra che ti sia fermato ai sottotitoli, perchè il riassunto che ne fai è molto fuorviante e dimostra che non hai recepito molto della sostanza che viene poi articolata... Anche se tutto questo non c'entra un bel tubo sulla semplice questione di partenza che ti rifiuti di vedere. Di appellativi della capitale ricordo anche il "che sei di coccio"? “ ... un motore, cioè il cuore del proprio prodotto, ciò che dovrebbe costituire il key success factor di quell'azienda. „ L' Auto più costosa del mondo e a tiratura limitatissima, unita alle altre sue produzioni è nell'olimpo delle auto più prestigiose e desiderate del mondo, è la Pagani, che casualmente non monta motori di sua produzione. Il prestigio di quelle auto è slegata dal motore che montano. Potrebbe cambiare e montarne di altre marche, e non cambierebbe nulla sull'immagine e il prestigio della sua linea di automobili, ma sembra che siano materia che ignori. Perdona se non allego inglesismi che fanno tanto trendy( ) e per quell'alone di competenza che aiuta a darsi... Ma la penso alla "francese" e ricorrerci abitualmente come alternativa alla nostrana lingua lo considero... più out che cool. Quindi occhio a pensare che marketing e strategie aziendali da copia e incolla... Siano confacenti a mascherare la beata ignoranza della sostanza delle cose che vai scrivendo. P.S. - Scelte politiche nostrane di questa settimana, hanno scongiurato la scalata di acquisizione di Vivendi ai danni Mediaset. Immaginando solo per un 'attimo che ne fosse diventata intera proprietaria entro quest'anno, dal 2021 sintonizzarsi su Canale 5 avrebbe significato secondo il tuo illuminante pensiero, guardare una rete televisiva francese o che Italia1 è un'azienda francese. Ah già, ma forse si sta ricadendo solo sulla "percezione". Bisognerebbe dirlo alla Roma che è addirittura quotata in Borsa e lì le percezioni contano tantissimo, che è invece una società americana che gioca nel campionato italiano. Una squadra americana in serie A. In serie A possono militare magicamente squadre di ogni parte del mondo. Ma c'è pure una squadra cinese come una certa milanese, anche se non si capisce come una squadra possa essere milanese ma cinese. Sempre meglio però del PSG che è una società e squadra di beduini. Adieu... ... man of great corporate strategies and marketing |
user177356 | inviato il 28 Novembre 2020 ore 1:40
Remember, prova a controllare chi fosse il CEO di Lamborghini prima di Domenicali. Non ti rovino la sorpresa. Vedo che non leggi quello che scrivo, oppure ti conviene travisarlo. Confronta le due frasi seguenti, la prima è mia e la seconda è tua: “ nel 1998, la Lamborghini approcciò il gruppo VW, stava cercando un motore V8 per equipaggiare un suo modello „ “ Motori 8V infatti la Lamborghini di proprietà teutonica non ne ha mai montati come invece hai scritto „ Eh, no, non l'ho scritto. Ho solo sostenuto, e ne puoi trovare traccia da più fonti, che la Lamborghini approcciò il gruppo VW con quell'intento, non che poi la cosa si sia realizzata. Il fatto poi che abbiano montato un motore o un altro è del tutto ininfluente. Ripeto: pensa se la Ferrari chiedesse alla Toyota un motore per le sue auto. Le affermazioni pubbliche di Domenicali sono irrilevanti: è un manager scelto da Audi, dove è entrato due anni prima di diventare CEO di Lamborghini. Nessuno nel gruppo al quale appartiene, e men che meno lui, ha interesse a dipingere la Lamborghini come un'azienda dipendente tecnologicamente e managerialmente dall'Audi/VW, perché significherebbe svalutare il prodotto agli occhi dei potenziali clienti. Ti invito ancora a leggere tra le righe, e ragionare sul significato degli eventi. Rileggiti l'articolo di Reuters, ti ho anche dato una chiave di lettura: la Lamborghini al momento è troppo integrata nel gruppo VW per avere un valore significativo se quotata autonomamente. E rifletti sul fatto che un problema del genere non si pose al momento della quotazione della Ferrari, i cui legami tecnologici con la Fiat sono sempre stati trascurabili. Ah, poi prova a spiegare ad un appassionato di supercar che la Ferrari o la Lamborghini potrebbero tranquillamente montare motori progettati e prodotti da terzi, e vediamo quante risate si fa. |
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