| inviato il 10 Settembre 2020 ore 18:47
per lo sviluppo dici? lo sviluppo è al interno di una sacca, quello che fanno le fotocamere è comprimere tramite un rullo la sacca che al suo interno si svuota all'interno della pellicola che a sua volta si sviluppa. dunque con una camera oscura " teoricamente" basterebbe un rullo che comprime la sacca con al interno il liquido di sviluppo. Vedremo in pratica. |
user120016 | inviato il 10 Settembre 2020 ore 18:49
Sì, ho visto che nel video, dopo aver esposto la pellicola, la ricarica nella instax e fa lo scatto a vuoto |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 19:13
"diebu, mica serve per forse un banco ottico per avere decentramenti e basculaggi un 6x8/6x9 tipo horseman risparmi pellicole quali saranno più economiche e liquidi sviluppo" Ok ma tra le varie ragioni ci può essere anche la scelta del formato, io stampo solo quadrato *salvo rarissime eccezioni) e mentre potrei adattarmi a un modesto rettangolo (tipo il 6x7) non digerisco proprio il rapporto 3:2 e similari. Inoltre anche su ibgrabdimebti non esagerati la differenza si vede eccome secondo me; ho avuto spesso occasione di confrontare stampe b/n e cibachrome fatte con Hasselblad e Leica e anche nel 30x30 - 30x40 si vede alla grande non solo in termini di dettaglio o nitidezza ma soprattutto in termini di motbidezza delle transizioni di colore/sfumature (la cosiddetta gamma tonale). Una 4x5 pollici con crop quadrato è quasi 4 volte più grande di un 6x6 (5,5 x 5,5 effettivi), quasi il doppio se considerato l'ingrandimento lineare. |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 20:34
Pantom: perdonami, ancora una volta sono costretto a ritornare sulle differenze tra analogico e digitale e non vorrei stufare e non vorrei scocciarmi nemmeno io. Ho scattato tantissimo con le pellicole (la mia prima reflex l'ho avuta nel 1975, una Canon FTb seconda serie, lettura esposimetrica spot), ho sviluppato da me e stampato per anni il bianconero, poi ho sviluppato diapositive sia Kodak con l'E6 o l'equivalente Ornano e moltissimo le Agfachrome 50 con il KIT 41, originale Agfa. E poi ho stampato le dia con il Cibachrome. Ho sviluppato anche negative colore che però poi facevo stampare da un laboratorio. So abbastanza bene i problemi dell'analogico. Ma non sono assolutamente d'accordo con te quando parli di maggiore difficoltà rispetto al digitale. L'analogico che ti spinge (come dici tu) a cercare "i posti giusti", suppongo che tu intenda anche le ore giuste. Ma se tu vai nelle mie gallerie, pensi che le mie modeste foto notturne siano fatte in un qualsiasi momento della giornata tanto poi ci pensa il programma di fotoritocco? O pensi che io abbia scattato centinaia di foto, tanto prima o poi per caso una buona deve venire? E' questa l'opinione che tu hai della fotografia digitale? Ma davvero pensi che sia così? O sei convinto che quando si scatta in digitale l'esposizione sia meno accurata? Tanto qualcosa viene lo stesso...Io uso spesso l'esposimetro in modalità spot proprio per analizzare le varie aree del fotogramma. O se applichi esposizioni multiple da fondere in digital blending pensi che sia una passeggiata? Fa tutto il programma mentre tu, invece, in analogico (da quanto dici) l'ardua impresa di chiedere al negoziante la pellicola adatta alle tue esigenze? O pensi che la messa a fuoco sia semplice tanto ci pensa l'autofocus? Ma sai bene che, fotografando paesaggi, autofocus, stabilizzatore, automatismi vari sono tutti disabilitati e si fotografa in manuale. Insomma, ma davvero pensi che sia tutto così facile col digitale? Io, ripeto, credo che, proprio perchè offre tante possibilità, sia molto ma molto difficile conoscere a fondo la postproduzione e farla bene. Tu credi che sia così semplice utilizzare Photoshop o Lightroom o ACR? Io ci ho messo anni per cominciare a capire. E, dopo anni, appena avrò un po di tempo in più mi riprometto un corso professionale, perchè quando leggo gli articoli, che so, di Marco Olivotto non capisco niente e mi accorgo di essere ignorante. E tu mi dici della complicazione legata alla scelta della pellicola? Ma dai, è una cosa che si impara da principianti! Dici che con l'analogico "...lo vivi di più dato che sei obbligato a girare di più e a osservare meglio". Ma stai scherzando? Ma dove le hai mai lette certe cose? E allora non esistono più fotografi di un certo spessore da quando è finita la pellicola....già, è finito il mondo, niente sarà come prima! I maestri del digitale girano poco e non osservano la realtà. Ma davvero??? Con il digitale uno va in giro, sparacchia alla bell'e meglio, tanto poi dopo si aggiusta tutto. E tutte le serate che ho passate ad aspettare l'ora giusta, il momento giusto, il sole che cala o appena sopra la linea dell'orizzonte. Tutta roba inutile! Ma dai, la tua è una affermazione, perdonami, presuntuosa che nessun serio utilizzatore di pellicole userà mai. Infine, non sarebbe proprio male se ogni tanto chi fa certe affermazioni ci mettesse anche un po' la faccia (come per esempio hanno fatto Domenico Mancuso o PaoloMclmx...e mi scuso con gli altri che non ricordo e non menziono), magari facendo capire, con proprie foto, cosa si intende dire, cosa si fa, come si intende rendere sostanza le proprie affermazioni. Chiedo scusa a tutti se ritorno sugli stessi concetti. Prometto da questo momento di ...ritirarmi in buon ordine. |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 20:34
pena un po' a me il formato quadrato non piace per niente, anche per quello ho preferito il 6x9 rispetto al 6x6 o 6x7 e in più volevo qualcosa di compatto e la scelta è ricaduta sulla fujica gw690. il problema era la proiezione che proiettore 6x9 mica ne fanno molti e quelli che ci sono sono antichi e con ottiche da ribrezzo e non adattabili con altre ottiche. dunque come detto in precedenza dovrò auto costruirmi e spero con successo un proiettore per il formato 6x9.. anche se lo vedo uno spreco dato che proiettare un 100x ovvero 9 metri per 6 metri la vedo mooolto dura. però almeno mi vedo una proiezione 6x9 2/3 metri e sempre più grande di una stampa su negativo e meno costosa della stampa.. però chissà se il risultato è almeno quello sperato |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 20:50
Per il proiettore 6x9 che devi costruire chiedi ad Aranzulla o fose è meglio chiedere a Benedetta Rossi? |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 20:59
claudio, io non ho detto nulla di quello che hai scritto tu. ho solo detto che il digitale è più fruibile. Pure io uso il digitale mica solo analogico e scatto con gli stessi concetti dell'analogico per avere una base di partenza ottima. Quello che ho detto è la velocità e la possibilità di vedere le modifiche e poterle correggere e e pure tornare in dietro se esagera ad esempio con un pennello o riduzione rumore e vividezza ecc. Questo poter tornare indietro rende tutto più facile e meno ansioso il lavoro. E comunque non ho parlato di complicazione della scelta della pellicola.. Per me è successo che hai letto il mio commento che magari è scritto male e in più hai aggiunto fantasia della tua dato che ci sono affermazioni mai scritte da me. Detto questo nessuno dice che scattare in digitale sia facile, non a caso ci sono i fotografi e i post produttori di professione. Comunque sulla digitale uso lenti manuali, dunque niente autofocus e niente automatico |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 21:10
'"analogico ti obbliga a cercare i posti giusti "dunque più fisico" ti obbliga ad attendere una determinata ora del giorno e della stagione e del mese. in altre parole lo vivi di più dato che sei obbligato a girare di più e osservare meglio." Quindi in digitale non hai bisogno di cercare i posti giusti,di attendere una certa ora del giorno, della stagione e del mese. E si gira di meno e si osserva di meno o peggio....Mah! Magari facci vedere tue foto in cui si dimostrano queste affermazioni. Almeno capirei.. |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 21:17
non mi sono spiegato con quella frase vero, con l'analogico durante un tramonto ogni minuto e in qualche caso pure secondo è determinante pure con il digitale, ma se sbaglio con il digitale ho più margine di correzione in post produzione. questo intendevo |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 21:22
se proprio vuoi lo scrivo Claudio, l'analogico è meglio e con il digitale posso fare tutto fotografando dalla finestra di casa. Tanto basta fare post produzione. Io capisco e lo so bene che mi spiego male, e che ho una sintassi da far pena. Io volevo dire una cosa diversa da quella che hai percepito e poi aggiunto del tipo.. “ Quindi in digitale non hai bisogno di cercare i posti giusti,di attendere una certa ora del giorno, della stagione e del mese. E si gira di meno e si osserva di meno o peggio „ e poi non era nemmeno mia intenzione confrontare i 2 sistemi ma era la filosofia in se fra i due sistemi. Il resto dire meglio o peggio ecc come sempre accade e il confronto e mai la filosofia.. comunque io sono qua ad imparare e mi fa piacere pure la critica |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 21:26
Il fatto è che come aspetti con la macchina caricata a pellicola il momento giusto, lo fai anche in digitale, magari arrivando sul posto un'ora prima. Che cambia? Credo che tutti facciano così. Non è che dici "vabbè, ci vado quando mi pare tanto poi aggiusto in post" :ma che fotografo è uno che fa così? Ma da questo a dire poi " ...lo vivi di più dato che sei obbligato a girare di più e osservare meglio". Anche qui ti sei spiegato male? "se proprio vuoi lo scrivo Claudio, l'analogico è meglio e con il digitale posso fare tutto fotografando dalla finestra di casa. Tanto basta fare post produzione." Però, ripeto, concludiamo amichevolmente, perchè si diventa noiosi a parlare di aria fritta. Benissimo chiarirsi. Anche perchè probabilmente tra 30 anni non esisteranno più le pellicole, ci sarà qualcosa di diverso dal digitale, ma le fotografie esisteranno sicuramente ancora... |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 21:39
no li non mi sono sbagliato, perchè alla fine è vero che con il digitale uno scatto è possibile eliminarlo e si possono scattare anche una decina di foto e vedere in anteprima il risultato e correggere l'inquadratura. uno scatto costa poco sul digitale mentre sull'analogico ha un costo diverso non puoi vedere in anteprima dopo lo scatto e sei obbligato a inquadrare al meglio e si hanno scatti limitati. Dunque questo ti obbliga a premeditare meglio. Te magari mi parli da professionista o fotoamatore evoluto e vedi e hai un occhio ben diverso dal mio dunque più esperienza e sai cosa cerchi io no devo fare come ho descritto, dunque valutare la scena più volte e da posti e angolazione diverse e pure di fretta alle volte dato che le luci non stanno li ad aspettare me. |
| inviato il 10 Settembre 2020 ore 22:19
detto questo, l'analogico ha una filosofia diversa del digitale. La mia non era una critica verso il digitale ma la filosofia che ci sta dietro |
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