| inviato il 23 Giugno 2019 ore 17:52
“ Il problema e trovare il CCD, non ci puoi mettere un comune Bayer che montano tutte, deve uscir3 dagli schemi non solo in un approccio essenziale e linea old school, ma dare un sapore analogico anche nel file „ Ma lo schema Bayer è la tipologia di CFA messo sopra il sensore; che può essere CCD o CMOS indifferentemente. |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 16:28
Questa è la vera novità che aspettavo per rimettere in pista il corredo Hasselblad! Temo solo il prezzo stellare. e farà rivalutare molti C, CF ed FE!!! |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 16:33
Con un dorso del genere, Hasselbad potrebbe addirittura rimettere in produzione un corpo per ottiche V, dall'aspetto classico ma dai contenuti (anche) moderni. |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 16:38
Per quanto riguarda il discorsi di Uly, concordo… sin dall'inizio dell'era digitale mi sono meravigliato del fatto che la maggior parte delle reflex di allora, che avevano dorso intercambiabile, non fossero semplicemente dotabili di un dorso digitale. Solo Leica lo fece con la R9, ma era un prodotto talmente di nicchia da non poter rappresentare una alternativa "popolare" all'ondata consumistica che stava per coinvolgerci. Vi rendete conto cosa sarebbe adesso una fotocamera sulla quale potete montare il sensore che vi pare, proprio con la facilità dello scambio di un rullino? |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 16:39
Mah. Con la x1d che ha un design che spacca, tornare alla serie V, sarebbe solo un operazione nostalgia. |
user92023 | inviato il 24 Giugno 2019 ore 16:45
@Victor. ...come ho scritto sopra! Ciao. G. |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 16:59
“ Con un dorso del genere, Hasselbad potrebbe addirittura rimettere in produzione un corpo per ottiche V, dall'aspetto classico ma dai contenuti (anche) moderni. „ Sarebbe bello ma ne dubito; se non l'ha fatto fino ad oggi (e di dorsi digitali specifici per il sistema V ne ha fatti vari modelli fin dal 2006/2007) non credo che lo farà in futuro. Ma già che continui a farne di nuovi è buona cosa. Invece quello che sarebbe veramente utile sarebbe un obiettivo grandangolare per la serie V specificamente progettato per questi sensori più piccoli. il "corpo "907" in un certo senso sopperisce ma non è proprio la stessa cosa. |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 17:00
“ Vi rendete conto cosa sarebbe adesso una fotocamera sulla quale potete montare il sensore che vi pare, proprio con la facilità dello scambio di un rullino? „ Un minor guadagno per i produttori |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 17:10
“ Mah. Con la x1d che ha un design che spacca, tornare alla serie V, sarebbe solo un operazione nostalgia. „ se intercambiabile con corpi moderni, potresti usare sulla stessa macchina addirittura sensori con caratteristiche diverse… da quello super denso a quello per gli alti ISO… :) |
| inviato il 24 Giugno 2019 ore 17:27
Quest'affare ha senso come un sensore Aps-c su una Contax RTS. |
| inviato il 30 Giugno 2019 ore 12:07
Però chissà ... |
| inviato il 04 Luglio 2019 ore 9:50
Affare per nostalgici non credo. Il successo di Fuji è in gran parte dovuto al fatto di tornare a dei corpi con comandi fisici, che richiamano fortemente le mitiche fotocamere manual focus a pellicola (Leica, Nikon, Olympus, Pentax, ecc). Perché semplicemente è il modo migliore e più intuitivo di gestire i parametri fotografici. Perché allora buttare all'aria tutto? Avete mai messo gli occhi dentro un mirino di una LX o di una F3? Un dorso digitale, che registra su microSD, è fattibile. Una volta esistevano dorsi datari, che sostituivano gli orginali. Si potrebbe partire da quella architettura; in più ci sarebbe tutto lo spazio del rocchetto della pellicola e dell'avvolgitore, da sfruttare, per batteria ed elettronica. |
user92023 | inviato il 04 Luglio 2019 ore 13:27
@Edo. Come ho gia' scritto, non si tratta di un'ipotetica! E' GIA' STATO FATTO! Ciao. G. |
| inviato il 04 Luglio 2019 ore 15:12
@edobeppe E' esattamente ciò che mi aspettavo che sarebbe avvenuto nel 2000-2002 circa, quando si iniziava a parlare di digitale. Mi aspettavo che (le mie) Contax e Hasselblad, ma anche tutti gli altri, iniziassero a fare dorsi digitali da sostituire agli sportelli con pressapellicola, sfruttando appunto intercambiabilità dei dorsi. Poiché i rullini avevano i codici a barre con la sensibilità. Che alcune fotocamere la ghevano in automatico, sfruttando quella tecnologia si sarebbe potuto evitare anche la doppia impostazione degli ASA. Lo fece solo Leica in un momento di non floriditàeconomica, e per il resto vinse il consumismo... |
user148740 | inviato il 04 Luglio 2019 ore 16:34
Più che il consumismo di sicuro un corpo che nasce digitale può essere molto più pratico e veloce rispetto a un dorso su corpo nato per la pellicola, peccato che attualmente secondo me la praticità della totalità delle ml sia da rivedere, l'interfaccia è alquanto arcana ripsetto a quello che potrebbe essere per me. Rimango della mia però, la soluzione leica con digital modul R adattabile solo su R8 R9 è una idea buona ma ovviamente non è che puoi fare un dorso per tutte le macchine prodotte a pellicola. L'unica era riuscira a fare stare tutto nello spazio del rullino senza cambiare lo sportello, ma non era fattibile 15 anni fa, magari ora lo è. |
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