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“ Va beh un piccolo fotografo a caso che scatta dagli anno 60:-P „
c'è anche un bel documentario su youtube dove lui parla di se stesso e della sua fotografia, proprio mentre fa street per i quartieri di Tokyo :)
user39791
inviato il 05 Aprile 2019 ore 15:40
Grazie per la tua pazienza di seguirci. Hai citato un grande fotografo che ha anche dimostrato come si possono fare grandi foto con poco dato che ha sempre scattato con una compatta Ricoh. Posta il collegamento al video che hai detto se puoi.
Già fatto. Grazie.
user39791
inviato il 05 Aprile 2019 ore 16:10
Aggiungo che uno dei suoi lavori più interessanti è la serie Eros.
Ho visto la mostra a modena e mi erano piaciute le foto a colori, all'inizio mi hanno lasciato un po' dubbioso, ma nel complesso ho apprezzato la mostra con tutto quel rosa, restano ovviamente le caratteristiche tipiche come le inquadratura particolari e i tagli che lo contraddistinguono
user39791
inviato il 05 Aprile 2019 ore 17:10
Una sua frase che ho trovato in rete.
“Il bianco e nero racconta il mio mondo interiore, le emozioni e i sentimenti più profondi che provo ogni giorno camminando per le strade di Tokyo o di altre città, come un vagabondo senza meta. Il colore descrive ciò che incontro senza filtri, e mi piace registrarlo per come si presenta ai miei occhi. Il primo è ricco di contrasti, è aspro, riflette a pieno il mio carattere solitario. Il secondo è gentile, riguardoso, come io mi pongo nei confronti del mondo.”
Dato che parliamo di fotografi giapponesi non possiamo non parlare di Nobuyoshi Araki.
Araki è un artista controverso. Da un lato è provocatorio al limite del pornografico e dall'altro arriva ad essere poetico e sensuale. Obbliga chi guarda le sue foto a coglierne entrambi gli aspetti.
"VICE: Vorrei farti qualche domanda sulle tue fotografie. Nobuyoshi Araki: Ascolta, se vuoi sapere qualcosa sulle mie foto leggiti un libro o qualcosa del genere. Voi giornalisti mi fate sempre le stesse domande di merda tutte le volte. Cos'è che vuoi sapere?"
Negli scatti del fotografo giapponese è evidente la dominanza di temi quali la morte, l'ossessione erotica e l'irrazionalità. La resa surrealista rispecchia la psicologia dei suoi soggetti, egli indaga in profondità i loro profili che risultano quasi denudati, smembrati nelle loro paure e ossessioni che sono un riflesso della società nipponica. L'uso del bianco e nero enfatizza e dà ulteriore profondità a questa sensazione.
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