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Si ora ha confermato che non sa manco di cosa si sta parlando e gira nel pentolone teorico delle frequenze spaziali.
Vieni un giorno al capanno poi lo capisci dopo un quarto d ora quanto c entrano le frequenze spaziali di Mazinga e quanto il filtro antialias se ne hai voglia.
user7851
inviato il 15 Febbraio 2019 ore 20:12
Ti rispondo senza ombra di dubbio ... elucubrazioni spaziali, tutti sanno che i Gamma Ray prodotti dalle esplosioni solari se non schermate/filtrate sono dannosissime.
Purtroppo uno dei tanti problemi dell'Italia è la bassissima conoscenza scientifica, perfino delle cose più semplici. La risposta davanti al "non-conosciuto" segue sempre gli stessi schemi di: scherno ("pentolone teorico delle frequenze spaziali" è un esempio sublime), esagerazione, e soprattutto unione di più persone che condividono la stessa .... ehm...difficoltà, diciamo. Sicuramente nessuno dei signori qui sopra ha la più pallida idea di che cosa siano le frequenze spaziali quando si parla di risoluzione fotografica o del fatto che non c'entrano assolutamente niente con lo Spazio di Mazzinga, ma tant'è Ricordano i bulli dei film americani, quelli coi giubbetti bianchi e rossi. Tutti grossi e .... Li capisco e in fondo non è tutta colpa loro se si sono fermati a.... Mazzinga, punto supremo della loro conoscenza.
user7851
inviato il 15 Febbraio 2019 ore 22:26
“ Quando capiti dalle mie parti ti consiglio Pescarino sulle colline per Montemarcello „
Ecco quello è un buon consiglio, a Bocca di Magra ho pagato come porzioni normali quelle che erano 1/6, questo alla La Lucerna di Ferro.
P.S. Mi sa che da Pescarino non ci passo, chi non accetta critiche non lo ritengo degno di avermi a un suo tavolo.
user7851
inviato il 15 Febbraio 2019 ore 22:51
Mulin, ma chi se ne frega di quelle teorie, magari la curvatura dello spazio devia i fotoni che attraversano le ottiche, noi ci impegnamo solo per portare a casa qualche file degno di nota ...... tutto il resto è noia.
user23063
inviato il 15 Febbraio 2019 ore 23:16
Io ho parlato di piume del fringuello, quindi dimensione del dettaglio è fissata. Il concetto di distanza non l'ho introdotto io, ho solo tentato di spiegare quello che aveva detto il maghetto, che per il genere al quale mi riferivo si usano lunghe focali perché i soggetti tendenzialmente non si riescono a portare alla distanza che si vorrebbe, quindi la distanza è un fattore che giocoforza entra in campo. E lì, il sensore AA entra in crisi molto prima,sullo stesso soggetto. Sono convinto che in condizioni diverse ci siano anche altri fattori in gioco. Non necessariamente deve essere la distanza il fattore cruciale. Ma infatti io questo non l'ho mai detto, Michele
“ Purtroppo uno dei tanti problemi dell'Italia è la bassissima conoscenza scientifica, perfino delle cose più semplici. La risposta davanti al "non-conosciuto" segue sempre gli stessi schemi di: scherno ("pentolone teorico delle frequenze spaziali" è un esempio sublime), esagerazione, e soprattutto unione di più persone che condividono la stessa .... ehm...difficoltà, diciamo. Sicuramente nessuno dei signori qui sopra ha la più pallida idea di che cosa siano le frequenze spaziali quando si parla di risoluzione fotografica o del fatto che non c'entrano assolutamente niente con lo Spazio di Mazzinga, ma tant'è Ricordano i bulli dei film americani, quelli coi giubbetti bianchi e rossi. Tutti grossi e ....;-) Li capisco e in fondo non è tutta colpa loro se si sono fermati a.... Mazzinga, punto supremo della loro conoscenza. „
Vedi non te la devi prendere con gli altri almeno prenditela solo con me ,quando si cominciano a vedere tante persone che condividono le stesse difficolta' si rischia di apparire come quello che in autostrada va contromano e son tutti ×ni quelli in senso contrario.
Ora dai fa il bravo e non offender piu' se ce la fai e comincia intanto dall abc cioe' capire l italiano come ha gia' tentato di spiegarti in maniera esaustiva Fade , poi riprova senza pararti dietro questi vittimismi ed eviterai brutte figure come queste.
Purtroppo ultimamente in questo forum è pieno di persone che, in discussioni pseudo tecniche, offendono e tirano in balli i titoli di studio posseduti.. Io la chiamo sindrome del Marchese del Grillo.
Molti dei grandi fotografi della storia avevano un approccio totalmente empirico, non è necessario conoscere le leggi della fisica e dell'ottica per essere buoni fotografi, conta molto di più l'esperienza diretta sul campo e la pratica costante dell'oggetto. Ma questo è solo il mio pensiero..
user65671
inviato il 16 Febbraio 2019 ore 9:15
@Pisolomau, condivido in parte ciò che dici. La parte relativa alle offese e qualcuno sa bene cosa intendo. Offendere è sempre da persona mediocre e maleducata, specialmente su di un forum dove non hai di fronte il tuo interlocutore. Diventa anche un po' da vigliacchi. Possiamo esprimere il nostro parere con argomentazioni ed anche con ironia ma, a mio avviso mai con offese. Può essere capitato anche a me in passato di essere stato offensivo con qualcuno e quelle volte, spero rare, mi sono servite e ripromettermi di non farlo più. Chiaro che ci sono persone che se le chiamano le offese ma non credo sia una buona scusa per reagire in maniera analoga. Diverso il discorso della conoscenza tecnica che a mio modesto parere è molto utile se non indispensabile per praticare al meglio il nostro hobby o mestiere che sia. Chiaro che il genio può forse farne a meno ma per la grande maggioranza di noi penso che basi tecniche solide aiutino ad ottenere risultati milgiori e a permettano milgioramenti altrimenti difficili da ottenere. Un po' come guidare la macchina. Tutti lo sappiamo più o meno fare e tutti, o quasi, sappiamo come funzionano un motore, lo sterzo i freni, il cambio e la frizione. Oltretutto questo è un forum tecnico e se leggi il titolo di questo 3d anche specifico e particolare per cui basi teoriche credo siano indispensabili ed utili per intervenire non a sproposito. Non è comunque un buon motivo per atteggiarsi a professorini e padreterni ma nemmeno per sfogarsi offendendo chi lo fa. Credo inoltre che puoi atteggarti da professorino o da fenomeno non solo sfoggiando basi tecniche e teoriche più o meno eccellenti ma anche vantando (o millantando) esperienze mai avute, corredi da nababbi, gallerie di foto superdense e via dicendo. Chiaramente anche questo è solo il mio pensiero.
@Moulin Fadeslayer evidentemente ti conosce, io ti ho eletto da sempre a riferimento per quello che riguarda la stampa professionale a colori, non ti ho mandato TIFF da stampare a suo tempo perché mi era sopravvenuto un linfoma Qui hai fatto la figura dell'aggressivo e non lo sei, d'altronde Spinoza c'entrerà o no? Personalmente sono stato insultato parecchie volte in questo Forum. Ultimamente un greenhorn mi ha chiesto che titoli avessi!
Rispetto ai nostri tempi sono intervenute due novità: le lauree brevi e gli informatici.
Se ricordi, ai tempi del primo Nikonland avevo postato su ETTR e un fotoreporter attivo mi aveva esortato a smetterla e usare Matrix sotto Nikon! Cmq una collega ingegnere chimico PoliMI (cinque anni classici) non sapeva la differenza fra grandezze estensive e intensive, un terzo dei 3D verte su questo: esposizione e luce raccolta da un sensore. Da sempre sostengo che non occorra una laurea per capire. Che nella mia esperienza ho incontrato parecchi laureati che capivano poco ed erano per di più spocchiosi. Poi in Italia c'è il "complesso del perito". Rende insicuri e nervosi di fronte a laureati e professori. Da venditore tecnico, il mio problema principale era nascondere ai clienti quanto ne sapessi di più di loro sui miei strumenti. Spiega ad un prof. come funziona uno strumento complesso e poi vedi se ti passa l'ordine! Come diceva un mio collega di Mestre: ci vuole "un tuchel de mona" per vendere In molti 3D basterebbero un paio di formule per chiudere il discorso. A me invece vengono fuori paginate perché tento di far CAPIRE a chi non ha basi tecnico-scientifiche adeguate. Per questo mi rendo antipatico a molti, in genere a quelli che continuano a non capire
“offendono e tirano in balli i titoli di studio posseduti.”
Forse l'unico appiglio che hanno, per ancorarsi a una forma di espressione che non gli appartiene, e ne vertono indispettiti il discorso a loro favore..calcoli, l'unica cosa di cui sono capaci..
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Cmq una collega ingegnere chimico PoliMI (cinque anni classici) non sapeva la differenza fra grandezze estensive e intensive, un terzo dei 3D verte su questo: esposizione e luce raccolta da un sensore.
Da sempre sostengo che non occorra una laurea per capire. Che nella mia esperienza ho incontrato parecchi laureati che capivano poco ed erano per di più spocchiosi. Poi in Italia c'è il "complesso del perito". Rende insicuri e nervosi di fronte a laureati e professori. Da venditore tecnico, il mio problema principale era nascondere ai clienti quanto ne sapessi di più di loro sui miei strumenti. Spiega ad un prof. come funziona uno strumento complesso e poi vedi se ti passa l'ordine!
Come diceva un mio collega di Mestre: ci vuole "un tuchel de mona" per vendere