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I farmaci tradizionali per essere venduti devono soddisfare un prerequisito specifico. In realtà ce ne sono anche altri, ma questo è interessante: devono essere efficaci per il malanno che si prefiggono di curare. Per cui, ad esempio, un farmaco per il mal di testa deve avere qualche effetto reale sul mal di testa. Se non passano questi test i farmaci non possono essere venduti.
Per i prodotti omeopatici invece questo vincolo non c'è. Possono benissimo non avere alcun effetto. E ci credo, acqua e zucchero! Se cambiassero le cose e introducessero questa regola anche per l'omeopatia non si potrebbe più vendere nulla di questi prodotti. Ma ovviamente non lo faranno mai perché ci sono troppi interessi economici intorno all'omeopatia.
L'acqua ha una memoria? L'elemento che è all'origine della vita possiede anche una vita propria? La squadra di Voyager indaga sul funzionamento del nostro DNA e sul modo in cui i nostri geni possono trasmettere informazioni proprio attraverso l'acqua. A Parigi, Roberto Giacobbo incontra in esclusiva il premio nobel per la medicina Luc Montagnier, un grande scienziato che sta portando avanti una ricerca unica nel suo genere, una ricerca che potrebbe stravolgere molti dei principi della chimica e della biologia moderne. L'ipotesi di Montagnier, infatti, è che il nostro DNA possa trasmettersi a distanza attraverso onde elettromagnetiche che si diffondono nell'acqua. Un'idea che ha generato un vero e proprio terremoto nella comunità scientifica, proprio per l'autorevolezza di chi l'ha proposta. Voyager ha raccolto e messo a confronto il parere anche di altri studiosi, tra cui due illustri fisici italiani, per capire i fondamenti che sono alla base di questa ricerca e quale potrebbero essere le conseguenza, a livello pratico e teorico, di una tale scoperta.
Qui di seguito troverete la trascrizione dell'estrapolato.
Ci sono due aspetti: l'aspetto teorico che pone un grande problema sui rapporti tra fisica e la biologia la struttura della materia dell'acqua e delle onde magnetiche, ma anche delle applicazioni pratiche, il messaggio dell'acqua è quello di farci capire che un liquido straordinario molto presente nell'universo è un liquido che non ha le proprietà fisiche che noi ci aspettiamo e siamo tanti e pensare che può creare delle strutture interne come una specie di semi di materia che hanno delle proprietà molto diverse in particolare che possono mantenere la memoria di alcune molecole biologiche vediamo questa ricerca l'inizio di un disegno cioè il trovare questi segnali che provengono da nano strutture dell'acqua ugualmente nel plasma di persone che soffrono di malattie croniche in particolare quelle della tv e di patologie legate alla zane ah parkinson, la poliartrite reumatoide e anche in patologie psichiatriche come l'autismo partendo da questo stadio potremo creare dei metodi diagnostici che forse di trattamenti, tutto questo accade perché l'acqua può mantenere le informazioni delle molecole biologiche e penso che in effetti sia quello che da molti anni è stato trovato un po' empiricamente dall'omeopatia.
user86925
inviato il 11 Maggio 2018 ore 0:11
Una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo, Journal of Physic, ha pubblicato il lavoro di ricerca condotto da due gruppi di lavoro distinti, il primo francese coordinato dal Prof. Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina, con i tecnici e biologi Lavallè e Aissa, e il secondo tutto italiano coordinato dal fisico Prof. Emilio Del Giudice, (IIB, International Institute for Biophotonics, Neuss, Germany) con Giuseppe Vitiello (Fisico teorico del Dipartimento di Matematica ed Informatica, Università di Salerno) e Alberto Tedeschi, ricercatore (White HB, Milano).
Montagnier ha scoperto che alcune sequenze di DNA possono indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. Questo significa innanzitutto che si potranno sviluppare sistemi diagnostici finora mai progettati, basati sulla proprietà “informativa” dell'acqua biologica presente nel corpo umano: malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla, Artrite Reumatoide, e le malattie virali, come HIV-AIDS, influenza A ed epatite C, “informano” l'acqua del nostro corpo (acqua biologica) della loro presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere poi “letti” e decifrati. Possibili sviluppi di tale scoperta potrebbero quindi essere sia in termini diagnostici che di trattamento e terapia delle malattie. I segnali elettromagnetici presenti nell'acqua infatti sono riconducibili alla presenza o meno di una sua “memoria”, intervenendo sulla quale si prospettano ampie possibilità di trattamento e di terapia, con la prospettiva di cambiare di fatto la vita a molti pazienti, costretti all'assunzione di indispensabili farmaci salvavita che a volte recano però con sé il rischio di pesanti effetti collaterali.
Un'ipotesi di ricerca simile venne percorsa due decenni fa dal ricercatore francese Benveniste: la scarsità di evidenze scientifiche a suffragio della sua teoria ne causarono all'epoca l'isolamento dalla comunità scientifica, ma dopo molti anni quelle ipotesi tornano inaspettatamente di attualità. E' opportuno anche ricordare che la medicina omeopatica e omotossicologica sfrutta da sempre i principi fisici per cui l'acqua può essere “informata” da sostanze in essa diluite: la ricerca di Montagnier, Del Giudice e Vitello indica la strada per arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi di funzionamento del paradigma medico omeopatico ed omotossicologico, e pare creare la base per una futura generazione di rimedi farmaceutici senza effetti collaterali, che basano il proprio meccanismo d'azione sull'acqua “informata” dal segnale elettromagnetico prodotto da sostanze presenti in essa a bassissime concentrazioni ed “attivata” tramite peculiari tecnologie chimico-fisiche. Essi acquisiscono così proprietà curative, ma – grazie all'alta diluzione del principio attivo – sono privi di effetti collaterali.
In relazione alla pubblicazione del lavoro “DNA, waves and water”, il Prof. Giuseppe Vitielloha dichiarato: “Il dato molto importante da sottolineare è che una rivista ufficiale di fisica come il Journal of Physics ha pubblicato per la prima volta una ricerca che normalmente sarebbe di competenza di un Journal di biologia o medicina. Un passo ulteriore a dimostrazione che la moderna fisica quantistica può dare un contributo fondamentale alle ricerche mediche di frontiera”.
Riferimento del paper: 5th International Workshop DICE2010, IOP Publishing “DNA waves and water” – L. Montagnier, J. Aissa, E. Del Giudice, C. Lavallee, A. Tedeschi and G. Vitello – Journal of Physics: Conference Series 306 (2011) 012007 doi : 10.1088/1742-6596/306/1/012007. La pubblicazione sul Journal of Physics è liberamente scaricabile dal sito ufficiale della rivista iopscience.iop.org/article/10.1088/1742-6596/306/1/012007/pdf
user86925
inviato il 11 Maggio 2018 ore 0:21
Montagnier fa la seguente forte dichiarazione riguardo ' omeopatia e le dosi omeopatiche : “Non posso dire che l'omeopatia funzioni. Quello che posso dire ora è che le alte diluizioni funzionano. Le alte diluizioni di qualcosa, non sono nulla. Sono strutture di acqua che imitano le molecole originali.” Inoltre, Montagnier si riferisce al dottor Jacques Benveniste, lo scienziato francese che condusse una ricerca sulle dosi omeopatiche, come un “moderno Galileo”.
Luc Montagnier aveva recentemente affermato di avere le prove sperimentali che conferirebbero basi scientifiche all'omeopatia. L'omeopatia è una disciplina per la quale certe sostanze, se estremamente diluite e successivamente sottoposte a “dinamizzazione” (le fiale contenenti la diluizione devono essere agitate con un procedimento detto “succussione”) sono efficaci nel trattamento di un ampio spettro di patologie. Ma dal punto di vista chimico, la diluizione è talmente alta che alla fine del processo non rimane nessuna molecola. Da un certo punto in avanti, non si fa altro che diluire acqua con acqua. Per dare un'idea delle proporzioni una diluizione omeopatica tra le meno estreme equivale a una goccia nell'Oceano Atlantico: un paradosso che sarebbe però spiegato dall'ipotesi della memoria dell'acqua, secondo la quale l'acqua sarebbe in grado di conservare il ricordo delle sostanze da cui è attraversata.
Montagnier in un 'intervento intitolato “Nano elementi dai microrganismi” affermò:” I miei studi sul virus dell'AIDS mi hanno portato ad avvicinarmi alle idee di Benveniste”. Montagnier poi spiega: “Quando una sospensione di micoplasmi è filtrata attraverso filtri di porosità compresa tra 20 e 100 nm (notevolmente più piccoli della taglia media dei micoplasmi), il filtrato ottenuto è apparentemente sterile se coltivato in un terreno sintetico o analizzato con PCR DNA. Ma se il filtrato sterile è posto in incubazione con linfociti T umani (precedentemente testati come indenni da infezione da micoplasma), dopo due o tre settimane si osserva la ricomparsa di micoplasmi con tutte le loro caratteristiche, anche se il filtrato è portato alla milionesima diluizione”. L'interpretazione del fenomeno che Montagnier propone è che le nano strutture che esistono nel filtrato contengono ciascuna un frammento dell'informazione genetica e possono in questo modo ricostruire l'insieme del genoma infettivo con l'aiuto delle cellule eucariote. Questa ipotesi ha spinto Montagnier a studiare la natura di queste nano strutture e così a scoprire un altro fenomeno curioso: la generazione di onde elettromagnetiche a bassa frequenza (tra 1.000 e 5.000 Hertz) da parte di specie batteriche e di virus in diluizioni acquose appropriate. Batteri patogeni classici come coli, stafilococchi, streptococchi, micoplasmi ed alcuni virus sono sorgenti di queste strutture che emettono segnali elettromagnetici. I segnali sono quasi tutti simili, anche se una analisi più raffinata rivela differenze di specie. Il plasma di persone cronicamente infette dagli stessi agenti patogeni emette segnali simili.
Il Dott. Francesco Marino, medico omeopatico della FIAMO (Federazione Italiana delle Associazioni e Medici Omeopatici) afferma: Montagnier ha dimostrato, con dati incontrovertibili alla mano, che le alte diluizioni non sono il Nulla ma che, al contrario, potrebbero aprire filoni di ricerca in grado di rivoluzionare il corso della Scienza. Come altri prima di lui, ha trovato uno dei punti deboli su cui si fonda il paradigma meccanicistico e sa bene che su questa foglia di fico sono stati costruiti imperi economici talmente potenti e persuasivi da decidere non solo il destino e l' agenda della scienza moderna ma, soprattutto, i profitti aziendali e le carriere di universitari, ospedalieri, amministratori, politici, etc.: ancora una volta, è l' Economia a dettare le regole del gioco, fissando la “piramide gerarchica” degli interessi e delle priorità. L' Omeopatia avanza, nonostante tutto, per cui va fermata ad ogni costo: attraverso leggi speciali, il discredito scientifico, le campagne diffamatorie, il tutto abilmente orchestrato dai media “schierati”. Le sue prese di posizione irritano l' establishment perché vengono da uno dei più stimati scienziati viventi. Non resta che augurarci che dalla comunità accademica altre voci si levino in favore delle sue tesi e che l' esempio dato da Montagnier trovi ulteriori riscontri.”
L'ho già scritto ma lo ripeto : Se l'acqua ha una memoria allora pensate a quante volte si tira lo sciacquone nel mondo. E quell'acqua beviamo, magari diluita dagli oceani ma sempre quella è. E se sapete fare 2 calcoli , le diluizioni omeopatiche sono molto superiori a quella (piccola) di tutti gli oceani rispetto agli sciacquoni. Vi conviene anche a voi sperare di sbagliarvi
ma infatti l'acqua ha una memoria ma gli fanno il lavaggio del cervello prima di entrare in laboratorio. pensate alla crudeltà. dicono di agitarla per energizzarla in realtà è una delle classiche torture da servizi segreti. gli tirano fuori tutto quello che ha dentro, probabilmente gli fanno anche l'elettroshock e trattamenti con sali caustici. pensate al dolore, e a tutte quelle memorie perse, di sciacquoni, ma anche di albe tramonti, antartico, api, balene, oceani rugiada, comete! un dolore silente e lancinante in quelle perline, che leniscono e anestetizzano parzialmente con lo zucchero. e tutto per cosa? per fargli ricordare solo il sapore del mercurio, della genziana, e di qualche altra pianta velenosa.
e allora diciamolo assieme: omeopatia, non nel mio nome!
c'è molta fiducia nei farmaci tradizionali. io non sono un fan dell'omeopatia, e non la utilizzo. Ma vedo una palese ignoranza riguardo alla terapia della medicina tradizionale. Mi domando quanti utilizzino i comuni antinfiammatori, dall'ac. acetilsalicilico all'ibuprofene, al nimesulide, ma quanti conoscano l'azione dei fans sul connettivo, sulla sua fase gel e sulla fase sol, sulla ricaduta dei cataboliti nei tessuti che volevi disinfiammare, proprio a causa del mascheramento delle 2 fasi del processo infiammatorio. è ci sarà un perchè, che ne dite, se chi li ha usati abitualmente nella sua vita è + a rischio di accidenti vascolari come l'ictus e gli infarti in genere. Ma la medicina tradizionale è "geniale", cura il sintomo, non la persona. così tanti bambini che hanno fatto cortisone (efficace per carità, riduce i sintomi di affezioni respiratorie) da adulti si sono trovati diabetici, solo per fare uno degli innumerevoli esempi. Non stai bene? prenditi una pastiglia.
user86925
inviato il 11 Maggio 2018 ore 0:57
e io ripeto che non ho certezze, ma non mi piace chiudere le porte aprioristicamente, insomma non la bevo proprio che è tutta una bufala anche perché mi affascina ed ho avuto esperienze nella cerchia delle amicizie più strette e anche familiari molto positive, ma è un percorso che non va improvvisato, bisogna (a fatica) trovare l' omeopata giusto, meglio se omeopata unicista (un unico rimedio alla volta ad alta dinamizzazione) che tenta di trovare il simillimum e mi piace il rapporto medico-paziente che viene ad instaurarsi perché non viene curato il sintomo ma tutto l' equilibrio fisico-mentale della persona con un approccio personalizzato, perché ci sono omeopati che seguono l' omeopatia complessista (per ottenere un effetto più rapido ma meno profondo, con rimedi a bassa dinamizzazione) o l' omeopatia pluralista (che usa diversi rimedi che si alternano tra loro)
user86925
inviato il 11 Maggio 2018 ore 0:59
“ Ma la medicina tradizionale è geniale, cura il sintomo, non la persona. „
è questo l' aspetto che mi ha portato a cercare altre strade...
ma infatti non dovete rifiutare aprioristicamente nulla. ma non escludetene nessuna di terapia, altrimenti date la vostra fiducia sull'onda di una moda. iniziate a bere urine, quello pare faccia veramente bene, l'ha detto un dj mi pare e io dei dj mi fido.
user14286
inviato il 11 Maggio 2018 ore 6:52
“ l' effeto placebo non giustifica l' efficacia nei bambini piccoli. „
...efficacia dimostrata da?
“ se non comprendi non puoi neanche replicare. „
sìsì, certo.
“ l'uso di farmaci negli USA è la terza causa di morte dopo gli accidenti cardio-vascolari ed il cancro. ed è un bel 9,5% come puoi leggere nel link che ti ho messo. „
“ Il 7O% delle malattie è causata da farmaci e chiunque tra i rientranti in quel 7O% „
“ il farmaco dà anche malattie nuove che prima non esistevano „
...a parte che sarebbe interessante vedere da dove escono certe statistiche, ma ho già una vaga idea, quindi sarebbe inutile...quello che è evidente è che scrivi un mare di fesserie e non conosci il significato reale di molte delle parole che utilizzi. ma come detto, in questi termini appare inutile discutere.
Piuttosto, rinnovo l' invito, a tutti coloro che criticano la scienza cattivona e la "medicina ufficiale" (come se esistesse una medicina "ufficiosa"), a proporre le loro idee alternative REALI ed altrettanto EFFICACI. Cominciamo dal semplice: portatemi un caso (UNO SOLO) di diabete o scompenso cardiaco congestizio, a vostra scelta, DOCUMENTATO, che sia stato curato efficacemente con metodi alternativi, a cominciare dall' omeopatìa.
Resto in ascolto...
user14286
inviato il 11 Maggio 2018 ore 7:05
“ è questo l' aspetto che mi ha portato a cercare altre strade... „
questa è la chiave interessante. perchè i limiti (innegabili) della "medicina uffciale" sono ciò che spinge le persone verso le baggianate "alternative". si realizza così l' ancestrale sogno romantico di poter ottenere dei benefici da una sostanza (o da una pratica) senza pagarne il prezzo. E quindi, anzichè cercare di migliorare costruttivamente il rapporto con la "medicina ufficiale", la si demonizza, e diventa infinitamente più comodo credere che ci si possa curare con l' acqua zuccherata perchè non fa male, che si possa dimagrire con un erba che ci consente di mangiare di tutto e di più, che i vaccini siano solo una trovata commerciale, che si possa superare una qualsiasi dipendenza senza soffrire l' astinenza, che si possa guarire da una patologia "interna" senza ricorrere alla chirurgia ma magari soltanto correggendo l' alimentazione, che si possa curare il cancro col bicarbonato, e così via... Tutti cavalli di battaglia degli innumerevoli cìaltroni che appestano il mondo trovando nel web privo di qualunque regolamentazione seria, la loro naturale cassa di risonanza, spillando fior di soldoni ai fessi.
user14286
inviato il 11 Maggio 2018 ore 7:25
“ I farmaci tradizionali per essere venduti devono soddisfare un prerequisito specifico. In realtà ce ne sono anche altri, ma questo è interessante: devono essere efficaci per il malanno che si prefiggono di curare. Per cui, ad esempio, un farmaco per il mal di testa deve avere qualche effetto reale sul mal di testa. „
In realtà, per essere precisi, il farmaco deve dimostrare di avere un efficacia superiore a quella del "placebo". Questo dimostra che ANCHE il placebo, ovvero il nulla, ha un qualche effetto rilevabile su chi lo assume. E dagli studi effettuati, l' omeopatìa non ha mai dimostrato efficacia superiore, qualunque ne sia il non-principio non-scientifico alla base. Poi, se vogliamo fare affidamento sull' esperienza del cugino del cognato è un altro discorso...
“ perchè i limiti (innegabili) della "medicina uffciale" sono ciò che spinge le persone verso le baggianate "alternative". „
qui siamo negli anni '7O. fai un po' te.
“ In realtà, per essere precisi, il farmaco deve dimostrare di avere un efficacia superiore a quella del "placebo". Questo dimostra che ANCHE il placebo, ovvero il nulla, ha un qualche effetto rilevabile su chi lo assume. E dagli studi effettuati, l' omeopatìa non ha mai dimostrato efficacia superiore, qualunque ne sia il non-principio non-scientifico alla base. „
dimentichi un aspetto importantissimo. tu hai fatto esattamente come fa la medicina chimica, ovvero hai ragionato sul sintomo , non sulla persona. Se hai un soggetto che ha una crisi asmatica al giorno potresti facilmente dimostrare che con 8Omg di cortisone ogni volta risolvi la crisi, per anni. Peccato che dopo anni, se il soggetto non è morto per un'ulcera perforata a causa dello steroide, gli è venuto il diabete mellito, l'osteoporosi, ritenzione idrica, scompenso cardiaco, immunodeficienza, tanto per citare due sciocchezzuole. Si perchè la medicina tradizionale una pezza ce la mette, e se mi morde un cobra non provo l'omeopatica ma nella certezza della morte provo a spararmi 2 grammi di cortisone in vena, ma come metodo di cura continuativo è un sistema che ha enormi lacune e causa innumerevoli malattie (da farmaci).
“ Piuttosto, rinnovo l' invito, a tutti coloro che criticano la scienza cattivona e la "medicina ufficiale" (come se esistesse una medicina "ufficiosa"), a proporre le loro idee alternative REALI ed altrettanto EFFICACI. „
Tu hai lanciato la sfida sullo scompenso cardiaco congestizio. Peccato che questa patologia che ha molte cause, porta con sè le principali cause non chimiche ma fisiche, e che quando hai un rigurgito a causa dello sfiancamento di una valvola la terapia chimica serve solo a moderare i sintomi ma non cura la patologia d'ordine fisico, come non cura le malformazioni alla nascita che lo causano. Tuttavia, molte di quelle terapie chimiche prevedono diuretici, antipertensivi. Prodotti che trovi anche in erboristeria, e sia i chimici sia quelli di erboristeria hanno ovviamente i loro effetti collaterali. Ma una delle principali terapie non è nè la chimica nè le erbe, nè ovviamente l'omeopatia, ma è il cambiamento dello stile di vita. Diabete? per il tipo II: Curcuma, Zenzero, Cannella, Curry, Aloe vera, Berberina, Foglie di mirtillo. così, tanto per stare leggeri, oltre ovviamente allo stile di vita che non è eclissibile con la solo pastiglietta chimica, COME SEMPRE. (per il tipo I ovviamente l'ormone insulina).
Ma visto che io ho raccolto la sfida, adesso raccoglila tu: DIMMI QUANTI FARMACI CHIMICI CONOSCI CHE NON HANNO EFFETTI COLLATERALI (quelli che poi in buona misura causano altre patologie).
“ Resto in ascolto... „
ho mal di testa quindi prendo un nimesulide, che mi fa venire bruciore di stomaco quindi prendo un lansox, che mi causa insonnia quindi prendo un tavor, che mi causa vertigini, quindi prendo un microser, che purtroppo mi abbassa la pressione e mi fa venire attacchi d'asma. ma non importa ci saranno di sicuro altri due farmaci per questi ultimi due problemi.
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