| inviato il 13 Marzo 2018 ore 1:21
Esatto, hai centrato una questione spinosa, chi decide cosa sia arte o no è la cultura della classe dominante. Senza rendertene conto anche il tuo gusto è pesantemente influenzato dai media che trattano l'immagine secondo criteri estetici della classe dominante. Idem i critici portano sul trono un artista piuttosto che un altro sempre secondo questo criterio. Per farti un esempio in maniera spicciola , Pollock e Rothko non se lo filava nessuno finché Peggy Guggenheim ricca sfondata non si mise a comprarne i quadri. Oggi sono i più apprezzati esponenti dell'espressionismo astratto. Qui però si rischia di non parlare più di fotografia. |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 1:27
James Dean : ottima analisi ed altrettanto buona espressione del tuo pensiero. Ho qualche obiezione sul terzo punto: Provenire da un'Accademia di Belle Arti indubbiamente aiuta, ma non è premessa indispensabile per andare oltre alle "velleità artistiche"; d'altro canto, un attestato, un diploma, o quant'altro, non è ovviamente presupposto sufficiente per sfornare quotidianamente opere d'arte... |
user148740 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 1:28
ma è anche vero che internet potrebbe cambiare anche questo, ridefinire. è successo in tanti altri ambiti come per esempio la musica, perché non può succedere all'arte (intesa come arte visiva, non che la musica non possa esserlo)? O forse sta già succedendo e io semplicemente lo ignoro. |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 1:29
Grazie Frank. Si in effetti ho dato per scontato che oltre al titolo serve il genio. |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 1:42
L'obiezione riguardava anche la premessa che per essere artisti occorre necessariamente il "titolo" Citando testualmente una tra le numerose definizioni di arte.. : “ Attività umana fondata sull'esperienza, sullo studio, sull'estro personale e disciplinata da un complesso di conoscenze tecniche precise; es: arte della navigazione; arte della cucina, arte della musica.. „ " troveremmo che quel "complesso di conoscenze tecniche precise", può essere appreso anche percorrendo strade che non includono necessariamente un titolo rilasciato da un'accademia di Belle Arti, da un Conservatorio, o da una scuola di alta cucina. |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 1:54
Sono veramente rari i casi dei cosiddetti outsider. |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 2:07
“ ma è giusto così, la gnocca è sempre arte... „ Camuffamento pretestuoso per evitare l'etichetta di m.d.f. ..! se vogliamo anche un pò " ingenuo.."... Perchè camuffare un istinto naturale... ? Qualcuno si giustifica tirando in ballo il concetto di "sublimazione " della libido indotta dalla visione di un nudo femminile; in realtà la sublimazione è un meccanismo più complesso.., qui invece è più adeguato chiamare in causa una variante del concetto di "razionalizzazione", intesa semplicemente come tentativo di nascondere a sè stessi, ed al gruppo, la reale motivazione che induce a partecipare a sessioni di fotografia di nudo. |
user148740 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 2:11
Forse si ma trovo un crimine immenso per l'umanità perdersi anche un solo van gogh (poi per fortuna riscoperto) che incensare 1000 nullità, per questo motivo esorto a pensare con la propria testa. Non tanto per essere gli “scopritori” ma per non soffocare. Il processo creativo è magnifico ma anche estremamente fragile |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 10:05
“ un altro bello criptico a giudicare dalle foto... nb per opisso mi piacciono eh non te la prendere, hai un bel occhio anche se un filo „ Ah ah. Lo prendo come un complimento Piuttosto, spero di non essere stato troppo criptico in questa discussione |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 10:16
La definizione di "nudo artistico" è proprio emblematica di quello che dicevo prima. Si tratta di una convenzione che definisce qualcosa di comunemente condiviso. L'aggettivo serve per distinguere per contrapposizione le fotografie erotiche/pornografiche. Fotografare una bella figliola allo stesso modo di una pentola... c'è molta tecnica, che sinceramente invidio, ma di "arte" per come la intendo io ,poi ci sono pure le eccezioni, ma di solito c'è né veramente poca. Tanto è vero che, paradossalmente, chi fotografa nudo in maniera "artistica" o che comunque in un modo che può essere definito autoriale... spesso fotografa in maniera completamente diversa. Talvolta pure "sguaiata", esplicita e apparentemente di "cattivo gusto" rasentando la pornografia. Vedi Nobuyoshi Araki per dire il primo che mi viene in mente. |
user148740 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 10:26
criptico per me è un complimento. soprattutto se mantieni come hai fatto la stessa "materia", intesa non come materia scolastica eh.. Diciamo consistenza ma è riduttivo, non mi viene il termine. Anche se guardando solo questo mi ritrovo nello stato d'animo di quando guardo shining. (Ovviamente non voglio fare paragoni, è una sinapsi dello stato d'animo, se esiste) Per la discussione, non so, ma alla fine chissene, si cazzeggia io in primis. |
user148740 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 10:32
[IMG]Vedi Nobuyoshi Araki per dire il primo che mi viene in mente. [/IMG] vero ma lui è giappo, hanno tutto un altro rapporto con il sesso. per noi è diverso, ci portiamo dietro uno zainetto tutto nostro, gli aglosassoni un altro ancora. Aggiungo inoltre che andare contro al "normale" accettato dalla società è il modo più facile di ottenere il bollino arte. E se negli anni 80-90 la pornografia poteva avere un senso riproposta in questi ambiti ora con youporn proprio non ne ha. E' forse il campo più difficile il nudo non tanto per come viene visto all'esterno, ma anche e soprattutto per il lavoro che bisogna fare all'interno. Io non l'ho mai fatto magari mi ci cimenterò un giorno |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 11:05
“ Aggiungo inoltre che andare contro al "normale" accettato dalla società è il modo più facile di ottenere il bollino arte. „ Vero. Si potrebbe anche, giustamente, criticare la cosa. Ma in generale è anche comprensibile che visioni accettate e perseguite da tutti in modo indiscriminato non possiedono certo chissà quali scintille di creatività. Di foto di nudi a parte "Playboy" sinceramente non sono molto ferrato Ma ti porto un altro esempio che conosco un po' e non è giapponese. Lee Friedlander i suoi nudi... sono meno significativi delle sue foto "Street" e famosi più che altro perché tra le modelle c'era Madonna... Ma se li guardi e li paragoni agli scatti urbani o a quelli del deserto... vedi che li fotografava allo "stesso modo". Lui aveva un certo modo di vedere il mondo e alla fine il suo soggetto era principalmente funzionale al suo modo di percepire le cose. Per questa sua visione coerente e "innovativa" per l'epoca che sconfina nel mondo dell'arte è stato esposto in vari musei /gallerie (tra cui il MOMA). |
user148740 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 11:16
Sai che pure apprezzandolo, a casa ho anche due suoi libri, non conoscevo i suoi nudi? Ad hai completamente ragione, ecco uno che fa nudo senza pippe mentali. esattamente come il resto. senza nessuna ricerca estetica. Moh lo studio meglio. |
user148740 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:51
so che riscopro l'acqua calda ma... mi son riguardato family, uno dei due, e l'ho trovato strepitoso. e il "suo modo di percepire le cose" rimane quello Era da un po' di anni che non lo riguardavo, è strano vedere come anche il nostro giudizio varia insieme a noi. |
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