| inviato il 16 Gennaio 2018 ore 12:55
comunque sia, reflex, compatta, smartphone, è sempre fotografia. Poi può cambiare il contesto, l'uso, il genere, i soggetti, ma è sempre fotografia |
| inviato il 16 Gennaio 2018 ore 13:36
“ Avrei preferito rischiare un grippaggio se avesse fatto il conto in maniera autonoma. Invece... ha scaricato un app solo per calcolare una proporzione elementare....
La moto gira perfettamente, il suo cervello purtroppo molto meno... „
wtf? |
| inviato il 16 Gennaio 2018 ore 14:12
“ wtf? „
c'entra... c'entra... la apparente semplificazione offerta dalle nuove tecnologie e propagandata a mezzo slogan dubbi o fuorvianti genera l'incapacita' di gestire e risolvere problemi elementari.
La possibilita' di ottenere fotografie in modo semplice e sfruttando servizi on line gratuiti. In realta' sta distruggendo competenze e trasferendo la domanda (e conseguente possibilita' di lavoro) di intere aree.
E' vero i fotografi oggi si vendono per un piatto di lenticchie e passano il messaggio che lo smartphone sia equivalente alla reflex. E forse e' vero, lo strumento lo e' senz'altro. Cambia pero' il fornitore del servizio... |
| inviato il 16 Gennaio 2018 ore 14:30
@Donagh
Grazie di cuore ma il complimento è troppo alto per me  |
| inviato il 18 Gennaio 2018 ore 10:04
Ma guardate che una delle peculiarità della fotografia è proprio nel fatto di essere "immediata", "democratica" e popolare. Fatevene una ragione. Questo direi dal 1878 quando il "signor Kodak" inventò le lastre secche.
Cioè tutta questa obbligatorietà nell'avere la reflex o di smanettare con le impostazioni* se non si è appassionati non la capisco.
Come dire che uno che ha un Rolex guarda chi ha uno Swatch pensando che quello non sia il modo corretto di leggere l'ora.
Il problema di oggi è che non essendoci più "filtri" ed essendo le foto più diffuse quelle veramente buone si perdono nel marasma e che dove una foto come ricordo era già troppo adesso se ne fanno 1000.
*Tra l'altro sulla mia macchinetta analogica potevo impostare solo "sole" e "nuvolo". Sullo smartphone se voglio ho molte più opzioni. Posso perfino scegliere il punto di messa a fuoco  |
| inviato il 18 Gennaio 2018 ore 10:29
“ Cioè tutta questa obbligatorietà nell'avere la reflex o di smanettare con le impostazioni* se non si è appassionati non la capisco. „
Ma nemmeno se sei professionista. Nemmeno se sei autore. Il mio lavoro mica deve essere valutato quanto è difficile il mio strumento che uso, ma unicamente dal risultato.
Io vorrei avere una fotocamera totalmente automatica che mi da la foto esatta che ho in mente.
“ Il problema di oggi è che non essendoci più "filtri" ed essendo le foto più diffuse quelle veramente buone si perdono nel marasma e che dove una foto come ricordo era già troppo adesso se ne fanno 1000. „
verissimo. |
| inviato il 18 Gennaio 2018 ore 11:59
“ Ma nemmeno se sei professionista. Nemmeno se sei autore. Il mio lavoro mica deve essere valutato quanto è difficile il mio strumento che uso, ma unicamente dal risultato.
Io vorrei avere una fotocamera totalmente automatica che mi da la foto esatta che ho in mente. „
D'accordissimo. Ma le foto della gggente non hanno di sicuro come finalità principale quella di ottenere una foto "valida" secondo criteri di critica fotografica. Che poi questa "non pretesa" sia uno dei motivi per cui spesso sono più "interessanti" e spontanee di quelle "ricercate" dei photographers...
In effetti comunque la differenza di "logica" tra pro e fotografo della domenica c'è a livello assoluto: consapevolezza "oggettiva" di cosa si ta facendo, ma non a livello relativo: uso il mezzo più "efficace" per avere un risultato che ritengo "relativamente" soddisfacente.
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| inviato il 18 Gennaio 2018 ore 12:05
“ E ora, sopratutto ora, quelle foto di gruppo, salvo rari casi, sono totalmente anonime, insignificanti. O che comunque non giustificano un vero professionista. „
Proprio per questo esistono fotografi di Serie A, di Serie B e Serie C. In tutto però. Dalle foto in chiesa, alle passeggiate, ai ritratti, alle foto di gruppo, allo sport ...
Le foto di gruppo se le fai modello flash frontale f11 1/125 è chiaro che sono più anonime, ma un professionista deve comunque fare la differenza con la creatività e l'uso di strumenti di illuminazione. |
| inviato il 18 Gennaio 2018 ore 15:42
Ovvio che la democratizzazione della fotografia possa essere un bene.
Lo strumento oggi permette soluzioni tecniche "importanti" condensate in una piastrella, grande appunto come un telefonino .
La questione NON e' se una foto "difficile" su cui si siano fatte regolazioni fini a mano sia migliore di una "automatica".
La vera questione e' : Assodato che oggi i nuovi strumenti sono piu' semplici da usare e NON e' piu' necessario apprendere tecniche e manovre per ottenere una fotografia accettabile. La figura del FOTOGRAFO ha ancora un senso? e, se la risposta e' si', per quanto tempo ancora avra' un senso prima di essere soppiantata dai sistemi automatici?
Insomma, solo 60 anni fa c'erano ancora torme di impiegati che passavano la giornata a scrivere a mano gli indirizzi sulle buste da lettere.... oggi e' una professione totalmente scomparsa.
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| inviato il 19 Gennaio 2018 ore 9:05
“ La vera questione e' : Assodato che oggi i nuovi strumenti sono piu' semplici da usare e NON e' piu' necessario apprendere tecniche e manovre per ottenere una fotografia accettabile. La figura del FOTOGRAFO ha ancora un senso? e, se la risposta e' si', per quanto tempo ancora avra' un senso prima di essere soppiantata dai sistemi automatici? „
La figura del fotografo avrà ancora senso finché ci metterà del suo. Dove per "metterci del suo" non intendo le prassi da pilota automatico riproducibili dal sw della fotocamera. A questo punto si rischia davvero che sono più "interessanti" le foto al cellulare anche "sbagliate" fatte dall'amico.
Inoltre se si punta solo sull'attrezzatura migliore rispetto a quella amatoriale si rischia perché può arrivare il momento in cui anche il prodotto entry level (o quello amatoriale dell'amico), seppur inferiore, raggiunge le esigenze del consumatore per quel determinato contesto.
Per cui rispondendo con un esempio... per un servizio di moda su Vogue ti serve il fotografo, per la fototessera molto meno. |
| inviato il 19 Gennaio 2018 ore 9:21
“ my 2 cents: lo fanno solo per potere condividere in tempo reale, per mostrare all'istante nella speranza di essere invidiati da amici e altri, e non parlo solo di 18enni, anzi, sono gli over 50 che corrono a condividere a destra e a manca „
questo lo fai anche con le mirrorless di oggi
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| inviato il 19 Gennaio 2018 ore 9:31
Ho letto solo la prima pagina, quindi rispondo innanzitutto al post iniziale.
Ho visto di recente un confronto tra video 4k di iPhone x e GH5, girati entrambi dallo stesso professionista.
Scommetto che il 90% (ma forse anche di più) degli utenti di questo forum non sia in grado di riconoscere quale filmato sia stato fatto dallo smartphone in questione e quale da una delle fotocamere migliori in circolazione per fare video, usata spesso anche da professionisti.
Per le foto c'è ancora una sensibile differenza, specie se si stampa in grandi formati o si visualizza a monitor, ma l'immediatezza nel poter fruire della foto da condividere con amici e parenti porta a preferire di gran lunga smartphone che stanno colmando sempre più il gap con fotocamere entrylevel.
Del resto, prima degli ultimi smartphone, le fotocamere che si vedevano ai compleanni erano principalmente delle compatte o delle bridge. Gli ultimi smartphone non hanno più nulla da invidiare a questa fascia di prodotti...anzi!
La stessa cosa è ormai successa da anni per la musica: mp3 vs CD, ma non solo: utilizzo del Bluetooth al posto del cavo, anche per utenti "PRO".
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| inviato il 19 Gennaio 2018 ore 10:52
Per chi lamenta la diffusione e democratizzazione del mezzo: Auguste e Louis Lumière diventarono famosi per avere inventato il cinema ma la loro prima opera era una schifezza di locomotiva, poi filmini di 50 secondi.
Arrivassero adesso non avrebbero più successo con lo stesso prodotto e non avrebbe alcun senso se si lamentassero del loro insuccesso accusando i telefonini, o no? |
| inviato il 19 Gennaio 2018 ore 10:54
E' vero (rispondo a elrasta)
poi vuoi le spese mensili che sono aumentate nelle famiglie anche per bisogni indotti
la qualità delle foto fatte dai telefonini che è buona.... poi è vero che se le guardi al pc o fai dei crop, la qualità è un'altra storia, ma la maggior parte della gente non stampa, non le riguarda la pc, usa spesso tablet e telefonino...
Poi il digitale... prima un fotografo esperto ti faceva la foto bella a pellicola. Aveva l'esperienza e tirava fuori lo scatto senza rivederla immediatamente.
Adesso anche l'esperienza, almeno di base, di ognuno è aumentata.. (non sono tutti fotografi ovvio) ma quello che intendo dire è che se scattano una foto e non viene bene, aggiustano subito il tiro... prima rischiavi di perdere il ricordo... e ti rivolgevi al fotografo, adesso spesso prevale il fai da te.
Detto questo per me la differenza tra un pro che sa lavorare e un fai da te c'è ed è abissale.
Però spesso adesso ci si accontenta sia per risparmiare sia perchè forse non c'è più la necessità di prima. |
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