| inviato il 06 Settembre 2015 ore 18:05
Fatto centro ancora........... |
user62173 | inviato il 06 Settembre 2015 ore 18:24
Perché tutte quadrate ? |
user46920 | inviato il 06 Settembre 2015 ore 18:46
“ Perché tutte quadrate ? „ Beh, quella fotocamera fa le foto quadrate e visto che lei è morta, mi sembra più logico avere disponibilità dell'inquadratura originale dello scatto (un po' come quelle di Bresson - che però son fatte in formato Leica). Io, fossi nel diffusore , le stamperei tutte con i bordi ben visibili, in maniera da non indurre in nessuna altra interpretazione che non quella dello scatto originale. |
| inviato il 07 Settembre 2015 ore 12:16
“ Però Vivian maier prende milioni di pagine di forum, milioni di seghe mentali mondiali e ce le sbatte in faccia richiamandoci alla semplicità, alla genuinità e alla poesia della sola forza dell'immagine.Punto. La cosa incredibile è che fa tutto questo, inconsapevolmente, senza volerlo! Non vuole insegnarci niente! Non gliene frega niente delle foto degli altri, della scuola di pensiero corrente del trend attuale. Non deve rispondere a clienti o correnti, non ha progettualità economica, artistica o produttiva. E' poesia pura della sua testa.Punto. Tutto questo fa paura all' "establishment fotografico", legato a logiche di altro tipo per stabilire "cosa vale e cosa no". La gente normale, la gente sensibile e semplici amatori dell'arte ne sono attratti in modo incredibile e ne stanno facendo un fenomeno popolare alla Steve McCurry. „ “ Certo, fa effetto vedere scatti del genere senza una progettualità alla SB, frutto solo del talento. „ “ Posso capire che la sua attenzione sia stata catturata dal atteggiamento della vecchia al centro e che abbia scattato d'impulso senza badare alla composizione o agli elementi. Un po' tutte le sue foto - quantomeno quelle che ho visto - sono così, diciamo istantanee, istintive, impulsive „ “ Ancora non ho Capito perché una è culo e uno no. Non ho capito perché in una i personaggi son di disturbo e in una no. „ Spero non crediate che quelle della Maier siano foto, click, così, istintive, causuali, senza progettualità. Davvero. Lei è stata una fotografa molto più onesta e sincera di tanti altri. Persona problematica, complessa, malata, e nelle sue foto va alla ricerca continua di questo altalenarsi di "serenità" e "inquietudine/surrealità". C'è lei in quelle foto, spesso senza veli. E' la cosa più difficile essere sinceri con se stessi, allo specchio. Che poi curatori vari, abbiano marciato sul suo "mistero", verissimo. p.s. toglietevi dalla testa che non sapesse usare la reflex o che non avesse mai visto altre foto nella sua vita o "studiato" altri autori. |
| inviato il 07 Settembre 2015 ore 12:46
Più mi addentro nel lavoro della Maier più comprendo la sua estrema progettualità. Dire che sparava a mucchio mi sembra assurdo. La ricerca dei riflessi poi, su vetrine, pozze d'acqua ecc non mi sembra affatto casuale. Una capacità di osservazione mostruosa. Sono veramente lieto di averla conosciuta. |
user46920 | inviato il 07 Settembre 2015 ore 18:49
Cristian, son d'accordo ... anche con Fiorelli, che c'era un F maiuscola dentro i suoi scatti ... ma bisognerebbe provare ad estrarla quì, foto per foto bisognerebbe postare una sua foto e provare a fare lettura ... |
| inviato il 07 Settembre 2015 ore 19:08
Se guardiamo la composizione dei due che dormono in tram i vari tubi , orizzontale, verticali e diagonali in alto guidano il nostro sguardo sui soggetti principali quasi che i passeggeri a sx fan da quinta e non disturbano la visione. Ripeto che questa donna sapeva fotografare ed aveva metodo. Non riguardava le foto che faceva tanti rullini erano ancora da sviluppare e buste di stampe non erano state mai aperte. Come sapeva dove migliorarsi? Noi lo facciamo : riguardiamo i nostri scatti per migliorare quelli che faremo in seguito... Lei invece no... |
| inviato il 07 Settembre 2015 ore 20:35
 Potrei citarne decine e decine. Questo autoritratto ad esempio è comunicativo al massimo, per niente banale. La sua prigione, la sua solitudine. Attrice del suo stesso messaggio, divina. insegnatemi come inserire immagini, mi scuso se non la vedete. |
| inviato il 07 Settembre 2015 ore 20:47
Grazie Mille. |
| inviato il 07 Settembre 2015 ore 20:49
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| inviato il 07 Settembre 2015 ore 21:27
 ...non sara' ai livelli di Gardin, ma a me, oltre che a piacere, le sue foto appaiono molto "comunicative"!! |
| inviato il 07 Settembre 2015 ore 21:33
le sue gambe e quelle dei bambini (una per uno) che si sovrappongono......... non può essere casuale... spero solo non sia opera di photoshop di chi l'ha "scoperta".... Quella del riflesso sull'oggetto metallico è anche molto bella e, forse per influenza del documentario, mi fa pensare ad una rappresentazione di una doppia personalità: la persona che si vede nel riflesso è piccola ma fiera, e su di essa incombe una grande ombra, come fosse una personalità più grande ma non decifrabile nei dettagli... Ripeto: sarà solo suggestione o masturbazione mentale, rimane però una foto creativa, d'impatto e che rimane impressa. |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 0:58
Anche il punto dove è piazzato l' oggetto metallico rispetto l'ombra è interessante.... se non ricordo male nel film si ipotizzava che avesse subito delle molestie sessuali... è una supposizione la mia... |
user46920 | inviato il 08 Settembre 2015 ore 1:33
... ragazzi, questa del riflesso sul "vassoio d'argento" è allucinante, il viso è pure distorto/sfumato dalla sfocatura della rete metallica e mi fa venire in mente la povera madre di Psycho ... quanti intrecci e rimandi di riflessi ... non riesco nemmeno a guardarla ... è agghiacciante |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 9:03
Buongiorno ragazzi. Guardando i vostri ultimi commenti e foto, mi sembra che a poco a poco stia emergendo l'imprescindibilità dello stile fotografico e dell'opera della Mayer dalla sua originale e complessa personalità, e di conseguenza la necessità di dare una lettura del suo lavoro alla luce di ciò che sappiamo della sua vita e del suo carattere. Che si possa parlare con lei e per la prima volta di espressionismo fotografico, perlomeno nella serie degli autoritratti? Quella gigantesca ombra che si proietta sui riflessi, spesso piccoli e rinchiusi in cornici di ogni genere, della personcina nitida, della sagoma della bambinaia, la Vivian Mayer di tutti i giorni. Forse è questo l'elemento stilistico decisivo della Meyer. La sua forza introspettiva proiettata poi all'esterno attraverso la fotografia. Che perdita incredibile non averla intervistata. Spero che i nastri registrati vadano ad aggiungere pezzi importanti al puzzle scomposto della sua biografia. |
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