| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 22:57
“ Forse devi aggiornarti un pochino.....Berengo Gardin è da almeno 2 anni che scatta con la Leica Monochrom, sfruttando il servizio di stampa che la Leica stessa gli offre....e ne è pienamente soddisfatto.
ps: e questo non per sentito dire ma perchè me lo ha detto lui stesso „
Ho sentito diverse versioni su Berengo e la Monochrom ma se la tua è una testimonianza di prima mano non dubito che questa sia la versione definitiva.
Gli ho sentito dichiarare la sua avversione per il digitale in quel servizio monografico che viene periodicamente ritrasmesso da Sky Arte. È di diversi anni fa perché Gabriele Basilico era ancora vivo. In una toccante sequenza li si vede girare assieme per la periferia di Milano a fotografare, lui con la sua Leica e Basilico con il suo enorme banco ottico.
Comunque tanto di cappello per chi, a più di ottant'anni, è disposto a cambiare abitudini e rivedere le proprie convinzioni. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:00
Perbo, il sensore è essenzialmente monocromatico.
Sai leggere ?
Mi hai consigliato tu di rileggere bene quello che avevo postato e che affermava appunto questo: il sensore è monocromatico ma dallo stesso mediante la matrice Bayer ed i software di conversione A/D produce immagini a colori.
Ri-posto l'inizio del brano citato.
"il problema, se vogliamo, nasce dal fatto che gli attuali sensori utilizzati dagli scanner e dalle fotocamere digitali non hanno alcuna conoscenza cromatica della realtà. Reagiscono ai fotoni liberando elettroni senza essere, di fatto, sensibili alle frequenze in gioco, ovvero al colore della luce percepita. Dunque un sensore CCD, almeno allo stato attuale, è un dispositivo rigidamente monocromatico"
A questo punto credo che le vostre siano solo inutili provocazioni, oppure non sapete leggere....!!! |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:20
“ NON ESISTONO PIXEL COLORATI O GRIGI. „
“ Perbo, il sensore è essenzialmente monocromatico.
Sai leggere ?
„
so leggere, ma le due frasi qui sopra sono in contraddizione. A meno che tu per "monocromatico" intenda dire che i valori possono essere solo "bianco" e "nero": le frasi non sarebbero in contraddizione, ma tu avresti torto cmq. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:23
Rigel veramente Leica ha regalato la monochrome a Gardin, il quale ha fatto un po' di scatti con quella macchina e poi l'ha abbandonata per tornare alla pellicola.
Per me una delle problematiche maggiori della stampa digitale e' appunto la tonalita' di grigio. Se nel colore le gocce RGB o CMYK emulano bene i colori nel BN il solo nero deve fare tutto il lavoro. Anche nei casi migliori, con le cartucce ai pigmenti di carbone con le 7 diverse tonalita' non si arriva alla transizione e alla gamma tonale ottenibile con le emulsioni fotosensibili. Altra cosa che manca completamente e' il viraggio dei grigi ottenuto a seconda dei rivelatori usati per lo sviluppo o dei viraggi a fine processo, in digitale al massimo si puo' intervenire usando una carta piu' o meno bianca ma i pigmenti restano neutri.
Paco veramente il lavoro di Salgado e' stampato in camera oscura dalla sua stampatrice di fiducia, Nathalie Lopparelli, se non sbaglio anche gli scatti digitali sono stati "negativizzati" e stampati ai sali d'argento. Dove secondo me Genesi e' un po' deludente e' nell'uso della post produzione digitale; non tutto e' fatto a regola d'arte. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:27
Quoto in toto Marinaio.  |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:28
“ Perbo, sento il rimore delle unghie sugli specchi, ahahah !
A proposito, Perbo, visto che hai tirato fuori le medaglie ed i blasoni, io di Laurea ho questa, insieme ad un'altro diplomino...
ingegneriaelettronica.uniroma1.it/laurea%20magistrale/Obiettivi.htm „
a parte che non ho tirato fuori nessuna medaglia o blasone, ho semplicemente parlato della laurea per farti capire con una frasetta che so cos'è il codice binario.
Aspetto che tu spieghi cosa intendi per "sensore monocromatico" e "non esistono pixel grigi".
Intanto, passi la d eufonica usata impropriamente, ma "un altro" si scrive senza l'apostrofo. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:36
Rigel non mi risulta, io lo vedo scattare a pellicola e in un progetto in cui e' stato coinvolto di recente si e' rifiutato di selezionare le foto a video chiedendo di avere solo stampe.
Edit su Genesi, avevo dei dubbi e sono andato a verificare, e' stampata da Valèrie Hue e Olivier Jamin su carta Ilford's Galerie Prestige Gold Fibre Silk. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:38
Torno a chiederti: sai leggere ?
Perché la spiegazione sul sensore monocromatico te l'ho scritta più di una volta !
Se mi chiedi cosa vuol dire che non esistono pixel grigi significa che non hai letto il 3d dall'inizio.
Avevo dato la risposta ad Occhiodelcigno, rileggiti !
P.S. avresti letto tra l'altro che sono fuori casa, da mia suocera, in Umbria e sto scrivendo con lo smartphone.
L'apostrofo é venuto fuori perché avevo scritto laureetta anziché diplomino, caro professore !!! |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:42
“ Paco veramente il lavoro di Salgado e' stampato in camera oscura dalla sua stampatrice di fiducia, Nathalie Lopparelli, se non sbaglio anche gli scatti digitali sono stati "negativizzati" e stampati ai sali d'argento. Dove secondo me Genesi e' un po' deludente e' nell'uso della post produzione digitale; non tutto e' fatto a regola d'arte. „
Marinaio, non conoscevo questo retroscena, però, io le stampe le riconoscevo, capivo quali erano ottenute da negativo pellicola e quali da negativo digitale.
(Cmq sarebbe interessante capire come si fa a negativizzare un file)
Che poi, per il mio gusto preferivo quelle digitali ma le analogiche erano "materiche".
Ho incontrato un paio di volte Berengo Gardin e mi ha sempre raccontato della sua avversione al digitale, lui usa la sua amata Leica a pellicola e stop.
Non sapevo che avesse provato la Monochrom ma effettivamente, l'ultima volta che l'ho incontrato è stato c.ca 4 anni fa.
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| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:45
Perno, non meriti altre risposte.
Le risposte che cerchi le ho piú volte date nel corso del 3d che tu evidentemente non hai seguito nella sua interezza.
Avresti letto che sono fuori casa con lo smartphone e le sue difficoltà.
L'apostrofo è rimasto perché precedentemente avevo scritto "laureetta" anziché diplomino (perché in effetti una triennale è piú assimilabile ad un diploma).
Ma tu, Professore, non devi avere molti argomenti per attaccarti piú alla forma che alla sostanza....!
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| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:47
“ Torno a chiederti: sai leggere ?
Perché la spiegazione sul sensore monocromatico te l'ho scritta più di una volta ! „
hai scritto questa cosa:
“ A tale proposito in fotografia digitale occorrerebbe comprendere, per esempio, come si forma "il grigio" che non esiste... e viene fuori solo dalla disposizione dei pixel bianchi o neri, o come preferite O o 1 ecc.
Poi entra in gioco, come detto da Vulture, il cervello umano con la propria capacitá di adattamento ecc. ecc. „
che è una castroneria grande quanto una casa.
Penso sia inutile aggiungere altro. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:50
Paco, si ti confermo che e' stampata tutta in digitale, ho scritto sopra i dettagli di chi ha fatto il lavoro e su quale supporto, mi ero sbagliato.
Per negativizzare si usano o le macchine lvt (le poche rimaste in giro) oppure si stampa un negativo inkjet e poi su carta fotosensibile a contatto. |
| inviato il 08 Dicembre 2014 ore 23:51
Professore, non mi interessa piú ciò che dici, ma sono sicuro che te ne farai una ragione.
Sei talmente forte e bravo, quindi "ubi maior..." |
user2290 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 0:01
Tanti auguri Giuliano |
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