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Che cos' è rimasto del fascino della pellicola nel digitale di oggi ?


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avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 13:07

con un profilo colore ad hoc Kodachrome velvia ilford ektar settato in adobe o cp1 ...


No, non se tu abbia mai provato queste pellicole, ma i profili colore di simulazione, delle pellicole alle quali si riferiscono hanno solo il nome.
Se poi parliamo del Kodachrome, quello che ho visto in circolazione non si avvicina minimamente al vero. In genere vedo un violento aumento dei contrasti e dei rossi ed un appiattimento dei verdi.

Ebbene, il KR NON è nulla di tutto ciò.

In primo luogo, mi sono fatto l'opinione (circostanziata) che il KR avesse una maggiore sensibilità sull'infrarosso e questo va ad influire enormemente sulla sua resa colore, perché di fatto, amplia la fascia del colore visibile.

Poi, possiamo parlare della latitudine di posa: il PKR (Kodachrome 25 pro) in teoria non avrebbe latitudine di posa.
Cosa intendo: una dia standard un tempo arrivava a +3 e -3 stop di capacità di registrare dettaglio, il PKR ancora di meno; per questo scrivo che secondo la 'vulgata comune', non aveva latitudine di posa.

ebbene: l'esperienza sul campo dimostra che è assolutamente falso, ma... falso di brutto;-)
Tra le altre io ho la foto di un gelato in coppa, bianco, fotografato in pieno sole alpino su un tavolo verniciato con catramina nera.
Ora, uno potrebbe dire: "PKR, bianco e nero, pieno sole, ombre violente, non viene nulla".
Eppure, in quella foto fatta con esposizione spot della Olympus OM4, si può leggere tutto: dalla tramatura del legno nero alle pieghe bianche della coppa di gelato.
Facciamo una dozzina di stop?

Se poi... andiamo a duplicare queste dia (cosa che faccio abitualmente con la D850), scopriamo che la capacità di riproduzione della fotocamera digitale è inferiore alla gamma dinamica riprodotta nella diapositiva.
In sostanza: se apri le ombre per avere dettaglio, bruci le luci del cielo e viceversa.
Cosa se ne deduce? Che la diapositiva ha una capacità ampiamente superiore rispetto ad una digitale di riprodurre la gamma dinamica.

Poi... è anche vero che spostando i cursori per luci ed ombre, con la digitale recuperi più o meno tutto (più o meno), ma l'immagine digitale nativa è inferiore alla dia anche se questa è una PKR 25 asa.

EDIT:

eccola, l'ho ritrovata





notare che è stata elaborata con DxO per recuperare i dettagli nei bianchi e neri che nella dia originale sono ben più visibili.

avatarjunior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 13:55

ragazzi pero non scherziamo ... le dia hanno più gd del digitale ? non serve nemmeno arrivare a sensori cmos bastano datati ccd ;-) non parliamo poi dei profili colore infinitamente più calibrati ( evoluzione di decenni di science color )del digitale rispetto a qualsivoglia emulsione filmica ...

avatarjunior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 14:12

Faccio una domanda inerente ma neanche poi tanto: come mai ci sono ancora film girati a pellicola anche a Hollywood?
Hanno nostalgia anche loro?

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 14:14

ragazzi pero non scherziamo ... le dia hanno più gd del digitale ?


Il digitale ha gamma dinamica se vai a recuperare in PP luci ed ombre

Le diapositive hanno una gamma dinamica tutta e subito e questo -tutto e subito- (ovviamente, non potrebbe essere altrimenti) è superiore a quello che una eccellente digitale riesce a riprodurre (ovviamente senza interventi di PP, perché con la PP le cose cambiano)

spero di essere chiaro quanto serve:
E' vero che le digitali mettono a disposizione più gamma dinamica (in teoria) ma solo con un mirato intervento di PP stando ben attenti alla coperta troppo corta e cioè: scurisci le luci ma contemporaneamente vai ad agire anche sulle ombre e viceversa, ed allora intervieni 'a zona' come si faceva nelle stampe in negativo o con altri interventi su colori specifici, oppure su zone specifiche ecc...
In questo modo sfrutti tutta la gamma dinamica del digitale

Con la diapositiva -ovviamente- non puoi fare nulla di tutto ciò, luci ed ombre sono quello che ottieni con un'esposizione mirata e nulla più, però... il risultato finale è molto più simile a quello che l'occhio vede e cioè una superiore capacità di vedere (registrare dettaglio) dentro le ombre e nelle alte luci.

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 14:16

come mai ci sono ancora film girati a pellicola anche a Hollywood?
Hanno nostalgia anche loro?


se vuoi ottenere una precisa estetica, ad oggi è più facile partire dal girato in pellicola e poi lavorare la scansione in post

avatarjunior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 22:54

Ho 45 anni e scatto principalmente a pellicola in bianco e nero; soprattutto 4x5”.
Il fascino della pellicola (per me quantomeno) sta nel poter ottenere un bianco e nero stampato su carta baritata che ha una resa che non riesco a replicare con il digitale.
Le stampe hanno quella resa, analogica, che mi piace molto.
Paradossalmente sono meno definite (manca maschera di contrasto), la gamma dinamica è inferiore, ma mi piacciono di più.
Siamo talmente abituati a vedere stampe digitali che quando ci capita di avere sottomano una stampa 100% analogica, ci sembra strana, inusuale.
A me piace di più la resa 100% analogica, con tutti i suoli limiti.

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2025 ore 8:13

Prendo spunto dall'intervento di Luca.ballotta per sottolineare quanto, in realtà, incidano l'indole e le preferenze personali, com'è giusto che sia.
Ai tempi della camera oscura, rigorosamente in BN, nella maggior parte dei casi preferivo le carte Agfa rispetto alle Ilford per via del loro nero profondo e, di conseguenza, del maggior contrasto che si riusciva ad ottenere anche se talvolta a scapito della gamma tonale che, sui grigi e lavorando col piccolo formato, rimaneva maggiore con le Ilford. La cosa mi derivava dall'esperienza sul disegno conseguita ai tempi in cui frequentavo l'Istituto d'Arte; pur essendo uno di quelli bravi, non riuscivo ad ottenere un nero profondo nemmeno con le matite più "tenere" o col carboncino e questo era un po' il mio cruccio. Paradossalmente, anche in questo caso, generalmente non è un problema di strumento utilizzato, ma di carattere e indole che si riflettono anche sul modo in cui si usano gli strumenti.
Il passaggio alla fotografia digitale, man mano che "prendevo le misure" ai metodi di lavoro in camera chiara (perciò non con uno schiocco di dita, ma in alcuni anni), e dopo un iniziale periodo di schifezze fotoniche, con ombre trasformate in mezze luci di cui permane qualche esempio anche qui su Juza MrGreen, ha sicuramente favorito questa mia preferenza, sia sul BN che sul colore, anzi, proprio con quest'ultimo devo ora stare attento a non eccedere in tal senso; sta di fatto che questo ed altri fattori, ad esempio quello di dedicarmi per lo più alla macro, hanno reso pressoché definitivo questo mio passaggio al digitale, fermo restando che i cieli "venusiani" (fucsia) e robe simili continuano a creare molte perplessità anche al sottoscritto Cool

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2025 ore 8:57

Beh Daniele se (come me) vuoi un bel nero profondo devi adoperare la Velvia Cool

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2025 ore 10:33

Nella mia picocla esperienza personale ho visto che le persone non sono più abituate a vedere stampe analogiche (parlo soprattutto di bn ma in parte anche di colore, anche se ho meno esperienza).
Quando faccio vedere le mie stampe, le persone le vedono diverse dal solito. Non sono nè meglio nè peggio, però vedono che c'è qualcosa di diverso dal solito.

avatarsupporter
inviato il 16 Maggio 2025 ore 12:18

"Cos'è rimasto del fascino della pellicola nel digitale di oggi?" = "Cos'è rimasto del fascino della pellicola nel digitale?" = "Cos'è rimasto del fascino della pellicola senza la pellicola?" = niente, ovviamente.

Se vuoi il fascino della pellicola, devi usare la pellicola. Se vuoi fare buone foto, non importa se usi la pellicola, il collodio umido od un sensore al silicio.

avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2025 ore 12:49

"Cos'è rimasto del fascino della pellicola nel digitale di oggi?" = "Cos'è rimasto del fascino della pellicola nel digitale?" = "Cos'è rimasto del fascino della pellicola senza la pellicola?" = niente, ovviamente.

Se vuoi il fascino della pellicola, devi usare la pellicola. Se vuoi fare buone foto, non importa se usi la pellicola, il collodio umido od un sensore al silicio.
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