| inviato il 27 Aprile 2025 ore 18:56
Ti sono grato MatteoG. per l'esaustivo contributo volto a completare su quanto si dibatteva sulle citazioni in oggetto. Direi certamente che un'infinità di fotografie comunicano qualcosa e ci mancherebbe che non sia così, e quelle che non riescono ad avere tale pecurialità, sono irrilevanti o pressochè inutili, quantomeno per gli "spettatori". In fin dei conti non è forse universalmente noto e riconosciuto che la Fotografia sia un linguaggio? E come tale serve o il suo scopo è appunto il comunicare. Con tutta probabilità viene assai equivocato o usato non correttamente o a sproposito il termine "messaggio", che ha un diverso significato e non si può assolutamente usare come se fosse sinonimo del comunicare. |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 19:02
“ E' una foto di serie B perchè non figlia di un progetto artistico? io direi proprio di no anche perchè non credo che nessuno possa dire che Avedon non ha influenzato la fotografia non solo di moda „ Perfettamente d'accordo ed infatti mi trovo in esso allineato su quanto di critico avevo già espresso sulle vedute della stessa, anche se nell'estrema sintesi delle poche frasi quotate precedentemente, della qui "relatrice" o intervistata. |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 20:33
Ma cosa succede se la foto ha un messaggio, ma non viene compresa? |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 20:35
Le possibilità sono due : L'autore non é stato bravo a comunicarlo L'osservatore non ha le competenze per comprenderlo |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 21:57
“ Luisa Bondoni risponde un po' piccata „ Personaggio da prendere con cautela. |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 1:16
“ L'autore non é stato bravo a comunicarlo „ Quindi deve essere un linguaggio visivo chiaro e comprensibile a tutti? |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 2:15
“ Non son così sicuro che la fotografia possa essere definita un vero e proprio linguaggio, anche se sicuramente è un mezzo capace di comunicare, „ Il link che offri in merito a quanto scrivi, scorrendolo poi recita: "Ben presto si comincia a capire che più che parlare di un solo linguaggio è conveniente pensare al plurale, ovvero al fatto che per rendere conto degli effetti di senso che la fotografia ha prodotto e produce sia più opportuno parlare di linguaggi". Direi che il plurale... Rappresenti addirittura un rafforzativo sul concetto. Inoltre by Treccani: Linguaggio - "Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione..." Non a caso si scrive, legge, e parla in ogni mezzo, de "il linguaggio fotografico". |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 2:26
“ Quindi deve essere un linguaggio visivo chiaro e comprensibile a tutti? „ Ovviamente no e non a caso ha poi indicato la indiscutibile seconda possibilità, quella sulla competenza dell'osservatore. Essendo due le parti in causa, nel caso quella mancanza non può che essere attribuibile ad una tra le due, e ovviamente la responsabilità va attribuita alla più carente. |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 2:56
“ Il problema non è l'adeguamento della fotografia alla realtà (o la forza espressiva che da ciò discende) ma la relazione che si istituisce tra le due, che produce effetti su entrambe. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: da quando abbiamo imparato a fotografare (e a farlo in modo sempre più pervasivo) è cambiato il modo in cui percepiamo il mondo che ci circonda. „ “ [...] Il punto però, insisto, è che tutto questo cambia la percezione del mondo, il modo in cui pensiamo noi stessi e le relazioni interpersonali che intratteniamo. „ Questo è un punto fondamentale che non viene quasi mai considerato. Anzi, non solo l'iper produzione fotografica (e relativa diffusione social-mediatica) del nostro tempo contribuisce a forgiare e gerarchizzare il fitto tessuto valoriale che incarniamo, dai macro concetti alla sfera più intima delle credenze individuali, ma ne è a sua volta il risultato del nutrimento che mantiene in circolo l'intera gamma della produzione di senso. Insomma...l'immagine fa cultura in modo spietato...anche se tanti pensano che quello che fotografano, pubblicano, supportano ecc. sia una pratica innocua dovuta semplicemente ad una passione o ad un passatempo. Ed è probabilmente il motivo principale per il quale questo forum "è quello che è". |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 6:27
Pizza diavolo perché leggi solo metà di quello che scrivo? É vero rombro prendiamo i selfie, é indubbio che hanno cambiato la percezione che abbiamo di noi e questo si riflette sul tipo di foto che ci aspettiamo che ci venga fatta. La fotografia non é e non può essere impermeabile ai cambiamenti della società che la circonda, sarebbe anche sbagliato lo fosse perché significherebbe essere anacronistica. Tu parli però di responsabilizzare chi pubblica, ma molti non hanno capito il peso di avere un identità digitale, pensano di poter scrivere e insultare chiunque on line tanto non é la vita vera ecc... É difficile che tu riesca a fare digerire questa cosa. Basta che vedi come si é concluso il topic sul senso della fotografia Piace il banale, il non dover pensare, se il messaggio non mi arriva subito l'autore ha fallito, non sono io a dover essere più pronto. Non amo Nanni Moretti ma nell'ultimo film c'é una scena in cui lui chiede a Netflix di finanziarlo per il film che sta facendo e la critica che gli viene mossa é che non si capisce la trama dopo i primi 9 minuti di film, se un utente non vede subito il colpo di scena o non sa subito dov'è il film andrà a parare cambia, ho fatto caso alla cosa e effettivamente fanno cosi davvero e spesso Per la foto ti chiedono lo stesso devo averla capita dopo 2 secondi senza riferimenti Ma a certi ragionamenti ci arrivi con il tempo, c'é bisogno che le cose sedimentino e non tutti hanno la voglia di essere permeabili a certi concetti |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 8:26
La teoria della comunicazione si occupa appunto del fatto che i messaggi emessi dal mittente siano recepiti e compresi dal ricevente. Ci sono alcune condizioni affinché ciò possa accadere. 1. Emittente e ricevente devono avere accesso al codice che deve essere lo stesso per entrambi. Se i due hanno codici diversi non c'è possibilità di comprensione. Se esiste una "grammatica della fotografia" dobbiamo conoscerla entrambi, se sfoco prolungando l'esposizione e lascio che il movimento produca un motion blur ma tu non conosci quell'effetto per te la mia foto sarà solo un'immagine confusa. (Problema: quale è il codice esatto della fotografia? Quale la sua grammatica)? 2. La trasmissione deve avvenire sullo stesso canale, se io trasmetto su un canale e tu ricevi su un altro canale il mio messaggio non ti arriva, se io fotografo stampando su carta pregiatissima ed espongo stampe di formato 100x150 e tu le guardi su un monitor 17 pollici o su telefonino il mio messaggio va in gran parte perso. Se realizzo progetti destinati alla stampa di libri fotografici e tu non acquisti libri ma passi il tempo a guardare foto su Instagram, le mie foto non ti arrivano 3. sul canale di trasmissione non ci devono essere disturbi o ce ne devono essere pochi. Se io stampo a colori ma tu sei affetto da daltonismo perché il canale del rosso per te non funziona bene oppure se hai una forte cataratta il messaggio non ti arriva. Se stampo con una stampante con numerosi ugelli otturati il messaggio ti arriva male. |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 10:08
“ Ovviamente no e non a caso ha poi indicato la indiscutibile seconda possibilità, quella sulla competenza dell'osservatore. „ Sì, certo. Ma chi vuole avere la presunzione di dire che una foto non ha un messaggio quando questo potrebbe essere dovuto solo alla propria incapacità di comprenderlo? “ Pizza diavolo perché leggi solo metà di quello che scrivo? „ Ho letto tutto. |
| inviato il 28 Aprile 2025 ore 13:46
“ Sì, certo. Ma chi vuole avere la presunzione di dire che una foto non ha un messaggio quando questo potrebbe essere dovuto solo alla propria incapacità di comprenderlo? „ C'è la fila. |
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