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Climatologia


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avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 12:51

Quindi, Lomo, fammi capire.

Cerco di immedesimarmi nel lettore medio de La Verità o di Houellebecq.

Assistiamo al "suicidio dell'Occidente", ad opera di un ristretto numero di congiurati tutti occidentali (Gates, Clinton, Soros, OMS)?!

Ammesso che fosse vero quanto dite (le politiche "green" sono un "vezzo" occidentale), bisognerebbe tener conto di diversi fattori: è l'Occidente che negli ultimi secoli ha distrutto il Pianeta (quindi è "giusto" che paghi), e detiene buona parte di ricchezza e benessere; i paesi "poveri" rivendicano lo stesso livello di benessere e conseguentemente di "inquinamenti": mi sembra "naturale"; anche i paesi "poveri" hanno bisogno di tempo per convertirsi (magari la "pedagogia delle catastrofi" aiuta un po') a politiche più rispettose dell'ambiente.
Qualcuno dovrà pur cominciare!

Ma il (vostro) problema è ideologico.
Non c'è un'analisi razionale dei fatti.

Siamo alla catastrofe (sociale, ambientale, e forse "atomica") a cui ci ha condotto la "religione dello sviluppo" che poi è un portato del capitalismo, e invece siete convinti che l'Occidente sia in pieno "comunismo"?!?
Se devo credere a Belpietro...

Attenzione: non è un problema di economia capitalistica o pianificata. Contro Marx e con Foucault potrei dire che l'economia sia "sovrastruttura" e che la vera "struttura" sia il Potere: quindi entrambi i sistemi, se temperati e se finalizzati allo sviluppo umano e non tecnico, potrebbero funzionare.

Però, e rispondo anche agli ultimi interventi, mi par di capire che poi, da parte di entrambi gli schieramenti ("l'un contro l'altro armati"), non si voglia minimamente derogare alla "religione della tecnica", ovvero: strano, dite, che gli alfieri della lotta alla mutazione climatica non si facciano paladini del nucleare... che sarebbe "l'unica fonte che non produce co2" quindi "soluzione migliore per tamponare la richiesta energetica"...

Ma di quale nucleare parliamo e quando sarebbe sfruttabile e a quali costi e non solo ambientali?!?
Non di sola co2 muore l'uomo!

Il paradosso è che pur di morire di caldo d'inverno (coi termosifoni a palla) e di freddo d'estate (coi condizionatori a palla) siamo disposti a mandare in malora il Pianeta.
Avete idea di quanta energia consumi la cosiddetta Intelligenza artificiale?
Ce l'ha prescritta il dottore?

Forse basterebbe un po' di socratica temperanza.
"Niente di troppo" e "Conosci te stesso".

E invece tutti ad evocare il baubau della "decrescita felice" come se non si trattasse semplicemente di mettere il maglioncino quando fa freddo e spegnere la luce del cesso appena finito di cacare.

user207727
avatar
inviato il 22 Novembre 2024 ore 12:58

Non c'entra nulla ma secondo me il paradosso dell'uomo moderno è il frigorifero.

Consumo energia come un pazzo per scaldare un appartamento e raffreddare nuovamente una parte di esso. Un non senso....

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 12:59

In effetti...

Cool

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 13:03

Alla scoperta delle fluttuazioni climatiche dell'Olocene e delle antiche popolazioni di conifere
www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0921818124001097

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 13:26

Mio figlio è tornato da poco da Bangkok inorridito per l'inquinamento presente, tale da non poter respirare senza una bombola di ossigeno. ... e l'europa si preoccupa di applicare una politica green aggressiva, qui da noi?
Forse sarebbe meglio se in quei posti si preoccupassero perlomeno di rendere l'aria come ce l'avevamo noi 50 anni fa con gli ossidi di piombo.

Tutta la riduzione dell'inquinamento di una politica green dell'europa per un anno, non basterebbe a compensare l'inquinamento di una città come Bangkok prodotto in un solo giorno.

Se quindi si deve applicare una politica green è bene che inizino coloro che inquinano maggiormente e a dismisura, perchè.... vai avanti tu che a me scappa da ridere.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 13:37

Propongo di muovere guerra alla Thailandia!

user207727
avatar
inviato il 22 Novembre 2024 ore 13:46

Non conosco il valore della Thailandia ma stati uniti e Russia sono i maggiori emettitori di CO2 pro capite

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 14:20

Giusto! Se gli altri rubano lo faccio anch'io, se gli altri inquinano inquino anche io e aspetto...senza fare nulla. Immobile .La mia è una banalità ( me lo dico da solo MrGreen) ma è la regola che mi sono sempre dato nella vitA: io mi comporto così, se lo ritengo giusto, senza mai aspettare gli altri. Si può fare in scala più grande.Detto un po' più seriamente, possiamo fare altro? Dobbiamo aspettare indefinitamente? Io non conosco altre soluzioni percorribili. Disposto a cambiare idea se qualcuno ha idee fattive

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 14:32

Propongo di muovere guerra alla Thailandia!
In effetti se presi dal sacro furore dell'ambientalismo, non sarebbe tanto stranoMrGreen

Se veramente ci interessa questo pianeta, non serve il nostro parossismo ambientalista localizzato, perchè è una goccia nell'oceano. Bisogna individuare le zone che producano il maggiore inquinamento e iniziare da quelle, anche con la forza, sempre che ci crediamo, altrimenti smettiamo di torturare coloro che non possono fare miracoli, a meno di una decrescita criminale e infelice.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 14:41

Certo: muoviamo guerra contro chi inquina, essendo che la guerra mica inquina! e poi scopriamo che chi inquina siamo noi!

MrGreen

E la colpa è sempre degli altri!
Noi siamo i buoni.

E la decrescita è sempre criminale, ça va sans dire, e, avverbio non casuale, naturalmente infelice: la felicità sta nel consumo.

Povero cittadino occidentale, vittima del "parossismo ambientalista localizzato", torturato dai torquemada dell'ecologismo sfrenato...

Viviamo in un inferno verde, dove le lattughe hanno preso il potere!

È arrivata l'ora di dire basta!

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 15:43

Che poi si viva in regimi totalitari, e senza scomodare Adorno o Marcuse, non è una novità.
Ma non è un totalitarismo verde, è un totalitarismo e basta.
Totalitarismi soft, così perfezionati da ridurre l'esercizio della violenza a casi marginali e "clinici", ma pur sempre totalitarismi. Totalitarismi dove la massa interiorizza la norma quindi non la vive come un'imposizione (almeno finché si respiri un'atmosfera da paese dei balocchi).
Ora, proprio perché la concorrenza delle cosiddette autocrazie si è fatta più forte (i dannati della Terra reclamano la loro fetta), è sempre più difficile (costoso) mantenere in piedi le nostre "democrazie in forma di simulacro" e il potere rivela più spesso il suo vero volto.
Anche quando si tratti di politiche ambientali.
Che il "capitalismo avanzato" fa proprie (solo) perché evidentemente portano ad una crescita del PIL, o quantomeno dei profitti di Lorsignori.
Ora contestare certe politiche è un conto, contestare che esista un'emergenza ambientale è un altro, e non dovrebbe essere nemmeno troppo difficile da capire.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 16:59

Ora contestare certe politiche è un conto, contestare che esista un'emergenza ambientale è un altro, e non dovrebbe essere nemmeno troppo difficile da capire.

Pienamente d'accordo, così come sarei d'accordo di mettere un maglione in casa e non tenere il riscaldamento a più di 17°C, cose che faccio regolarmente, come altrettanto regolarmente uso i mezzi pubblici, vado al bar a piedi e tante altre cose virtuose, ma quando espongo che il vero problema è che questo pianeta non può reggere 8.000.000.000 di persone senza andare, non dico in malora, ma quanto meno in sofferenza, ebbene, tanto da una parte che dall'altra si levano gli scudi.
Ora, se vogliamo che tutti gli 8.000.000.000 di abitanti del pianeta abbiano in casa non più, ma neanche meno di 17°C dobbiamo lasciare che si riscaldino anche tutti quelli che vivono in Russia, in Canada ecc.; se vogliamo che tutti gli 8.000.000.000 mangino fagioli invece che carne di manzo, dobbiamo lasciare che tutti utilizzino energia per cuocerli (perché crudi sono tossici per il nostro organismo, ma anche la carne cruda ha i suoi inconvenienti); se vogliamo creare posti di lavoro per tutti gli 8.000.000.000, hai voglia a mantenere in piedi tutte quelle attività solo con l'energia solare o l'eolico, toccherebbe finire di disboscare l'Amazzonia e l'Africa e riempire tutta l'area di pannelli fotovoltaici; e l'inquinamento che queste attività producono, ne vogliamo parlare? E via così...
Siamo in troppi: l'unica decrescita, felice o infelice, che può portare ad un drastico calo dell'impatto dell'umanità sull'ambiente in cui vive è quello demografico, altrimenti, se vogliamo continuare a credere che il pianeta possa ospitare ancor più persone di quante già ci vivono, il nucleare per creare energia sarà l'ultimo dei nostri problemi (e lo scrive uno che quella volta si espresse contro il nucleare e che, con le premesse giuste, lo farebbe ancora).
E' vero, l'Intelligenza Artificiale consuma una quantità enorme di energia, ma anche i nostri interventi (quindi anche i tuoi) tramite Internet non scherzano, e dunque che si fa?

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 17:04

Bisogna individuare le zone che producano il maggiore inquinamento e iniziare da quelle, anche con la forza,
si, ma poi dove produci quel maglione da metterti per poter abbassare il riscaldamento in casa? Prova a guardare un po' di etichette degli indumenti che si acquistano in occidente: nonostante i marchi siano occidentali, il grosso della produzione viene effettuata proprio in quei paesi = siamo noi che andiamo ad inquinare in Thailandia. Anche qui: che si fa? Torniamo a produrceli in casa col telaio di legno? Ed è solo uno dei tanti esempi fattibili.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 17:25

D'accordo su tutto, tranne che sulla sovrappopolazione.
O meglio, è anche ovvio che se fossimo in meno (a parità di tutto il resto) spetterebbe una fetta più grossa a ciascuno.
Ma anche una redistribuzione più equa, darebbe di più a chi ha meno.
Tra il 20 per cento più ricco e il 20 per cento più povero c'è un abisso di ingiustizie (che grida vendetta).
Sarebbe auspicabile essere in meno (e magari, ne abbiamo già discusso, il benessere abbassa anche la natalità delle popolazioni), ma chi ti dice che "i più ricchi" non divorerebbero anche le risorse (quindi inquinerebbero altrettanto) di "chi non è nato"?
In fondo, il capitalismo funziona così.
Se si libera uno "spazio" lo occupa.
C'è bisogno di una rivolta politico-morale, conseguenza di una presa di coscienza: pura utopia.

Hai ragione anche sui "nostri interventi".
Nessuno di noi, nemmeno il più "puro", è perfettamente coerente, anche perché la società dei consumi (e dello spettacolo) è estremamente seducente.

«Lo spettacolo è il capitale a un tal grado di accumulazione da divenire immagine»
Guy Debord

Comunque, se si votasse per l'abolizione di internet, io lo farei; se si votasse per tornare al tenore di vita, che so, degli Anni Settanta, io lo farei.
Si risparmierebbero infinite risorse e infiniti inquinamenti.
Mica si stava poi così male...

;-)


avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 18:06

C'è bisogno di una rivolta politico-morale, conseguenza di una presa di coscienza: pura utopia.

Comunque, se si votasse per l'abolizione di internet, io lo farei; se si votasse per tornare al tenore di vita, che so, degli Anni Settanta, io lo farei.
Si risparmierebbero infinite risorse e infiniti inquinamenti.
Mica si stava poi così male...

Concordo anch'io su tutto; purtroppo i veri cambiamenti sono sempre utopie e, alla fine, se un cambiamento reale ci sarà ci verrà imposto dalla natura.

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