| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:25
Amen (decalogo pressoché perfetto) Mi inserisco fra i fan non permalosi. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:27
Io, per la mia M6 ho comprato il 7Artisans 55 1,1 e sono contento... |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:29
@Franco. Scusa se mi intrometto nella discussione, e mi intrometto per ribadire -lo faccio da sempre!- una mia "vecchia" tesi: da quando mi occupo di fotografia -1965-, esiste la diatriba tra ottiche più "morbide" -ma non per questo poco nitide!-, ed obiettivi più secchi/taglienti. Il mio incipit fu la discussione, in casa Rollei F, tra Planar 75/3.5 e Planar 80 2.8 (in casa Hasselblad rispettivamente tra Planar 100/3.5 e Planar 80/2.8). Ricordo anche dichiarazioni di matematici (progettisti di obiettivi) Zeiss e Leitz i quali affermavano che raggiunto "un certo livello" di risolvenza, preferivano privilegiare "altre" caratteristiche ottiche (senza peraltro precisare quali). Oggi, mi pare che le novità siano rappresentate dall'avvento del digitale, vale a dire dei sensori che, soprattutto se molto densi, richiedono correzioni delle aberrazioni sempre più spinte (da qui una sempre maggior necessità di risolvenza anche centro/bordi ... gli obiettivi "perfettini"!), ed un gusto del "parco buoi" sapientemente spinto, dal marketing delle Case, appunto in questa direzione. Da parte mia, come ho detto, non ci trovo niente di nuovo; apprezzo ottiche aventi entrambe queste caratterizzazioni, e le affianco in relazione alle mie necessità contingenti (magari anche -persino!- sbagliando). Esempio: EOS 5 DS-R + Sigma ART105/1.4, PIUTTOSTO che EOS 1 DS Mk. III + EF 85/1.2 L Mk. II. Due "splendide combo", secondo me, per due DIVERSI risultati (ritrattistici) conseguibili. Ciao. GL |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:31
“ Io, per la mia M6 ho comprato il 7Artisans 55 1,1 e sono contento... „ Patetic ... A quel punto ci potevi mettere pure uno Jupiter o un Russar ... Lo Industar in ultima analisi. Le foto che realizzi con quel coccio le riconoscerebbe anche mia sorella ciecata. Va beh, per forza, mica sei un Leicano doc |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:40
Ho una M6 e una M typ240, e tre lenti: Leica Summicron 50mm f2 e i Voigtlander 50mm F1,5 Nokton Classic M.C. e VM 35mm f/2.5, lenti tra le più economiche, ma vanno bene lo stesso. Non conosco di persona nessun altro Leicista, quindi nessuno mi guarda di traverso per via degli obiettivi |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:50
Ho comprato alcuni giorni fa (usato) dall'amico giappomilanese un Summicron 35 ASPH recente, quello post-2016 con paraluce avvitabile, che prende il posto del Voigtlander Nokton 35/1.4 Single Coated (già venduto) come lente tuttofare del mio corredo. Ri-comprato, a dire il vero, perché ne ho già posseduto un esemplare in passato sulla Monochrom (che bel connubio che era). La nuova lente è costata da usata quasi come costa da usata la fotocamera Leica su cui viene montata (una M-P typ240). So già che farò foto né più belle né meno belle rispetto a prima, perché a fotografare sono sempre io e il Voigt è comunque un buon performer. Eppure sono contento: 1) perché in certe sfumature il cron asferico sfodera una gran classe, che forse apprezzo solo io o solo pochissimi "fanatici" ma l'importante è che l'apprezzi io; 2) perché è splendido da adoperare, anche a livello tattile, ed è costruito in maniera divina; 3) perché, se non lo sfascio nel frattempo, quando lo rivenderò riprenderò almeno gli stessi soldi che ho speso oggi. Questo racconto è solo per spiegare che molto spesso per chi usa Leica l'importante è la propria esperienza, non il confronto con chissà cosa o chissà chi... |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:52
Giovanni Leoni, hai capito bene che il Summilux 80mm f/1,4 rientra pienamente nella categoria delle ottiche più "morbide", anzi, direi "morbidissime". Ha una resa molto diversa dalle attuali ottiche "ipercorrette". Potrebbe essere benissimo che la foto menzionata all'inizio della discussione, che non ho visto purtroppo, presenti proprio quelle caratteristiche di morbidezza e delicatezza sull'incarnato tipiche di quel Summilux e di alcune ottiche coeve, che sicuramente conosci meglio di me. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 15:05
“ che il Summilux 80mm f/1,4 rientra pienamente nella categoria delle ottiche più "morbide", anzi, direi "morbidissime". Ha una resa molto diversa dalle attuali ottiche "ipercorrette". Potrebbe essere benissimo che la foro menzionata all'inizio della discussione, che non ho visto purtroppo, presenti proprio quelle caratteristiche di morbidezza e delicatezza sull'incarnato tipiche di quel Summilux e di alcune ottiche coeve, che sicuramente conosci meglio di me. „ Scusate ... ma NON ARRABBAITEVI davvero ... sono sicuramente io che nn capisco. Ma quando leggo queste cose (anche di tanti altri obbiettivi di brand diversi NON SOLO LEICA) mi domando se queste peculiarità (dopo PP) rimangono in risalto. Cioè, sono ben visibili e riconoscibili da un fotoamatore medio tra cento foto identiche realizzate con stessi parametri di scatto da 100 obbiettivi diversi??? ad esempio 1/60 F5.6 ??? |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 15:21
“ Ma quando leggo queste cose (anche di tanti altri obbiettivi di brand diversi NON SOLO LEICA) mi domando se queste peculiarità (dopo PP) rimangono in risalto. Cioè, sono ben visibili e riconoscibili da un fotoamatore medio tra cento foto identiche realizzate con stessi parametri di scatto da 100 obbiettivi diversi??? ad esempio 1/60 F5.6 ??? „ non arrabbiarti, probabilmente sono pochi i sommelier delle ottiche, è più comune essere colpiti da alcuni scatti e scoprire che sono stati eseguiti con un certo obiettivo. Ovviamente non è un regola! |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 15:24
Mah ... sai, Schyter, come sempre la risposta è "dipende". "Uno" guarda, prioritariamente, "il proprio orticello". Nel mio caso, ad esempio, la PP è pressochè inesistente, e tale resterà, perchè non mi piace, non ho nessuna pulsione ad impararla, e detesto "lavorare" al PC per ore. Sono stato per tre decenni (1070-2000) un "diapositivista" e, con quello schema mentale, "mi va" di continuare (continuo a pensare di "fare la fotografia" in macchina, e non successivamente al PC)! Di conseguenza, le fotografie scattate con quelle due diverse combo (indicate prima) le vedo eccome. Nel caso, INVECE, delle fotografie scattate da altre persone ... ci vado "con i piedi di piombo", posto che, comunque, il "mio" interesse resta mooolto limitato. Come dire: sono maggiormente concentrato su ciò che "produco" io stesso. Le "cose" degli altri le guardo con interesse ... "relativo" (leggi: "MODERATA curiosità")! Ciao. GL |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 16:04
Schyter, io non mi arrabbio nemmeno quando si parla di politica, che è la materia che più divide gli uomini. Qui stiamo parlando di obiettivi datati (il Summilux-R 80mm credo sia dei primissimi anni '80) che offrivano una resa molto diversa da quelli ipercorretti di oggi. Ma più delle chiacchiere da forum, basterebbe provarlo per capire che ha peculiarità tutte sue, che in parte condivide con il sistema Leica M (il 75mm per Leica M era molto simile come resa). Parliamo quasi di differenze dal giorno alla notte. Con il foto-ritocco puoi avvicinarti a quella resa, ma non è la stessa cosa credo. Anche se sei molto bravo con il computer, dubito che tu possa pareggiare quella resa fatta di aberrazioni ottiche sottocorette. Le prove che richiedi, le 100 foto che un amatore dovrebbe riconoscere, in obiettivi chiusi a f/5,6 che riprendono la stessa scena, immagino sia di difficile risoluzione. Infatti, a f/5,6 gli obiettivi si assomigliano un po' tutti, un po' come "La notte delle vacche nere" di antica memoria. Ma qualche differenza resta. Vederla è un altro paio di maniche, perché c'è chi non distingue una foto fatta con una DSLR da una foto fatta con uno smartphone. Serve un occhio allenato, immagino. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 16:14
“ Dal profilo del fotografo, che ha fatto lo scatto, mi duole dirlo per idiosincrasia, ha scattato con una Nikon Z9 a 1/8000 e la scia più bassa, dice il Post di New York, potrebbe essere dovuto ad un altro sparo dell'attentatore visto che ha usato un fucile d'assalto „ Hai ragione questa foto del secolo non l'avrebbe mai fatta uno con la Leica. Uno con la Leica non va ad un comizio e scatta a 1/8000 per riprendere un signore in sovrappeso, con un gatto morto in testa, che si muove a fatica. Il titolo la dice lunga, Leica vs resto del mondo, è lo sport preferito da chi non usa Leica: denigrarne il marchio, il contrario non l'ho mai sentito. Magari qualche fanatico del marchio ci sta, ma ce ne sono anche di altri marchi, e più che denigrare gli altri sento solo esaltare il proprio. Detto questo ogni marchio ha caratteristiche tecniche e di esperienza d'uso diverse, nel caso di Leica sono uniche e pertanto poco confrontabili con le altre, e questo non vuol dire migliori o peggiori. Se mi chiedi se con Leica faccio foto migliori ti rispondo di si perché ho scoperto un'esperienza d'uso che mi si addice di più rispetto agli altri marchi. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 16:16
@Franco sei stato gentilissimo ed è tutto abbastanza chiaro. La tua spiegazione però mi ha messo altri uteriori dubbi forse ancor più grandi che da un certo punto di vista rafforzano una tesi che ho in testa ma che nn sto qui a domandare per non inquinare il topic. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 17:07
“ Io, per la mia M6 ho comprato il 7Artisans 55 1,1 e sono contento... „ L'importante essere contenti, c'è chi si scandalizza perchè fra un Super Elmar 21 e un Apo Summicron 50 ho messo un Voigh 28 Ultron II del quale sono supersoddisfatto. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 17:07
@Guglia72. Scusa il ritardo nella risposta. Il commento che ho riportato è proprio di EP e risale a qualche anno fa. Le sue note erano a mio avviso un eccellente riferimento del mondo leitz/leica per iniziare a comprendere le caratteristiche di un obiettivo, occorre solo leggere con un poco di attenzione. Ad es. del summilux 80 scrive: "High contrast scenes with many light sources and deep shadow areas are reproduced with a slight veil of softness, but quite low halo around bright spots" e prosegue: "Stopped down to 1:2 the overall con- trast improves visibly, as internal reflections are effectively reduced" inoltre e forse più interessante: "The unsharpness gradient is quite pleasing and adds to the impression of depth and space. Specular highlights are reproduced with finely nuanced hues and that again impro- ves the plasticity of the image" col dono della sintesi fornisce moltissime indicazioni: a TA lieve velatura che riduce il macrocontrasto, microcontrasto basso, eccellente progressione dello sfuocato. Personalmente ho sempre trovato corrispondenza tra i suoi commenti e i leitz che ho avuto (non molti ) o potuto usare (qualcuno in più ) cordiali saluti |
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