| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 16:03
“ @ironluke non ho quotato te perché non mi ricordavo dove l'avessi letta quella frase, scusami. In ogni caso non capisco quale sarebbe il mondo reale, questo non lo è? bene o male è un forum di fotografia, mi sembra una buona base di confronto, e la discussione e gli spunti che ne sono derivati lo dimostrano. „ OK, nessun problema. Secondo me no, non è il mondo reale, nel bene e nel male. Il bene: non c'è dubbio che dalla discussione siano emersi spunti utili ed è normale aspettarsi che sia così. Il male: per sua natura, il forum non è rappresentativo del mondo della fotografia in generale né del suo pubblico. Nel mondo reale non c'è nessuno che come prima cosa zoommi al 300% una foto, o vada a vedere quanto costa l'attrezzatura con cui è stata realizzata, come qui è stato fatto. Con una stampa in mano si ha davanti agli occhi tutto e solo quello che conta, nella sua forma tangibile e definitiva, incluse le imperfezioni più o meno evidenti, e sono abbastanza convinto che si possa più serenamente valutare come rispondono alla foto sia degli osservatori competenti sia chi magari non ha approfondite conoscenze specifiche e tantomeno tecniche. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 16:20
Vero, per chiarezza non serve uno zoom al 300% ne una stampa enorme basta il monitor del PC o una stampa a4 |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 16:47
“ Vero, per chiarezza non serve uno zoom al 300% ne una stampa enorme basta il monitor del PC o una stampa a4 „ Può essere, onestamente non sono in grado di valutarlo con certezza. La mia idea è comunque che se mostra la stampa a Clément Chéroux e questi con orrore esclama subito "ma è sfocata!", e la stessa reazione immediata ce l'ha pure la zia Maria, è assai probabile che la foto non funzioni proprio e basta, altrimenti dipende. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 16:49
Comunque non credo che si ponga il problema, ovvero non credo che sarà mai esposta in una mostra... Però se volete se conoscete qualcuno possiamo provare...ahah |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 17:40
Puoi esporla a casa tua |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 17:45
Facilmente basta fare una lettura portfolio e confrontarsi con qualcuno di esperienza |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 17:53
Senza intenzioni di offendere, quindi la foto "donna bionda che si stringe nel cappotto fingendo disagio su sfondo urbano sfocato" è una specie di clichè? Deriva da una qualche foto d'artista? Nessuna delle due foto mi trasmette disagio o fastidio, probabilmente perchè non è così facile fingere questa sensazione, però come detto prima lo sfocato è fastidioso e quindi coadiuva la trasmissione della sensazione di fastidio che può essere associata al disagio. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 18:14
Secondo me una leggera sfocatura non inficia il messaggio che si vuole comunicare con una foto. Questo in generale, ma è chiaro che se vogliamo mettere in evidenza uno sguardo in un ritratto è fondamentale che sia a fuoco. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 19:07
Come detto prima è un fatto di guto personale influenzato dalla cultura attuale, nel senso che oggi si fa più attenzione (soprattutto gli amatori) ai dettagli tecnici. Si valuta sempre la foto nel complesso artistico/tecnico, considerando che in alcuni generi/contesti i due aspetti potrebbero non avere pari valore. Se la foto è migliorabile tecnicamente riscattando, riscatti. Se non puoi riscattare e ci sono errori di scatto o altro valuti... non pubblichi lo sbarco in Normandia perché fa schifo tecnicamente (a prescindere che poi l'errore di sviluppo, paradossalmente, gli abbia dato ancora più valore)? O altre foto assolutamente incredibili leggermente fuori fuoco? Al loro posto le rimpiazzi con una macro perfettamente nitido di un manico di una pentola? O continuano a essere dei capolavori indiscussi anche oggi? Per concludere la domanda posto all'inizio sul ritratto della ragazza non ha una risposta "corretta". Magari ragionerei diversamente se fosse una macro naturalistica, ma personalmente non mi da fastidio (trovo l'imprecisione abbastanza irrilevante) e la mi sembra una foto assolutamente valida e più interessante di altre foto a fuoco che si vedono in giro. Ma fossi il fotografo e mi chiedessero un portfolio delle mie migliori venti foto (per dire) la inserirei? Non lo so, andrebbe valutato: forse ne troverei altre ugualmente valide e meno sfocate. O forse chissà ne troverei un'altra ugualmente imprecisa tecnicamente ma ancora più valida/memorabile... |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 19:37
Ektor Marana quelle sono due foto di Lindbergh, cliché o no è un maestro della fotografia. Poi a me manco piacciono gli sfocatoni ma quello che volevo sottolineare di sopra è che c'è modo e modo di usarli. Inoltre quella col cappotto l'ho postata proprio perché era chiaro che fosse l'ispirazione di the art therapy. Opisso un ritratto posato è molto più simile alla macro di una pentola che allo sbarco in Normandia: controlli la modella, lo sfondo, l'attrezzatura e nessuno ti spara addosso. Ci sarà un motivo per cui praticamente tutti quelli che lavorano nella moda usano il grande formato, digitale o pellicola, da Avedon alla Leibovitz a Recuenco a Roversi o LaChapelle etc non è concessa approssimazione tecnica. Se sbagli rifai. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 21:23
@ToMato: Il grande o il medio formato? Tornando a divagare a ruota libera sull'argomento dello sfocato e su Clément Chéroux, una della cose che racconta nel libro è che i laboratori di stampa fotografica seguivano la consuetudine di fatturare solo le stampe buone al cliente, cioè solo quelle da negativi tecnicamente riusciti, le stampe delle foto rattée il cliente non le doveva pagare. Poiché il problema del fuoco imperfetto è sempre stato il difetto più comune e la maggiore afflizione della stampa amatoriale da tempi immemori (ed ancor oggi) l'escamotage praticato da tutti i laboratori di stampa è stato quello di starare la messa a fuoco delle lenti sulle stampanti di laboratorio in modo tale che il gran numero di negativi leggermente sfocati venisse mascherato annegandolo in una totalità leggermente sfocata. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 21:34
Eh, ma questo sdogana alla grande il mio "quasi a fuoco!" |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 22:20
Andrea Taiana dai, ci siamo capiti, la sostanza è la stessa. The Art Therapy perché non provi a copiare esattamente la foto di Lindbergh? Ti procuri una stampa e te la studi alla perfezione in ogni aspetto: luce, sfocato, bianco e nero, grana, posa, espressione, capelli, vento, ambientazione etc. Ti cerchi come sviluppava e come stampava e via dicendo. Non per pubblicarla ovviamente, solo come forma di approfondimento tuo. Scoprirai prima di tutto che non è affatto semplice, e poi via via che ti addentrerai scoverai un sacco di roba utilissima da applicare alle tue idee. Saper copiare bene è alla base di qualunque percorso creativo. |
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 23:10
“ The Art Therapy perché non provi a copiare esattamente la foto di Lindbergh? Ti procuri una stampa e te la studi alla perfezione in ogni aspetto: luce, sfocato, bianco e nero, grana, posa, espressione, capelli, vento, ambientazione etc. „ Si, diciamo che il mio tentativo era un esperimento molto superficiale e approssimativo. Ho semplicemente fatto vedere la foto originale alla modella per la posa, e poi ho provato a riprodurre più o meno la post. Il risultato non ha niente a che vedere con l'originale, ma è stato un buon esercizio! Oltre che secondo me come foto ha anche la sua dignità e personalità. |
| inviato il 25 Ottobre 2022 ore 0:36
Certo si la sostanza non cambia. Oggi mi pare che la Leibowitz usi una PHaseOne. Non so cosa usasse ai tempi della pellicola. Comunque in studio credo che molti ritrattisti usassero pure il grande formato che nella messa a fuoco non poteva certo essere fulmineo, non so come facessero ai tempi. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |