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Confesso di avere scaricato un corposo PDF "Sensitometria in 10 capitoli" lo metto sul comodino e lo studio con comodo. Alla fine sono un nerd.
Premesso che non so che significhi nerd io soltanto a leggere il titolo di quei dieci capitoli mi sento male. Anche perché, come ho più volte ripetuto, il segreto dell'esposizione è il classico segreto di Pulcinella visto che in definitva tutto si riduce alla misurazione Spot sulla luce... e del resto c'è solo da fregarsene!
Il famoso ed irraggiungibile filosofo Catalano avrebbe detto "le cose è meglio saperle che non saperle" Mi stupisco di questa continua gara al ribasso quando si tratta di studiare. Ognuno è libero di vivere nella propria ignoranza e non è reato limitare la propria cultura accontentandosi della propria esperienza personale, o al massimo leggendo le istruzioni sull'etichetta..... Però dimostrare addirittura fastidio, malessere fisico di fronte ad una fonte di informazione mi pare eccessivo.
Voglio prepararmi un piatto di pasta col pomodoro. Devo sapere come si coltivano grano e pomodoro e come il primo viene trasformato in pasta ed il secondo come finisca in barattolo ?
“ Voglio prepararmi un piatto di pasta col pomodoro. Devo sapere come si coltivano grano e pomodoro e come il primo viene trasformato in pasta ed il secondo come finisca in barattolo ? „
Perfetto, hai colto il senso di quello che ho detto.
@Teofilatto ........ ma perchè devi sempre stravolgere le cose...
“ Ognuno è libero di vivere nella propria ignoranza e non è reato limitare la propria cultura accontentandosi della propria esperienza personale ... „
Qui si sta dicendo che probabilmente (come in tutte le cose) è meglio partire dal basso ed incominciare a provare; nel frattempo si cresce, ci si informa, si studia e si progredisce. Deve essere un percorso personale che potrà portare a migliorarsi continuamente comprendendo sensitometria, SZ, BTZS etc etc.
Come succede con la scuola; si parte dalle elementari, poi le medie, le superiori e l'università ... ed ognuno si ferma dove e quando preferisce. Non mi sembra che al termine delle elementari ci si iscriva a fisica nucleare o ad ingegneria.
Teofilatto, a cosa mai mi servirebbe ? In un racconto di Conan Doyle , Watson spiega a Sherlock Holmes il funzionamento del sistema solare. Holmes lo reputa interessante ma assicura a Watson che farà di tutto per dimenticarlo, perché la memoria non è uno spazio infinito e ci vanno conservate solo le nozioni necessarie e quella, per la sua attività, non lo era, esattamente come la sensitometria per il fotografo o il procedimento di inscatolamento del pomodoro per il cuoco. Sul comodino del fotografo vedrei molto meglio "la storia dell'arte" di Gombrich piuttosto che il trattato di sensitometria
“ Sul comodino del fotografo vedrei molto meglio "la storia dell'arte" di Gombrich piuttosto che il trattato di sensitometria „
Almeno alle prime armi dovrebbe essere così ... magari corredato di un manualetto anni 70 per apprenderne le fondamenta (se si fosse completamente all'oscuro di fotografia).
“ @Teofilatto ........ ma perchè devi sempre stravolgere le cose... „
Guarda, lascia perdere questo giochino Schyter. Purtroppo devo ammettere che sulla dialettica da social, dove sei un indiscusso maestro, non posso batterti. Eviterei di controbattere puntualmente a tutte le tue provocazioni perché è noto - a tutti quelli che ti conoscono qui ed in altri siti- che DEVI sempre avere l'ultima parola. Te la lascio. Hai ragione tu.
“ eofilatto, a cosa mai mi servirebbe ? In un racconto di Conan Doyle , Watson spiega a Sherlock Holmes il funzionamento del sistema solare. Holmes lo reputa interessante ma assicura a Watson che farà di tutto per dimenticarlo, perché la memoria non è uno spazio infinito e ci vanno conservate solo le nozioni necessarie e quella, per la sua attività, non lo era, esattamente come la sensitometria per il fotografo o il procedimento di inscatolamento del pomodoro per il cuoco. Sul comodino del fotografo vedrei molto meglio "la storia dell'arte" di Gombrich piuttosto che il trattato di sensitometria „
La mia era una riflessione generica. Su questo forum partono spesso discussioni interessanti che finiscono male. Parte di queste vedono un utente che chiede consigli, qualcuno suggerisce di studiare. Parte subito una guerra tra fazioni. Una che sostiente che leggere un libro in più (anche se alla fine non dovesse servire) potrebbe essergli utile. L'altra raccomanda di non provarci neanche perché inutile (tanto ti spiego io come si fa, o comunque basta l'esperienza personale), persino dannoso.
Questa corrente culturale, che tende a semplificare tutto e screditare lo studio, purtroppo la vedo fiorire anche al di fuori di questi forum, molto invadente anche nel mio ambito professionale, e ne sono francamente amareggiato. Per me la conoscenza e lo studio sono un valore da promuovere sempre. Un libro in più non ha mai fatto male a nessuno.
Caro Teo io non vorrei essere frainteso dal momento che personalmente sono tutt'altro che contrario alla cultura, cultura intesa in senso più generale e quindi non solo fotografica, ma rapportandosi nella sostanza con un hobby detta cultura credo debba essere vista come complementare alla pratica, e non come "condicio sine qua non" rispetto alla pratica stessa.
Teofilatto, il problema è più grave ( si fa per dire). Quando qualcuno scrive: mi sto interessando alla fotografia ed ho rimediato una vecchia Lumix GF1 subito partono le risposte tipo " ti consiglio di fare uno sforzo economico ed acquistare una Lumix G9 altrimenti non andrai lontano". Ho citato lumix ma vale anche per la Canon, Nikon ecc. E quando lo stesso si lamenta di foto sovra o sottoesposte, evento rarissimo con le macchine moderne, iniziano le lezioni sul sistema zonale, sulla sensitometrica, su formule astruse ecc.
@Teofilatto ... più che voler la ragione o l'ultima parola, mi sento in dovere di mettere sul chi va là l'autore del Topic che a pg 3 di questa discussione scriveva >>>
“ Abbiate pazienza, ma la mia esperienza di BN analogico è pari a zero... „
a fronte di questo, consigliare per i primi rullini l'applicazione del SZ, sensitometria, etc etc ... è roba ... va beh, meglio soprassedere per nn cadere nella volgarità che nn mi appartiene.
Per le tue considerazioni sulla mia persona ... "Francamente me ne infischio" (cit)
@Teofilatto, lascia stare é famoso in diversi forum. Detto questo mi dispiace per l'autore del post che mal consigliato si accorgerà poi di chi aveva ragione.
Chissà perché A.Calabresi, forse una della massime voci sulla filosofia del processo bianconero fa corsi e indica ai novizi questi processo dallo scatto alla stampa.(Tanto che ha aperto anche un thread "zone System for dummies". L'ignoranza in materia nasce dal fatto che assimilato il sistema poi ognuno lo adatta al proprio stile.
@Mickey .... se l'autore del topic rientra nella "categoria" citata da A. Calabresi alla fine dell'incipit iniziale (Zone System for dummies) e che riporto per l'ennesima volta ...
""" ... In ogni caso richiede (il SZ n.d.r.) già conoscenze pregresse solide, grande manualità e sicurezza nello sviluppo e nella stampa ... """ (A. Calabresi)
Ecco ... se Enrico Chiambalero (autore di questa discussione) possiede tutto questo, che si butti a capofitto sul SZ e sensitometria e così mettiamo fine a questa pantomima.
Da quanto letto precedentemente, mi sembra nn fosse così ...
L'autore ha esperienza pari a 0 (ZERO !!! ) con la fotografia analogica !!!! Probabilmente si affiderà ad un lab per lo sviluppo E NON HA UNA CO !!!! Non ha mai visto un ingranditore ed una carta negativa !!!! Non sa cos'è un provino a contatto, una strip, i filtri multicontrasto .... etc etc etc etc ,,,,
Ma soprattutto il fondamento del SZ ... LA PRE-VISUALIZZAZIONE !!!!
E voi continuate a menargliela con sensitometria e SZ ??? lasciamo perdere ... fate un po' come volete.
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