| inviato il 08 Settembre 2021 ore 16:19
“ Direi di si se lo stesso uomo le impedirebbe di lavorare,che ne dici? Senza parlare del famoso dovere coniugale...la donna mica poteva dire di no agli appetiti del marito „ Come avevo scritto "un gesto di gentilezza rimane un gesto di gentilezza e chi lo faceva poteva anche pensarla diversamente da chi discriminava o voleva che le donne fossero considerate succubi ". Quindi se il marito/compagno non la discriminava (mica tutti la pensavano allo stesso modo), il gesto sarebbe stato ugualmente disdicevole? Personalmente non credo, come non credo che tutti gli uomini ragionassero tutti allo stesso modo. “ L'ho spiegato „ No, non l'hai spiegato. Se un uomo non discriminava la propria moglie, perché tale gesto sarebbe stato discutibile? In tal caso e se lo faceva con affetto non era una falsa gentilezza. “ e chi ha parlato di tutto? „ Quindi solo per il fatto che c'era chi discriminava le donne (e non tutti gli uomini lo facevano) possiamo senza ombra di dubbio asserire che tale gesto di gentilezza fosse discutibile? “ ne sei proprio convinto? „ Ti si potrebbe chiedere la stessa cosa. Non conoscendo i singoli pensieri dei singoli uomini dell'epoca non possiamo fare di tutta un'erba un fascio. Personalmente sì, ne sono convinto: se era un gesto vero di gentilezza e non di pura apparenza allora ne sono convinto. “ Se dall'altra parte ci sono comportamenti gravi diventa semplicemente un gesto i-pocrita,nella vita ci vuole anche coerenza oltre che gentilezza „ Certo, sarebbe stata ipocrisia. Ma possiamo asserire con certezza che all'epoca tutti lo facessero solo per ipocrisia ed apparenza? Perché se fosse così giudicheremmo male i propri genitori o nonni ed altre persone che lo facevano sentitamente e non per ipocrisia. “ Ovviamente ora nel 2021 la situazione delle donne è per fortuna migliorata,ma questo non toglie che quel gesto nacque in un periodo in cui la donna non se la passava così bene. Quindi per quanto mi riguarda,ed è solo la mia opinione,aprire la portiera ad una donna è un gesto dal gusto discutibile. (La donna potrebbe dirti:guarda che sono capace anche io di aprirla...) „ Anche se apro il portone ad una donna con sacchetti della spesa ella potrebbe dirmi "guarda che sono capace di aprirla", ma non credo le dispiacerebbe se le aprissi il portone. Il concetto è più o meno lo stesso. Rinnovo la domanda... Discutibile in base a cosa? |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 16:21
Non potrebbe valere anche per le donne il medesimo concetto? Bisognerebbe fare un sondaggio Per me assolutamente no P.s.la tua età non cambia in base al fatto che gli altri siano gentili o meno con te...tanto vale approfittarne: essere orgogliosi non paga |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 16:26
“ Ma se un giovanotto aitante mi aprisse la porta o mi cedesse il posto mi farebbe sentire ancora più vecchio (inferiore) di quello che sono. „ Io ho incontrato persone che mi aprivano una porta e mi lasciavano passare perché avevo i sacchetti della spesa o anche solo per farmi passare per primo e non mi sono mai sentito vecchio. Ho ceduto il posto a donne di 30 anni che avevano un figlio o borse della spesa e mi hanno sempre ringraziato. Ho aperto la porta a donne più giovani di me per farle passare per prime e mi hanno sempre ringraziato con un sorriso. Qualche volta ho aiutato ragazze a tirare su per il treno le valigie pesanti o le ho aiutate a far scendere quelle valigie quando dovevano scendere dal vagone. Potevano farcela da sole, non è che avessero burro al posto dei muscoli delle braccia, eppure mi hanno sempre ringraziato ed hanno sempre gradito la mia gentilezza. Anzi qualcuna mi ha anche chiesto una mano, prima che potessi offrirgliela io. |
user207929 | inviato il 08 Settembre 2021 ore 16:48
@Maila - non sarebbe una vera e propria questione di orgoglio, secondo me, ma della presa d'atto di un evidenza. Sono invecchiato! Aggiungo: Al di là delle battute, farei una distinzione tra gentilezza e galanteria. La prima, che è l'oggetto di questa discussione, è benvenuta in ogni occasione e tra qualsiasi genere di soggetto, forse è la seconda che potrebbe avere un contenuto un po' sessuofobo. Mi sbaglio? |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 17:01
Personalmente nella galanteria non ci vedo nulla di sessuofobo: è un comportamente gentile e premuroso di una persona nei confronti di un'altra persona. Ad esempio aprire lo sportello della macchina ad una donna è sessuofobo? Aprire lo sportello della macchina al padre anziano è sessuofobo? Personalmente credo che in entrambi i casi sia sempre e solo gentilezza e premura. |
user207929 | inviato il 08 Settembre 2021 ore 17:20
@McBrandon - dal vocabolario, galanteria: Cerimoniosità piacevolmente ardita nei riguardi delle donne. Io intenderei galanteria in questo modo. Cioè quando l'atto galante non è una gentilezza spontanea e genuina, ma potrebbe avere un altro fine. Fine non necessariamente sessuale, ma anche semplicemente volto a ribadire l'autorevolezza del maschio protettore nei confronti di una donna percepita come più debole. Per tutti gli atti gentili che hai citato sono assolutamente d'accordo con te. E aggiungerei, oltre alla gentilezza in se, che molti atti gentili possono essere motivati anche dal rispetto, per esempio per una persona più anziana. Credo, ma potrebbe confermarlo lui, che l'amico che individuava perplessità nei confronti della gentilezza, lo facesse più che altro nei confronti della galanteria per come viene descritta e, per certi aspetti, un po' mi trova d'accordo. P.s.: l'amico al quale mi riferisco è @Sadko |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 17:59
Ok, capisco, ma la galanteria è comunque legata alla gentilezza, alla finezza, all'eleganza, alla correttezza, all'affabilità... ed a tanti altri fattori: è un discorso più complesso. Si riallaccia, a parer mio, anche al galateo (se vogliamo). L'esempio di aiutare una donna con una valigia pesante è un classico esempio di galanteria. Vuol dire considerarla inferiore? Per me significa darle una mano. Fare la spesa insieme e farle portare i sacchetti più pesanti? Vediamo se non ti insulta, perché non la aiuti. Portarle dei fiori è un esempio di galanteria. Vediamo come la prende se non le porti mai dei fiori. Al ristorante servi prima da bere a te o a lei? E si potrebbero fare altri esempi. |
user207929 | inviato il 08 Settembre 2021 ore 18:54
Guarda Mc, condivido tutto quello che scrivi, facendo mio il tuo punto di vista e le intenzioni che lo motivano. Ma secondo me una donna accetta da qualsiasi uomo un gesto di vera gentilezza, ma un gesto galante… non lo accetterebbe sempre e comunque. Sarò forse un po' malizioso… I fiori, ad esempio, una donna non li accetterebbe con entusiasmo da un qualsiasi uomo, ma solo da chi la interessa, in effetti. In alcuni casi potrebbero anche infastidire, come anche altri stucchevoli atteggiamenti. Ho inteso chiarire solo quella che ritengo una distinzione tra gentilezza e galanteria. La gentilezza è accettata certamente da tutte, la galanteria… dipende da chi la rivolge, secondo me. |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 18:57
Ho letto velocemente gli interventi. Mi riprometto di farlo piu' tardi con maggior attenzione / tempo. Lo scopo. Galanteria. Perche' faccio un atto di galanteria? Se rispondiamo a questa domanda penso che saremo in grado di trovare le differenze fra gentilezza e galanteria. Se e' un do ut des (capisc' amme') allora non e' gentilezza. Se e' disinteressata allora lo e' (IMHO). |
user207929 | inviato il 08 Settembre 2021 ore 19:04
@Frengod - e come non essere d'accordo? Galanteria non è sinonimo di gentilezza, in effetti. |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 20:35
Non so i fiori come gesto di galanteria non sono sempre qualcosa con un secondo fine o per sminuire una donna. Ad esempio quando vengono dati ad una cantante od ad un'attrice (penso ad esempio dopo una rappresentazione teatrale), sono un gesto galante, ma inteso come riconoscimento della bravura e del valore di quella persona. Non mi sembra che una donna possa sentirsi offesa per un gesto del genere. Capisco quello che intendete, ma non so... non riesco a vederci qualcosa di sbagliato nella galanteria, non mi sembra che ci debba essere necessariamente dietro ipocrisia, malizia, percezione della donna come più debole... etc. etc. C'è qualcosa che non mi convince del tutto. |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 20:46
Corretto Mc. Probabilmente non sono stato chiaro. Se faccio un gesto cortese, galante, gentile verso mia moglie e' perche' l'amo. Se pinco fa un gesto galante a dorotea con lo scopo di condividere le lenzuola e' diverso. |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 22:45
E' l'ipocrisia il problema non la galanteria: l'ipocrisia si può nascondere dietro qualsiasi atteggiamento/comportamnto. Galanteria non è sinonimo di gentilezza ma una sua manifestazione. |
| inviato il 08 Settembre 2021 ore 22:46
Ho riletto con piu' cura gli interventi, grazie a tutti. A mio modesto parere, a volte, le domande retoriche possono risultare irritanti. Personalmente preferisco il "cortesemente potresti spiegarmi se..." al "ma dove...?". Alcune note. La foto girata da Ben mi da' la possibilita' di ipotizzare uno dei motivi per cui sia gentile/galante aprire lo sportello della vettura a chicchessia. In caso di pioggia (magari in un remoto passato dove le strade non erano a schiena d'asino con annesse griglie di scolo prima del marciapiede) vi possono essere pozzanghere fra l'utente e la vettura. Avere lo sportello aperto garantirebbe la possibilita' di non sporcare le scarpine nell'atto di aprire una portiera. Aprire la porta: quando si apre la porta bisogna entrare per primi, verificare l'assenza del pericolo, tenere la porta ed invitare ad uscire-entrare. Magari, anche qui, retaggio di un passato da "far west" Salire-scendere le scale: si salgono le scale dietro la persona; si scendono davanti alla persona (sempre fatto con mio figlio, mia moglie, i miei, tutti), in caso di caduta fai "muro". Perche'? "Because I care!". Concordo con McB. Ogni volta, chiedo se posso aiutare/cedere il posto. Se si, si; se no, no. Si tratta di empatia. Se, secondo il mio giudizio, la persona che ho di fronte necessita di quello che posso dare/cedere/fare, mi propongo. Questo a prescindere dal genere della persona che ho di fronte. Ripeto, se davvero volessimo fare una distinzione approssimativa (poi mi vedo l'etimo delle due parole), magari la galanteria e' rivolta verso il genere femminile con scopi magari non nobilissimi, la gentilezza vale sempre. |
user207929 | inviato il 09 Settembre 2021 ore 8:41
Probabilmente la distinzione maggiore non sarebbe necessariamente da porsi tra la galanteria e la gentilezza, ma tra ciò che le ispira. Se entrambe i comportamenti fossero espressi con intenti ipocriti, come suggerisce @Maila, avrebbero una valenza completamente diversa. I comportamenti, in apparenza nobili, possono nascondere intenti meno nobili, talvolta. In un corso di pubbliche relazioni, che ho fatto anni fa, mi hanno insegnato il 'potere della gentilezza'. In un confronto, in una trattativa o nell'affrontare un contenzioso con un interlocutore è spesso più 'redditizio' assumere un atteggiamento garbato e gentile, piuttosto che l'opposto. Quindi un uso un po' ipo-crita della gentilezza, direi. (Chissà perché il correttore del sito mi mette la X sulla parola ipo-crita… forse perché inteso come offesa?) Ma, probabilmente, sono troppo fuori tema, mi scuso. P.s: in un intervento precedente ho usato la parola 'sessuofobo' a sproposito, avrei dovuto usare la parola 'sessista'. Non correggo per non privare del suo senso la risposta di McBrandon |
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