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Esporre a destra (ettr)


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avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 10:47

mi sembra che la ETTR sia la prima


La prima è solo sovraesposta, non è ETTR. ETTR non significa nemmeno che gran parte dell'istogramma deve essere a destra.
ETTR rimane un concetto estremamente semplice: NON devi bruciare le alteluci (!) pur posizionandole il più a destra possibile.

La seconda è, lievemente, sottoesposta per essere ETTR comunque meglio della prima e più vicina al concetto di ETTR.

Eventualmente potremmo fare un paio di considerazioni sull'ETTR perfetto. Forse, visto che c'è di mezzo anche il contrasto applicato di default da ogni raw converter, l'ETTR corretto potrebbe essere l'esposizione a 0 applicando un profilo lineare in fase di sviluppo, ma sono finezze.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 10:48

Pensavo anche io alla combinazione delle due tecniche.
In effetti il workflow diventa molto time consuming.
Da quello che ho capito non puoi fare la fusione del RAW (non mi pare che PS lo permetta), quindi jpg o tiff.
Quindi sviluppi il raw, applichi le modifiche a tutti gli altri raw, salvi in jpg e fai la media. Poi apri ombre, ecc.
Ma la stessa cosa quando fai gli HDR... non so se ci sono SW per fondere i raw, ma si lavora sempre in jpg.... credo. Sono rimasto un po' indietro con i SW.


Aggiungere la tecnica ETTR non fa aumentare i tempi, si tratta solo di esporre un po' di più.

Non poter avere un RAW finale è secondo me un grosso limite.
Supponi di fare tutto il processo (sviluppo di un RAW, applicazione degli stessi parametri agli altri, allineamento, magari mascheramento di qualche zona in uno dei files per oggetti in movimento, fusione, apertura ombre ad altre regolazioni sull'immagine risultante) e poi stampi e ti accorgi che il WB è sbagliato o non ti piace; o lo cambi sui RAW e devi rifare tutto il processo, o lo cambi sull'immagine finita che però non è la stessa cosa.

E poi aprire le ombre sul tiff non è la stessa cosa che aprirle sul RAW.

Non sono convintissimo della praticità della tecnica.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 10:52

La prima è solo sovraesposta, non è ETTR.

La seconda è, lievemente, sottoesposta per essere ETTR ma, comunque meglio della prima e più vicina al concetto di ETTR.

Eventualmente potremmo fare un paio di considerazioni sull'ETTR perfetto. Forse, visto che c'è di mezzo anche il contrasto applicato di default, l'ETTR corretto potrebbe essere l'esposizione a 0 applicando un profilo lineare in fase di sviluppo, ma sono finezze.


A questo punto, per capirsi, bisognerebbe cambiare l'acronimo da ETTR (expose to the right) in EFTL (expose for the lights) MrGreen

Così ho dato anche un assaggio del mio fluent english MrGreen

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 11:05

La prima è solo sovraesposta, non è ETTR. ETTR non significa nemmeno che gran parte dell'istogramma deve essere a destra.
ETTR rimane un concetto estremamente semplice: NON devi bruciare le alteluci (!) pur posizionandole il più a destra possibile.

Questo è un punto fondamentale.


Eventualmente potremmo fare un paio di considerazioni sull'ETTR perfetto. Forse, visto che c'è di mezzo anche il contrasto applicato di default da ogni raw converter, l'ETTR corretto potrebbe essere l'esposizione a 0 applicando un profilo lineare in fase di sviluppo, ma sono finezze.

Qui invece attenzione.
La massima sovraesposizione accettabile è un dato che si legge sul sensore e non è influenzato dalle successive caratterizzazioni imposte dal convertitore, come la curva di contrasto caratteristica applicata da un profilo.

Il punto è che ogni fotosito sul sensore non deve restituire un valore clippato, cioè uguale al suo valore teorico max. (in genere 2^14). Una percentuale minima di valori clippati in genere è invisibile.

Per questo motivo l'analisi dell'istogramma fatta sul convertitore non dà molte informazioni essendo fatta "a valle" della conversione.

E' vero che un profilo lineare può più facilmente permettere di sfruttare l'intera gamma di valori che il sensore ha registrato, salvo poi la necessità in qualche fase della post produzione di ripristinare un opportuno contrasto della scena.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 11:09

ETTR non significa nè sovraesporre nè sottoesporre ma, semplicemente, posizionare le alte luci rilevanti (quelle non sacrificabili) il più a destra possibile.

Nella fotto esposta correttamente, quella a -1, hai fatto ETTR posizionando le luci il più a destra possibile per sfruttare tutta la dinamica del sensore. Fossi stato più conservativo (-2 per esempio) avresti perso dettagli nelle ombre e buttato via gran parte della dinamica.


Però il più a destra possibile si intende considerando il recupero massimo che puoi fare in PP, non il massimo per non bruciare le luci su un ipotetico jpg in camera; questo per sfruttare al massimo le capacità del sensore.
Il problema è che è molto difficile valutare qual è l'esposizione massima che ti permette un recupero delle luci completo e senza artefatti; e se sbagli in eccesso poi ti ritrovi con la foto penalizzata.

Io ho verificato che con la Sony A7RIII, con stile standard, posso esporre di 1.0/1.3EV rispetto all'esposizione che mi fa comparire le prime strisce zebrate delle alte luci bruciate. Però per sicurezza faccio spesso un altro scatto più conservativo.

Non avevo ancora letto il tuo messaggio successivo, sostanzialmente mi pare che dici la stessa cosa:

Eventualmente potremmo fare un paio di considerazioni sull'ETTR perfetto. Forse, visto che c'è di mezzo anche il contrasto applicato di default da ogni raw converter, l'ETTR corretto potrebbe essere l'esposizione a 0 applicando un profilo lineare in fase di sviluppo, ma sono finezze.


Cioè si può raschiare il barile più di quello che può sembrare. Sorriso


user209843
avatar
inviato il 15 Agosto 2021 ore 11:21

Infatti quasi sempre, se posso, faccio il classico bracketing e poi in post produzione vedo cosa è meglio, eventualmente anche facendo dei blend.


Concordo!

I filtri graduati sono molto utili, anzi direi quasi necessari in certe situazioni, solo che ci vuole tempo per piazzarsi e non sempre lo si ha a disposizione, specialmente quando si è in vacanza con la famiglia.


Io per esempio non ho filtri graduati, ad oggi riesco a gestire il tutto in PP!

user28666
avatar
inviato il 15 Agosto 2021 ore 11:58

Essenzialmente Maori ha ben descritto il concetto di ETTR.
Solo che bisogna poi verificare come ha fatto Rolubich fin dove ci si può spingere. Rolubich ha trovato che usando un profilo standard in camera e usando la funzione zebra, si può render conto fin dove spingersi.
L'istogramma mostrato da Maxam credo sia di lightroom... qui bisogna vedere che profilo camera ha usato (neutro, standard, paesaggio o il cobalt repro), e poi che profilo colore perché la curva cambia se si usa sRGB, adobe, ProPhoto.
Con la mia vecchia D700 un profilo piattissimo come il cobalt repro mi permette ottimi recuperi. Poi certo, bisogna dare un successivo vigore all'immagine.

Comunque il discorso del AHDR visto che bisogna fare la fusione e media degli scatti, occorre soggetto fermo e forse anche poco vento perché alberi e fogliamo in movimento secondo me creano problemi (così come nel HDR).

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 12:13

Standard + ProPhoto.

Col neutro non è che cambia molto a quelle zone bruciate.

Ribadisco il concetto, almeno dal mio punto di vista: se nella teoria il concetto di ETTR è corretto, nella pratica è un procedura che presenta evidenti rischi. Se si ha molto tempo per ragionare sull'immagine e fare le dovute valutazioni allora ok, altrimenti è meglio mettersi le mutande di latta con il bracketing.

Voglio dire: siete dall'altro capo del mondo (dove non tornerete mai più) con davanti un panorama mozzafiato ed una splendida luce. Vi mettete a ragionare sull'ETTR smanettando con l'esposimetro o cercate di fare un certo numero di scatti per raccogliere quante più informazioni possibile?

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 12:14

@Maxam probabilmente non hai mai visto un istogramma RAW (NEF). Per ETTR conta solo quello, non l'istogramma JPEG. Intendiamoci, meglio che niente, ma un istogramma JPEG è un lontano cugino di un istogramma RAW, non un fratello. Che è poi il bello di tanti 3d su Juza. La maggior parte dei fotografi qui non ha mai visto istogrammi RAW e giù pagine e pagine, spesso con sciocchezze assortite. Per vedere istogrammi RAW: RawDigger Research, in prova 30 gg gratis. Iliah Borg è un drago, non un peracottaro da blog (non faccio nomi perché ci traggono sostentamento, apprezzo chi lavora, anche se sono un po' mona).

In qualsiasi caso è follia da un punto di vista strumentale sottoesporre in digitale, a meno che si sia sicuri al 100% che il contrasto della scena superi la gamma dinamica del sensore usato. Allora si fanno più scatti (HDR) o si fa una scelta obbligata fra alte luci e ombre, naturalmente a ISO nativo, il che alla fine porta in molti casi a usare per forza un cavalletto.;-)

Diventa tutto più chiaro se metti in cloud raggiungibile i NEF dei tuoi tre apprezzabili panorami.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 12:26

Per ETTR conta solo quello, non l'istogramma JPEG.


OK, ma se non ti vuoi portare dietro un portatile per analizzare il RAW, in qualche modo bisogna arrangiarsi.

Cioè si cerca di capire il margine della tua fotocamera, esponi di conseguenza, e poi uno scatto di sicurezza è sempre saggio farlo.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 12:51

Intanto da estimatore dell'esposizione a destra, sottolineo che la sua utilità dipende anche dalla macchina fotografica .

Sulla a6000 spostavo di molto l'istogramma per esporre a destra, sulla a7iii è un attimo che brucio le alte luci. Forse dipende dalla gamma dinamica diversa dei sensori, ma non saprei...

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 13:56

OK, ma se non ti vuoi portare dietro un portatile per analizzare il RAW, in qualche modo bisogna arrangiarsi.


Infatti.

Inoltre mi piacerebbe leggere dove si specifica che l'istogramma di LR è del jpeg invece che del RAW, visto che parliamo di un converter.

Comunque a mio modo di vedere, data anche l'imprecisione sulla lettura degli strumenti a disposizione ed i limiti delle situazioni in cui vengono applicati, l'istogramma va usato valutandone la "tendenza".

user209843
avatar
inviato il 15 Agosto 2021 ore 14:35

Certo è che c'è chi si annoia molto nella vita MrGreen

user28666
avatar
inviato il 15 Agosto 2021 ore 15:29

il motore di ACR lavora nello spazio RGB scene referred, che per CameraRaw e Lightroom è uno spazio il cui nome ufficiale è RIMM, ma che è noto come ProPhoto a gamma1 (in questo spazio le cromaticità dei tre primari RGB e del bianco sono quelle di ProPhoto, ma il gamma è 1 e non 1.8 come nel ProPhoto originale).Di spazi ProPhoto ne esistono due, uno a gamma 1 (nome ufficiale RIMM RGB, Reference Input MediaMetric), un altro a gamma 1.8 (nome ufficiale ROMM RGB, Reference Output Media Metric).

Una volta arrivati ai dati RGB scene referred (dati lineari riferiti alla scena) che per Camera Raw e Lightroom sono dati ProPhoto a gamma 1 (RIMM), il passo successivo è la conversione ad uno spazio output referred.
Camera Raw permette all'utente la scelta tra questi quattro spazi RGB standard:? ProPhoto;? sRGB;? Adobe RGB.

Quindi l'istogramma di ACR è basato su questi parametri e si riferisce quindi non ai dati RIMM, ma ai dati output referred. (Ref. Pag.54 di Gestione colore in fotografia di Ramiel).
Quindi l'istogramma è dello spazio colore non del formato del file che può essere jpg, tiff, ecc.
ed infatti è possibile cambiare spazio colore ancor prima di salvare il file nel suo formato jpg, tif, ecc. e vedrete la curva dell'istogramma che cambia di conseguenza.
Mentre in sRGB ad esempio vengono le luci bruciate, in ProPhoto la curva ritorna dentro gli assi. A monitor non te ne accorgi perché nella migliore delle ipotesi hai gamma adobe se non sRGB e neanche certificato.


avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2021 ore 15:38

OK, ma se non ti vuoi portare dietro un portatile per analizzare il RAW, in qualche modo bisogna arrangiarsi.

Cioè si cerca di capire il margine della tua fotocamera, esponi di conseguenza, e poi uno scatto di sicurezza è sempre saggio farlo.

Con Raw Digger puoi misurare quanta sovraesposizione sopporta il tuo sensore prima di clippare. È un dato valido sempre.
Conosciuto questo dato una volta, applichi l'ETTR con una certa sicurezza in qualsiasi situazione incontri. Senza zebre o istogrammi falsati.
Sarebbe abbastanza semplice, condividendo le nozioni teoriche.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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