| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 7:45
Io per ora mai. Ho il doppio slot ma lo uso in eccedenza. Spesso il primo solo per video ed il secondo solo per foto. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 8:28
@Gainnj non mi son fatto mancare nemmeno la rottura dei contatti della CF nell alloggiamento a seguito di un incidente (investimento in bici). |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 9:03
Un paio di volte in 20 anni, la seconda di recente, una cf extreme. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 9:27
Il punto non è quante volte succede, ma basta che succeda di perdere una sola volta del materiale importante per trovarsi nei casini. A me è successo tre volte in quindici anni ma anche ai tempi della pellicola, con dei rullini che non ne volevano sapere di restare agganciati e me ne sono accorto troppo tardi. E' da allora che ho capito l'importanza del backup. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 9:27
Una volta andavo in paranoia anche se perdevo, per sbaglio, causa errata cancellazione ad esempio, una sola (stupida) foto. Adesso non ci faccio più caso. I supporti diciamo li ho avuti quasi tutti. Cominciamo con le "smartmedia" della Olympus da 4Mb: 2 pezzi a corredo della mia prima digitale Olympus Camedia 1400XL. Non ci stavano mica tanti scatti su 4Mb ... Poi con Nikon Coolpix 950 (1999) con le CF che secondo me era ed è, come sicurezza, un buon supporto. Comunque anche oggi (uso attualmente Fuji) solo tagli fino a 64Gb non di più con il pensiero che se faccio danni sono contenuti. Anche se spesso quando navigo su Amazon vorrei cominciare a prendere delle 128. Prima quando parlavo di qualità dei supporti volevo dire che in questi quasi 30 di digitale ho sempre acquistato materiale di marchio conosciuto senza lasciarmi mai tentare da prodotti economici e con nomi strani. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 9:49
Mai successo dal 2010, ma ad amici/colleghi sì. Alcuni con un solo slot sd in camera |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 10:41
Scatto molto poco, per diletto, e non ho mai bruciato una scheda. Una però si è rotta, una Lexar piuttosto buona ereditata con l'acquisto della mia prima digitale, una Nikon D 80. Ha iniziato a scollarsi la giuntura tra le due facce esterne, ho provato a rincollarla e per un po' ha retto. Poi si è perso il nottolino che dà il consenso alla scrittura e da lì non c'è stato più verso di usarla. Ho anche provato il trapianto da una vecchia scheda da pochi mega, ma non andava bene. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 12:44
“ basta che succeda di perdere una sola volta del materiale importante per trovarsi nei casini. „ Ecco questo è il punto... chi ce l'ha materiale davvero importante? Io no, ovviamente, mentre chi con la fotografia ci lavora invece sì. Per cui per un fotoamatore che con le foto non ci campa farsi troppe paranoie per l'eventuale perdita di una giornata di scatti (eventuale, molto eventuale... leggo di qualcuno che ha avuto quel problema una o due volte nel corso di decenni, e la maggior parte di noi neppure quello) è un po' una preoccupazione presuntuosa, direi. Vien da chiedere: "Ma che altissima opinione hai delle tue foto, se pensi che perderne un po' sia una tragedia? E pensi davvero che questa tua opinione abbia fondamento?" |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 12:59
Punti di vista... Chiaro che se faccio una foto alla torre Eiffel, tranne rari casi di gente davvero brava sarà una foto come tante (e comunque se a Parigi non sono mai stato e non tornerò più per me il valore comincia ad essere alto...). Però la foto dei primi passi o del primo bagnetto dell'erede, per uno che si toglie uno stipendio o due per poterla scattare, acquisisce un valore enorme per chi la perde, indipendentemente dal valore "artistico" dello scatto |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 13:19
A me è capitato di recente di bruciare uns sd da 256gb v60 della sabrent, con memorie di famiglia importanti. È successo da un momento all altro, senza preavvisi Per fortuna non ho perso materiale di lavoro ma, da adesso, scrivo su doppia scheda anche per le foto personali. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 13:22
“ Però la foto dei primi passi o del primo bagnetto dell'erede, per uno che si toglie uno stipendio o due per poterla scattare, acquisisce un valore enorme per chi la perde, indipendentemente dal valore "artistico" dello scatto „ Alcuni non riescono a vedere oltre il loro naso |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 13:26
Ogni cosa, compresa una foto, ha il valore che gli diamo noi e non gli altri, senza che questo abbia nulla a che fare con l'opinione che si può avere delle proprie foto. Le foto del viaggio di nozze magari per qualcuno sono importanti senza dover scomodare l'aspetto artistico Mi è difficile immaginare qualcuno che dopo un safari, scopre di aver perso tutte le foto, e pensa pazienza tanto mica è un lavoro |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 13:27
Marco sono ricordi importantissimi ma anche in quei casi il ricordo che conta è quello che abbiamo registrato stando davanti alla fotocamera, non dietro il mirino, e te lo dico per esperienza su cui ho riflettuto. Dispiace perdere scatti, a me è successo anche a causa di backup falliti, cartelle cancellate per errore etc — non solo per schede bruciate intendo dire— ma diamo una misura corretta, per quanto come dici giustamente tu soggettiva, al problema. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 13:28
Leggetevi (ma bene però) "Avere ed Essere". Anche se non hai le foto dei momenti importanti il ricordo non te lo toglie nessuno. E' bello avere le foto ma non è essenziale. Meglio ancora: vuoi essere nel momento che vivi o vuoi avere le foto? Una cosa non esclude l'altra... forse. Dipende dai casi. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 13:34
Ma che cavolo di ragionamento, allora dato che abbiamo i ricordi smettiamo di fotografare? |
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