| inviato il 26 Novembre 2018 ore 9:19
La street può essere definita anche una "specializzazione" del reportage, comunque nulle cambia  .
A volte vedo dei reportage di viaggio. Gli autori che li eseguono e che sono bravi anche in street, mediamente fanno reportage migliori, hanno una capacità di cogliere migliore, hanno una visione del gesto e del momento superiore. La street è un'ottima palestra totale, vedere qualche cosa dove nessuno vede nulla.... |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 9:46
La street mi sembra un reportage non impegnato, un reportage della vita di tutti i giorni, in cui si mescolano stranezze, curiosità, e normalità. Molto diverso dalla fotografia impegnata di Salgado |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 10:36
Una differenza fondamentale tra street e reportage "urbano" è che il secondo, come tutto il reportage, pone il racconto, molto poco interpretato da parte del fotografo, come fine. La street si concentra fondamentalmente su singoli scatti, anche se probabilmente se si analizza il lavoro di un insieme di singole immagini di uno streeter ne deriva uno stile e una visione coerenti magari della vita urbana di una determina città o locoalità.
Concordo con RobBot che lo streeter potrebbe anche rendere molto bene nel reportage unendo la capacità di realizzazione di una singola immagine (situazione, contrasti, composizione ecc) con la capacità del racconto necessario al reportage. |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 10:38
lo streeter  di livello, ha una marcia in più |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 12:15
"La street è un'ottima palestra totale, vedere qualche cosa dove nessuno vede nulla....;-)" ... pienamente d'accordo. Mi diverte molto andare in posti dove non c'è il nulla e cercare qualcosa da fotografare...non importa cosa, lo scopo è osservare e rendere gradevole qualcosa d'insignificante. Se impariamo ad osservare niente è insignificante bisogna solo trovare l'inquadratura giusta. |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 13:00
“ La street mi sembra un reportage non impegnato, un reportage della vita di tutti i giorni, in cui si mescolano stranezze, curiosità, e normalità. Molto diverso dalla fotografia impegnata di Salgado „
Mi sembra la definizione più corretta. |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 14:32
D'accordo sul "non impegnato", ma non lo interpreterei in senso riduttivo. |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 15:00
Penso sia ben più difficile rendere interessante quel che non lo è, vedere qualcosa che sfugge ai più, piuttosto che documentare qualcosa di evidente. La street secondo me è più cerebrale, arguta e all'occorrenza dissacrante rispetto al reportage, senza che questo ne sminuisca (o amplifichi) la portata. |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 15:01
E poi Salgado non fa street. Non è un paragone. È come dire che so, che Martin Scorzese non fa film come Woody Allen |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 15:13
É incredibile leggere che Majoli o Pellegrin siano quasi dei miracolati
Mi fermo qui perché potrei appesantire il post che comunque mi pare"allegro".
P.s.la strada é un luogo,il più battuto direi e il fotografo scatta sempre ciò che"vede".
Lo spettatore apprezza in base alla propria coscienza e le etichette servono solo a vendere..
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| inviato il 26 Novembre 2018 ore 15:47
“ É incredibile leggere che Majoli o Pellegrin siano quasi dei miracolatiMrGreen „
Poni più attenzione nel leggere su quanto scrivo, e/o a riportarlo correttamente.
Per controllare ti basta tornare alla pag.precedente... e leggere di nuovo.
Ho dato del miracolato solo al primo, attuale presidente.
E che entrambi mi lasciano perplesso.
E che il russo linkato è decisamente superiore.
I miei standard sono decisamente elevati. Se vuoi ti potrei fare un lungo elenco di "maestri" o fuoriclasse indiscussi del panorama internazionale... Ai quale i due italici-Magnum potrebbero fare giusto da assistenti.  |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 15:54
Sì vabbé |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 15:56
Buon per te |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 16:18
“ E che il russo linkato è decisamente superiore. „
Il lavoro del russo linkato (che ho linkato io) mi piace molto. Ma come si fa a paragonare il suo lavoro con quello di Pellegrin e Majoli. Sono lavori diversissimi tra loro. Penso che non si possa dire chi è meglio o peggio qualora i lavori siano molto diversi |
| inviato il 26 Novembre 2018 ore 16:22
Praticamente un
"I miei gusti sono meglio dei tuoi"
Giuro, questa è da incorniciare!
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