| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 16:31
Infatti guardo sempre meno la galleria. Mi dispiace perché utenti che propongono scatti interessanti ci sono. Tutti hanno diritto a pubblicare ci mancherebbe...ma un po' di buon senso non guasterebbe. |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 16:39
Matteo Fiorelli la prima è una foto di un evento, perché quella categoria è fotogiornalismo/street quidi la categoria comprende immagini di eventi e manifestazioni. Infatti anche io metto immagini talvolta di ritratti stretti di persone che posano per me, ma il tutto durante un evento. Mentre se una modella posa per me per alcune foto al di fuori di un evento la metto in ritratti. La seconda foto viene bloccata dal mio filtro per immagini non adatte a me, quindi se clicco sul link vedo una foto della superficie di marte. A parte questo rispondo al topic in generale: io non faccio foto tipicamente street perché sono molto difficili da fare, ma direi che un piede, una mano o una testa tagliati non sono un problema grave. Dipende però dall'errore quanto e se compromette la foto. |
user104642 | inviato il 05 Gennaio 2018 ore 16:39
Cit: Arrivo! ...per foto-voyeurismo non intendo necessariamente un atteggiamento a connotazione sessuale. Piuttosto intendo la voglia ai confini del morboso e del patologico di irrompere fotograficamente nelle vite altrui con buona pace del diritto alla privacy per produrre scatti del tutto insulsi, che di artistico o "documentale" non hanno assolutamente nulla (tipo la ragazza carina a bocca aperta pochi secondi prima che azzanni il cornetto al bar, tanto per fare un esempio estemporaneo...). Insomma, infime e maldestre paparazzate ostentate con velleità artistiche... Adesso ho capito l'accostamento street/voyeurismo |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 21:17
Mi insinuo con una domanda su quanto sia lecito intervenire in post-produzione. La domanda sorge per una mia foto in cui ad un certo punto (usando Capture One Pro) mi sono proprio fermato chiedendomi: ma non sarà troppo? Fermo restando che sulla street intervengo il meno possibile, nel caso in oggetto avevo: raddrizzato un filo (3 gradi circa); croppato per rimuovere in un angolo un oggetto (anche qui non troppo, max 10% della foto); +0,3 esposizione e un filo di chiarezza; switchato a b/n per colori distraenti, agendo anche sui toni colore (specie sul ciano che mi ha permesso di attenuare parecchio un riflesso fastidioso, il che ha migliorato parecchio la resa complessiva). Il dubbio vero mi è venuto quando ho voluto inserire una maschera per un oggetto fastidioso che spezzava la composizione (pure in b/n), attenuando la sua esposizione: mi sono chiesto a quel punto se non avessi "falsato" la foto (fermo restando che è la foto di street che ho modificato di più in assoluto). Allargando il discorso: prediligete un approccio "talebano" del tipo scattare sempre direttamente in bianco e nero in modo da evitare i colori distraenti? Non croppare mai oltre un certo tot, anche se ciò può voler dire buttare una foto altrimenti interessante? Oppure ve ne fregate e quel che viene viene, se è buona già in partenza ok altrimenti avanti col prossimo scatto? Che cosa vi farebbe considerare uno scatto di street "taroccato" nel senso cattivo (disonesto) del termine? |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 21:25
Non esiste niente di disonesto in fotografia. Purché dichiarato. |
user104642 | inviato il 05 Gennaio 2018 ore 21:40
“ Che cosa vi farebbe considerare uno scatto di street "taroccato" nel senso cattivo (disonesto) del termine? „ Quando è troppo perfettino e troppo frùfrù La foto street addà puzza |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 21:58
Io non credo che ci siano interventi “disonesti”, disonesto sarebbe negare tale intervento. Restando nel campo della street. Certo che alterare un reportage “giornalistico” è tutta un altra cosa. Nel tuo caso jiggly, direi che non hai fatto nulla di male. Sarei curioso di vedere lo scatto di cui parli. |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 22:14
Dark purtroppo qui si apre un putiferio già lo so. Io mi schiero dalla parte di quelli che trovano fondamentale la p.p. In ogni caso cerco di ottenere cromie che simulano le amate pellicole e apparentemente possono sembrare poco curate.Cerco di essere attento nello scatto e di farne sempre più di uno per evitare troppi accorgimenti in p.p. Se nella composizione qualcosa stona e non ho alternative non mi faccio scrupoli ad elimiarla senza lasciar traccia. Molti non condividono la chiamano manomissione. Può darsi ma non sto cambiando la scena sto semplicemente eliminando o ricostruendo particolari per rendere lo scatto equilibrato. Sono interventi che si son sempre fatti (parlo dei professionisti) se ritenuti necessari. Riguardo i talebani per me possono tenersi le loro teorie...con loro non si può discutere è tempo perso "La foto street addà puzza"... esatto!!! |
| inviato il 05 Gennaio 2018 ore 22:27
“ Mi insinuo con una domanda su quanto sia lecito intervenire in post-produzione. La domanda sorge per una mia foto in cui ad un certo punto (usando Capture One Pro) mi sono proprio fermato chiedendomi: ma non sarà troppo? Fermo restando che sulla street intervengo il meno possibile, nel caso in oggetto avevo: raddrizzato un filo (3 gradi circa); croppato per rimuovere in un angolo un oggetto (anche qui non troppo, max 10% della foto); +0,3 esposizione e un filo di chiarezza; switchato a b/n per colori distraenti, agendo anche sui toni colore (specie sul ciano che mi ha permesso di attenuare parecchio un riflesso fastidioso, il che ha migliorato parecchio la resa complessiva). Il dubbio vero mi è venuto quando ho voluto inserire una maschera per un oggetto fastidioso che spezzava la composizione (pure in b/n), attenuando la sua esposizione: mi sono chiesto a quel punto se non avessi "falsato" la foto (fermo restando che è la foto di street che ho modificato di più in assoluto). Allargando il discorso: prediligete un approccio "talebano" del tipo scattare sempre direttamente in bianco e nero in modo da evitare i colori distraenti? Non croppare mai oltre un certo tot, anche se ciò può voler dire buttare una foto altrimenti interessante? Oppure ve ne fregate e quel che viene viene, se è buona già in partenza ok altrimenti avanti col prossimo scatto? Che cosa vi farebbe considerare uno scatto di street "taroccato" nel senso cattivo (disonesto) del termine? „ Esattamente ciò che si faceva tranquillamente in camera oscura, grandi e piccoli fotografi, senza farsi troppo £pippe mentali" |
user104642 | inviato il 05 Gennaio 2018 ore 22:49
A parte gli scherzi e le battute, nel mio caso mi limito alla conversione e a giustificarla meglio nella composizione. Stop Non uso cancellare o aggiungere ciò che era presente, secondo me fa parte della strada dove regna il 'caos' e tale mi piace riprodurre. |
| inviato il 06 Gennaio 2018 ore 5:53
Nemmeno io amo cancellare o aggiungere. È come avere una bella cintura e non poterla mettere perché stretta. Se ci aggiungi un buco hai risolto il problema è poterla usare. Cosa è cambiato?... vorrei aggiungere che a volte un elemento di disturbo possiamo anche sfruttarlo a nostro favore. Da tener presente che gli strumenti di lavoro nei programmi di fotoritocco sono gli stessi che si usavano con l'analogico ma per il digitale per cui non facciamoci pippe mentali. Se ritengo "necessario" qualche piccolo intervento lo faccio.Dichiararlo?...non ho mai capito cosa si voglia intendere. Se ne stiamo discutendo (come in questo caso) non mi faccio problemi, ma trovo ridicolo dichiararlo in una pubblicazione o in una mostra... Scusate ma non comprendo visto che per anni ci ho lavorato con le immagini e non solo sulle mie (probabilmente per questo la penso diversamente). |
| inviato il 06 Gennaio 2018 ore 10:09
“ Dichiararlo?...non ho mai capito cosa si voglia intendere. Se ne stiamo discutendo (come in questo caso) non mi faccio problemi, ma trovo ridicolo dichiararlo in una pubblicazione o in una mostra... Scusate ma non comprendo visto che per anni ci ho lavorato con le immagini e non solo sulle mie (probabilmente per questo la penso diversamente). „ Credo non dipenda solo dall'aver lavorato con le immagini ma anche, e soprattutto, da una cultura di base fotografica che porta a sapere perfettamente che da sempre ci sono stati "interventi" più o meno pesanti sulle fotografie e quindi a leggerle con un minimo di attenzione |
| inviato il 06 Gennaio 2018 ore 11:49
Sicuramente su libri o interviste molti autori lo hanno dichiarato apertamente senza nessun problema altri come sicuramente HCB non l'abbia mai fatto. Attenzione che non sto dicendo che queste "manomissioni" siano state fatte ad ogni immagine ma in casi particolari che ne fa la differenza senza modificarne il significato. Se si parla di farlo presente su juza ad esempio non posso che restare senza parole. Se qualcuno per qualche motivo dovesse chiederlo vuol dire che non si è stati bravi. |
| inviato il 06 Gennaio 2018 ore 12:48
@ Luca Questa: " A me pare non ci sia niente di male a chiedere con educazione di vedere lo scatto. Io anzi la mostro volentieri a qualcuno che inconsapevolmente mi ha aiutato a fare la foto. Comunque rispetto anche il tuo punto di vista, mostrarla o meno è una scelta personale." In linea di massima sono d'accordo ( anche se non lo faccio mai: l'unica volta che mi è capitato è stato a Parigi in una galleria commerciale sugli champs elysee, dove due addetti alla sicurezza mi hanno "chiesto" di vedere gli scatti perchè ritenevano, erroneamente, di essere stati ripresi). Gli scatti sul monitor si potrebbero anche mostrare, ma che se succederebbe se poi il soggetto ripreso a sua insaputa pretendesse di entrare nel merito dello scatto e si volesse poi arrogare il diritto di giudicare ( tecnicamente e non solo) la qualità dell'immagine e vincolare l'approvazione o il rifiuto secondo il suo gusto personale? |
| inviato il 06 Gennaio 2018 ore 14:13
Primoeffe: non saprei, dovrei trovarmici in quella situazione. Io ho sempre trovato gente curiosa e gentile. In gran parte ragazze, forse è per questo che sono così aperto al mostrare il display |
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