| inviato il 19 Settembre 2017 ore 21:46
Ivang, come non quotarti! |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 22:08
Giusto per non parlare solo per sentito dire, in questa discussione, che vi linko, ho postato alcune foto di un matrimonio. Sono foto fatte come invitato, rubate qua e la senza intralciare il lavoro dei veri professionisti. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=last&t=2354537#12876153 |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 22:39
Mi spiace inserirmi in questa discussione solo a pag 11 quando tanto è già stato scritto. Secondo me andrebbe per prima cosa definita la questione del valore che vogliamo dare al verbo servire. Perché con una accezione stretta del significato esso individua una sola categoria, quella delle persone che con la fotografia ci campano. All'interno poi di questa categoria, direi che la macchina serve nella misura in cui consente di fornire al cliente la massima qualità possibile commisurata alle possibilità economiche del professionista e alle esigenze del genere fotografico affrontato (se devo fare sport molto meglio una D500 che una D750). Se invece con servire intendiamo qual è il mezzo più indicato per ottenere ciò che abbiamo in mente, o quale ci dà soddisfazione usare, lì vale tutto, ovviamente |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:22
Non condivido il pensiero che il ff serva tanto di più ai professionisti fotografi di mestiere. Chi siano migliori di un semplice appassionato e quindi abbiano la miglior capacità di sfruttare a pieno lo strumento più performante sarebbe spesso da mettere alla prova. A chi fotografa per lavoro il ff serve perché fa meglio da subito, velocemente e poi perché in pp concede molto. Penso che il ff serva molto di più a un fotoamatore, spesso fotografo con la f maiuscola (anche di mestiere), che lo scatto lo vuole costruire e gestire prima con il cuore, poi con la testa e la resa del ff gratifica sicuramente al meglio il suo appassionato impegno. |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:26
Scusa ma di quale resa del FF parli? Sembra che solo perché è 24x36 mm renda meglio. Ma dove? |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:34
Fidati, rende meglio. Se non ci credi puoi provare. |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:38
Da mo che ho provato, fidati tu |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:44
Parlando di resa........Questo è un confronto tra una 5D3 equipaggiata con un Tamron 28 300 di 16 anni fa ed una 7D2 equipaggiata con un 70-200 f 2,8 L IS II. Nonostante il Tamron non sia una lente propriamente "da urlo" la resa sul punto di fuoco, il vasetto rotondo in vetro, direi che è migliore di quella procurata da un signor zoom come il 70-200. postimg.org/image/5s72a5n7j/ |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:52
Da motociclista, dopo 4 anni di 6D sono tornato al m43. Si ho dei limiti in determinate circostanze; ma nella borsa da serbatoio leggera che ho...la omd ci entra tranquillamente (e con tre ottiche), la 6D solo con il 24-105L a pelo e basta. Senza considerare il peso. Certo, mi manca un pò la possibilità di giocare con la PDC e non preoccuparmi degli iso; ma il vantaggio che ne ho conseguito in giro è maggiore delle volte in cui ho avuto bisogno delle peculiarità dell'FF. Cmq ad avere i soldi prenderei una m43 per andare in giro, ed una medio formato per le altre foto. |
user120016 | inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:54
“ Ma certo. Però oggi quanti ce ne sono che scarpinano con quella attrezzatura? „ Presente! E con soddisfazione, aggiungo! Sul peso in effetti hai ragione, in spalla è difficile ma la Toyo ha previsto ottimi sistemi di trasporto... Non ci cammini per delle ore ma uno o due km puoi farli senza lasciarci le vertebre... Per rispondere alla domanda iniziale, direi che il formato 135 mm (o full frame) per me è l'opzione di minima, utilizzando la pellicola, e vale per la maggior parte dei generi. Il medio formato lo utilizzo prevalentemete per ritratti mentre il grande formato (in genere 4'x5') lo riservo ai paesaggi ed all'architettura. Per me, il vantaggio del formato 24x36 sta nel poter avere a disposizione grandangolari spinti davvero spinti... Un 18 mm su APSc acquisisce un angolo di campo di un 27 mm mentre su micro 4/3 addirittura 36 mm e direi che ci avviciniamo più ai normali che ai grandangolari. Tutto qui.... |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:55
Perdonami e perdonatemi tutti ma a questo punto ti chiedo di spiegarmi perché è meglio un formato diverso ma non più grande del ff. Personalmente solo per la capacità di stacco è già meglio di un formato minore. Il resto dei vantaggi più tecnologici sicuramente variano tra marche e modelli, ad esempio il wb. |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:55
“ A chi serve un Porsche" „ Un Porsche?
 Ma come parli? |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 23:57
A chi serve? Serve a me Perché? Perché di sì. |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 0:20
Ho letto la domanda all'origine della discussione e null'altro per cui esprimo semplicemente la mia personale opinione in merito e nulla più . A chi serve personalmente non mi sento di dare un giudizio assoluto per la semplice ragione che ognuno vive delle proprie ragioni Per quantoi riguarda il poter usare determinate ottiche in formato nativo per me è una delle basi della scelta. Diciamo che non privilegiando in assoluto le lunghe focali trovo più ragionevole il formato pieno. Probabilmente fossi stato più propenso ad altri generi fotgragici quali sport e cacciafotografica avrei sicuramente privilegiato il formato ridotto. Fuori da questo tipo di ragionamento si entra in altri ambiti quali resa qualitativa e tenuta ad alti iso. |
| inviato il 20 Settembre 2017 ore 9:10
Il fattore ...grandangoli spinti, la trovo una.moda! Però ha un senso! |
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