user39791 | inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:13
“ Sulla tridimensionalità, è forse pure peggio. ? „ Prova, ad esempio, un 50 Planar 1,4........ |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:17
“ Non è un terreno dove si possa trovare, a dispetto di quanto alcuni sostengono, uniformità di giudizi; è invece uno dei più controversi. „ Concordo pienamente. Ed è il motivo per il quale su questo terreno evito di dare giudizi perentori. Accetto ogni punto di vista e considero il mio solo uno tra i tanti possibili. Io nell'usare vecchie lenti vedo certe cose che mi piacciono, ed è il motivo per cui le utilizzo. Altri non le vedono o non le apprezzano e va benissimo lo stesso. Mi rimane solo il dubbio che l'inseguimento a oltranza dell'idolo moderno (perché tale lo considero) della ultra nitidezza ad ogni costo e su ogni focale, possa pregiudicare altre caratteristiche che viceversa meriterebbero una qualche attenzione. Ma, come detto, è solo un dubbio (anche perché non ho elementi tecnici né competenze adeguate per sostenerlo). |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:18
Momo: allora alla Leitz hanno lavorato male.....dal 90 in poi. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:26
Tridimensionalità..... io la vedo.... ed è una cosa curiosa perchè non è qualcosa che riesci a spiegare, non si misura con le linee per mm ma.... quando c'è, la vedi subito. Mi ricordo come fosse ieri il primo scatto che feci col 50L a TA..... appena visionai sul LCD della fotocamera lo scatto..... E provenivo da migliaia di scatti fatti prima col canon 50/1,4 e poi col vecchio sigma 50/1,4 dove non avevao mai fatto quella faccia..... Feci anche delle prove con set identici e stesse condizioni di ripresa dove era palese quanto "staccasse" di più il 50L rispetto agli altri, anche a parità di diaframma. Se andate indietro di 3/4 anni le trovate ancora sul forum. E non è una questione di apertura massima.... intendiamoci, è una questione di schema ottico ed altro..... Perchè i Leica, hanno più o meno tutti questa qualità. Anche qui, con un Leica R 35/2,8 vecchio di 40 anni, quando scatto ed osservo a monitor..... faccio di nuovo quella faccia..... |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:29
“ Mi rimane solo il dubbio che l'inseguimento a oltranza dell'idolo moderno (perché tale lo considero) della ultra nitidezza ad ogni costo e su ogni focale, possa pregiudicare altre caratteristiche che viceversa meriterebbero una qualche attenzione. Ma, come detto, è solo un dubbio (anche perché non ho elementi tecnici né competenze adeguate per sostenerlo). „ Ci sono ottiche che riescono a coniugare elevatissime prestazioni "modernamente" intese con uno sfocato gradevole, vedi ad esempio gli ultimi progetti Sony di 85/1.4 e 70-200/2.8 serie G-Master con 11 lamelle. Tanto per non citare sempre il brand che uso (con molta soddisfazione, peraltro). |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:34
Giuliano, hai ragione! In particolar modo nel periodo "Minolta". Sub74, non mi riferivo certo a te, che avevi ben specificato riguardo la stampa. Il fatto è che, solitamente, chi scrive per ore sui forum è chi scatta poco e non stampa, a questi mi riferivo. Negli ultimi tempi sembra vada di moda riscoprire qualità nelle vecchie ottiche che i più non hanno notato, che solo i più furbi vedono. Si chiamano falsi miti. Un Jupiter, un Gorlitz o altre amenità del passato erano e rimangono delle ciofeche. Le ottiche non sono come il vino e il formaggio che invecchiando migliorano, scarse erano e scarse rimangono. Una Mercedes degli anni 60 ha sicuramente un gran fascino ma paragonarla o addirittura ritenerla migliore di quella prodotta oggi mi sembra davvero fuori luogo. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:35
Vero Otto, ma qui non si parla di quantità e qualità di sfocato o almeno non solo di quello. Tra l'altro, a mio gusto, le ottiche iper nitide moderne, magari di sfocato ne fanno anche parecchio (a diaframmi aperti), ma sulla qualità spesso non mi trovo molto a mio agio (lo trovo secco e nervoso, spesso). Ma il senso del discorso in questo caso riguarda quel quid di ineffabile, che è verosimilmente figlio di qualche difetto ottico, che alcuni chiamano tridimensionalità (io preferisco profondità, ma sempre indescrivibile rimane), altri, esoterizzando, magia e che, secondo molti (me compreso) è più facile rinvenire in alcuni vecchi progetti ottici che non nelle più moderne realizzazioni. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:39
Leica R 35/2,8 di 40 anni....
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| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:42
Sub, sulla tridimensionalità, trovo ad esempio quasi sempre le vecchie ottiche inferiori alle nuove: i progetti più datati, al mio occhio, mi appaiono spesso carenti nel definire con nettezza i contorni del soggetto in primo piano, con bordi un po' confusi che ne minano l'effetto "distacco"; e anche i piani successivi, spesso, sono penalizzati da una resa a tutta apertura viziata da difetti che ribadisco AL MIO OCCHIO non contribuiscono a restituire - al contrario di quanti invece ritengono, ma non voglio convincere nessuno - un corretto senso di profondità, soprattutto se valutato su tutto il frame. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:42
Grazie Momo per la precisazione. Non credo (almeno spero), che nessuno definisca come capolavori i Jupiter, i Gorlitz, ma anche i spesso decantati Helios e tanti altri ciofegon del passato. Anche se pure queste lenti, proprio a causa dei loro difetti, in certi ambiti e con determinati scopi, possono dare alle immagini un mood "vintage" che risulterebbe molto difficile riprodurre in PP (pensa allo sfocato "swirly" dell'Helios, per esempio). In questi casi, si tratta di obiettivi che costano qualche decina di euro e usati cum grano salis e per divertirsi, possono avere una logica. Ma io mi riferisco a ben altre lenti del passato, alcune delle quali conservano a tutt'oggi dei costi molto elevati (mi sono appena procurato, per esempio, un 28 mm Leica elmarit f/2,8 a buon prezzo. Ma ho visto il suo prezzo medio in giro e trovarlo sotto i 1.000 è dura). In questo caso, chi compra lenti del genere per usarle su macchine moderne o è un pazzo feticista (e una componente feticista ci sta e nel mio caso, per sempio, indubbiamente c'è), oppure evidentemente ci vede qualcosa che fatica a trovare nelle lenti più moderne. La definirei, una volta di più, una questione di gusti e sensibilità. Tra l'altro, e qui vado un minimo OT ma secondo me ci sta, ci sono tonnellate di studi che dimostrano come il senso della vista abbia delle variazioni da individuo a individuo davvero incredibili. La percezione che ciascuno di noi ha dei colori e dello spazio può essere fisiologicamente molto differenziata. Non escludo quindi che anche caratteristiche fisiologiche possano contribuire a fare apprezzare più o meno determinate differenze che le ottiche possono introdurre nelle immagini che osserviamo. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 16:45
Ecco, Otto, hai espresso perfettamente il concetto: molti di quegli aspetti che citi, e che ti disturbano, a me piacciono e danno senso di profondità. I contorni troppo netti del soggetto a fuoco rispetto a uno sfondo che si stacca in modo marcato, a me suggeriscono bidimensionalità. Non ho ragione io, come probabilmente non ce l'hai tu. O forse ce l'abbiamo entrambi. Semplicemente, vediamo il mondo con occhi diversi. E quello che conta è che alla fine siamo contenti entrambi. Paco: ecco, anche in risoluzione francobollo io da una foto come quella di tua moglie fatta con il Leica di 40 anni fa, ci vedo quelle cose per cui sono disposto a perdere tempo e soldi pur di mettere le mani su lenti del genere... |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 17:06
“ Ecco, Otto, hai espresso perfettamente il concetto: molti di quegli aspetti che citi, e che ti disturbano, a me piacciono e danno senso di profondità. I contorni troppo netti del soggetto a fuoco rispetto a uno sfondo che si stacca in modo marcato, a me suggeriscono bidimensionalità. Non ho ragione io, come probabilmente non ce l'hai tu. O forse ce l'abbiamo entrambi. Semplicemente, vediamo il mondo con occhi diversi. E quello che conta è che alla fine siamo contenti entrambi. „ Quoto al 101% Ed è anche questo il motivo per cui vedo le foto di Otto del 35/1,4II meno tridimensionali del I serie. Io spero che il 50L non lo modifichino e non lo rendano così perfettino stile 50 art..... Mi rendo conto però che per la maggior parte dell'utenza, la legge dei grafici la faccia da padrona..... Quindi anche io, soprattutto con l'acquisto della A7, in futuro, mi orienterò sempre di più al mercato vintage e sempre meno alla nuova produzione. Ad es. mi dicono che il Leica M Summicron 50/2 IV versione (quello a 6 lenti se ho capito bene), sia considerato il miglior 50 al mondo. In questo magari Giuliano che è un grande conoscitore Leitz, potrebbe dirci la sua. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 17:27
pazzo feticista che vede il carattere di certe ottiche piu' o meno vintage , presente e arruolato! sono molto sensibile alle "aberrazioni sferiche"... in diversi campi paco non ho l'esperienza di Giuliano, ma qualche capello in piu' si :-)))) e una cosa che ho ben capito e' che il migliore e' come al solito mooolto soggettivo! nel mondo leica, ci sono opinioni diametralmente opposte sulle stesse ottiche, tutte assolutamente rispettabili... ma non penso di doverlo spiegare a te che giri con il foratino e il talpone :-) |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 17:46
Certo Luca, tu per caso l'hai mai provato? Conosci qualcuno che ce l'ha? E' possibile vedere qualche scatto con questa lente? Mi spiego, i casi sono due, sacrificando il pur fantastico Leica R 35 ed il sorprendente 50 Zuiko, potrei arrivare ad un gruzzolettino che, aggiungendo qualche 100 euro (ma pochi spero), potrebbe permettermi di arrivare a) Il nuovo 15 Voight con attacco Sony b) Scelta feticista il Leica M Summicron 50 Quel 35 io lo adoro però da usare su 6D non è affatto agevole, soprattutto se paragonato alla Sony A7. Il 35/2,8 su sony già ce l'ho, quindi andrei o sul UW, oppure sul 50mm |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 18:03
l'ho provato da NOC un paio di anni fa... e ho un amico collezionista che ha tutto quello prodotto da leica in piu' copie... grande ottica, grande plasticita'... avevamo confrontato la versione wetzlar a 6 lenti con la prima a 7 lenti e io sinceramente preferivo anche se di poco il 7 lenti... roba veramente minima, ma in certi frangenti, soprattutto nelle foto "ravvicinate" il soggetto pareva veramente bucare lo schermo. io fossi in te Andrea, valutarei anche il piu' "modesto" voigtalnder 40/1.4... altra classe di prezzo, ma il 50summilux pre ASPH a mio parere e' la lente magica che cerchi Andrea... e se mi ascolti dai una chance anche a schizzo... sui soggetti "umani" ha una marcia in piu'... Non so, io con i cron non sono mai andato troppo d'accordo, nonostante riconosca la lora supremazia ottica per lo meno a livello di "numeri"... |
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