| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 0:24
Gli elettrostatici hanno grande immagine e gamma media naturalissima..... Mancano un po nel basso. |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 0:27
Secondo me il basso "tenuto" ce l'hanno. gli manca il "punch", l'impatto della gran cassa. Una corda di un contrabbasso la riproducono in maniera sufficientemente naturale. L'importante è che abbiano perlomeno 1,5 meglio 2 metri dalla parete di fondo. |
user46920 | inviato il 16 Gennaio 2016 ore 0:44
gamma media naturalissima... e anche una dinamica molto naturale. la scena molto/troppo influenzabile dall'ambiente e per certi versi non molto nitida (dalle mie poche esperienze). la gamma bassa e quindi il collegamento con i driver conici normali, per me è sempre stato il tallone d'Achille (forse una volta o due mi ricordo qualcosa di decente o appena sufficiente). |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 1:28
OK Cigno, ma ci sei o ci fai? me l'hai chiesto tu di dirti dove avevo visto la parola boyata, se poi non te ne frega nulla figuriamoci a me. Non capisco perché devo dirti cosa c'è scritto sull'articolo viste le competenze tecniche che sostieni di avere, comunque: Cavi di segnale, ammesso che siano integri ( non ossidati ) , con la schermatura opportuna e con i contatti non di ferro ( mai visti )come qualcuno sosteneva qualche post indietro, non hanno variazioni di frequenza tali da inficiare sulla qualità timbrica di un impianto, a meno che non siano molto lunghi, esempio 10mt, è molto più importante l'interfacciamento degli apparati connessi ( pre e finale, giradischi e pre, etc ) su questo dovrebbero essere concentrate le prove di ascolto. Sulle prove di ascolto a volte pesa il fattore psicologico, o suggestione, o la cosiddetta MY-FI, cioè piace come suona indipendentemente dalle caratteristiche strumentali. Sui cavi ampli casse mette a confronto diversi tipi di cavi fra cui anche la piattina, che certo influenza la risposta in frequenza, ma massimo di 0,6dB picco-picco: certi diffusori, di cui piace molto il suono, presentano altro che 0,6dB di variazione in frequenza. Quello che ha importanza sull'interfacciamento ampli-casse è il fattore di smorzamento dell'ampli, cioè l'impedenza interna più bassa possibile e quindi la capacità di pilotare diffusori che hanno impedenze molto variabili con ampie escursioni di fase dovuti ai filtri crossover e alle impedenze degli altoparlanti. Si mette anche in chiaro che comunque i cavi devono avere resistenza ed induttanza le più basse possibili. Alla fine bisogna vedere se si vuole il suono il più fedele possibile, oppure se si vuole il suono come piace. Questo era il senso dell'articolo, io lo condivido, poi ognuno la pensa come vuole, nel rispetto delle posizioni degli altri. @ MattewX: Giussani progettava diffusori con trasduttori dinamici non particolari, ma fatti bene , molto stimati anche in America, sia da pavimento che da libreria che monitor da studio, che vuol dire che avevano bisogno di molta aria attorno? certo non andavano attaccati alla parete di fondo come tutti i diffusori, specialmente un tipo che aveva il radiatore passivo posteriore. @ Claudiopalermo: " orecchie da pipistrello" era il nomignolo attribuito ai fans dell'esoterico, che sentivano il suono non solo dei cavi, ma anche dei potenziometri dei preampli, ed anche dei tipi di condensatori usati... c'è una differenza da questo a non sentire nulla, forse la realtà sta in mezzo, come al solito. |
user46920 | inviato il 16 Gennaio 2016 ore 3:46
Guarda Paolo, questa è l'ultima volta che mi spiego meglio. Quindi se la capisci giusta subito, bene, altrimenti fai un po' come credi. “ me l'hai chiesto tu di dirti dove avevo visto la parola boyata „ Ripetiamo: "Scusa Paolo, ma se rileggi meglio il mio commento al tuo primo link, è stato questo: Ho letto Giussani, ma come al solito dice tutto e niente, naturalmente inframezzato ad un po' di markette " ... io non vedo il termine boyata !!! ... perché non l'ho scritto. punto. quindi, per favore, non farmi dire cose che non ho detto, grazie. E lasciami libero di avere una opinione personale. grazie. se vuoi ti spiego, perché forse ho scritto male: Ho scritto boyate riguardo alle mille boyate che ho letto negli anni, su tutta l'editoria italiana del settore ... e che ancora si leggono. ... poi tu hai attribuito quel significato al link e quindi hai preso le difese impavide del tuo "amico-mito" (o non so cosa) in maniera praticamente inutile (siccome non ce n'era motivo), ed io allora visto che mi hai coinvolto di persona, ti ho risposto volutamente attaccando proprio il tuo "scudo". Semplice azione e reazione, consapevole. Tutto qui ... e se ogni volta che do un parere personale c'è da fare tutto sto giro di spiegazioni assurde, rinuncio più che volentieri a scambiarle. Quell'articolo come tanti è di quelli che secondo me dicono un po' di tutto e un po' di niente e che mi rammentano molto le pagine lette piene di fuffa e di concetti allucinanti, spesso fondati su errori di base o su teorie poco scentifiche (sono un po' allergico). Anche in questo articolo c'è l'ombra di certe prove che non condivido in pieno, che sommate al fatto di affermare da una parte che i cavi cambiano il suono, per poi passare alla psicologia e infine dire che quello che conta è l'interfacciamento, tutto nella stessa pagina, tende a darmi un certo stimolo lassativo ... per cui la mia opinione in merito, è quella che ho riportato qui sopra (dove non ho usato la parola boyate). Bene ... chiuso il discorso, passiamo ai meriti del tema e restiamoci, belli tranquilli e pacati, senza altre rotture (possibilmente ). |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 7:43
Comunque, ribadisco: io non nego che i cavi possano apportare delle differenze. Dico solo che si devono sentirle. E per sentirle non devo necessariamente VEDERE. E' come se ti mettessi davanti due foto molto simili, stampate su carte magari di peso diverso, tu le tieni in mano e dici "sì, in questa qua ci vedo questa e questa e questa caratteristica che nell'altra sono diverse", poi le metto sul tavolo e ti chiedessi di riconoscerle e tu rispondessi "ok, le posso riprendere in mano"?? Siamo sempre lì: all'incontestabilità del giudizio. E allora, vale tutto. |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 7:45
"Alla fine bisogna vedere se si vuole il suono il più fedele possibile, oppure se si vuole il suono come piace." Ma più fedele possibile a cosa? A quello che l'ingegnere del suono ha stabilito al momento della registrazione |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 9:06
Tutti riconosciamo un suono piacevole da uno che non lo è. |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 10:19
Domanda: come può un cavo di alimentazione di due metri dalla presa a muro all'apparato, fare la differenza rispetto ai 50m di rame dozzinale, non schermato e che spesso viaggia in coppia ad altri cavi dalla presa al contatore? In presenza di un condizionatore di rete lo capisco, ma altrimenti... |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 11:12
“ "Alla fine bisogna vedere se si vuole il suono il più fedele possibile, oppure se si vuole il suono come piace." Ma più fedele possibile a cosa? A quello che l'ingegnere del suono ha stabilito al momento della registrazione MrGreen „ L'HI-FI dovrebbe essere riprodurre il suono così come è stato eseguito dal vivo o in studio di registrazione; non ci si riesce mai al 100%, ma puoi star sicuro che l'ingegnere del suono ha impostato una registrazione il più fedele possibile alla musica che si sta eseguendo, che poi ci riesca in tutto è un altro discorso. Quando si ascolta un impianto a volte si preferisce quello che suona più secondo i propri gusti personali ( esempio, bassi più presenti, o alti più in evidenza, etc) rispetto a quello che è registrato, che magari queste caratteristiche non le ha. Dicevo appunto di certi diffusori che hanno magari le alte frequenze attenuate, e piacciono perché hanno un suono più "caldo", magari ad altri ascoltatori questi non piacciono: questi sono gusti personali, non HI-FI, ma come si dice "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace" E per finire buon ascolto a tutti, compreso te Cigno |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 11:55
“ Domanda: come può un cavo di alimentazione di due metri dalla presa a muro all'apparato, fare la differenza rispetto ai 50m di rame dozzinale, non schermato e che spesso viaggia in coppia ad altri cavi dalla presa al contatore? In presenza di un condizionatore di rete lo capisco, ma altrimenti... „ la domanda è corretta, così come occorrerebbe domandarsi il senso di valutare le prestazioni del conduttore e la sezione del cavo quando il segnale sulle piste delle elettroniche, passa attraverso pochi micron di rame....senza contare poi i metri di rame delle bobine nei diffusori e la loro sezione e così via. Ce ne sarebbero molte altre di domande da porsi in questo ambito pur partendo da una verità confermata da moltissimi appassionati: le differenze di suono ci sono e si percepiscono chiaramente. |
user46920 | inviato il 16 Gennaio 2016 ore 12:19
“ Domanda: come può un cavo di alimentazione di due metri dalla presa a muro all'apparato, fare la differenza rispetto ai 50m di rame dozzinale, non schermato e che spesso viaggia in coppia ad altri cavi dalla presa al contatore? „ deve essere sicuramente un condizionatore di rete o comunque filtrare dalla rete le sporcizie, altrimenti un solo cavo senza "filtri", naturalmente non avrebbe quegli effetti. |
user46920 | inviato il 16 Gennaio 2016 ore 12:46
L'hifi secondo me non è far sentire lo stesso suono com'è stato registrato in studio, che sarebbe un suono il più delle volte "sgradevole" o non particolarmente piacevole, difficilmente completo e pieno o verosimile, e nemmeno come è stato ascoltato in un concerto dal vivo amplificato, che in genere è presente un pessimo suono, i volumi sono al limite dell'udibile e i rumori ambientali disarmanti (con i concerti "elèttrici" bisogna aspettarsi un compromesso tra musica e ambientazione, ma difficilmente è facile o possibile trasportare questi segnali e amalgamarli in un risutato verosimile) L'unica hifi secondo me è quella di riprodurre in casa un ambiente tridimensionale della scena di un concerto acustico e riprodurre il più fedelmente possibile il suono degli strumenti musicali naturalmente acustici (es: Piano, Violino, Batteria, Voce, ecc). |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 12:48
La risposta è che le differenze le senti, chiaramente......anche se il cavo fosse 50cm. Pure cambiando la sola spina la senti. |
| inviato il 16 Gennaio 2016 ore 13:25
Ma per tutti quelli che sono scettici sul suono dei cavi fossero di alimentazione o di segnale, di 50 cm o 2 metri, non dovete fidarvi di quello che vi viene detto, basta solo fare una prova, è facile, anche con un cavo in prestito, o chiedendo un favore in un negozio. Poi valutate voi, anche se un minimo di conoscenze sarebbe necessario. Io ad esempio se guardo il cielo in una notte stellata vedo solo una gran confusione di stelle, altri distinguono decine di costellazioni... @Giuliano1955 confermo, anche sostituendo il cavo hdmi da due euro con uno fatto come si deve ci sono differenze e in questo caso si vedono (con un impianto video all'altezza). Il discorso potrebbe continuare, migliora pure mettere in fase tutti i componenti ad esempio, o dedicare una linea elettrica solo all'impianto, etc... ma se partiamo dal presupposto che basta la piattina dell'elettricista... |
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