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Vivian Maier, mito assoluto o eccesso di entusiasmo collettivo?


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  4. » Vivian Maier, mito assoluto o eccesso di entusiasmo collettivo?





avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2017 ore 17:48

Sono pienamente d'accordo. Molte volte non è che pensano di essere più preparati di quanto non sono anzi ne sono consapevoli...il sapersi vendere aiuta molto. Purtroppo nell'arte ci sono persone davvero in gamba ma non si sanno proporre...anche quella è arte.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2017 ore 18:13

Non ho seguito tutta la discussione ma posso dire che fin dalla prima volta che le ho viste ne sono rimasto colpito

Se la storia della sua vita e di fotografa e' come la raccontano c'e' da considerare il tempo in cui ha vissuto, e quindi la maggior difficolta di apprendere le tecniche ,di avere scambi culturali, di frequentare e avere contatti con la
fotografia del tempo ad alti livelli. ( i forum non c'erano MrGreen )

Quindi tutto quello che ha fatto e' "Talento" .

Per fare un paragone italiano mi viene in mente " Ligabue pittore"

user120016
avatar
inviato il 06 Giugno 2017 ore 21:07

Leggendo tutta la discussione penso che ci sia verità in molti degli interventi. Indubbiamente il valore aggiunto legato al mito ed alla storia che accompagna le sue foto è innegabile. Ma penso che da solo non sarebbe stato sufficiente... Mi spiego meglio... per la mia mania di comprare macchine d'epoca e riportarle in vita, mi sono spesso imbattuto in rullini esposti e mai sviluppati. Alcuni accompagnati da storie interessanti. Eppure spesso, dopo averle sviluppate, ho dovuto concludere che si trattava di foto molto modeste, composte approssimativamente, esposte così così e dunque il loro valore si limitava alla pura curiosità di aver svelato immagini rimaste latenti per anni ma niente più... per cui, se le le foto di Vivian Maier non fossero state di livello (ed in assoluto il peso specifico della sua opera c'è ed è indiscutibile) avremmo potuto ricamarci sù fino alla noia ma non avremmo ottenuto la risonanza attuale. Poi, che la selezione sia stata fatta da terzi, indubbiamente ha il suo peso...

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2017 ore 21:51

si, nemmeno lei le ha mai viste


Certo che é strano...

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 1:17

Provo profonda stima per questa artista. Dal punto di vista compositivo aveva un occhio tutto suo.
Dagli scatti che ho avuto modo di osservare, mi dava l'idea di essere una persona molto " empatica" , che sapeva calarsi nei panni di chi aveva di fronte. Aveva anche allo stesso tempo una " sfacciataggine " che faceva bene al suo stile, notando alcune espressioni fotografate di persone adulte. Una grande fotografa ! Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 2:43

Vedo piu' il fatto degli autoscatti che si faceva "interessante" che per l'epoca destava non poca novita', piuttosto che la grande artista cui viene da molti definita. Era una donna che fotografava il quotidiano dando un taglio personale alle sue creazioni. Viste oggi enfatizzate da anni che sono ormai passati e la storia inedita legata ad esse per essere stata scoperta a caso rende il tutto piu' interessante e velatamente un po' misterioso. Ma non ci vedo tutto questo granche', legato il tutto anche al fatto che probabilmente aveva molti problemi a livello personale con cui fare i conti con il quotidiano, danno lei un'area misteriosa che ai giorni odierni piace molto, pompandola su per bene. Le sue foto molto belle ed espressive, ma niente che altri amatori non potessero riprendere nella New York di quei tempi.

user46920
avatar
inviato il 07 Giugno 2017 ore 9:26

.. che non hanno ripreso, però! ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 9:49

Dave Heath,Saul Leiter,Robert Frank,Garry Winogrand,Lee Friedlander,Tod Papageorge...
qualcuno in quegli anni c'era...

user46920
avatar
inviato il 07 Giugno 2017 ore 10:14

... c'era anche lui !




avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 10:42

Viste oggi enfatizzate da anni che sono ormai passati e la storia inedita legata ad esse per essere stata scoperta a caso rende il tutto piu' interessante e velatamente un po' misterioso. Ma non ci vedo tutto questo granche', legato il tutto anche al fatto che probabilmente aveva molti problemi a livello personale con cui fare i conti con il quotidiano, danno lei un'area misteriosa che ai giorni odierni piace molto, pompandola su per bene.
,
Probabilmente aveva molti problemi personali? chissà se è condizione simile ad altri artisti?


Mussorgsky


Leopardi


Ray


Ligabue


Gogh


Maier

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 11:09

.. che non hanno ripreso, però!

Eh eh infatti...
Credo che ai tempi non fosse così banale per un amatore il fatto di scattare foto al di fuori dell'album di famiglia.
Certo la Street americana stava iniziando a vivere il suo periodo d'oro (si vedano i nomi che ha citato Labirint) e mi son sempre chiesto se Vivian fu ispirata da qualche grande nome dell'epoca o semplicemente fu la sua personalità ad indirizzarla spontaneamente verso certi tipi di scatto.
Probabilmente non lo sapremo mai.
A complicare le cose c'è il suo stile che appare molto variegato rispetto agli altri grandi fotografi contemporanei...

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 11:12

A complicare le cose c'è il suo stile che appare molto variegato rispetto agli altri grandi fotografi contemporanei...

dipende... le foto non sono state scelte e sviluppate allora, quello che vediamo è una piccola selezione, le foto sono state accostate ora quindi se si facesse stessa cosa con gli altri si potrebbero fare stesse affermazioni? forse si
Detto questo quei fotografi comunque hanno dovuto fare i conti con la generazione precedente da cui sono stati indubbiamente influenzati

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 11:15

mi son sempre chiesto se Vivian fu ispirata da qualche grande nome dell'epoca o semplicemente fu la sua personalità ad indirizzarla spontaneamente verso certi tipi di scatto.
Probabilmente non lo sapremo mai.

a mio parere invece qualcosa sull'ispirazione la conosciamo molto bene.
Lei era una assidua lettrice di giornali, e li cumulava in modo assurdo.
Direi che per forza di cose fosse influenzata dai fotogiornalisti nordamericani dell'epoca.
Anche l'aspetto documentativo in presenza di incidenti a persone, in cui lei si era messa a fotografare, dimostrerebbe una certa impronta fotogiornalistica. Poi ovviamente ha miscelato con altre fonti e con la sua personalità è uscito il cocktail.



avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 11:21

Potresti aver ragione forse più che dai tanti che hanno preceduto era influenzata dai giornali.
Prima tanti hanno lavorato per la Farm Security Administration per documentare la grande depressione (Walker Evans, Dorothea Lange, figurano Arthur Rothstein, Carl Mydans, John Vachon, Gordon Parks, Jack Delano, Todd Webb, Ben Shahn, Marion Post Wolcott, Russell Lee) ma unica cosa certa è che era un'accumulatrice di quotidiani e non si hanno notizie invece di studi o contatti col mondo della fotografia americana

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2017 ore 14:07

Eh eh vedo che siete molto più ferrati di me.
Mi ripropongo di approfondire con la retrospettiva che passerà fra poco dalle mie parti a Genova...

dipende... le foto non sono state scelte e sviluppate allora, quello che vediamo è una piccola selezione, le foto sono state accostate ora quindi se si facesse stessa cosa con gli altri si potrebbero fare stesse affermazioni?

Bella domanda. Di sicuro il solo fatto di saper pubblicato il proprio lavoro da una motivazione in più nell'essere coerenti. Senza parlare che fotografando per lavoro probabilmente ti fornisce uno sprone maggiore per rendere il tuo stile più riconoscibile e "vendibile"...
Però è vero anche che gli streeter che hai citato prima erano delle vere teste pensanti (conosco relativamente bene Firedlander ,a anche un po' Leiter e Winogrand). E tra l'altro non del tutto autodidatti visto che molti di loro avevano frequentato svariati corsi che assecondavano la loro propensione artistica.

Insomma qualche dubbio ce l'ho. Di sicuro attualmente, per quel poco che ho visto, il lavoro della Maier lo percepisco come amatoriale. Dove come "amatoriale", qualora non mi fossi già spiegato, intendo proprio la forza motrice che porta allo scatto, non certo il livello di qualità che ritengo di eccellenza e paragonabile a quella di altri grandi nomi...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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