| inviato il 15 Ottobre 2016 ore 20:35
Quando Nikon raggiunge Canon (supertele alla fluorite che pesano uguale) allora per Canon viene il momento di scattare in avanti... |
| inviato il 16 Ottobre 2016 ore 14:11
Claudio perdonami, ma francamente canon e nikon che si inseguono e' un argomento ot che puo' solo generare flame e che poco interessa a chi cerca un 600 mm. Canon e nikon fanno entrambe ottimi prodotti e non credo proprio che sia il materiale a limitare il livello qualitativo delle foto. |
| inviato il 16 Ottobre 2016 ore 14:52
“ Quando Nikon raggiunge Canon (supertele alla fluorite che pesano uguale) allora per Canon viene il momento di scattare in avanti... „
“ Claudio perdonami, ma francamente canon e nikon che si inseguono e' un argomento ot che puo' solo generare flame „
Quoto, ma non per questo si deve nascondere la storia.
Avevo letto che Canon ha iniziato a produrre fluorite artificialmente negli anni sessanta, per poi inserirla negli anni settanta nei suoi obiettivi.
Nikon fu interessata da questa tecnologia e pensò di realizzarla anche lei, vista la sua bontà, ma si rese conto che era troppo costosa e decise non seguirla, cercando altre soluzioni (lenti ED).
Ultimamente però pare che Nikon abbia deciso anche lei di seguire questa strada. E' un po' come se dicesse: "Cara concorrente Canon, la tua strada della fluorite era giusta". Dopo quarant'anni....
Anche il discorso delle lenti DO Canon è stata la prima nei primi anni 2000, mentre Nikon ha iniziato, se non erro, col nuovo 300/4.
Va bene evitare il flame pericoloso, ma nascondere il corso normale della storia per questo motivo....
Giorgio B. |
| inviato il 16 Ottobre 2016 ore 15:00
Si ma la verità è che i teleobiettivi se usati "lisci" si equivalgono, quindi nessuna supremazia di nessuno. Le differenze si notano nell'uso dei moltiplicatori e penso che se Nikon li curasse maggiormente non rimarrebbe indietro da questo punto di vista.
Onestamente non mi piacciono le gare tra marchi, ho Canon e ho avuto Nikon. Il cambio è stato deciso proprio per la resa soprattutto coi 2x e i supertele...quindi per un mio personalissimo utilizzo.
Se parliamo di 70-200 allora si il Canon è decisamente migliore.
Ma siamo, come dice Marinaio, molto OT |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 15:32
Appunto, benissimo la storia, benissimo il fatto che Canon abbia investito in alcune strade e nikon in altre avendo in settori diversi dei vantaggi; ma cosa ha a che fare con l'uscita speriamo prossima di questa lente?
Per dire poi che e' la nuova panacea aspetterei almeno di paragonare i risultati con l'attuale 600 ISII che rappresenta lo stato dell'arte per questa focale. (non conosco il nikon, e francamente avendo un corredo digitale tutto canon non lo prendo neanche in considerazione. Scatto in digitale solo reportage foto d'azione e di natura e quello che ho mi va benissimo.)
Non me ne vogliate ma eviterei di trasformare l'ennesimo topic nella lotta tra tifosi con botte e risposte sull'apertura delle ombre, la gamma dinamica e se e' nato prima l'uovo o la gallina. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 17:03
Quello che ha testé affermato Giorgio è assolutamente giusto.
Canon brevettò il suo sistema di accrescimento artificiale dei cristalli di Fluoruro di Calcio (Ca F2 ... sempre che non ricordi male) nel 1967, a questo brevetto seguirono di li a un paio d'anni, doveva essere (sempre che anche in questo caso non ricordi male) il 1969, due obiettivi a dir poco straordinari (secondo molti non solo per l'epoca ) siglati rispettivamente Canon FL-F 300/5,6 e Canon FL-F 500/5,6 (e contraddistinti dalla scritta sul paraluce FLUORITE, in colore verde, che sormontava una striscia, dello stesso colore, che correva tutto intorno al paraluce stesso ... in pratica si tratta dell'antenata della striscia verde che attualmente contraddistingue le ottiche DO) che dimostrarono con i fatti come la strada dei lunghi fuochi acromatici, sino ad allora seguita da tutti i costruttori, fosse ormai giunta in un vicolo cieco!
A onore del vero già molti anni prima le celeberrime vetrerie tedesche Schott avevano brevettato, credo corresse l'anno 1955, i primi vetri a bassa dispersione siglati (se non ricordo male) PK-51, PK-53 e PK-54, che poi sarebbero quelli, per intenderci, che tutti conoscono come vetri UD, ED, AD, LD e chi più ne ha più ne metta, ma la permanenza del brevetto stesso, e la conseguente necessità di pagare pesanti royalties per un eventuale utilizzo in proprio, ne limitò la diffusione presso tutti i costruttori.
Canon, appunto per aggirare l'ostacolo, decise quindi di seguire la solita strada autarchica che l'ha sempre contraddistinta progettando e realizzando, e ovviamente brevettando, il trattamento di cui sopra al punto che, di fatto, ella divenne il primo costruttore (e rimase anche l'unico) a realizzare abiettivi APOcromatici fino al 1975 ... anno in cui, appunto, decadde il brevetto Schott e quindi, in virtù e conseguenza di questo, tutti gli altri costruttori iniziarono anch'essi a produrre i propri tele APOcromatici.
Nel 1987, alla scadenza quindi del brevetto Canon, Nikon annunciò che avrebbe anch'essa seguito la strada della Fuorite in due obiettivi di prossima (per l'epoca) realizzazione: un 300/2.8 e un 600/5,6 ... all'atto pratico però questa rimase una strada per forza di cose inesplorata visti i costi estremamente alti di questo tipo di realizzazioni ... e quindi non se ne fece più alcunché ... quantomeno finora!
Anche se a questo punto mi piacerebbe davvero sapere se i vetri in Fluorite che Nikon adopererà saranno prodotti in proprio oppure acquistati da altri ... |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 17:48
“ Per dire poi che e' la nuova panacea aspetterei almeno di paragonare i risultati con l'attuale 600 ISII che rappresenta lo stato dell'arte per questa focale. (non conosco il nikon, e francamente avendo un corredo digitale tutto canon non lo prendo neanche in considerazione. Scatto in digitale solo reportage foto d'azione e di natura e quello che ho mi va benissimo.) „
Paragonare il futuro 200-600 che NON SARA' un serie L, col 600/4L IS USM II, si commette lo stesso errore di oltre due anni fa col neonato Tamron 150-600, dove molti hanno sperato chissà che e poi sono rimasti delusi. Ma non quelli che il 600/4L, in tutte le versioni, lo hanno visto solo in foto... |
user107154 | inviato il 17 Ottobre 2016 ore 17:59
“ Appunto, benissimo la storia, benissimo il fatto che Canon abbia investito in alcune strade e nikon in altre avendo in settori diversi dei vantaggi; ma cosa ha a che fare con l'uscita speriamo prossima di questa lente?
Non me ne vogliate ma eviterei di trasformare l'ennesimo topic nella lotta tra tifosi con botte e risposte sull'apertura delle ombre, la gamma dinamica e se e' nato prima l'uovo o la gallina. „
Parole sagge |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 20:35
Giobol: "Paragonare il futuro 200-600 che NON SARA' un serie L, col 600/4L IS USM II, si commette lo stesso errore di oltre due anni fa col neonato Tamron 150-600, dove molti hanno sperato chissà che e poi sono rimasti delusi. Ma non quelli che il 600/4L, in tutte le versioni, lo hanno visto solo in foto... ;-)"
Giobol ma infatti qui stiamo parlando di un nuovo 600 L con tecnologia diffrattiva che per forza di cose dovra' essere paragonato con il 600L ISII.
Con cosa altro dovremmo paragonarlo altrimenti? |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 21:50
Effettivamente la tentazione di esprimersi secondo competizione Canon > < Nikon è dura a morire (e ad evitare polemiche NON MI RIFERISCO A NESSUNO) ma gli appuntamenti importanti, a partire dagli anni '60, sono stati altri:
- primo automatismo AT: Konica.
- primo automatismo AD: Pentax.
- TTL flash: Olympus.
Tappe fondamentali, molto più della fuorite che comunque attendo nel prossimo 300 2.8 Nikon. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 21:55
“ ChiacchieroneMrGreenMrGreenMrGreen „
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| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 22:28
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