| inviato il 15 Settembre 2015 ore 6:08
Sono perfettamente d'accordo. Una provocazione che ben si adatta a un forum pieno di feticisti delle attrezzature fotografiche costose e mal utilizzate. Bravo Fabrizio. Non mi sono piaciute molto le tue foto, ma indubbiamente hai sviluppato un linguaggio fotografico originale e personale. Cos' altro aggiungere? .... ti conosco mascherina!  |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 7:42
“ ... sappi che per me la differenza tra pro e amatore la fa la partita iva e il fatto che il pro deve portare a casa il lavoro mentre all'amatore questo "problema" non ce l'ha! „
anche se quest'ultimo ne ha un altro in piu'.
La tecnica serve e pure l'approfondita conoscenza del manuale per ridurre la probabilita' di non portare a casa (al negozio ) la foto prefigurata (e qui se uno non sa immaginarsela, mi spiace e' molto difficile che poi si trovi una ottima foto per caso). Il manuale serve soprattutto per cucirsi addosso lo strumento. |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 9:50
Non ho letto tutta la discussione perciò mi scuso se dovessi incappare in concetti già espressi.
Mi è capitato di conoscere personalmente e frequentare workshop di grandi fotografi e tutti, dico TUTTI, spadroneggiavano la tecnica in modo raffinato, ma per loro era un fatto scontato e si spazientivano con quegli allievi che palesavano dei limiti in questo campo. Ma tutti, ripeto TUTTI, erano in grado di parlare con entusiasmo, per ore, di Stieglitz, di Weston, di Avedon etc.
Sarà un caso?
La provocazione di Fabrizio mi sembra chiara: siamo (quasi) tutti concordi sulla necessità di conoscere la tecnica del mezzo. Siamo, parimenti, (quasi) tutti concordi sul primato del pensiero, dell'idea, come fondamenti per realizzare immagini che abbiano senso e livello espressivo. Paradossalmente però l'affinamento del nostro pensiero, ottenuto attraverso lo studio, l'impegno, la cultura fotografica (e non) viene visto da molti, perfino, come nocumento ed inquinamento della nostra personalità espressiva.
Non ricordo personalità di assoluto rilievo, in tutti i campi dell'arte (e della fotografia), "rovinati" dalla troppa conoscenza.
Forse è un pericoloso morbo che colpisce solo gli juzzini? |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 10:18
Io penso che la tecnica sia fondamentale in tutte le cose, assieme alla cultura e la conoscenza. Per cantare sotto la doccia non è necessario avere studiato canto 15 anni, per cantare l'opera in teatro si....e per fare quello bisogna conoscere bene anche la musica, la storia della musica, il teatro, ecc ecc. Per quanto riguarda la fotografia penso che sia una cosa analoga...
Se poi uno parla del successo, magari non tanto meritato, dell'essere artisti, o degli improvvisati, bisogna fare anche altre domande...
Ritornando alla tecnica, penso che sia fondamentale....a me serve anche per stirarmi le camicie! (ognuno è poi libero di andare vestito come vuole..) |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 10:19
Però la tecnica evolve. E ci sono pro che continuano a scattare al vecchia maniera altri invece che giustamente adeguano il loro modo di scattare quando cambiano corpo macchina. Ci sono concerti immutabili ma un corpo digitale che non è solo metallo e vetro, risponde in modo molto diverso a seconda del trattatamento elaborativo. C'è da perdersi negli infiniti setting. Se poi uno li ignora e rinvia tutto alla PP vabbè... Io trovo molto utili su juza i thread tematici sulle particolarità del sistema che uso e che non sono così spiegato bene anche come impiego nell'arido manuale. |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 10:20
Per Luigi: si, un paio di foto le ho caricate fotografando alcune stampe che ho a casa, perchè non ho più gli originali purtroppo, un'altra invece è la foto di uno schermo di un computer :)
Franco, potrebbe essere ;) |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 10:25
Claudio: Grazie!
è bello leggere commenti sinceri come il tuo, hai centrato il punto: tanti feticisti appassionati di oggetti, che fotografano spesso per giustificare certe spese.
(Mica tutti eh.
Ma ogni tanto, a leggere certe discussioni, l'impressione è questa) :) |
user46920 | inviato il 15 Settembre 2015 ore 12:13
“ Paradossalmente però l'affinamento del nostro pensiero, ottenuto attraverso lo studio, l'impegno, la cultura fotografica (e non) viene visto da molti, perfino, come nocumento ed inquinamento della nostra personalità espressiva.
Non ricordo personalità di assoluto rilievo, in tutti i campi dell'arte (e della fotografia), "rovinati" dalla troppa conoscenza.
Forse è un pericoloso morbo che colpisce solo gli juzzini? „
 ... penserei di più, che l'arte d'imparare purtroppo non ce l'ha insegnata nessuno 
Anche se è semplice, comporta comunque una prima comprensione ed il passo è talvolta un salto ... che pochi fanno senza paura di cadere nel vuoto, perché lasciare le nostre sicurezze potrebbe recare paure. |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 12:24
“ Mi è capitato di conoscere personalmente e frequentare workshop di grandi fotografi e tutti, dico TUTTI, spadroneggiavano la tecnica in modo raffinato, ma per loro era un fatto scontato e si spazientivano con quegli allievi che palesavano dei limiti in questo campo. Ma tutti, ripeto TUTTI, erano in grado di parlare con entusiasmo, per ore, di Stieglitz, di Weston, di Avedon etc. „
|
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 13:54
Concordo pienamente con chi critica il livello culturale fotografico dello juzino medio. Commentando una foto ho appena notato che il colore dei fiori di lavanda di una foto con 400 mi piace sono del tutto innaturali.
Ho già espresso in altre discussioni che la buona cultura migliora gli scatti e apre inaspettate prospettive creative. Ma io sono un semplice fotografo naturalista e il mio compito, come quello di chi fa ritratti, è precisamente esaltare la bellezza della natura che é intorno a me. |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 13:56
non sono proprio d'accordo sull'esaltare bellezza nei ritratti... ma è mio modo di vivere fotografia |
| inviato il 15 Settembre 2015 ore 14:03
Avrei dovuto evitare di generalizzare. Quando facevo ritratti cercavo obiettivi pdr e inquadrature che esaltassero l'estetica dei soggetti ritratti. Ma sono 25 anni che non faccio più ritratti. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:16
La tecnica serve? Sicuramente se non conoscerla diventa un limite alla nostra capacità di espressione.
Così come studiare i grandi, studiare composizione, reperire la migliore attrezzatura possibile.
A parità di talento nella maggior parte dei casi produce immagini migliori chi ha studiato di più e chi può disporre di una attrezzatura migliore
Tecnica, cultura, buona attrezzatura sicurente aiurano e non ostacolano la produzione di buone foto!
Credo che questo sia innegabile.
Sul livello di cultura medio dei forum non mi esprimo, si scadrebbe solo nelle solite banalità.
Ci sono utenti con un buon livelli di cultura fotigrafica, altri, forse in maggioranza, basso....
Fa parte del gioco!
L'importante è non diventare schiavi del meccanismo del like e sviluppare la giusta consapevolezza fotgrafica
|
| inviato il 27 Gennaio 2016 ore 9:36
/ |
| inviato il 27 Gennaio 2016 ore 10:06
Quoto Jeronim |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
