| inviato il 14 Marzo 2016 ore 17:34
Cigno: ti invito ad andare nelle mie gallerie e non guardare i ritratti.Magari paesaggi o reportage...... Vedrai cosa intendo. Giuliano: ognuno ha il suo stile il mio è molto diverso dal tuo. Le foto da te postate sono scatti che comprendono una persona all'interno del fotogramma, non ritratti in senso stretto. Ottime per gli amanti del magico sfocato... |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 17:47
“ non ritratti in senso stretto. „ Si chiamano ritratti ambientati magari... ma son pur sempre ritratti! Prova comunque a croppare (anche solo mentalmente) con l'angolo di un 85mm tenendo il soggetto nel terzo di sinistra... Sicuramente rispetterebbe il tuo modo di fare e di vedere un ritratto e ti piacerebbe di più... Avrebbe una resa prospettica comunque diversa, una tridimensionalità e uno sfocato ottenibile solo con un grandangolo e mai con un tele. Come già detto in altre circostanze si tratta comunque di gusti personali |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 17:55
Caro Giuliano, ti consiglio di farti una bella carrellata di ritratti a questo link 1x.com/photos/latest/portrait forse è il caso che tu cominci a metterti un po' in discussione. Auguro una buona serata a tutti Mo |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 18:04
Dici a me? Spero di no... volevo dare un contributo magari modesto ma speravo stimolante... Non ho nessuna pretesa di insegnare nulla a nessuno... sono scatti fatti a cazzum tre ore fa, solo per fare un'esempio Qualora avessi scritto delle caxxate spero che qualcuno mi corregga... l'ultima cosa che vorrei è creare confusione. G. |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 18:25
al di la dei gusti personali, insisto per l'ennesima volta sul solito discorso. 1. L'occhio umano sa rilevare la differenza prospettica di un'immagine, coscientemente o incoscientemente. 2. per avere lo stesso taglio wide o tele sarai costretto ad avvicinarti con lo wide, quindi cambia la prospettiva. 3. il gioco delle distanze ha rilevanza psico-percettiva, poichè le distanze interumane non sono casuali. 4. la prossemica insegna le ragioni della distanza it.wikipedia.org/wiki/Prossemica 5. conseguentemente una immagine prossimale, rilascia un differente mood di una distante. 6. il fotografo dovrebbe essere cosciente di quanto visto sopra, per esercitare la sua comunicazione nella ritrattistica. 7. al di là del fattore estetico dei canoni classici quindi, usare un linguaggio (averne proprietà) fotografico, significa possedere la conoscenza di questi elementi. facendo un banalissimo esempio: se voglio conferire angelicità, irraggiungibilità, vaporosità, ad una ballerina classica, il 200mm potrebbe essere un'ottica ideale. Se voglio riprendere un essere umano, dando la sensazione che allungando la mano posso toccarlo, dare una presenza forte, un 35mm potrebbe essere adatto. tutto nel gioco e nella consapevolezza della prossemica, oggi più che mai, se al posto di fare belle fotografie in senso classico si vuole utilizzare un linguaggio fotografico. Quindi se voglio comunicare la soffocante ristrettezza di 2 persone dentro una cabina del telefono potrei decidere di fare ritrattistica con il fisheye. La deformazione prospettica c'è sempre, con qualsiasi ottica, da quella wide che mette in avanti i nasi a quella supertele che dà la sensazione che gli zigomi si parlino tra di loro. così, poichè gli esseri umani li vediamo (ed abbiamo relazione con loro) a differenti distanze, per la scelta delle ottiche da ritrattistica dovrebbemmo prendere in considerazione prima di tutto cosa vogliamo comunicare.
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| inviato il 14 Marzo 2016 ore 18:35
Ooo, Nel discorso prossemica che hai portato alla ribalta qualche tempo fa, sta secondo me la chiave della ritrattistica, quella fatta bene, quella che comunica. Tra l'altro é un ragionamento semplice e lineare, ma a qualcuno sembra non andare giù.. Per quanto mi riguarda, quando scorro le gallerie, i ritratti che piu mi emozionano sono per la maggior parti fatti con un 35, qualche volta con un 85. Questo vorrà pur dire qualcosa. |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 18:56
“ un padre non riuscirebbe ad allontanarsi più di un metro dalla figlia febbricitante, quindi l'ottica che casualmente avevo oggi era semplicemente perfetta per ritrarla „ fortissima questa affermazione, come non essere d'accordo con Giuliano V......  |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 19:02
aggiungo, che può essere vero che una modella, preferisca un'ottica più lunga per vedersi il naso più piccolo e altre cose estetiche di questo tipo. Se si tratta di compiacere non c'è replica. Poi magari ti dice che è sfocata perchè hai usato un diaframma aperto. vai di 135 f5,6 e falla contenta. |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 19:13
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| inviato il 14 Marzo 2016 ore 19:14
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| inviato il 14 Marzo 2016 ore 19:19
bellissima gif. peccato sia così veloce. |
| inviato il 14 Marzo 2016 ore 19:34
Ooo può scrivere tutto quello che vuole ma l'obiettivo da ritratto ( universalmente riconosciuto) non è il 35 e neanche il 50mm. Provate a scattare un matrimonio con solo il 35 e fate il ritratto classico alla sposa o agli sposi. La prossemica ve la danno sulla testa poiché non si vedono bene, come realmente sono. Poi ognuno ha il suo stile e per ragioni artistiche può pure andare in giro col 24........ Per quanto mi riguarda invece , il 24 , il 35 ed il 50 stanno comodi a casa. |
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