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Con Last Paradise, l'artista canadese presenta autofiction cinematografiche in cui l'ordinario e la cruda realtà competono con l'assurdo e l'onirico. Qui l'attrice interpreta un personaggio stravagante, affiancato da parrucche sbarazzine e da eleganti abiti vintage, che svolge le sue attività in un modo tanto strano quanto bizzarro.
Le sue scene di spiagge, strade, siti turistici e architetture fatiscenti sono prive di qualsiasi presenza umana. E lei appare come l'ultima donna sulla Terra, persa in uno spazio-tempo. Attraverso questo portfolio saturo di colori pastello, Kourtney Roy continua a dimostrare il suo amore per i paesaggi urbani di Stephen Shore, l'immaginazione di David Lynch e l'umorismo fantastico e patinato di Guy Bourdin.
C'è da guardarsela con calma perché ha fatto parecchia roba (forse anche troppa), ma è indubbiamente interessante perché riesce a tracciare dei fili conduttori e c'è una continuità un po' in tutte le serie, almeno quelle che ho visto finora. Si vede che è ossessionata dall'occhio cinematografico, c'è un attenzione ai dettagli nel framing notevole. La pp è di una pulizia paurosa, mai esagerata. Per certi versi un tantinello vintage ma sembra coerente, si vede che è una roba che ha assorbito nel tempo, ha uno stile a metà tra passato e moderno che a modo suo funziona, imho.
Grazie a Nove della segnalazione anche da parte mia.
Veramente molto interessante!
Ho scorso alcuni dei suoi lavori. Finora non tutti perché c'è tantissima robbba, forse (come ha già detto Rombro) anche troppa; e ho la senzazione che, ad esempio qui: www.kourtneyroy.com/projects/last-paradise una sfoltita mirata, in particolare alle numerose foto nell'"Italia in miniatura", renderebbe più agile la narrazione.
Ma è la sola critica che mi sento di fare. Per il resto sequenze di foto veramente notevoli, di grande forza e caratterizzazione; che sollecitano riflessioni. Oltre alla già citata da Nove "Last Paradise"; mi ha colpito in particolare questa: www.kourtneyroy.com/projects/the-other-end-of-the-rainbow
Qui ho notato una strana ripetizione. A un certo punto c'è questa:
un classica foto di paesaggio genere "wilderness"; come se per un attmo fosse passata da Stephen Shore ad Ansel Adams (se mi concedete una forzatura). Seguita da quest'altra:
come parecchi scatti di Kourtney Roy ascrivibile alla corrente "New Topographics".
poi altre due foto, e queste due qui sopra ritornano per poi lasciare il posto ad altre e non ritornare più.
Mi chiedo se questa ripetizione è voluta o è solo un errore nella compilazione della sequenza.
P.S.: Ringrazio anche Matteo per la segnalazione di Nana Frimpong.
Mi piace questo autore, fa belle immagini, mi ricorda un po' LaChapelle di qualche tempo fa, ma con colori più "vintage" Riesce a essere sempre coerente a livello estetico e visivo e non è poco. Last Paradise però a me non convince proprio, cito:
“ LAST PARADISE is a multimedia work that fuses photography and music to narrate the fictional journey of an eccentric woman through a coastal landscape transformed by cataclysmic events „
Io di catastrofico o post apocalittico non vedo nulla, si vedo una rimini fuori stagione, malinconica, un po' desolata, ma post apocalittica no. Insomma io non riesco a vederci quello che mi racconta in alto nel testo
In questa breve intervista ( www.whitewall.com/it/magazine/inspiration/kourtney-roy-portrait-photog ) dice: " Come si ispira? E cosa la ispira maggiormente? Film, libri o riviste? Oppure ciò che la circonda? Il cinema è una fonte di ispirazione. Di solito guardo almeno un film al giorno, a volte due o tre se ho tempo. Amo il cinema di Ken Losey, Douglas Sirk, Andrea Arnold, Steven Spielberg, Werner Herzog.... Passo molto tempo a fare screenshot. Può essere piuttosto frustrante guardare un film con me perché faccio continuamente delle pause per scattare una foto.
Anche il mondo che ci circonda è un luogo meraviglioso, ha il potenziale segreto di trasformarsi in un set cinematografico in qualsiasi momento."
Ma chi minchia è Ken Losey?
Mi sa che c'è stato un mixaggio improprio tra Ken Loach e Joseph Losey
dopo aver segnalato Kourtney Roy mi è rimasto il dubbio che se ne era già parlato tempo fa in qualche vecchia edizione del club, pur cercando non ne ho trovato traccia.....eventualmente mi scuso, anche se ogni tanto far riemergere qualcuno non è proprio una cosa da evitare.
io credo che nelle sue serie ci sia molta ridondanza di scatti, comunque sono emersi spunti interessanti, vi ringrazio.
foto di strada, mi ha ricordato un po Alex Webb per l' importanza riservata sulla luce ed i colori presenti nella scena, di sicuro non un autore che sarà ricordato nel tempo con foto indimenticabili, ma giusto per alternare un poco i generi fotografici che vengono proposti.....
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