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Recessione irreversibile del Glaciar Perito Moreno


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avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 10:31

Il cambiamento esiste, è pericoloso, ma chi glielo dice alla gente che dobbiamo rinunciare al livello di consumismo attuale per tornare ad un ritmo di vita più naturale?


il consumismo è alla base del capitalismo, sistema produttivo inarrestabile e irriformabile, tra qualche anno si discuterà di altri sistemi economici e produttivi, per ora questo dibattito è tabù, non si può proprio fare, ma prima o poi succederà

nb
i negazionisti non c'entrano (anche se questo tabù è alla radice della loro negazione), il problema è a monte di loro.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 11:04

Il cambiamento esiste, è pericoloso, ma chi glielo dice alla gente che dobbiamo rinunciare al livello di consumismo attuale per tornare ad un ritmo di vita più naturale?

La tua perplessità è ben motivata. Però credo che se l'umanità operasse delle scelte adatte a limitare i danni potrebbe riuscire, se non a recuperare tutto ciò che ormai è andato, almeno a lenire gli effetti del cambiamento climatico per le altre specie viventi e l'impatto negativo che causa sull'ambiente più in generale. Non direi che sia necessario tornare a stili di vita pre industriali, ma limitare o contenere gli effetti dell'abnorme crescita demografica dei decenni passati, forse, si potrebbe fare. I problemi da risolvere sono enormi e non mi sembrerebbe che la transizione ecologica europea stia adottando degli strumenti realmente efficaci, per perseguire tali obiettivi. La transizione ecologica mi sembra più una questione di interesse politico ed economico, ma non sono un esperto. Ci sarebbe prima di tutto un fatto culturale da tener presente, ovvero quello di trasmettere alle nuove generazioni una sensibilità maggiore per l'ambiente e, per ciò che mi pare di riscontrare, direi che qualcosa di buono si stia facendo. Le nuove generazioni sono sempre più sensibili ai temi ambientali, lo scopro attraverso le mie figlie che frequentano la scuola e dimostrano veramente molta attenzione al tema. Forse, l'educazione ecologica delle nuove generazioni e progressi tecnologici adatti (nucleare pulito, idrogeno, ecc.), potranno aiutare l'umanità a crearsi un futuro non catastrofico. Se l'atteggiamento sarà quello dell'ormai tutto è perduto, oppure trasferiamoci tutti su Marte, direi che non potremmo garantire un futuro adeguato ai nostri figli, nipoti, eccetera.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 11:50

Provo a dare un punto di vista differente che esula dall'infantile dualismo "buoni/cattivi - salvatori/negazionisti".
Sicuramente avrete fatto caso che il tema "inquinamento" ha lasciato quasi completamente spazio al tema "CO2".
Del primo quasi non se ne parla più. Molti penserete che l'uno sia conseguenza dell'altro, ma non è così. Non entro in tecnicismi che porterebbero lontano da quello che è l'obiettivo di questo scritto.
Il "pensiero" della massa viene dirottato sapientemente da un tema ad un altro: "buco dell'ozono", "deforestazione", "inquinamento", "CO2" ecc., cosa che vale anche in altri settori della vita in generale.
Il risultato oggettivo è che la "lotta" viene fatta in "orizzontale" e MAI nel senso "verticale".
Ci "scanniamo" bovinamente quando in alto (veri responsabili) distruggono senza alcun problema per mere logiche di profitto e potere. In questo modo, mettendo zizzania fra noi, hanno agito indisturbati nell'opera d'impoverimento etico, sociale, spirituale, economico delle masse.
Proviamo ad andare in un supermercato:
- nel settore acque (sono riusciti a venderla anche nel cuore delle AlpiEeeek!!!) la plastica è presente a tonnellate;
- nel settore bibite oltre alla plastica a tonellate viene inserita, nelle stesse, una quantità di CO2 incalcolabile (ma è Co2 buonaMrGreen);
- negli ultimi decenni la presenza di monoporzioni è aumentata a dismisura complice l'aumento dei cosiddetti "single";
- l'usa e getta è aumentato;
- il fenomeno dello "shrinkflation" (in italiano "incu..ta", ma fa più figo in english Cool) è sempre più presente;
e mi fermo qui.
Anzi, dimenticavo: a tutti i governi, pronti a riarmarsi come non mai, non interessa assolutamente nulla delle eventuali conseguenze ambientali dall'uso delle armi (dalle munizioni all'uranio impoverito, all'atomica vera e propria, alla compensazione di CO2 in fase di produzione Cool).
Il tutto per evidenziare che plastiche, CO2, metalli pesanti, ecc., non sono problemi di chi stà in "alto", ma è la nostra Panda di me..a ed il nostro stile di vita il vero problema.
Possiamo continuare a discutere, io per primoSorriso, ma se non s'inquadra in modo oggettivo il vero problema ed i veri responsabili, ripeteremo ciò che è già stato nei decenni futuri e sempre più a capo chino.
A molti, qualora non l'avessero già fatto, suggerisco la lettura e la comprensione del "mito della caverna di Platone".
Saluti a tutti

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 13:24

Il tutto per evidenziare che plastiche, CO2, metalli pesanti, ecc., non sono problemi di chi stà in "alto", ma è la nostra Panda di me..a ed il nostro stile di vita il vero problema.


a) il nostro stile di vita è determinato dal sistema produttivo che è asua volta determinato da un sistema economico che impone un'accelerazione continua dei profitti per chi produce
b) non esiste co2 buona, quacuno in questo thread ha tirato fuori "il gas della vita", non è vero, le quantità di co2 che immettiamo in atmosfera sono folli e la crescita è stata esponenziale negli ultimi 100 anni, senza precedenti nella storia dell'umanità





c) se le soluzioni messe in campo per sconfiggere un problema non sono ottimali, o le migliori, questo non significa che bisogna negare il problema: il cambiamento climatico ESISTE e ha causa antropica, quindi possiamo cercare di risolverlo (per me l'unico modo sarebbe cambiare radicalmente il sistema economico, ma so benissimo che non succederà, quindi ben vengano soluzioni di riduzione del danno, anche se non ottimali)
d) come c): se ai governi non interessa risolvere un problema, questo non significa che il problema non esiste
e) non esiste una dicotomia morale tra ambientalisti "buoni" e negazionisti "cattivi", ma esiste una realtà fattuale e chi la nega: la negazione della realtà è un problema di ordine psichiatrico (o se vuoi psicologico nel senso che negare è un modo per difendersi, per non mettere e mettersi in discussione), non morale. come ha detto stefano pelloni più sopra: "il negazionismo è il miglior modo per lavarsene le mani"

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 13:45

Ho seguito zitto zitto la discussione fino alla decima pagina, non faccio parte della categoria dei negazionisti ma neanche di quella degli allarmisti integralisti!

Il problema di fatto esiste, e quotidianamente tutti lo tocchiamo con mano, ora se madre natura ci metterà o meno una pezza non so dirlo, ma ci spero, confido poco in una soluzione umana!

In quanto a chi dice che il problema non è per la nostra campata ma per le generazioni ancora in divenire e che ancora non sono procreate beh, mi sembra assai ingeneroso nei confronti di possibili futuri discendenti.

Da parte mia faccio il possibile per evitare inutili sprechi e di contribuire all'inquinamento di qualsiasi forma e natura, cercando il più possibile di essere ad impatto zero su questo pianeta, consapevole però di esserne ben lontano.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 14:38

Il problema di fatto esiste, e quotidianamente tutti lo tocchiamo con mano, ora se madre natura ci metterà o meno una pezza non so dirlo, ma ci spero, confido poco in una soluzione umana!


Ma certo che ci mette una pezza, il problema è che lo fa dove vuole, come vuole, quanto vuole....senza star a guardare quante persone ci restano secche

avatarjunior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 14:44

@NoPhotoPlease
Madre natura ha un sistema tampone che dall'800 ad oggi ci ha impedito di saltare per aria, l'acidificazione degli oceani ne è un esempio eclatante. Ma non è che il tampone può essere portato avanti all'infinito, prima o poi salta...

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 16:31

@Luca.categoria
@Ardita
Io la soluzione non ce l'ho, posso solo migliorare i miei comportamenti virtuosi, avete suggerimenti in proposito?

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 19:42

Nophoto come te anche io faccio il possibile, anche se vale quanto una goccia del mare

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2025 ore 19:50

Nophoto come te anche io faccio il possibile, anche se vale quanto una goccia del mare


Beh, speriamo che queste gocce siano sempre di più!

avatarjunior
inviato il 10 Giugno 2025 ore 11:17

Piace sempre tanto scaricare la responsabilità sui tanti pesci piccoli.
Non possiamo fare nulla. Chi può fare sono i ricchi che volano coi jet privati, le navi da crociera, i governi che se ne strabattono di mettere su dei piani di transizione e resilienza climatica.

Altro che gocce nel mare. Ovviamente questo non vuol dire che da domani allora posso consumare come un pazzo perchè tanto Paris Hilton e gli Stati Uniti hanno più responsabilità di me MrGreen però l'unica strada è la pressione sui governi, che ad oggi mi pare fuori moda, oltre che pericolosa.
(E non vi dico la fetta di emissioni che sta costando un qual certo massacro, più correttamente definito genocidio e pulizia etnica, perchè è davvero deprimente)

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2025 ore 13:04

Anche io, nel mio piccolo, contribuisco a salvare i ghiacciai. Quando posso e se posso evito di scoreggiare....

avatarsenior
inviato il 10 Giugno 2025 ore 13:33

Quando posso e se posso evito di scoreggiare....



avatarjunior
inviato il 16 Giugno 2025 ore 9:41

la guerra declinata sul climatico anche no per favore
già ne leggo di cazzate


Illuminami, perchè se mi dici che è più importante il bilancio delle vittime sono pienamente d'accordo e ovviamente è quella la narrazione che va portata avanti, ma ciò non toglie che gli apparati militari, la produzione e le esplosioni siano sempre e comunque emissioni, che si voglia o non voglia.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2025 ore 9:46

Ardita,

sbagli. I principali responsabili del cambiamento climatico sono i maledetti vecchietti con le Panda anni 80/90.




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