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Che cos' è rimasto del fascino della pellicola nel digitale di oggi ?


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avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 18:56

in proiezione (nonostante un'ottima lente del proiettore) i particolari sfuggivano.
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Questo in verità dipende dal telo.
Un telo bianco opaco i particolari fini tende a inglobarli in sé fino quasi a farli sparire, un telo bianco lucido invece li esalta, tant'è che fra i due tipi il secondo è mediamente il 30% più risolvente del primo.
Poi esistono delle vernici specifiche adatte alla proiezione a muro, ma innanzitutto sono estremamente costose, e in più devono essere stese su di una superficie specificamente preparata con degli intonaci particolari a loro volta "stesi" con una accuratezza maniacale.
Per capirci un trattanento di questo tipo su un muro di tre metri per tre metri costa oltre 2.000 € Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 19:06

Inoltre bisogna considerare che un telo opaco è più clemente con delle diapositive non perfettamente esposte, insomma perdona piccoli errori di esposizione, al contrario un telo lucido è implacabile Triste

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 19:42

Guarda... Paolo...

Sono assolutamente convinto che se il kodachrome 25 prof. fosse ancora disponibile, la diapositiva sarebbe ancora viva e vegeta ed in gran salute.

Checché se ne dica, il colore del kodachrome è ancora assolutamente inarrivabile per il digitale.

Se potessi ancora fotografare in PKR sicuramente non avrei abbandonato l'analogico.

sfortunatamente, non sono molto confidente sulla qualità delle pellicole attualmente disponibili.
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ehhhhh Giorgio... questo è un argomento estremamente complesso.
Anche perché la Kodachrome era una emulsione quantomeno particolare visto che si trattava di una pellicola in Bianco e Nero cui i colori venivano aggiunti durante lo sviluppo, quindi un procedimento opposto rispetto a quello di tutte le altre pellicole che hanno i coloranti inglobati nell'emulsione.
Questo comporta una serie di vantaggi, ma anche di svantaggi che l'hanno resa, anche in virtù del fatto che è stata non solo la prima pellicola a colori a essere stata regolarmente commercializzata ma anche quella con la più lunga vita operativa, un vero e proprio mito la cui leggenda, in gran parte anche parecchio autoalimentata, va ben oltre quelle che erano le sue oggettive qualità.

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 19:51

Personalmente ho sempre preferito, ed usato, le Agfachrome RS prof...50 asa, un equilibrio cromatico insuperabile

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 19:53

io lo facevo col lentino

Con il lentino in genere si arriva a un ingrandimento massimo di 7x o 8x e comunque perdendo la visione d'insieme, invece proiettando le diapositive puoi facilmente arrivare a 20x, 30x e molto di più (e comunque conservando al contempo una certa visione d'insieme, almeno parziale, ma comunque maggiore di quella ottenibile con il lentino), quindi ingrandimenti (e conseguentemente particolari ispezionabili) non raggiungibili con un lentino.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 20:17

"Del fascino della pellicola sono rimaste diverse cose, la principale che non si vedevano le cagate di oggi relative all'apertura delle ombre a sproposito"

92 minuti di applausi!!!

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 20:39

Kodachrome: un vero e proprio mito la cui leggenda, in gran parte anche parecchio autoalimentata,


autoalimentata dalla sua leggendaria resa cromatica.

Già lo scrissi in passato sullo stesso argomento, con le mie dia ho prodotto numerose proiezioni (vincenti Cool) e non c'era storia, nella selezione delle immagini migliori da mettere in scaletta il PKR PKM PKL era predominante.

@Luca.VerzierX
l'ho avuta (la 67, non la w67), l'ho stupidamente svenduta negli anni in cui montava il digitale e le Hasselblad te le tiravano dietro a 800-900 euro.
Beh... col senno di poi mi dispiace, anche se non so se la userei ancora, mi dispiace.

Secondo me è stata una delle più intelligenti fotocamere medio-formato mai concepite

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 21:05

C'è del fondo di verità in ogni intervento; ognuno di noi, che evidentemente non siamo ragazzini, ha fatto esperienze con le diapositive, ma anche all'epoca il mercato delle dia era un mercato di nicchia. Ora tutti le rimpiangiamo, ma io che voglio essere abbastanza spietato con me stesso, ricordo le mie proiezioni con un misto di piacere e anche di rabbia: la fotografia mi è sempre piaciuta stampata, sia a colori che in B/N e il non poter tenere tra le mani una dia ad un certo ingrandimento NON me le faceva sentire mie. Tanti amici scattavano, tanti all'epoca erano appassionati di fotografia, alcuni stampavano in camera oscura solo il B/N, quasi tutti facevano qualche rullino di diapositive e, però dopo poco, le abbandonavano. Mi sembra che abbia ragione Paolo: anche in piena era analogica, la dia era un prodotto di nicchia. Confesso poi che il Kodachrome mi ha appassionato fino ad un certo punto: ho preferito presto le Agfachrome ( anche perché le potevo trattare da me col Kit 41 e fare da me l'ho sempre preferito) e poi, con l'avvento delle Fuji, tutto è cambiato, anche, devo essere sincero, il mio giudizio sul Kodachrome. E se mi interrogo, lo faccio senza rimpianti.
Le diapositive hanno sempre un certo fascino: ne ho tante in formato 6×7 scattate con la ottima Mamiya 7 a telemetro e obbiettivi intercambiabili. Bella, ottime ottiche ( in una conversazione al telefono Watanabe che me l'aveva venduta la definì una delle migliori medioformato in circolazione e mi sconsiglio di rivenderla), ma è rimasta l'unica , la sola macchina fotografica che ho venduto in vita mia per comprare obbiettivi Nikon per la D800. Non vendo mai nulla in genere, ma di quella vendita che mi fruttò un bel po' di euro, non mi sono mai pentito. Nonostante , ripeto, la qualità delle dia che ho ancora.

avatarjunior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 9:02

con un profilo colore ad hoc Kodachrome velvia ilford ektar settato in adobe o cp1 ... un file raw malleabile il giusto ... e con schermi professionali sui quali agire per controllare illuminanti contrasto spazi colore gamma se si vuole l'effetto analogico lo si può avvicinare in modo incredibile ( visto fare con risultati impressionanti ) viceversa non si può rendere una pellicola digitale ;-)

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 9:14

basta scansionarla... e ti sbatti pure meno MrGreen

e poi con i vari software puoi fargli di tutto come un qualsiasi file raw

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 9:38

@Luca.VerzierX:
"e allora mostracele"

Nelle mie gallerie ci sono alcune foto derivate da diapositive scansionate. Alcune, per semplicità o mio sbaglio, sono erroneamente attribuite a digitale. Comunque, una delle foto più apprezzate ( con più mi piace per quel che vale() è una del Bosco di S.Antonio in autunno e deriva proprio dalla scansione di una dia scattata con Mamiya 7 e 65 mm. ( erroneamente attribuita a 55 mm perché il 65 mm non esiste nel database Juza)Anche quella ( tra le prime 3/4 più apprezzate di cavalli in controluce) deriva da scansione di diapositiva
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=724298&srt=&show2=1&l=it

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=653516&srt=&show2=1&l=it

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=648482&srt=&show2=3&l=it

Però niente che non si possa fare con una digitale di discreto livello e meno impegno.. Tanto dopo scansione sempre di un file si tratta

avatarjunior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 12:22

con un profilo colore ad hoc Kodachrome velvia ilford ektar settato in adobe o cp1 ... un file raw malleabile il giusto ... e con schermi professionali sui quali agire per controllare illuminanti contrasto spazi colore gamma se si vuole l'effetto analogico lo si può avvicinare in modo incredibile ( visto fare con risultati impressionanti ) viceversa non si può rendere una pellicola digitale


E perchè mai si dovrebbe fare? Sono i fan "a tutti i costi" del digitale che vogliono ricreare l'effetto "pellicola", non il contrarioSorrisoSorriso

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 12:31

Sono quelli che non sanno elaborare il digitale, che è una cosa diversa

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 12:36

Ciao rispondo senza leggere gli interventi precedenti.

Il fascino della pellicola per me non esiste era lo strumento tecnico disponibile in passato per produrre immagini il digitale è un altro strumento.

Nella pellicola si poteva meglio apprezzare la bravura del fotografo che conviveva con i limiti del mezzo.

Nel digitale non è rimasto niente della pellicola perché è uno strumento diverso qualcuno ipotizza che nel prossimo futuro il digitale non sarà neppure basato su apparecchi fisici ma sarà possibile con l'uso dell'AI.

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2025 ore 12:37


Il fascino della pellicola per me non esiste era lo strumento tecnico disponibile in passato per produrre immagini il digitale è un altro strumento.

Ora verrai massacrato dagli integralisti, lo sai questo? MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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