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fotocamera che prduce file puliti in condizioni difficili per foto di strada.


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avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2025 ore 14:52

Ciao Marco, i consigli restano quelli già riportati, ovvero :
-se fotografi situazioni di grandissimo contrasto di luminosità e le ombre sono praticamente nere, è normale, con qualunque fotocamera, che salti fuori rumore se pretendi di schiarirle eccessivamente
- nel tuo genere fotografico, non mi preoccuperei troppo del rumore
- la fotocamera che possiedi è già ottima
- miglioramenti significativi, lato rumore, li avrai non cambiando fotocamera, ma cambiando l'elaborazione degli scatti


Concordo con Essezeta...

Senza voler offendere nessuno, in primis l'autore del post, oltre all'elaborazione degli scatti, anche di ottimizzare la fase di scatto... la tecnica della sovraesposizione porta a benefici che a volte sono oltre alle aspettative. Se invece già nella fase di scatto non si puù fare oltre allora una qualunque fotocamera FF di ultima generazione con 24mpx consente doi avere una gestione del rumore probabilmente migliore di quello della 5dIV... ad esempio, se si vuole restare in canon, della r6II


avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 15:02

... R 6 Mk. II sulla quale , probabilmente tra MESI 6, "maramaldeggerà" la R 6 Mk III ... (to be continued by R 6 Mk. IV!)! GL

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 15:07

Messaggio di Campi nel topic "fotocamera che prduce file puliti in condizioni difficili per foto di strada.", inviato il 14 Maggio 2025 ore 12:04:
Qualcun altro vuole dare consigli *sulla domanda iniziale proposta nel thread*?
Grazie!
Eccone uno: una qualunque fotocamera degli ultimi 10/12 anni con sensore almeno m43, corredata di un obiettivo luminoso e di un ottimo software di denoise "deep learning": DxO Photolab o PureRaw, Adobe CameraRaw/LightRoom, On1 Photo RAW o NoNoise AI, Topaz Photo AI.
Per quanto io concordi totalmente con la disamina di Essezeta. ;-)

avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2025 ore 15:10

... R 6 Mk. II sulla quale , probabilmente tra MESI 6, "maramaldeggerà" la R 6 Mk III ... (to be continued by R 6 Mk. IV!)! GL


Se la tecnologia dei sensori non cambia dubito ci siano miglioramenti lato qualità di immagine. già tra la R6 e la R6II non vedo differenze sostanziali lato rumore ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 15:47

E non mi trovo d'accordo, MA d'accordISSIMO!

+1
Si, sono passati fiumi di post su questo argomento, a volte mi chiedo quanto è "valido" questo argomento.
Tanto tempo fa quando ero iscritto al forum 4/3 (m4/3 poi) in alcune discussioni postai degli esempi che mostravano le differenze della PDC, a parità di apertura di diaframma, fra focali equivalenti dei sistemi FF e m4/3, in quel caso usai come lenti il 45 f1.8 m4/3 e l' 85 f1.8 EF.
Le prove che feci chiaramente interessavano l' uso delle lenti in ambito ritratto, vista la focale, e le distanze variavano dal riprendere solo il viso a riprendere il corpo intero.
Le differenze erano visibili ed evidenti sullo sfocato e non tanto sul soggetto, non erano comunque tali da far preferire la più elevata PDC del m4/3, in realtà con diaframmi che chiudevano oltre l' f5.6 le differenze erano quasi invisibili.
Ho sempre fotografato con il FF fin dagli anni 80 (pellicola 24x36), e sinceramente sta cosa della PDC non l' ho mai sofferta.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 15:59

Eccone uno: una qualunque fotocamera degli ultimi 10/12 anni con sensore almeno m43, corredata di un obiettivo luminoso e di un ottimo software di denoise "deep learning": DxO Photolab o PureRaw, Adobe CameraRaw/LightRoom, On1 Photo RAW o NoNoise AI, Topaz Photo AI.
Per quanto io concordi totalmente con la disamina di Essezeta.

Il m4/3 non è l' ideale per gli alti iso, se si deve usare il SW di denoise è sempre preferibile farlo su un sensore FF il distacco rimane e va oltre quello che si può ottenere con il m4/3, dove le fotocamere di 10/12 anni fa, oltre che avere molto rumore già a 3200 iso perdevano molto anche nella colorimetria, senza tenere conto del fatto che 12 anni fa il m4/3 viaggiava su 16Mpixel mentre la 5D4 viaggia su 30Mpixel.
E ridimensionando a 16Mpixel il file della 5D4 su ha un ulteriore guadagno in dettaglio e diminuzione del rumore.
Per la disamina di Essezeta concordo anch' io.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 16:10

@Lorenzo 1910, la grandezza del sensore avrà poca influenza ma ce l'ha, come confermato anche da Iw7bzn nel post subito qui sopra, quindi i fattori che influenzano la PDC sono almeno quei quattro, poi è chiaro che in ritrattistica dico al soggetto, se possibile, di staccarsi dal fondo per sfocarlo di più (lo sfondo), quindi anche l'ultimo fattore conta ai fini di ottenere certi effetti e sono cose secondo me da tenere sempre a mente. Saranno pure discorsi triti e ritriti, ma a volte si vedono commenti qui sul forum in cui si vede che chi ha fatto il commento non ha tenuto conto di tutto.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 16:25

@Campi, per rispondere alla tua domanda iniziale, io ho la 6D con il 40mm F:2.8 che è portabile e mi sta dando tante soddisfazioni, per andare in bassa luce sto pensando di prendere un Canon EF 50mm F1.2, sto ha valutando anche altri sistemi nell'eventualità di un mio passaggio a ML, solo che non so quale vada meglio in bassa luce. Uno che va molto bene e che ultimamente, nel suo software proprietario ha introdotto un sistema proprietario per togliere il rumore è Hasselblad, ma la GFX100RF secondo me è più interessante su altri aspetti, se vuoi rimanere in Canon e non hai fretta, valuta magari di aspettare la R6MIII che dicono dovrebbe montare un 24 MPx BSI, derivato probabilmente dalla R1, che attualmente è la migliore in Canon come tenuta agli alti alti ISO.

avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2025 ore 16:50

Daniele, perdonami, ma hai le idee confuse.
La pdc dipendente unicamente da 2 aspetti, il diaframma e il rapporto di ingrandimento (rapporto dimensionale tra il soggetto e la proiezione del soggetto sul sensore).

La grandezza del sensore non influisce sulla pdc, sarebbe come dire che croppando la foto in post vai a cambiare la pdc.
La grandezza del sensore influisce unicamente sul fatto che, volendo lo stesso grado di riempimento del fotogramma, più il sensore è grande, maggiore deve essere il rapporto di ingrandimento

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 17:08

Daniele, perdonami, ma hai le idee confuse.
La pdc dipendente unicamente da 2 aspetti, il diaframma e il rapporto di ingrandimento (rapporto dimensionale tra il soggetto e la proiezione del soggetto sul sensore).


In realtà stai facendo confusione, perdonami te. Sorriso

La grandezza del sensore non influisce sulla pdc


Tra le variabili della profondità di campo (ammesso che esista ma lasciamo stare) è presente il circolo di confusione che convenzionalmente dipende dalle dimensioni del sensore, ragione per cui a parità di tutti gli altri fattori (focale c.d. equivalente, distanza ed apertura) una sensore più piccolo ha sempre una PDC di campo maggiore.
Basta prendere qualsiasi programmetto di calcolo per vederlo numericamente, è una formula matematica.
Il rapporto di riproduzione comunque non centra proprio iente. ;-)

Senza voler offendere nessuno, in primis l'autore del post, oltre all'elaborazione degli scatti, anche di ottimizzare la fase di scatto..

Quello che scrivi è vero, però si deve anche guardare alla pratica e non solo alla teoria.
Se io voglio avere una PDC maggiore per avere tutto a fuoco dovrò sempre necessariamente usare diaframmi chiusi e se non voglio avere mosso mentre scatto in movimento dovrò necessariamente usare almeno un tempo di 1/500.
E' la vecchia regola del punta e scatta. Ovvio che l'unica variabile che la fotocamera può calcolare sono solo gli iso e, con queste impostazione è piuttosto facile vedere schizzare gli iso oltre 10.000 anche in in pieno giorno.
E su questo un sensore monocromatico fa tutta la sua bella differenza senza perdere ore per sviluppare 200 foto con i vari programmi di NR.


avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2025 ore 17:47

Tra le variabili della profondità di campo (ammesso che esista ma lasciamo stare) è presente il circolo di confusione che convenzionalmente dipende dalle dimensioni del sensore, ragione per cui a parità di tutti gli altri fattori (focale c.d. equivalente, distanza ed apertura) una sensore più piccolo ha sempre una PDC di campo maggiore.


Ok, ammettiamo che la pdc dipenda dalle dimensioni del sensore, in virtù del differente circolo di confusione.
Peccato però che il circolo di confusione cresca al crescere della dimensione del sensore e che quindi, mantenendo costanti tutte le altre variabili, un sensore di dimensione maggiore presenta una pdc maggiore. "Basta prendere qualsiasi programmetto di calcolo per vederlo numericamente, è una formula matematica"

Il rapporto di riproduzione comunque non centra proprio iente


E questa affermazione dimostra che in realtà non hai capito la questione. La lunghezza focale e la distanza dal soggetto influiscono sulla pdc proprio perché agiscono sul rapporto di ingrandimento

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 18:02

Mi intrometto riportando pari pari l'opinione di chatgpt

La profondità di campo (DoF, Depth of Field) in fotografia dipende principalmente da quattro variabili:

1. Apertura del diaframma (f/stop):

Più ampia l'apertura (numero f basso) -> minore profondità di campo (sfondo più sfocato).

Più chiusa l'apertura (numero f alto) -> maggiore profondità di campo (più elementi a fuoco).



2. Distanza dal soggetto:

Più vicino è il soggetto alla fotocamera -> minore profondità di campo.

Più distante è il soggetto -> maggiore profondità di campo.



3. Lunghezza focale dell'obiettivo:

Obiettivi con lunghezza focale lunga (teleobiettivi) -> minore profondità di campo.

Obiettivi grandangolari (lunghezza focale corta) -> maggiore profondità di campo.



4. Dimensione del sensore della fotocamera:

Sensori più grandi (es. full frame) -> minore profondità di campo a parità di inquadratura e apertura.

Sensori più piccoli (es. APS-C, Micro 4/3) -> maggiore profondità di campo.




In sintesi, per una profondità di campo ridotta, serve: diaframma aperto, soggetto vicino, lunga focale e sensore grande. Per una profondità di campo estesa, il contrario.

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 18:16

Ok, ammettiamo che la pdc dipenda dalle dimensioni del sensore, in virtù del differente circolo di confusione.
Peccato però che il circolo di confusione cresca al crescere della dimensione del sensore e che quindi, mantenendo costanti tutte le altre variabili, un sensore di dimensione maggiore presenta una pdc maggiore. "Basta prendere qualsiasi programmetto di calcolo per vederlo numericamente, è una formula matematica"
E questa affermazione dimostra che in realtà non hai capito la questione. La lunghezza focale e la distanza dal soggetto influiscono sulla pdc proprio perché agiscono sul rapporto di ingrandimento


ok va bene cosi fa niente.

avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2025 ore 18:45

Non pensavo che tra appassionati di fotografia ci fosse così confusione su una cosa talmente banale...
Non arrivare a capire che a parità di inquadratura la pdc cambia al variare del formato del sensore semplicemente perché per mantenere costante l'inquadratura è necessario variare o la distanza di scatto o la lunghezza focale (e quindi, in entrambi i casi, il rapporto di ingrandimento)...

Poi, per me va bene così, non voglio convincere nessuno, ognuno è libero di restare con le proprie convinzioni

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2025 ore 20:35

Chat GPT dice caxxate (o fa confusione)
A parte il circolo di confusione (che non incide più di tanto) un sensore più grande NON aumenta un bel niente (inteso come PdC)
Se aumenta la PdC è solo perchè con un 135mm inquadri da più vicino rispetto ad usarlo su un sensore APS-C o m4/3.
Solo ed esclusivamente per quello
(cambia solo perchè con i formati più piccoli ti ALLONTANI per avere la solita inquadratura)

Ripeto : prendete un qualsiasi obiettivo, impostatelo ad un certo diaframma e inquadrate ad una certa distanza un soggetto... la PdC non cambia che usiate qualsiasi formato vi pare
(cambia l'angolo di campo ma non la PdC)

Chat GPT riprende le solite scemenze che "legge" in rete... non è Vangelo.
Non ancora.

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