| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:20
Mie è stato riferito di un colloquio coi genitori durante il quale la maestra faceva notare ai genitori di un bambino la difficoltà che c'era a tenerlo seduto tranquillo a tavola durante la mensa. Risposta della mamma: "Eh sì, anche a casa mangia sempre sul divano". |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:22
Signor Mario ovvio che si comincia a casa ma è una cosa che va continuata anche alla scuola dell'infanzia/asilo (stessa cosa). Dove ho portato il mio primo bimbo e dove andrà la seconda curano molto indipendenza del bambino. Possibilmente ad inzio anno i bambini devono arrivare spannolinati. Compito della famiglia certamente ma ogni bambino ha i suoi tempi e se il bimbo ha più difficoltà è un lavoro che deve continuare nella struttura. Ognuno ha le sue cose riconoscibili con il contrassegno e ne sono responsabili, pennarelli, quaderni, ripiano dove posizionare i disegni e i lavoretti. La mattina si arriva si va al proprio armadietto, da soli, a mettere giù giacca, zainetto, si tolgono le scarpe e si mettono le pantofole...i più "grandi" aiutano i piccoli ecc ecc Quando si torna a casa uguale, le maestre aiutano a vestirli se serve ma lasciano si arrangino il più possibile... Le volte in cui mio figlio è arrivato a casa con le scarpe storte non le conto nemmeno |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:29
“ ...le colpe dei padri ricadano sui padri e non sui figli! „ mmm io non la penso del tutto così, lo so, sono cinico e vado controcorrente però visto come sui figli ci ricadono i meriti (leggi "benefici, privilegi, facilitazioni, ecc.") dei padri, mi pare giusto che ci ricadano pure le colpe. Poi se la sbrigheranno in famiglia, non è un problema della società! Troppo comodo prendere solo il lato positivo "dei padri"! Non dimentichiamo che quei figli molto probabilmente erediteranno i comportamenti di quei genitori, quindi tanto vale che comincino a capire quali sono le conseguenze di certi comportamenti, altrimenti il messaggio che passerà è che quei comportamenti pagano. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:48
... capire le conseguenze di certi comportamenti... interessante... oggi ci sono, nella nostra bella itaglia, davvero dei comportamenti che abbiano delle reali, tangibili e consistenti conseguenze? Mica tanto, mi pare. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:50
“ ... oggi ci sono, nella nostra bella itaglia, davvero dei comportamenti che abbiano delle reali, tangibili e consistenti conseguenze? Mica tanto, mi pare. „ Appunto, sarebbe il caso di iniziare! |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 15:58
“ “ ... oggi ci sono, nella nostra bella itaglia, davvero dei comportamenti che abbiano delle reali, tangibili e consistenti conseguenze? Mica tanto, mi pare. ? Appunto, sarebbe il caso di iniziare! „ Sì, ma dagli adulti. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 16:18
“ Sì, ma dagli adulti. „ Da tutti, i bambini di oggi saranno gli adulti di domani; è difficile togliersi abitudini e idee che si sono radicate da piccoli, quindi l'educazione (al rispetto delle regole, al rispetto altrui, all'onestà, ecc.) va impartita da piccoli. Non dare il pasto in mensa è discriminatorio perché gli altri bambini ci mangiano e qualcuno no? E allora se gli altri hanno il motorino nuovo? E le scarpe firmate? Che si fa? glele deve comprare la comunità perché sennò quel bambino si sente discriminato? Oppure, peggio, si legittima il fatto che ruba le scarpe al compagno di scuola? |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 16:25
direi che non si parla più di bambini se gli argomenti sono motorino e scarpe firmate. Credo che la capacità di comprendere un no al motorino o alle scarpe e vestiti firmati venga acquisita col tempo... Ad un bambino di 3/4/5/6 anni che vede gli altri mangiare e lui no cosa vuoi spiegare? No tu non mangi perchè tuo padre è un cogli1? Che colpa ha il bambino? Hai detto bene sono gli adulti di domani, quindi insegnamogli pure che se hai soldi hai diritto a nutrirti/curarti e vestirti, se non li hai è giusto tu muoia |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 16:41
Diebu non è un accostamento che puoi fare per un semplice motivo, il motorino e le robe firmate arrivano nel momento dell'adolescenza, quando il ragazzino comincia ad avere una struttura diversa e le robe bene o male gliele si possono spiegare. Se un 14enne mi chiede il motorino e non ho i soldi gli spiego che se lo vuole deve fare qualcosa, in nero naturalmente perchè fino a 16 anni non si può lavorare in regola(anche qua ci sarebbe da aprire un 3d a parte) A un bambino di prima elementare cosa gli spieghi se viene allontanato dai compagni durante i pasti? Seconda roba non puoi paragonare una necessità come il cibo a cose superflue. Per il resto il tuo discorso può avere un senso ma se preso fuori da questo contesto di primaria necessità. Logico che se mi venissero a dire diamo a tutti il motorino perché se no qualcuno è discriminato penserei che sono impazziti. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 16:55
Come insegnante ho qualche difficoltà a motivare i ragazzi in direzione di comportamenti costruttivi che comportino un qualche sacrificio e il rinunciare a facili scorciatoie. Come faccio a indurli a comportarsi correttamente e a non aver paura di fare un po' di fatica per quelle cose che la fatica la meritano? Quando ero piccolo ti dicevano di comportarti bene, essere onesto, studiare eccetera perchè quel tipo di comportamento sarebbe stato premiato nel corso della tua vita. Oggi abbiamo invece abbiamo tutti (anche i ragazzi) sotto gli occhi esempi di persone disoneste e scansafatiche che se la cavano benissimo, anzi vanno alla grande mentre chi rispetta le regole e sgobba passa per un povero ciula. Resta la soddisfazione interna alle attività che fai: fai un bel disegno, trovi la soluzione di un problema, costruisci un bell'oggetto, impari a cantare una canzone o a suonare uno strumento e la cosa ti dà soddisfazione, e non è poco. Ma le motivazioni esterne sono tutte crollate: "Impara ad essere alacre, onesto e ordinato perchè poi vedrai che nella vita andrai meglio di quelli che non fanno un caxxo dalla mattina alla sera"... questi discorsi sono diventati delle favolette, e quando smettono di credere a Babbo Natale non possono più neanche credere a queste cose qua. L'unica cosa che ha a disposizione l'insegnante è l'esempio: "Perchè bisogna fare così?" "Beh, io così faccio". E l'esempio conta parecchio, ma quando a proporre esempi validi sono troppo pochi la papera non galleggia mica più tanto bene. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 16:59
Il motorino OK ma vi assicuro che già alle elementari scarpe e abiti firmati li conoscono e come, oppure potremmo parlare dei giocattoli, della cartella (o lo zainetto)... Il punto è che, contando su questo buonismo, i genitori disonesti se ne approfittano, se invece ci fosse più fermezza credo che agirebbero diversamente, almeno in molti casi. Riguardo a chi ha detto, "ci sono le esenzioni, l'ISEE, ecc. quindi si dovrebbe verificare quali famigli effettivamente sono comunque in difficolta", tutto giusto, in teoria, ma in pratica chi lo fa? l'insegnante o il preside si improvvisa GDF o investigatore? Suvvia, non è possibile. Gli strumenti ufficiali come giustamente detto da qualcuno sono quelli, ISEE, riduzioni, esenzioni, al di fuori di quelli sono solo chiacchiere, anche se vedi i genitori girare in Ferrari, tecnicamente non puoi provare niente tu insegnante o preside. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 17:15
La Ferrari puo' essere di un amico. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 17:26
“ La Ferrari puo' essere di un amico „ Appunto! E' proprio quello che dico io: l'insegnante non ha le competenze e gli strumenti per valutare la vera situazione economica della famiglia. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 17:34
“ Da tutti, i bambini di oggi saranno gli adulti di domani; è difficile togliersi abitudini e idee che si sono radicate da piccoli, quindi l'educazione (al rispetto delle regole, al rispetto altrui, all'onestà, ecc.) va impartita da piccoli. „ Ti garantisco che si fa, almeno io lo faccio, senza bisogno di scaricare sui bambini le colpe dei padri, loro "pagano" le loro, ribadisco più che togliere il pasto ad un bambino, cosa ingiusta sotto tutti i punti di vista, una visita dei servizi sociali accompagnati da una verifica fiscale sarebbe cosa giusta. Non paghi? Di fatto trascuri l'educazione di tuo figlio e comunque visto che sei in debito con la comunità una bella visita della GdF male non fa. Chi ha sbagliato è l'adulto e io sono sempre stato convinto che le sanzioni debbano colpire chi ha mancato e non altri soprattutto se bambini. |
| inviato il 18 Febbraio 2025 ore 17:40
“ ...accompagnati da una verifica fiscale sarebbe cosa giusta. Non paghi? Di fatto trascuri l'educazione di tuo figlio e comunque visto che sei in debito con la comunità una bella visita della GdF male non fa. Chi ha sbagliato è l'adulto e io sono sempre stato convinto che le sanzioni debbano colpire chi ha mancato e non altri soprattutto se bambini. „ Concorderei se la verifica fiscale venisse fatta, ma ne dubito fortemente. Inoltre che cosa potrebbe accertare la vistia fiscale? Se anche effettivamente la famiglia fosse sul lastrico seriamente e non per finta, ma lo fosse per colpe dei genitori (gioco d'azzardo, ludopatia in genere, ecc.) che si fa? |
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