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intelligenza artificiale e fotografia


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avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 18:45

Secondo me nessuno ha centrato il punto fondamentale della AI.

[omissis]

Non puo' esistere un prodotto della AI valido SENZA UN UOMO CHE FILTRI IL LAVORO DELLA AI.

Senza un uomo, il risultato e' solo un calcolo combinatorio senza nessuna affidabilita'.

MANCA L'INTENZIONE.. che e' cio' che un uomo apporta al lavoro.

Senza l'intenzione anche uno scalpello da legno produrra' solo trucioli...ma nessuno si preoccupa di una cippatrice...


non è che pretendo di essere importante ma te l'ho scritto proprio prima del tuo post MrGreen

1. l'AI non esprime concetti. un essere umano può
2. dove l'unica bravura del fotografo è tecnica nel fare cartoline allora sarà facilmente sostituito o "battuto" nei concorsi dalla AI
3. se scatti per esprimere te stesso te ne fotti dei concorsi o di cosa fa l'AI: pensi alle tue foto, ti scatti quello che esprime le tue emozioni la estetica la tua curiosità, te le sviluppi e te le guardi per te e per chi ha interesse a te. Se poi riescono a trasmettere qualcosa a più persone le mostri a più persone.
Se scatti perché ami la competizione e vuoi farti dire "bravo" da altri è meglio lo sport: è più oggettivo il risultato e ci sono meno pippe sulla natura del "vero" sport, su quanto debba contare o meno l'attrezzatura per questioni filosofiche e altre amenità.
4 ...
5. una buona parte delle immagini che scattiamo anche quando hanno valore estitco creativo ... "artistico" sono comunque ricordi della nostra vita, di scene che abbiamo vissuto. L'AI non può. Ovvio che di nuovo se la priorità è il RICONOSCIMENTO che vogliamo dagli altri allora è chiaro che il fatto che siano o no ricordi non ha importanza.

user259808
avatar
inviato il 19 Novembre 2024 ore 18:46

Ed ecco il più "fondamentalista" dei dogmi!
Se io costruisco una scena falsa, la fotografo e la spaccio per vera e distruggo la scena per non lasciare testimonianze dell'inganno, è più importante che la pellicola/sensore abbia registrato qualcosa che esisteva nel modo reale, ma era una costruzione farlocca, o è più importante il messaggio che quell'immagine trasmette?
In altre parole: la fotografia è importante per una funzione archivistica o per una funzione comunicativa?


Quello che hai fotografato era reale e l'avevi creato tu.
Nulla di tutto ciò accade con l'IA.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 19:01

Secondo me molti non hanno proprio le basi di ciò che è la fotografia, ovvero la rappresentazione di qualcosa di reale. Le immagini AI sono finte, non rappresentano nulla di reale. Che importa se sono fatte bene o male, se sono meglio o peggio: sono finte! E tanto basta per non considerarle fotografia.


non cogli il punto: nel momento in cui - forse non ci siamo ancora - l'AI assembla una immagine esteticamente gradevole e PLAUSIBILE tu guardandola da un punto di vista tecnico non puoi più capire se rappresenta "il reale" - al netto di tutto il discorso sul punto di vista che è fondamentale - o se è assemblata.
Se l'AI riesce a produrre l'immagine di un missile russo che si abbatte sul Colosseo e tu non hai altre fonti, tu puoi credere che quell'evento sia avvenuto. Questo è il punto.
Sull'espressività e l'intenzionalità che dovrebbe trasparire dalle foto di chi sa usare la fotografia come metodo espressivo: ci sono cliché contenutistici così inflazionati per esprimere becero moralismo e captatio benevolentiae dell'orsservatore - il bambino del terzo mondo ripreso dall'alto con il muco al naso cui si dice di non sorridere, le facce esasperate di gente in corteo che sembra lotti per qualche giustizia negata, che magari è ebete e va contro chi gli sta pure migliorando le condizioni di vita ecc. - che guidando l'AI non credo sia difficile riprodurre anche quelle.

Sicuramente certi concetti l'AI non riesce ad esprimerli ma riproporre immagini concettuali inconsapevolmente che sono ormai comuni non è difficile.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 19:05

Travel, Daniele ti ha fatto una domanda precisa: "In altre parole: la fotografia è importante per una funzione archivistica o per una funzione comunicativa?"
Prova a rispondere.

user259808
avatar
inviato il 19 Novembre 2024 ore 19:24

Se l'AI riesce a produrre l'immagine di un missile russo che si abbatte sul Colosseo e tu non hai altre fonti, tu puoi credere che quell'evento sia avvenuto.


Questo è un altro problema, cioè la difficoltà a distinguere tra immagini genuine e farlocche, ma la distinzione tra immagini reali e farlocche resta per ciò che rappresentano, cioè la realtà vs la finzione.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 19:36

Ma per caso eludi le domande di proposito?

user259808
avatar
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:17

Ma per caso eludi le domande di proposito?


Se leggi bene ho già risposto. Se lui fotografa una scena creata da lui: 1) lui ha creato la scena, 2) lui l'ha fotografata. Tutto è reale.
Nell'IA non c'è nessuna scena reale creata da alcuno e non c'è nessuna fotografia: è un semplice disegno iper-realista realizzato da un computer.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:25

racconterò una breve storia personale .....
Durante un carnevale di Venezia (2014) ho incontrato un gruppo di figuranti che interpretavano degli zombi, con seghe elettriche che tagliavano corpi, coltelli, bracci finti tagliati, finto sangue sparpagliato qua e là e tante risate intorno e tutti, zombie, turisti e spettatori che si divertivano.
Mi sono divertito anch'io a scattare in allegria.

Quando il giorno dopo ho rivisto gli scatti effettuati sono rimasto inorridito: erano foto di una straordinaria violenza, una violenza che sembrava vera, che faceva paura, da voltastomaco. Mia moglie, che pure era con me al momento dello scatto, non è riuscita a vederne più di un paio. Sono foto che non ho mai utilizzato.

Però ho capito che una macchina fotografica, casualmente o volutamente, può catturare e mostrare una realtà del tutto inesistente, completamente diversa da ciò che effettivamente sia successo. E' però vero anche il contrario (ho già citato l'esempio della trappola naturalista).

Quindi la discussione su quanta realtà ci possa essere o non essere in una foto è una discussione forse stimolante dal punto di vista ideologico ma è destinata a non arrivare mai a una conclusione univoca. Se qualcuno la pensa diversamente e ciò che si può dare una risposta certa alla domanda ,confonde semplicemente la sua opinione con la "realtà".

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:28

Travel, ti è stato chiesto se la fotografia ha una funzione documentaristica o comunicativa.
Perché questa storia che debba essere una fedele riproduzione del reale (che è già un'affermazione discutibile di per sé), escluderebbe la seconda.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:29

Quello che hai fotografato era reale e l'avevi creato tu.
Nulla di tutto ciò accade con l'IA.

Ma allora sei de coccio!
Qual'è la funzione della fotografia?
Rispondi a questa domanda e vedrai come ti verrà smontato tutto il tuo palco.

user259808
avatar
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:33

Mi pare di aver detto tutto ciò che penso.
Se fate delle obiezioni pertinenti e motivate magari vi rispondo, altrimenti è inutile continuare a ripetere sempre le stesse cose. Cool

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:36

Se leggi bene ho già risposto. Se lui fotografa una scena creata da lui: 1) lui ha creato la scena, 2) lui l'ha fotografata. Tutto è reale.

A parte che l'esempio serviva solo per presentare una situazione particolare che portasse a farsi quella domanda, la domanda stessa era un'altra e ben precisa: qual'è la reale funzione della fotografia: archivistica o comunicativa?

Un aiutino: basta fare copia-incolla della parolina prescelta

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:36

Quindi non riesci a dire se la fotografia deve documentare o deve comunicare?
È così complicato?

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:40

Il problema è che sa benissimo che con la fotografia si possono fare entrambe le cose, anche se l'aspetto comunicativo rimane sempre presente persino nella fotografia scientifica; solo che non sa come fare per non dover affrontare la differenza che ci sarebbe se la foto di una scena montata ad arte la spacciassimo per reportage di guerra invece che per la visione dell'artista in merito alla guerra

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2024 ore 21:57

Ma io credo proprio, visto il tenore degli interventi, che lui batta su questa cosa che la fotografia è reale mentre nell'AI non c'è niente di reale, semplicemente perché non vede altro fine che quello di riproduzione fedele della realtà come scopo della fotografia, cioè una testimonianza di com'era quel pezzo di realtà in quel determinato momento.
Insomma...stiamo solo perdendo tempo :)



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