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Avevo aperto tempo fa un topic dedicato a lei e a altre fotografe nord europee, mi ricordo che ne nacque una polemica accesa perché erano intervenute persone usando termini forti di disprezzo e della fuffa che si cerca di propinare come buona fotografia. Poi fui aspramente criticato perché bloccai le persone maleducate e mi dissero che non sapevo discutere...difficile discutere con chi non presenta alcuna tesi o motivazione ma ti dice solo che quelle foto sono merda spacciata per arte
Fino ad ora mi sono taciuto ma vi confesso che non riesco in tutta onestà a provare grande interesse per le foto di Janaína Tschäpe, quella serie 100 Little Deaths forse la trovo anche più mediocre di altre. Leggere poi il commento di Celant mi ha ulteriormente maldisposto, mi è sembrato un altisonante girare a vuoto (vorrei usare il termine "supercaxzola" ma rischio l'espulsione da parte di Matteo?), se voglio un trattato intelligente sul paesaggio e sulla sua esperienza mi leggo Turri o altri e non le banalizzazioni di Celant, se voglio vedere delle intelligenti fotografie di paesaggio pure mi rivolgo altrove e non a questa inutile messa in scena. Mi è sembrato il tipico esempio di "banalità del concettuale" e del tentativo di nobilitarla tramite "bugiardino allegato" che finisce per renderne ancor meno appagante la fruizione. Adesso chiudo la parentesi e lapidatemi pure se volete.
Anche se OT segnalo gli eventi del photolux, in particolare tra i talk quello del primo dicembre su Ivo Saglietti con relatori Cito, Pellegrin, Verzone.. scusate se è poco.
non per l'uso dell'AI ma perchè come idea mi sembra molto vista anche se magari in altre salse. Non c'era nulla di più interessante e originale presentato?
una spiccata sensibilità a cogliere l' effimero, quell' inafferrabile ricordo svanito che spesso si trasforma in una sensazione familiare come il profumo del latte materno... forse una post-produzione che potrebbe essere decisamente migliorata (specie nelle foto a colori) però ci vedo una sensibilità genuina che mi ha colpito, specie il lavoro TORNARE e UN ALTRO MONDO
veramente interessante, alcuni aneddoti come quello di Scianna anche simpatici. I. Zannier sempre in mezzo domani sono via ma dopodomani se lo vedo gli faccio leggere l'intervista. Il problema è che mi ha dato i compiti per casa (la formula di un'antica tecnica di ripresa diretta su positivo ) ed io naturalmente impegnato in fotografia di strada a KM Zero non li ho fatti, mi becco un bel Kaxxiatone..
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