| inviato il 17 Maggio 2024 ore 16:50
Si pero'.. che peso queste primedonne... Alla fine Mary ha chiesto un aiuto... qualcuno ha perso tempo per darglielo e ha mostrato due foto, su un forum di fotografia, ha aggiunto una spiegazione dettagliata della SUA IDEA di fotografia. Come del resto si farebbe se fossimo di persona in un circolo fotografico... Puo darsi che la sua idea non combaci con la nostra... Non e' pero' un buon motivo per dare addosso ad un "povero cristo" che ha speso tempo per cercare di aiutare. Siete davvero sicuri che le fotografie delle vostre gallerie siano cosi' impeccabili? Siete davvero sicuri di poter pontificare in questo modo? Siete stati baciati in fronte dalla Fotografia? No perche' alla fine del tunnel... come diceva Toto', a volte c'e' il rischio di trovare una sonora pernacchia.. |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 16:54
Grazie Istoria, così mi lusinghi! |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 17:07
Secondo me il fatto che una buona foto racconti una storia vale per alcune buone foto, mica per tutte, così come il fatto che contenga delle simbologie più o meno chiare ed evidenti. E di molte altre caratteristiche che sembrerebbero qualificare delle buone foto si potrebbe dire altrettanto: - una buona foto deve avere il soggetto nitido? Spesso è necessario, ma non sempre - una buona foto deve avere una composizione impeccabile? Spesso è necessario, ma non sempre - una buona foto deve avere una palette di colori coerenti? Spesso è necessario, ma non sempre - una buona foto deve suscitare una qualche emozione? Spesso è necessario, ma non sempre eccetera eccetera La fotografia è una faccenda talmente vasta che ci stanno dentro tante cose diverse, magari pure in contraddizione tra loro. Allora come orientarsi per migliorare? Beh, si può decidere di seguire un filone, un aspetto, che può essere tecnico o anche no, e provare a migliorare quello, e si faranno progressi, credo: se non sono soddisfatto della nitidezza delle mie immagini studierò, il modo di migliorarla (o di renderla più adeguata: il difetto delle mie foto potrebbe perfino essere una nitidezza eccessiva ed assillante), se non sono soddisfatto per come il soggetto non si impone all'attenzione di chi guarda mi studierò la composizione, se i colori delle mie foto mi sembrano scialbi ed insignificanti mi studierò il colore e come controllarlo in una foto, se mi sembra di fare foto banali cercherò altri soggetti (spesso non serve neppure andare lontano perchè li abbiamo sotto il naso tutti i giorni), eccetera eccetera. Certo occorre articolare un po' i pensieri e cercare degli stimoli, perchè finché mi dico "le mie foto sono insignificanti" punto e basta difficilmente riuscirò a migliorare. |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 17:46
Miopia quoto tutta la prima parte del tuo intervento ma questo “ se mi sembra di fare foto banali cercherò altri soggetti „ è esattamente quello che con le parole faccio fatica ad esprimere... io non credo che cambiando i soggetti possa crescere la capacità comunicativa delle immagini. Secondo me il primo passo deve proprio essere di provare a cercare di cambiare la connessione tra i soggetti (poveretti quelli che colpa ne hanno se noi non riusciamo a renderli interessanti?) lavorando più sulle connessioni che sulle qualità intrinseche del soggetto. Guarda il mio primo passo di crescita è stato proprio quello di ammettere che nello stesso identico posto io traevo il nulla mentre altri generavano cose interessanti, una situazione veramente deprimente. E' in quelle occasioni che ho capito che il problema non erano i soggetti ma il fatto che io non riuscito a contestualizzarli per renderli interessanti. Lo so che sembra banale ma è stato il primo momento in cui mi sono forzato e forzandomi ho capito che il problema era solo il mio approccio. Se diamo per scontato di stare "guardando" nella maniera corretta eppure non siamo soddisfatti allora non cresceremo mai. Io sono in cammino ma come ho già avuto modo di dire sono più le volte che spaccherei tutto di quelle in cui mi appago con ciò che produco. Ma piano piano la faccenda sta migliorando dai. Penso di avere buone speranze :D |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 19:17
“ Poi si finisce nel "famolo strano, ma in BN che non si sa mai" „ Che cazzata. |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 19:20
“ Che cazzata. „ Si', ne dico parecchie di cazzate... |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 19:30
Comunque, se non si fa problemi Mary, che anzi, mi pare abbia apprezzato i vari interventi, non vedo perché usare il topic per punzecchiarsi. Le antipatie personali sono altra faccenda. |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 19:42
Ma, nessuno qui credo abbia intenzione di punzecchiare chicchessia.... Io ho solo espresso un fastidio nel leggere un atto d'accusa nei confronti di una persona che, tra l'altro, sa difendersi benissimo da sola. E' che a volte, queste continue e ripetute prese di posizione diventano davvero pesanti. “ Le antipatie personali sono altra faccenda. „ Non e' questione di antipatie... non sento antipatie ne' preconcetti nei confronti di nessuno. Piu che altro provo fastidio per certi modi di fare, al limite del caf one... Ma di solito mi limito a non intervenire. Perche' la maggior parte delle volte e' inutile. Tanto poi si viene bloccati... |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 19:45
Non mi riferivo a te. |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 19:48
Ah, scusa avevo frainteso... |
| inviato il 17 Maggio 2024 ore 20:02
“ Voglio dire.. per un professionista l'importante e' che il cliente sia contento e che il lavoro sia decente. Non perfetto... ma decente e' gia molto (...) Alla fine bisogna anche rendersi conto che per crescere serve tempo. Avere pazienza. „ Quoto al 100%. Anche il mio mestiere è popolato da molti amatori. I professionisti cercano di arrivare al risultato richiesto e di tirare avanti. Hanno il vantaggio che se riescono a tirare avanti questo fatto è una conferma che dà loro sicurezza ed autostima. I dilettanti non hanno questo riferimento e cercano invece spesso una perfezione che non esiste, e credono di vederla cucita addosso ad alcuni profesionisti che stimano, ma non è vero: quelli sono solo un po' più avanti di loro, hanno spesso una formazione più solida e sempre molta più esperienza, cosa che crea l'illusione. |
| inviato il 18 Maggio 2024 ore 9:33
Mary, con la fotografia bisogna divertirsi e "liberarsi" Non prendere a modello i grandi maestri, perché rischi due cose: imitazione, che non porta assolutamente a trovare te stessa e il tuo stile, e confusione, perché se studi la storia della fotografia vedrai che ogni fotografo si distingue dagli altri per tanti motivi. A volte i "grandi" maestri, non sono affatto grandi, ma sono arrivati alla fama grazie alla rete di conoscenze. Dato che è stato citato, mi chedo se Mapplethorpe avrebbe raggiunto lo stesso risultato se non avesse incontrato il curatore d'arte Sam Wagstaff, che sarebbe diventato poi il suo mentore, mecenate e compagno di vita... Oppure pensa a Eggleston. Lui proponeva inquadrature anticonvenzionali, con soggetti tagliati o punti di vista obliqui. Per lui ogni cosa aveva la dignità di essere fotografata, anche senza una precisa ragione storica o nessun momento decisivo a renderla significativa. Il suo lavoro all'epoca fu considerato "banale", eppure il suo sguardo ha influenzato fotografi come Nan Golding e Martin Parr. Per cui non farti troppi problemi, mantieni la tua umiltà, ma credi di più in te stessa. Le foto rivelano la tua sensibilità |
| inviato il 18 Maggio 2024 ore 10:33
Viola è un ottimo consiglio, ovviamente i miei interventi erano volti al perfezionamento del linguaggio non della qualità del messaggio che una persona si porta dentro univocamente. Quello lo do per scontato. Quelli da me suggeriti sono "esercizi" utili ad imparare un metodo ma è tutto propedeutico poi alla creazione di un linguaggio che possa far esprimere al meglio le caratteristiche individuali. Sul successo di alcuni artisti mi trovi concorde però bisognerebbe allora introdurre la distinzione tra designer ed artista dal momento che un artista produce con l'unica finalità di soddisfare se stesso mentre un designer cerca una sintesi tra ragione e sentimento che possa veicolare qualsiasi tipo di messaggio non solo di natura introspettiva. Il designer "soddisfa" gli altri mentre l'artista "soddisfa" se stesso e a volte capita che soddisfi anche i canoni generici della sua o delle successive generazioni. In entrambi i casi però un linguaggio lo devi imparare oppure te lo devi inventare... |
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