| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:11
“ messe così una vicino all'altra, la foto del papà noto sopratutto i peli di barba e capello troppo spinti e una pelle secca dovuti ad un eccesso di nitidezza e chiarezza „ ho questo sospetto pure io e sarebbe interessante capire, da parte di Uly se è vero o no. Ovviamente le luci, gestite diversamente, possono amplificare il tutto. La curiosità sta proprio nel verificare quanto l'analogico vs il digitale, il piccolo, medio e grande formato, nel ritratto possano aiutare a raggiungere certi risultati. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:16
Questo ritratto con che cosa è stato scattato e perché?
 Cliccare sull'immagine per vederla grande! |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:17
“ sono l'unico qui che non prova un orgasmo nel vedere un orecchio completamente sfocato? „ è solo questione di cosa si vuole comunicare. Sostanzialmente lo sfocato è una metafora della nostra "concentrazione” visiva. Quando ti concentri nell'osservare un particolare il resto si perde, maggiore è la concentrazione e la mesa a fuoco del soggetto e maggiormente ci ò che è intorno si sfuoca e perde di significato pur contribuendo ad ambientare la "scena”. Con la fotocamera cerchiamo lo stesso effetto e, invece di lasciare un libero arbitrio all'osservatore, gli imponiamo il nostro punto di vista. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:23
Lomo, hai capito che la foto di uly (che trovo molto valida) è stata fatta con un apsc? In qualche modo, andava tirata su. Forse un po' troppo. Ma sono sicuro, che oggi la post produrrebbe, in maniera leggermente diversa. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:30
“ Con la fotocamera cerchiamo lo stesso effetto e, invece di lasciare un libero arbitrio all'osservatore, gli imponiamo il nostro punto di vista. „ . . . appunto, la fotografia è anche questo e di più, per forza di cose e per la tecnica, per il tipo di ottiche scelte e per la capacità espressiva l'autore filtra ed esprime una propria lettura della realtà o di quello che era realtà. “ è solo questione di cosa si vuole comunicare. Sostanzialmente lo sfocato è una metafora della nostra "concentrazione” visiva. „ . . indubbiamente e lo sappiamo tutti. “ Questo ritratto con che cosa è stato scattato e perché? „ . . . è stato fatto con attrezzatura Nikon, probabilmente una D810, quindi formato 24x36 e cerco di indovinare: ottica sigma 85 art f1.4 e PP adeguata per ottenere toni di grigio graduali e gradevoli. Capire l'illuminazione sarebbe più complicato ma sembrererebbe illuminazione naturale aiutata da una giornata nuvolosa/cielo coperto. Comunque ottimo scatto quello di Alessandro. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:41
“ La curiosità sta proprio nel verificare quanto l'analogico vs il digitale, il piccolo, medio e grande formato, nel ritratto possano aiutare a raggiungere certi risultati. „ . . . sia l'analogico che il digitale se utilizzati nel modo appropriato possono dare ottime tonalità di grigio adatte ad un ritratto, l'aumento della superficie di cattura o di formato sono sempre un vantaggio sia per l'analogico che per il digitale. una MF digital aiuta non poco ad ottenere gli stessi risultati che si averebbero col grande e medio formato pellicola. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4126043 se avessi avuto una Fuji GFX50S II e un GF100 f.2 avrei fatto forse anche meglio e prima. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2914441 lo scatto di questo autore parla chiaro di come un formato digitale appena superiore al 24x36 da qualche vantaggio tangibile. Complimenti all'autore. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:42
"... è stato fatto con attrezzatura Nikon, probabilmente una D810, quindi formato 24x36.." Non si può risalire alla marca, mai, e men che meno dal B&N, dunque tu sapevi che io uso Nikon D 810, basta andare nelle mie Gallerie e lo scopri immediatamente, l'ottica è il 70 - 200 f 2,8 e la luce è quella di una strada, normalissima strada, ovviamente in ombra. ......veniva meglio con una MF, ed eventualmente, perché? Nel digitale impatta moltissimo il fotoritocco, che a pellicola non esiste, dunque nella scelta del formato, in digitale, oltre alla dimensione di stampa uno ci dovrebbe considerare anche le sue capacità in fotoritocco. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:43
“ Lomo, hai capito che la foto di uly (che trovo molto valida) è stata fatta con un apsc? In qualche modo, andava tirata su. Forse un po' troppo. Ma sono sicuro, che oggi la post produrrebbe, in maniera leggermente diversa. „ “ „ Innanzi tutto GRAZIONE, quella foto e' stata fatta con un flash esterno montato di lato che rifletteva su un vassoio da dolci a sinistra ... noterete l'infinita differenza di quantita' luce e di morbidezza della stessa... il vassoio della Lacombe sicuramente era piu' grande La differenza del setup luci e' enorme... lui esce dallo schermo perche' separato dalla zona posteriore, nel mio caso e' fusa la foto con molti piu' toni grigi sia sul viso che nello sfondo. Di fatto ho postato l'editing dell'epoca, molto spinto per cercare di imitare l'inimitabile, che di fatto esiste ed e' genesi di questo topic aperto un decennio dopo. Avete uscito fuori i toni inimitabili della pellicola...e invece... oggi con Cobalt emuliamo scientificamente una Trix 400 con filtro verde (immagino dai toni della pelle che ci sia stato montato sulla Hasselblad 6x6 il verde nella foto della Lacombe)... non sta la la differenza, con un editor raw e dei profili puoi EMULARE TUTTO. Qua editata come avrei fatto oggi con Trix 400 (senza grana aggiunta), filtro verde e due aggiustamenti al volo per la vignettatura. (non ho perso tempo, davvero 2 minuti)
 E qua si arriva al core del topic. La mia e' scattata con una apsc con un 50 a 2.8, la sua con una 6x6 con un 80 almeno montato su. La mia ha quel supercattivo dettaglio sulla barba per la luce non abbastanza morbida ma anche per la riproduzione acuta del sensorino rispetto a quella che gode di luce molto piu morbida ma anche di una riproduzione meno sacrificata che non abbisogna di sharpening, chiarezza o struttura per mostrare la differente texture degli occhi rispetto a quella del viso (FAVOLOSA). Ed ecco cosa mi ci fa cascare malato e se continuo a scrivere ordino su MPB un 60mpx ccd IQ3... Il punto e'... avessi fatto la stessa cosa con la mia Sony/Leica FF con 3/6 scatti, avrei avuto una riproduzione piu' morbida e superiore? Questo va provato! |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:46
“ dunque tu sapevi che io uso Nikon D 810, basta andare nelle mie Gallerie e lo scopri immediatamente „ . . . Appunto ho puntato sulla 810 cercando di indovinare ! ma non ne avevo la certezza, poi tutti sappiamo che utilizzi quel tipo di fotocamera. Beh con la luce naturale però c'io preso. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:47
“ Pollastrini, si secondo me. „ Anche secondo me. Ci sono cose che non sono misurabili il cui risultato finale non è pura matematica. “ Questo ritratto con che cosa è stato scattato e perché? „ Secondo me è quasi impossibile dirlo. Però non sono i primi piani, senza sfondo e ambientazione, le immagini in cui si può vedere la differenza (sempre secondo me). La fotografia non è fatta di equivalenze di centimetri della PDF, l'uniformità la transizione ed i passaggi graduali appaiono sempre più gradevoli all'interno del frame. Ovvio che se nel frame non vi è nulla di questi passaggi non si può distinguere alcuna differenza. E questo vale in generale per tutti i formati. Ci sono molte foto che, nel mio piccolo, sono indistinguibili tra apsc e FF. Ve ne sono altre in cui la differenza si vede (o si vedrebbe). Dipende da cosa è presente dentro la cornice. Ad esempio (entrambe scattate con apsc) nella prima un formato diverso non avrebbe apportato nulla, (volendo scegliere quella PDF) nella seconda, un formato maggiore, si ed anche molto.

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| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 10:00
“ Nel digitale impatta moltissimo il fotoritocco, che a pellicola non esiste, dunque nella scelta del formato, in digitale, oltre alla dimensione di stampa uno ci dovrebbe considerare anche le sue capacità in fotoritocco. „ Su questo punto non si discute, una PP fatta bene è fondamentale. “ ......veniva meglio con una MF, ed eventualmente, perché? „ . . . una MF digital offre miglior controllo della pdc di un formato più piccolo se poi l'uscita del raw è a 16 bit canale ci sono più gradazioni di toni di grigio da gestire a vantaggio di una PP più semplice. Più il formato del sensore è piccolo e più si complica la Post Produzione. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 10:02
“ Il punto e'... avessi fatto la stessa cosa con la mia Sony/Leica FF con 3/6 scatti, avrei avuto una riproduzione piu' morbida e superiore? Questo va provato! „ Ulysseita . . a scatto singolo probabilmente si! profili Cobalt, meno nitidezza, meno contrasto locale, dallo stesso RAW escono risultati diversi, la seconda versione del ritratto è senz'altro più gradevole. “ E questo vale in generale per tutti i formati. Ci sono molte foto che, nel mio piccolo, sono indistinguibili tra apsc e FF. Ve ne sono altre in cui la differenza si vede (o si vedrebbe). Dipende da cosa è presente dentro la cornice. „ Mirko Fambrini . . anche questo è un fattore che ha il suo peso. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 10:09
“ Omogeneità nel volume della pelle. I passaggi di tono sono molto secchi e i contrasti troppo duri. „ “ Ma credo che qui ci sia il problema del digitale e di un sensore apsc che mostra i limiti. „ è vero tutto e il contrario di tutto. Lungi da me fare il maestro (non lo sono mai stato caratterialmente) ma a parità di luce se il file "lo sai trattare" ci tiri fuori grossomodo quello che vuoi rispetto alla pellicola. l'omogeneità della pelle di Nicholas la vedi perchè il ritratto è illuminato in maniera tanto semplice quanto perfetta. a parità di luce siamo sicuri che si noterebbe così tanto la differenza tra il 6x6 e il formato leica o più piccolo? io non ne sono convintissimo, e tutto questo continuo a ripetermelo ogni volta che vedo usata una medio formato digitale vecchiotta, alla quale attaccare un 80 Hassy. la differenza a mio avviso, ce l'hai se fai ritratti utilizzando i basculaggi. e sto iniziando a pensare a un 90TS-e, giusto per. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 10:15
“ Di fatto ho postato l'editing dell'epoca, molto spinto per cercare di imitare l'inimitabile, che di fatto esiste ed e' genesi di questo topic aperto un decennio dopo. „ Uly, ma ti rendi conto della differenza? Dal giorno alla notte! Quella fatta 10 anni fa è un tripudio di chiarezza da far sanguinare il naso, quella che hai postprodotto oggi è ottima, più di così non si poteva fare, ti sei avvicinato molto alla foto della Lacombe (al netto della luce differente come durezza). Cosa manca? I toni della pelle, non sono così continui e la "rotondità" del dettaglio non è al pari. Ma a questo punto i miracoli della PP finiscono ed entra in gioco l'attrezzatura. “ Il punto e'... avessi fatto la stessa cosa con la mia Sony/Leica FF con 3/6 scatti, avrei avuto una riproduzione piu' morbida e superiore? „ No, lascia perdere breziner, porca miseria, non è quello che ti aiuta. Con FF scatto singolo avresti avuto una riproduzione superiore e più morbida? La mia risposta è: SI Con 44x33 avresti avuto una riproduzione ancora superiore e più morbida? La mia risposta è: SI Con 54x41 avresti avuto una riproduzione ancora superiore e più morbida? La mia risposta e: SI Ragazzi... lo dico da due decenni, è il formato del sensore che fa la differenza! Ne approfitto per sfatare un altro mito della PP. La nitidezza applicata non serve ad una cippa secca. Bisogna darne un pelo (quella di default è sufficiente) per compensare lo "smarmellamento" della matrice bayer (difatti col foveon non serve, anzi, si toglie) ma tutte le quintalate di MDC che si mettono dopo, sono tutte schifezze che peggiorano l'immagine. Poi vanno in stampa e sembrano DISEGNI, non foto! La nitidezza è data dalla risolvenza dell'obbiettivo accoppiato al formato del sensore, fine. Se il sistema di acquisizione lente/sensore non ci arriva, non esiste MDC che tenga, sono surrogati che provano ad ingannare l'occhio dando una percezione di nitidezza che non esiste. Quel dinosauro cacato ed ammuffito che ho comprato, AZZERANDO la nitidezza, produce questo paco68.prodibi.com/a/54vy505loymk79q/i/4vkrr52q7m9k5dq?s=HDuwXx4dlRRRf Certo, c'è un piccolo miglioramente dato dal downsize a 4k ma si capisce che la risolvenza della lente viene ampiamente sfruttata dal sensorone.... perchè HA SPAZIO per poterlo fare. Poi, non vorrei sembrare di parte, ma guardate le sfumature del viso di mio figlio e la continuità tonale, così morbida. Sono piccolezze che il 95% dei fotografi non vede, anche perchè oramai gli occhi sono assuefatti dalle immagini di instagram..... |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 10:16
“ Nel digitale impatta moltissimo il fotoritocco, che a pellicola non esiste , dunque nella scelta del formato, in digitale, oltre alla dimensione di stampa uno ci dovrebbe considerare anche le sue capacità in fotoritocco „ mi spiace ma non è vero.
 quando ti mostravano una foto in BN tu guardavi una stampa, non il negativo. e la stampa era ritoccata, punto. a partire da filtro da montare sull'ingranditore per ottenere più o meno contrasto fino a mascherature più o meno complesse. Era più complicato, perchè si faceva con l'esperienza, non guardando il risultato in diretta su Lr o chi per esso, ma era fotoritocco a tutti gli effetti |
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