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Nuove emulazioni di pellicole, un tuffo nell'analogico


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avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 6:32

22 rulli nel 2022, con una figlia dai 6 ai 18 mesi.
Nel 2023 sono a 10.
Quasi due al mese.
Peccato che abbia finito l'ultima bobina della maco tp 64.
Devo provare la rollei rpx 25, ma penso che non abbia la stessa resa per niente.
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A quanto vedo Pie la pellicola PROPRIO NON TI PIACE Eeeek!!! che peccato! MrGreen
Scherzi a parte, e per tornare in tema, la Rollei RPX 25 la uso, sempre ovviamente facendola sottoporre a trattamento di inversione.
Chiaramente è una pellicola molto valida che, nelle linee generali, dovrebbe ricalcare la vecchia Agfa APX 25, personalmente credo sia la stessa pellicola, grana classica ma pur sempre estremamente fine, RMS 5 se non ricordo male, e una risoluzione di 250 lp/mm.
Insomma una pellicola che val la pena di adoperare.
Vale la Maco TP 64?
Questo non lo so, la TP 64 non l'ho mai provata, ma così, a lume di naso come si suol dire, non credo.
La Maco dovrebbe essere a granuli tabulari, quindi dubito che dal punto di vista della grana la Rollei RPX 25 possa offrirti di meglio, in compenso la Maco ha di certo 4 DIN in più, che non sono certo da disprezzare, e poi è una Technical Pan... quindi credo che anche come risoluzione non sia inferiore, anzi sono pronto a scommettere che abbia anche qualcosina in più.
Se posso darti un consiglio ti direi di provare la Rollei Retro 80S, anche questa l'ho usata sempre invertita, grana più sottile della RPX 25, risoluzione superiore... e 80 ASA.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 6:46

@Paolo,
La velvia per me rimane la 50. La 100 mai amata, la 100f odiata.
Il kodachrome 25 era la dia da lusso, per rulli importanti.
La sensia era quello economico, resa uguale alla provia, forse un filo meno incisa, ma molto meno cara.
L'astia era la via intermedia. Mi è sempre piaciuta come resa, sia per ritratto che come paesaggi all'alba o al tramonto.
Con la velvia 50 è sempre stato amore ed odio.
Amore per il paesaggio in luce diurna o con cieli plumbei.
L'apprezzavo meno in luce calda, colori sparati.
Con l'ektachome non è mai scattata la scintilla, preferivo fuji.
Lato negativo preferivo invece kodak portra vc per il colore e ilford (e agfa) per il bn. In bn continuo a usare film.
Poi era questione di gusti.
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Chiaramente Pie è sempre una questione di gusti ;-)
Personalmente però mi ritrovo, quasi al 100 %, con quanto da te affermato, dissento leggermente solo nel giudizio sulla Kodachrome 25 anche se, prima della Velvia, era chiaramente la diapositiva di riferimento.
Concordo anche nel giudizio sulla Kodak Portra anche se, pure con i negativi colore, io preferivo Fuji anche se, lo confesso, in questo caso era più per una sorta di antipatia verso la politica commerciale della Casa Gialla piuttosto che per limiti oggettivi dei suoi negativi professionali che, anzi, erano di altissima qualità! ;-)

P.S. - alla prima occasione caro Pie voglio concedere un'ultima possibilità alla Velvia 100: appena ne trovo un rullo voglio provare a impressionarlo montando sul mio obiettivo, al posto dell'onnipresente UV, un 82A... hai visto mai ;-)

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 6:47

Ulysseita... perdonami la lunga divagazione Sorriso

avatarsupporter
inviato il 17 Giugno 2023 ore 10:48

Paolo visto che te c'è l'hai tanto con i nuovi pellicolari che per te lo fanno solo per moda, e soprattutto c'è l'hai con chi digitalizza

hai mai pensato che le tue care velvia 50 sono introvabili perché non interessano e quindi dismesse, devi usare carissimi rimasugli da freezer scaduti, mentre se fossero richieste fuji magari potrebbe ricominciare a produrle

lo dico perché io non voglio fare la tua fine, chi tiene vivo il mercato lo ringrazio non lo disprezzo


avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 11:19

Beh, le diapositive, anche in era pellicola, erano una nicchia, corposa ma chiaramente solo una piccola fetta del mercato. Ovviamente oggi lo sono ancora di più. Capisco, tuttavia, Paolo che continua ad amare quel mondo ( oggi anche a buon mercato: da studente come potevo permettermi un proiettore Kodak?) e non c'è niente di meglio che seguire le proprie inclinazioni. Capisco anche ( e mi si scusi l'OT) il suo dissentire sul fatto di scattare in pellicola per poi farne la scansione e trasformarla in un file; ovviamente, se ci si diverte perché non farlo? Anche io lo facevo convinto di potere avere risultati e nitidezza migliori ( però partendo da una dia 6x7) e migliore possibilità di ingrandimento in stampa Ma non era cosi, quando raffrontato con una moderna digitale. E si perdevano gran parte delle caratteristiche della pellicola, non solo, ma si perdeva anche il fascino del procedimento in camera oscura che io amavo. Non vedo il senso di scattare in pellicola e poi mandare tutto in laboratorio per poi trasformarlo in un file. Con il 35 mm poi, i risultati per me erano nettamente inferiori. Perciò penso, un po' a differenza di Paolo, che tutto si possa fare e magari c'è qualcosa che mi sfugge o forse ci sono tecniche che non adottanvo nella scansione, ma non ne vedo il senso; oggi per me il mio senso di aver digitalizzato Velvia per qualche anno, è solo quello di avere un...archivio ordinato "materiale" e non hard disk immateriali: ma troppo poco. Se poi oggi si riesce in digitale a simulare una pellicola lo spazio si riduce ancora. Mi scuso per la divagazione: non ci ritorno su

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 11:29

hai mai pensato che le tue care velvia 50 sono introvabili perché non interessano e quindi dismesse, devi usare carissimi rimasugli da freezer scaduti, mentre se fossero richieste fuji magari potrebbe ricominciare a produrle
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Oddio Lomo che le Velvia siano introvabili è una tua supposizione, ERRATA peraltro, l'unico problema è il prezzo... il migliore che ho trovato, pellicole NUOVE scadenza a un anno, 26 € più 15 € di spedizione.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 11:34

Anche io lo facevo convinto di potere avere risultati e nitidezza migliori ( però partendo da una dia 6x7) e migliore possibilità di ingrandimento in stampa Ma non era cosi, quando raffrontato con una moderna digitale. E si perdevano gran parte delle caratteristiche della pellicola, non solo, ma si perdeva anche il fascino del procedimento in camera oscura che io amavo. Non vedo il senso di scattare in pellicola e poi mandare tutto in laboratorio per poi trasformarlo in un file.
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Il vero problema caro Claudio, oltre a quelli già da te così ben descritti, è che c'è più di qualcuno, oserei dire QUASI TUTTI, che sono e restano incrollabilmente convinti del fatto, ed è assurdo anche il solo pensarlo, che la scansione MIGLIORI un originale chimico.
Roba da farsi venire la pelle d'oca Triste

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 11:50

lo dico perché io non voglio fare la tua fine, chi tiene vivo il mercato lo ringrazio non lo disprezzo
************************

E secondo te questa è gente che tiene vivo il mercato?
Addirittura gente da ringraziare?
Gente talmente stolta da comprare un cesso qualsiasi basta che sia una pellicola Eeeek!!! gente che ha fatto schizzare il prezzo di una squallida Kodacolor 200 (roba che una volta davano in omaggio con ogni rullo che portavi a sviluppare) da 3/4 € a rullino fino a 17 €... no dico... 17 € una pellicola che di Kodak ha solo la scritta sull'esterno della confenzione, visto che all'interno è solo una cineseria immonda.
Roba che un tempo si chiamava Luckycolor per capirci Triste

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 14:38

@Paolo: incredibile , una pellicola come la Kodacolor 200 che si usava solo per fare qualche stampina delle foto sotto l'ombrellone storcendo il naso e da dimenticare sul fondo di un cassetto costa tanto??Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 14:48

Una mia curiosità da ignorante: il colore di una diapo è lì da vedere, ma il colore tipico di una pellicola colori negativa come lo determinate? Stampando il negativo su quale carta?

avatarsupporter
inviato il 17 Giugno 2023 ore 15:12

Gente talmente stolta da comprare un cesso qualsiasi basta che sia una pellicola Eeeek!!! gente che ha fatto schizzare il prezzo di una squallida Kodacolor 200


ti é parito l'embolo MrGreen, rispondo solo a questo poi basta perche stiamo sviando dal topic

non so se te ne sei accorto, mentre in quelle BN c'é una vasta scelta di marche e prezzi, in quelle colore la situazione é drammatica, si é costretti ad acquistare quel poco che passa il convento, quindi pure la kodak color 200 se vuoi risparmiare su Portra e Ektar che a volte non sono nemmeno disponibili


avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 15:41

... perché ho portato in laboratorio a Milano delle Portra ed Ektar da sviluppare, stampare provini su pellicola e scansionare con Flextight.
La stampa me la fecero su Fuji cristal archival, e direi che il confronto tra la stampa su Fuji Cristal ed i file delle scansioni (tif invertiti dal laboratorio, cioè io ho ricevuto dei tif positivi) è davvero da pianeti diversi, mi pare che la carta omogeneizzi i risultati in stampa tra Portra e Ektar, ma le stampe su fuji ed i file tif osservati su Eizo calibrato sono completamente diversi

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 15:57

Giusto per capire di cosa parliamo.

Se facciamo finta che lo sviluppo e' omogeneo, che i rulli non son stati rovinati per uso, per eta' o altro, e che tutto sia stato fatto con i parametri da box a livello di esposizione...

Sulle positive noi DOVREMMO avere una resa finale dopo lo sviluppo E6.
Ergo, si prendono e montano nel carousel e sperando che la lampada non sia troppo cinese a random, con la giusta e ideale illuminante dovremmo avere una foto finale proiettata sullo schermo (che deve essere giusto per mantenere il colore giusto) o sulla parete non troppo virata.

Quindi gia qua abbiamo : lampada, parete/telo. e possibili dominanti combinate.

Sulle negative?
C41 e abbiamo i negativi belli lunghi o tagliati in busta.

Dato per perfetto il tutto fino a questo momento?
Processo su macchina che stampa in grandi numeri (fidarsi di come e' stata settata) oppure via di ingranditore e infinite variabili dove l'ultima e' la carta stessa che ha le sue dominanti.

Quindi... ricapitolando..
Lampada, Telo/parete o processo ingranditore/carta

E immaginate tutti qua a dire che bella STA VELVIA, CHE BELLA STA PORTRA con magari gia svariate variabili andate a quel paese che di fatto non sai cosa guardi.



Sullo scan?
Facciamo che siamo di flatbed? serio perche' senno la VELVIA non la scansioni per quanto e' densa?
Va calibrato con il target degno e con un software che ne tragga beneficio.

calibrata la macchina, sulle positive ti tocca operare stile chirurghi rimuovendo eventuali dominanti/bilanciando se possibile il grigio medio e i punti b/n. Spesso ti tocca anche spalancare la curva proprio perche' le piu' dense richiedono tanta luce.
Questa per le positive... le negative?

Inversione e rimozione maschera arancione con routine preimpostate e poi solita calibrazione.

Se si va di macchinari piu' complessi da LAB li dipende dal tizio che manovra tutto e di solito NON ESISTE processo colrimetrico o calibrazioni, si omogenizza per far contenti tutti ee avere scan nitide (chissene del colore)

Ecco.. ora immaginate uno che viene e vi dice... che bella la Portra CON TUTTA LA LISTA di cose che possono saltare e son fuori controllo e che magari si aspetta che scan e stampa siano uguali.
E magari andando al Lab col tecnico che ha un gusto per le ombre chiuse e per il bilanciamento freddo mentre magna il panino in pausa pranzo e quello successivo che adora le pellicole piu' calde e con ombre piu aperte...

MrGreen


la carta omogeneizzi i risultati in stampa tra Portra e Ektar


la carta o chi ha curato la stampa?

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 16:24

Ora, visto come funziona.

io vado su FLICKR e cerco a random "velvia 50"
E mi escono queste









































Non so chi abbia scattato, chi ha sviluppato, chi ha scannerizzato e come lo ha fatto, se i roll erano buoni o no, e se erano 35mm o 120mm...

Ora immaginate che in questo marasma arriva Fuji Film e spara Velvia come stile colore nelle sue fotocamere serie X e di fatto anche loro la sparano a random solo per poter dare saturazione e contrasto con un mini cast magenta sulle luci.

Quale delle mostrate e' velvia?
Arriva Paolo e dice X, arriva Pie e dice y ecc ecc.
Capite che sono chiacchiere inutili?

Unico metodo e' un metodo studiato colorimetricamente dall'inizio alla fine e non esce fuori da un giorno all'altro.
Ancora oggi con stampe, calcoli, rulli ecc ecc in mano siamo qua a fare test e prove e seguendo varie filosofie e solo nella parte finale perche' tutta la parte precedente e' stata inquadrata e ponderata per ridurre al minimo la varianza totale.

Ma basta trimmare male un target, o non considerare varie implicazioni come la sensibilita' del film a determinate frequenze e si sbatte su un muro.

qua sotto nel nostro WIP, la versione non bilanciata e la bilanciata.. guardate solo con questo come cambia la foto.








avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2023 ore 16:42

@Paolo: incredibile , una pellicola come la Kodacolor 200 che si usava solo per fare qualche stampina delle foto sotto l'ombrellone storcendo il naso e da dimenticare sul fondo di un cassetto costa tanto??Eeeek!!!
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Purtroppo e così Claudio.
Tutto grazie ai nuovi eroi della pellicola, gentucola che non sa dove sta di casa la fotografia e per fare vedere su youtube di cosa sono capaci hanno "scoperto" la pellicola!
E sono questi quelli che dovrebbero salvare la fotografia chimica?
Ma piuttosto passo al digitale...



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