| inviato il 15 Aprile 2023 ore 7:36
Leggo anche che...
"La caratteristica però che ci è piaciuta di più è che non copia il lavoro altrui. Almeno sulla carta. Firefly viene addestrato su un set di dati proprietari di Adobe Stock e altri contenuti con licenza aperta o di dominio pubblico. Non si viola il copyright di nessuno. Adobe sta sviluppando un modello di compensazione e condividerà i dettagli quando Firefly uscirà dalla fase beta. E stanno cercando di capire come remunerare i creators che accettano di addestrare gli algoritmi di machine learning, escludendo l'utilizzo dei lavori prodotti da altri creatori."
www.ilsole24ore.com/art/ecco-firefly-risposta-adobe-nuovi-generatori-i |
| inviato il 15 Aprile 2023 ore 9:30
“ "La caratteristica però che ci è piaciuta di più è che non copia il lavoro altrui. Almeno sulla carta. Firefly viene addestrato su un set di dati proprietari di Adobe Stock e altri contenuti con licenza aperta o di dominio pubblico. Non si viola il copyright di nessuno. Adobe sta sviluppando un modello di compensazione e condividerà i dettagli quando Firefly uscirà dalla fase beta. E stanno cercando di capire come remunerare i creators che accettano di addestrare gli algoritmi di machine learning, escludendo l'utilizzo dei lavori prodotti da altri creatori." „
Lo dicono nella presentazione del prodotto sul loro sito.
Per me, visto i risultati che si possono ottenere, è un bel cappio al collo per chi lavorava per i vari stock, e questo cappio si stringerà sempre di più mano a mano che Firefly e gli altri software per la generazione di immagini si miglioreranno.
“ Per Firefly Adobe non permette l'uso commerciale dei risultati finché sarà in beta; mi sembra una bella limitazione per tutta una serie di potenziali tester, che - "del futur non v'è certezza" - potrebbero un giorno decidere di vendere i (capo)lavori generati. Ma tant'è. „
E' una beta, e serve appositamente per vedere quello che potrà essere questo servizio. Diversi risultati che genera non sono ancora all'altezza di essere commercializzati, ma altre volte mi ha stupito.
E, nel frattempo, grazie ai feed back dei betatester i loro software si evolvono.
Un esempio di quello che si può ottenere:
Questo è l'input: a little girl with light brown short wavy curly hair and blue eyes floating in space gazing
Non ricordo quali mood o style avevo impostato.
Dal punto di vista fotografico, alcuni risultati sono "validi", tipo questo rendering:
Altri lasciano perplessi, per non dire di peggio:
Sembra un pessimo lavoro di copia/incolla e blending fatto in Photoshop.
“ Io sto ancora aspettando l'attivazione e mi hanno accettato la richiesta già da giorni, quando ho modo di provarlo ti do la mia impressione anche se uso già altri generatori meno complessi come DALL_E 2 ma mi sta mangiando troppi soldi per giocarci a vuoto, mi confermi che la beta di FireFly lavora solo con l'abbonamento Adobe? grazie „
Se ti hanno accettato, basta andare sul sito firefly.adobe.com/ con il login di Adobe attivo ed è già tutto funzionate. Non so se è necessario avere un qualsiasi abbonamento o basta semplicemente un account di Adobe.
In ogni caso, non ho mai usato altri generatori di immagini e quindi non posso far confronti diretti.
“ @Catand grazie per la risposta, ho provato anch'io I Neural Filter e ho scaricato tutte le macro comprese le beta. Come giustamente dici, siamo all'inizio ma è abbastanza impressionante la logica con la quale applica le maschere in modo coerente allo spazio ed alle fontii di luce, mi riferisco ai moduli per cambiare stagione ai paesaggi, il " Landscape Mixer ", fa ridere solo il nome; per vedere qualcosa di serio dobbiamo aspettare ancora. „
Di quel filtro ne avevamo discusso qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4074481
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| inviato il 15 Aprile 2023 ore 12:27
@Catand grazie delle risposte esaustive, è un piacere scambiare pareri con qualcuno she si sta interessando attivamente al tema.
Io penso che questo trambusto sia in realtà una occasione positiva per la difesa del copyright, proprio perché tutte le operazioni manuali che prima venivano fatte dagli utenti ora verranno regolamentate da un protocollo.
Dobbiamo aspettare che si spenga il fuoco di paglia delle beta e si definiscano dei protocolli etici delle aziende com e già adesso avviene per in altri campi; dando chiare info sulle sorgenti del database e sulle modalità di selezione delle proposte che fa l'AI nello scegliere un soggetto piuttosto che un'altro.
Io non ho mai pubblicato le mie foto su stockimage ma adesso mi viene voglia di farlo anche solo per tutelarle dal rastrellamento incondizionato
“ Di quel filtro ne avevamo discusso qui: „ Me la ero persa, scusa e ho visto le foto, mi facevo anche riguardo a parlarne perché ho visto del risentimento verso questo tipo di editing, anche comprensibile in questo forum. |
| inviato il 15 Aprile 2023 ore 12:33
Questo della proprietà è uno dei temi interessanti.
Per dirla in modo semplice:
quando ottengo un 'immagine immettendo solo una descrizione testuale, chi detiene i diritti di quell'immagine? |
| inviato il 15 Aprile 2023 ore 14:02
Su Instagram ho trovato qualcuno che ha iniziato a far generare un'immagine per accompagnare un titolo attuale: www.instagram.com/peter_brandstaetter/
Penso che i risultati siano abbastanza buoni e che sia abbastanza chiaro che si tratta di immagini e non di foto.
Gli ho chiesto come fa e mi ha risposto che usa MidJourney. Utilizza anche Chat-GPT per generare la richiesta di MidJourney. 
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| inviato il 15 Aprile 2023 ore 16:00
@Perbo si lo avevo letto anch'io.
Sembra che autenticarsi presso una image bank o un organo che offra un servizio equivalete sia una soluzione sensata; avviene meccanismo simile nella musica con lo streaming legale.
Penso che Adobe possa per prima proporre un modello praticabile per i fotografi.
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| inviato il 15 Aprile 2023 ore 16:22
be', concorsi come il WPP ti chiedono il raw. O, in assenza di raw, gli scatti precedenti e successivi a quello che hai inviato. I modi per capire se un'immagine è artificiale oppure no ci sono già, in larga parte. |
| inviato il 15 Aprile 2023 ore 16:25
“Le immagini AI e la fotografia non dovrebbero competere tra loro in un premio come questo. Sono entità diverse. L'intelligenza artificiale non è la fotografia. Pertanto non accetterò il premio”. Eldagsen
Questo è il punto di partenza. |
| inviato il 15 Aprile 2023 ore 16:59
“ Un po' come shutterstock che usa le foto per addestrare ia e ti paga se quei dati sono stati usati.
support.submit.shutterstock.com/s/article/Shutterstock-ai-and-Computer
„
penso sia risolutivo per i dubbi che hanno in tanti grazie!
ho preso il pezzo che conta di più nel caso del pagamento dei diritti:
If your content was used in both, you will receive a payment that compensates you for the inclusion of your content in both datasets (also known as data deals), and you will have access to more future revenue opportunities because you will be eligible for compensation from our Contributor Fund for future licensing events of Generative content development from both of these models.
How will I get paid?
Earnings from datasets and downloads of AI-generated content produced with integrated technology on our platform are pooled in a collective fund and will be distributed every 6 months. If you have generated earnings from the fund, you will see those posted in your Earnings Summary, in the "Contributor Fund" column. Payouts will happen every 6 months * and will include both earnings from data deals as well as royalties from AI-generated content created with the tool on our platform.
( * Pagamenti lunghi, forse per coprire il periodo beta?)
Significa non solo che "ogni volta che l'AI" elabora il tuo materiale vieni pagato ma che da quel momento ti indicizzi e questo genera più visibilità e più opportunità di lavoro come è scritto. Non mi sembra retorica anzi è la parte positiva di questo cambiamento abbastanza epocale ma da anche in mano alle Image Back ancora più controllo sul mercato delle immagini.
un po di attenzione ai metadati che condividi e che finisco nella hysory del processo di creazione come "age, gender, or race/ethnicity of models", A me sembra che profilare il proprio lavoro in modo estremamente preciso aiuta la preselezione che il database di Stock offre alla AI in prima lettura e va fatto dal fotografo |
| inviato il 15 Aprile 2023 ore 20:45
“ Qui l'uso di una AI app ha portato alla denuncia per pedopornografia. „
Anche prima dell'era digitale, per unire una testa a un altro corpo bastavano due foto, un paio di forbici e della colla. 
In ogni caso, non è una novità e funziona anche senza intelligenza artificiale. D'altra parte, sembra che manchi l'intelligenza naturale quando si diffonde il risultato su Internet. Ma i bambini (ancora) stupidi possono essere perdonati. |
| inviato il 15 Aprile 2023 ore 21:42
Limitandoci a parlare della rivoluzione AI in ambito fotografico, io da fotoamatore mi domando perché scatto una fotografia.
Di solito, ho una idea in mente, probabilmente inspirata dalle centinaia di immagini che ci bombardano, e cerco di realizzare quell'idea con la macchina fotografica.
Quindi cerco il luogo, mi porto dietro la costosa attrezzatura, e magari torno più volte sul posto per trovare le giuste condizioni.
Quando finalmente penso di aver ottenuto lo scatto che avevo in mente, mi siedo al computer, sviluppo il raw con C1, e se necessario termino con GIMP o Affinity.
A volte il risultato ottenuto è abbastanza fedele all'idea che avevo in mente.
Ora la domanda è, se lo scopo è rappresentare un'idea, perché spendere tempo e soldi per farlo se il risultato è a portata di click?
Al momento continuerò a uscire per fotografare perché mi affascina più il viaggio della meta, ma quando la mia vetusta a6000 smetterà di funzionare, e la a7iii sarà dannatamente obsoleta cosa faro'? Magari invece di spendere migliaia di euro, mi accontentero' dello smartphone, che intanto migliorerà ancora, e per tutto il resto utilizzero' l'AI?
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| inviato il 15 Aprile 2023 ore 21:49
Anche oggi potevi collegarti su un sito di microstock e comprarti una foto per 10 cent.
Perché ancora oggi c'è gente che ama dipingere?
Perché c'è gente che scatta con la pellicola?
È il piacere di fare una foto. |
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