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Fusione nucleare, siamo arrivati alla svolta?


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avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 18:15

Parliamoci chiaro: sia il confinamento magnetico che quello inerziale sono ben lontani dalla produzione di energia elettrica per uso civile.
Da quel poco che ho studiato, il confinamento inerziale che hanno usato gli americani è proprio mirato all'uso bellico ed ha molte meno possibilità di essere implementato in un ottica civile.
Malgrado l'ottimismo di Pollastrini, i 10 anni scordateveli proprio.
È possibile addirittura che non accadrà mai.
Alla stregua di ITER che almeno segue un obbiettivo ben diverso.
Quindi ok per la svolta epocale in termini scientifici, ma riguardo l'uso civile devono passare decenni. E neanche pochi.
Se poi Pollastrini ha qualche fonte che conferma le sue ipotesi personali, che ce le fornisca.
A mio avviso sono solo sue opinioni campate in aria.

user198779
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inviato il 14 Dicembre 2022 ore 18:46

Con gli stessi soldi e l'energia che buttano in questi progetti fossero usati per la ricerca sulle altre forme di energia rinnovabili forse sarebbe meglio è che però non ha lo stesso effetto mediatico. Confuso

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 20:40

Ho seguito per anni con interesse l'evoluzione del progetto ITER, mi sono letto articoli di altri sistemi analoghi a confinamento inerziale/laser, c'è stato il momento della fusione fredda dei tanto discussi ricercatori chimici Martin Fleischmann e Stanley Pons, poi è arrivato il momento dell'E-cat messo a punto e brevettato in Italia da Andrea Rossi con il sostegno del fisico Sergio Focardi, e alla fine nulla di concreto si è realizzato.

Stando su un ragionamento molto semplice in Italia abbiamo il brevetto del fisico Carlo Rubbia ed Enea sui rivestimenti dei tubi captatori ad alta temperatura nelle centrali a concentrazione solare.
Il concetto è di una semplicità estrema: il sole è già un perfetto reattore nucleare a fusione che ha combustibile stimato per ancora circa 5 miliardi di anni . . il trucco sta nel captare nel modo più efficiente e continuativo possibile l'energia che impatta sul pianeta terra e saperla gestire nel modo migliore. Rubbia aveva pensato che con un accordo con gli stati frontalieri del mediterraneo, ricchi di aree semidesertiche, avremmo potuto costruire diverse centrali a concentrazione solari dalle quali esportare con elettrodotti energia a costi contenuti verso l'italia. la tecnologia di queste centrali è consolidata da molti anni e ne siamo pure esportatori. Senza entrare nei dettagli queste centrali a concentrazione hanno rendimenti globali elevati che sfiorano il 60% dell'energia solare impattante al suolo. Le tipologie di sviluppo sono di diverso tipo ma le migliori sono quelle con specchi a concentrazione orientati e con tubi captatori e sali fusori ad alta temperatura per il trasferimento del calore in una turbina e poi in un generatore classico . . se solo si fosse investito 1/5 di quello che si è speso per il progetto ITER avremmo risolto un bel po di problemi di casa nostra.


Con ciò non intendo dire che la fusione nucleare non ha un futuro, perchè è un sistema assai interessante e strategico, ma nell'immediato non è affatto disponibile e non è detto che sia realmente fattibile e conveniente anche perchè nei corpi stellari l'accelerazione gravitazionale e la pressione esercitata per provocare la fusione sui nuclei di idrogeno è 22 volte maggiore di quello che si riesce a fare sulla terra, per l'ovvio motivo della enorme differenza di massa tra sole e terra.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 21:03

Il CSP (i concentratori solari) è un esempio interessante che aiuta a capire quali siano le dinamiche che nella pratica regolano l'adozione o meno di tecnologie di conversione di energia. Sono un concetto apparentemente semplice, sono stati in voga per qualche tempo, soprattutto in alcuni paesi (e.g. Spagna), tuttavia sono ormai tecnologia considerata morta nel settore. Nessun "analista" considera che avrà un impatto su larga scala nella transizione energetica. Non ha particolari difetti o criticità estreme (comunque, ce ne sono, non certo al livello della fusione nucleare, ma vanno incontro a costi di manutenzione molto elevati per varie ragioni non facilmente aggirabili). Nel complesso tra un problema qui e un problema là, semplicemente risulta una soluzione meno economica di altre con cui è in competizione e perciò l'adozione commerciale su larga scala scende rapidamente a zero. Qualcosa è rimasto in voga anche in USA sulle solar towers che è un concetto similare ma anche lì...poca roba. Se vi volete divertire vi guardate le 500 pagine del world energy outlook IEA. La sigla CSP viene citata 10 volte in totale nel documento e compare in mezzo grafico dove faccio fatica a vederla.

iea.blob.core.windows.net/assets/830fe099-5530-48f2-a7c1-11f35d510983/

Questo per dire che anche se qualcosa "funziona", che possa avere un impatto concreto è un discorso molto più complicato. Figuriamoci il caso della fusione...se ci sarà un demo plant che funziona per 20 secondi di fila producendo qualche kW dimostrativo non prima del 2060 sarà grasso che cola, ci metterei la firma.

user198779
avatar
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 21:38

www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/14/fusione-nucleare-una-svolta-che-sv

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2022 ore 22:37

Consiglio uno sguardo alle considerazioni fatte dall'avvocato dell'atomo; mi sembra che colga bene i punti della questione.

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 7:35

".....Malgrado l'ottimismo di Pollastrini,..."

E' sempre bene ascoltare con cura minuziosa, parola per parola, quello che dicono personaggi importanti in dichiarazioni ufficiali, semplicemente perché i discorsi vengono preparati ed analizzati prima, sempre parola per parola, in un brain storming di gente esperta, tecnici, esperti di comunicazione, etc, è prassi ormai consolidata, non esce nulla di ufficiale senza l'analisi preliminare, dunque ogni parola è importante.

Se ascolti le dichiarazioni di Jennifer Granholm, il Segretario dell'US Energy Dept., ti rendi conto che, come avevo scritto sopra, l'ottimista è lei, è lei che ha citato i 10 anni, non io, l'ottimismo è suo.

Comunque, occhio che il NIF è gestito dai militari e non dai civili: i militari non hanno detto assolutamente nulla di operativo sugli usi pratici della fusione che hanno realizzato, hanno solo espresso concetti olistici, ovvero che ci miglioreranno la Sicurezza Nazionale e che ci produrranno energia pulita.

Il come, ovviamente, si sono guardati bene dal dirlo.

Ora che le FF. AA USA abbiano investito delle cifre a dir poco colossali sulla fusione senza sapere prima e con estrema esattezza che cosa farci con quella fusione, io mi rifiuto di crederlo.

E dunque la dichiarazione del Segretario io la prendo come molto probabile.

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 7:48

Hanno chiaramente detto che prima di sfruttare la tecnologia per usi commerciali servono decenni, MA NON 5 o 6 DECENNI, come credevano prima.
Secondo me tra 20 anni al massimo ci siamo.
Piccola postilla: i cinesi hanno scoperto che sulla luna ci sono TONNELLATE di un minerale prima sconosciuto che si chiama changesite e che hanno scoperto loro, che contiene Helio3, un composto che serve proprio per la fusione nucleare e che vale, essendo rarissimo sulla terra, 17.000dollari al grammo. I cinesi hanno in programma nei prossimi anni 3 missioni per installare impianti minerari sul suolo lunare...
Secondo voi tutto questo cosa indica, rispetto alla fusione nucleare? Un'utopia o che ci credono tutti profondamente?

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 7:57

Occhio che molta gente, che di tecnica non ne sa assolutamente nulla, apre bocca e gli dà fiato senza sapere prima quello che dice.

Fino alla settimana scorsa, anche qui su Juza, per praticamente tutti, la fusione non si sarebbe mai fatta, o si sarebbe fatta in tempi lunghissimi, in molti decenni : e invece l'hanno fatta e poi confermata un paio di giorni fa.

Adesso, sempre quella gente lì, che di tecnica non ne sa assolutamente nulla, dopo essersi data la vasellina per alleviare il bruciore, per consolarsi dicono che a fare energia pulita con la fusione non ce la faranno mai o che ci vorranno tanti decenni.

Mahhhh......


avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 8:20

Infatti quando ci sono questi claim sensazionalistici, per un tot di tempo bisogna chiudere giornali o altri canali di comunicazione generalisti dove chiunque può dare aria alla bocca. Per un po' sarà l' hot topic del momento e verrà detto e scritto di tutto, poi cadrà nel dimenticatoio e i sedicenti esperti sceglieranno un altro hot topic di cui sparlare. Ordinaria amministrazione.

(Mi riferisco ai media/social network di massa. Nulla di nuovo sotto il sole)

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 8:34

Guarda che la fusione la fanno già da parecchio tempo, e la fusione alla pari, lo stesso nif l'ha fatta lo scorso anno.
Ma siccome siamo digiuni di tecnica, noi semplici cittadini ci affidiamo ai tecnici. Ma quelli esperti in materia.
Ebbene la storia della fusione con guadagno di energia è una storia raccontata male.
E' vero, sonoi stati usati 192 fasci laser per un totale di 2mj per "fondere l'atomo" e generare 3mj (approssimativamente!).
E' anche vero che per alimentare i laser sono occorsi 300mj.
Ne consegue che per far funzionare il sistema a confinamento inerziale del NIF occorrerebbero 100 "spari" laser nel giro di decimi di secondo su 100 "cartucce" di carburante.
Il fatto è che i laser sono in grado di "sparare" una volta al giorno ed ogni volta occorre ricaricare la capsula con carburante nuovo.

la stessa direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory, Kimberly S. Budil, ah stimato che sarà necessario ancora qualche decennio prima che la fusione inerziale possa essere considerata un'opzione percorribile per lo sfruttamento commerciale ai fini energetici.
Cioè, non che sarà possibile lo sfruttamento commerciale, ma che sarà possibile considerarla un opzione.
Parole sue durante la conferenza stampa:
“Not six decades, I don't think. I think not five decades, which is what we used to say. I think it's moving into the foreground and probably, with concerted effort and investment, a few decades of research on the underlying technologies could put us in a position to build a power plant.”
«Non sessant'anni, non credo. Non credo cinque decenni, che è quello che dicevamo. Penso che stia passando in primo piano e probabilmente, con sforzi e investimenti concertati, alcuni decenni di ricerca sulle tecnologie sottostanti potrebbero metterci nella posizione di costruire una centrale elettrica”.
Diciamo quindi una 50 ina d'anni prima di iniziare la costruzione di una centrale.
Che non credo si costruisca così in fretta.
Sempre che la ricerca proceda verso l'uso civile nella produzione di energia.
Cosa che per adesso non prevista, visto che sin dagli albori il nif fa queste ricerche escluisivamente per uso bellico.

A mio Avviso ITER (confinamento magnetico dedicato alla produzione di energia civile e non a scopi bellici) potrebbe arrivare anche prima.


avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 8:48

si, anche perchè il cosiddetto confinamento inerziale, tradotto in altre parole significa che semplicemente l'esplosione dura talmente poco che gli atomi non fanno fisicamente in tempo a muoversi più di tanto.

in pratica, non c'è confinamento ed è per questo che gli sviluppi bellici possono essere molto più interessanti di quelli pacifici, dove invece il confinamento è essenziale.

curiosamente (ma è veramente solo una curiosità), la terminologia usata (inerziale) si trova anche nel principio del sistema di chiusura inerziale delle pistole...

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:04

L'esperimento è stato finanziato in massima parte dal Dipartimento della Difesa Usa per continuare la ricerca di nuove armi senza violare il Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty (CTBT), un trattato internazionale che impone un limite alla potenza di un ordigno nucleare sperimentale.

Il test in questione, per la ridotta energia delle singole esplosioni, permette appunto di approfondire la ricerca sugli esplosivi nucleari rispettando gli impegni internazionali.

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:07

secondo me anche per non distruggere tutto il laboratorio MrGreen

comunque, in realtà non capisco quale vantaggio possa dare avviare una fusione a scopi bellici in questo modo invece che con il classico sistema fissione+fusione.

Forse, ma mi pare ancora più fantascienza, poterla attivare con laser in orbita o a distanza invece di dover sganciare una bomba fisica?

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2022 ore 9:22

Non ne vedo altro scopo, visto che si tratta di confinemanto inerziale.
Bisogna considerare che, nel caso del confinamento inerziale, bisogna reinnescare ogni volta le reazioni di fusione, a differenza della maggior parte dei sistemi di fusione nucleare a confinamento magnetico, dove il riscaldamento delle particelle alfa potrebbe mantenere tutto, o quasi, in moto una volta innescate le reazioni.

L'unico sistema sarebbe quello di produrra talmente energia da poter anche alimentare i laser.
Insomma, i laser fondono il carburante che produce sufficente calore da scaldare il vapore che fa girare le turbine che producono elettricità sufficente per alimentare i laser per un nuovo innesco.
Ora, se con questo esperimento che è durato circa 15 giorni, 192 laser hanno innescato una reazione che ha prodotto 0,1kw, per generare l'energia sufficente per rialimentare i laser occorre almeno 1.000 volte tanto e sopratutto continuativamente, non ogni 15 giorni.

E serve Trizio!MrGreen

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