| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 8:43
scusami se ti sembrerò maleducato, ma preferisco essere sincero, a me quell'effetto non piace proprio. PS: so che le mie foto fanno schifo, ma faccio quello che posso. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 10:24
Ho seguito questa discussione dall'inizio, e sono arrivato alla conclusione che c'è qualcosa alla base che non va. E' già stato detto da tanti, ma vorrei aggiungere una mia interpretazione. Da quando la fotografia è nata si è sempre cercato di arrivare ad una resa la più perfetta possibile con l'attrezzatura del momento: si è sempre fatto in modo di ottenere il miglior risultato possibile con quello che si aveva in mano. Ora che siamo giunti dal punto di vista tecnico e dell'attrezzatura ad un livello veramente altissimo, sentiamo il bisogno di altro. E' un po' quello che è successo alla pittura nella seconda metà dell'800. Prima era tecnica, perfezione e quant'altro, poi sono arrivati gli impressionisti a sconquassare tutto. Volevano far emergere qualcos'altro con la loro pittura. In seguito sono arrivati i pittori astratti, e per finire oggi c'è un po' di tutto in giro: non c'è più una corrente tipica e riconoscibile del 2020. Ci sono mille rivoli più o meno grandi, interessanti o validi. Ci sono anche una moltitudine di ciofeche vendute come Arte. In fotografia sta succedendo lo stesso: sembra che sia già stato fatto tutto, il progresso tecnico non apre più nuove porte significative, per cui non si sa più cosa fare di nuovo. In realtà si dimentica che la novità non deve tanto stare nel mezzo usato o nello stile, ma nel soggetto fotografato, nei temi affrontati ... ma questo è un altro discorso. Allora che si fa? Si innesta la retromarcia. Si cercano le cose belle e interessanti del passato e le si vuole imitare con i mezzi moderni. Questo per me non ha molto senso, anzi, non ne ha proprio. E' come se si volesse imitare la pittura di Monet utilizzando una fotografia a cui si applica un filtro che la rende simile ad un quadro di Monet. Che senso ha? Allora meglio armarsi di pennelli e colori ad olio, preparare una bella tela e iniziare a dipingere. Quindi che facciamo in fotografia se ci piacciono le foto degli anni '30? Beh, nulla di più facile: acquistiamo una fotocamera degli anni '30 (30-200 euro), ci mettiamo un rullino dentro ed andiamo in giro a immortalare ciò che ci piace di più. Poi la sera ci chiudiamo in bagno con una bella Paterson (che non è una modella ) 20-40 euro, e ci mettiamo al lavoro. Il resto lo conoscete tutti Che dire ancora? Buon lavoro! |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 10:33
niente da aggiungere ... disamina praticamente perfetta. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 10:45
Non credo sia propriamente così. L'informale non è che nasce solo per ricerca di qualcosa di nuovo, ma nasce anche in risposta a un predominante ruolo della fotografia e a un sentire legato al contesto storico , ma in parte e stato come uno smarcarsi prendendo una strada nuova così come in passato cercò di fare la fotografia allontanadosi da pittorialismo. Se guardiamo al contemporaneo e parlo in genere e non solo di fotografia c'è la tendenza a rifarsi a correnti o comunque a lavori considerati autorevoli. Effettivamente non c'è una corrente predominante e sicuramente occorrerà del tempo per capire cosa durerà nel tempo e cosa è stato un fuoco effimero Ma la fotografia non si allontana dall'arte contemporanea e nuovi autori spesso cercano le proprie basi nel recente passato e questo sia stilisticamente che concettualmente, ma è qualcosa che si vive in maniera generalizzata |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:10
@Matteo, in effetti ho semplificato un po' troppo... Purtroppo sia la pittura (nell'800 con l'avvento della fotografia) che la fotografia (con l'avvento di altre tecnologie come video, tv, ecc.) hanno perso per strada la maggior parte della loro funzione principale: informare e documentare . A entrambe è però per fortuna rimasta la componente artistica. Questa però necessita di continue novità, fantasia, originalità. Cosa sempre più difficile da trovare nel marasma attuale. Noi però qui siamo su un altro livello: siamo piccoli amatori, fotografi della domenica, che vogliono divertirsi e trarre soddisfazione da quello che fanno. Non dobbiamo per forza emergere, ma solo riuscire a fare qualcosa che ci piaccia e che se possibile venga apprezzato, almeno nella nostra piccola cerchia di amici, parenti e conoscenti. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:15
Io credo che considerare la funzione come informare e documentare sia molto riduttivo sarebbe davvero uno sminuire pensare di ridurre tutto a questo |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:19
Sì è vero, è riduttivo... Ma qui si sta solo discutendo su come imitare una tecnica del passato, e si è passati a chiedersi se ciò abbia un senso. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:23
Se penso alla pittura sicuramente anche del passato c'era sicuramente un racconto, ma pensando alle chiese non c'era una documentazione ma un comunicare qualcosa a un popolino non letterato in un modo capibile Oppure l'arte era usata per ostentare opulenza o glorificare la propria famiglia. Quando si inizio a usare il blu oltremare nei dipinti religiosi lo si facevano spesso perché il colore era costoso e in un certo senso si chiedeva perdono alla chiesa. Imitare il passato ha un senso? Come ho scritto anche in arte contemporanea si riprende il recente passato nei canoni imitandolo e provando ad aggiungere qualcosa di nuovo. Ha senso? Mah non é la prima volta e una rielaborazione dei canoni o di un tipo di visione che é familiare può anche avere senso Io non ho una risposta, ma trovo interessante sia il tentativo di avere nuovi stili sia quello di riprendere e rielaborate il passato |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:23
Allora apprezzo molto di più Joshua Paul
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| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:26
@Matteo La pittura aveva molte funzioni nel passato, cosa che la fotografia è riuscita solo in parte ad eguagliare. Ora ha per la grande massa una funzione totalmente diversa... piaccia o meno. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:33
“ Sì è vero, è riduttivo.. „ No! non è riduttivo se informare e documentare diventa linguaggio e poi poetica e infine arte, la fotografia si esprime via via a livelli crescenti. Comunque l'argomento è "Come replicare una foto così" e in molti hanno dimostrato che col digitale è possibile ma poi rimane sempre il fattore stampa che introduce molte altre variabili del supporto utilizzato sia che si stampi da digitale che da analogico, questa discussione andrebbe completata proprio in questa direzione. per il resto mi rifaccio a quanto detto da Skylab dove ogni tecnica, pittorica, analogica o digitale, deve essere rispettata nei suoi canoni. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:34
I selfie sono sempre esistiti in fotografia così come gli autoritratti in pittura. Ti posso fare molti esempi, agli inizi in Europa faceva fico scattarsi autoritratti nella propria libreria o studio per mostrare cultura o ricchezza. Negli Stati Uniti si facevano autoritratti imitando personaggi della cultura popolare come l'indomito esploratore con risultati poco interessanti. Ora é facile autoscattarsi e si é fieri di muscoli o fisicità e non solo del proprio studio che non fa più fico come prima, ma sono solo cambiati i canoni e la diffusione Ma anche qui stai riducendo la fotografia ha assunto molti più ruoli della pittura perché più immediata. Si usa per dire dove sono, per mostrare uno scontrino, nelle recensioni. Ha sostituito la scrittura perché più veloce nella comunicazione non verbale. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 11:59
“ Allora apprezzo molto di più Joshua Paul „ la maggior parte delle immagini di F1 sono state scattate per notizie o grandi agenzie di borsa", ha detto Paul alla rivista GP Traveller nel numero di marzo 2017. "Ci sono solo poche persone che scattano immagini meravigliosamente espressive e senza tempo in Formula 1, principalmente perché non esiste un mercato redditizio per questo". "Il mio approccio è quello di creare immagini così belle da sfidare l'argomento." Interessante, mi piace molto. Ho seguito il post e scrivo le mie due righe. Il titolo del topic parla di replica. Anche a me sembra chiaro che da un punto di vista logico (ed anche tecnico), una fotografia derivante da analogica debba essere replicata da analogica. La materia di studio dovrebbe essere quella. Se poi si devia e si vuole emulare LA STAMPA da un rullino analogico, anche qui concordo che guardare i confronti e le similitudini a monitor sia decisamente fuorviante. I pellicosauri hanno i propri difetti, ma il digitale stampato, per il bn, appare diverso c'è poco da fare. Lascerei perdere tutti gli esempi ed i confronti a monitor (anche questo già detto) perchè semplicemente siamo nel campo di un settore ma non dell'altro le cui peculiarità emergono con tutta evidenza nella stampa. Se poi ci si vuol divertire ad emulare con i filtri per visioni sul web, va bene tutto, sia chi digitalizza rullini, sia chi invecchia il file.. |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 12:01
@Matteo Ho messo "selfie" in Google tanto per mettere qualcosa di "attuale". Lo so che i selfie si sono sempre fatti: qui Stieglitz 1890 e Nadar e per finire Van Gogh 1887 I nuovi utilizzi della fotografia sono in effetti diventati importanti, ma è un altro tipo di fotografia, rispetto a quella che trattiamo noi qui. Che poi sia altrettanto "interessante" non so, sicuramente nella grande massa qualche perla la si trova anche... |
| inviato il 22 Febbraio 2022 ore 12:07
Molte volte non è interessante, ma è la costatazione che la fotografia ha assunto altri scopi che prima non erano possibili. La possibilità di condivisione rapida ha apportato più cambiamenti del digitale stesso. Quello che penso io è banalmente che la così detta fotografia "bassa" ha sempre influenzato quella "alta" e viceversa. Quindi secondo me certe foto terribili non hanno senso in se, ma è indubbio che modifichino il linguaggio e il modo di comunicare e questo influenzerà anche la fotografia autoriale. Tutto qui. Hai scelto esempi di autoritratto "alto", ma mi è capitato di leggere alcuni trattati dove si facevano i classici esempi mediocri, fatti con la lastra, ma sempre selfie solo che allora non si usava il termine. Ma a me affasciana un fenomeno come questo perchè questa semplice pratica è diventata un fenomeno di costume e ha cambiato diversi paradigmi rendendo per esempio accettabili certi tipi di inquadratura Cambia la percezione di noi stessi o comunque l'immagine che vogliamo dare insomma sono tutte cose che trovo interessanti e che meritano una ricerca e un'analisi. |
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