Questo
“ Piccolo tutorial di DT
Premessa: ho reinstallato la ver. 3.8 di DT dopo diverso tempo che non lo usavo visto che hanno finalmente introdotto il supporto per i raw cr3 e quindi qualcosa posso sbagliarlo. Se qualcuno è più pratico e nota errori, mi corregga senza problemi.
Prima cosa in assoluto da fare quando si usa DT è impostarlo in lingua inglese: per chi non è avvezzo può essere un problema ma la documentazione, gli esempi e i tutorial sono praticamente tutti in questa lingua.
Passiamo allo sviluppo.
Questa è uno screenshot di un mio RAW in lavoro:
Quando si apre un RAW per l'editing, se non ci sono sviluppi precedenti, DT crea in automatico una lista di moduli preimpostati secondo la macchina fotografica che viene utilizzata. Questa lista di moduli si chiama pixelpipe ed è la lista che si trova sotto l'istogramma.
Innanzitutto, attivate il secondo bottone sotto all'istogramma per vedere tutti i moduli attivi (il bottone con lo sfondo grigio nell'immagine sopra)
Alla sinistra di ogni modulo (un modulo = una riga) ci possono essere due simboli: un cerchio pieno - questi sono moduli che sono obbligatori e non si possono eliminare ne spostare, perché sono operazioni che devono avvenire in una specifica fase del workflow - e il simbolo di "accensione", un cerchio con la righetta - che indica i moduli opzionali che possiamo aggiungere di volta in volta.
Lo sviluppo del file avviene dal basso verso l'alto e quindi, nell'immagine sopra:
- la prima cosa che fa è impostare i punti di nero e di bianco del RAW: questo modulo non va toccato.
- imposta quindi il WB, tenendo come default quello del file: questo modulo non va toccato.
- imposta poi la ricostruzione delle alte luci clippate in uno o più canali: va toccato solo se necessario.
- quindi demosaicizza il file, con l'algoritmo di default, utilizzando come base di partenza i dati modificati dei primi tre moduli: questo modulo va toccato solo se si conoscono bene tutte le varie opzioni.
- quindi imposta l'orientamento dell'immagine (landscape o portrait a seocndo del flag negli exif): di solito non è necessario toccarlo.
- quindi c'è il modulo dell'esposizione, dove va modificata appunto l'esposizione generale dell'immagine: di default è +0,5.
- poi c'è il crop: questo è un modulo che ho aggiunto io durante lo sviluppo per croppare appunto l'immagine originaria e DT l'ha posizionato lì, prima di un altro modulo obbligatorio
- l' input color profile che si occupa di convertire i pixel nello spazio colore dell'immagine sorgente (la macchina fotografica) in uno spazio colore di lavoro (prophoto, AdobeRGB, ecc...).
Da questo punto in poi (sempre leggendoli dal basso verso l'alto) iniziano tutti i vari moduli dello sviluppo vero e proprio, dove chi usa DT deve mettere mano per ottenere i risultati che si desiderano:
- color calibration per dare il WB corretto dopo che è stato impostato il profilo colore di input, per sistemare saturazione e vibrance, ecc...
- lo sharpening;
- filmic RGB, per lavorare sulla gamma dinamica dell'immagine;
e via così, con tutti i vari moduli che possiamo attivare per lo sviluppo del nostro RAW, per poi concludere con un altro modulo obbligatorio che è "output color profile" che serve per definire lo spazio colore del nostro file postprodotto quando poi sarà esportato in tiff o jpeg o altro.
Ogni volta che si attiva un modulo, DT si occuperà di posizionarlo nel giusto ordine nella Pixelpile (per esempio, nell'immagine precedente, il crop l'ha posizionato prima che venga impostato il profilo colore di input)
Ogni volta che si aggiunge un modulo o si modifica un valore in un modulo già attivo, DT "ricostruisce" l'immagine visualizzata sempre partendo dal basso della pixepile.
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