| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 11:07
Visione quantomai personale la tua, caro Giuliano, vorrei però ricordarti che la fotografia non "interpreta" (personalmente) bensì "riprende" una scena per come la stessa gli si para innanzi. In altre parole per l'interpretazione personale della realtà esiste, da milioni di anni peraltro, la pittura la quale, per assurdo, mi permette di dipingete un mio sogno, addirittura, la fotografia invece no, essa abbisogna di un soggetto vero, reale, oggettivo insomma e non certo soggettivo e "interpretato" a piacimento! |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 11:10
Valido fino a un certo punto. Posso escludere dall'inquadratura uno sfasciacarrozze vicino ad un bel prato verde. Chiunque andasse sul luogo non lo riconoscerebbe |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 11:22
Bravo Però escludere dall'inquadratura non significa cancellare, a posteriori, lo sfasciacarrozze... escludere significa inquadrare facendo in modo che lo sfascio non rientri - ab origine - nell'inquadratura stessa! In questo caso infatti se qualcun altro, vista la foto, ritorna sulla scena la riconosce tranquillamente. |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 11:31
Ma comunque hai interpretato il paesaggio. Escludendo fai immaginare come sarebbe senza, se lo includi denunci, se riesci ad inquadrare lo sfasciacarrozze con una luce ed inquadratura particolare puoi creare anche armonia dove non ci sarebb, ecc. L'interpretazione è tutto in paesaggistica, secondo me. |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 11:38
Faccio un altro esempio: da paesaggista, devo fotografare le tre cime di Lavaredo all'alba inquadrando in primo piano la stella alpina oppure le fotografo il 15 Agosto, a mezzogiorno, dal parcheggio gremito di auto e bus con la fila infinita di turisti lungo il sentiero? |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 11:54
In casa ho un'incisione di un artista toscano che raffigura proprio uno sfasciacarrozze... |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:03
Il fotografo in effetti influenza il soggetto, come nel principio di indeterminazione di Heisenberg, coesistendo elementi oggettivi e soggettivi. Macchina, lente, tempo, diaframma, luce, ripresa, framing, editing ecc... |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:05
Paolo lo sai che non sono molto d'accordo col la tua concezione didascalica della fotografia.....ne abbiamo già discusso La trovo oltre che riduttiva nei confronti del mezzo, anche concettualmente non corretta.... |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:35
Può una fotografia di paesaggio, e più in genere qualunque fotografia, non essere autobiografica? |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:36
(((Faccio un altro esempio: da paesaggista, devo fotografare le tre cime di Lavaredo all'alba inquadrando in primo piano la stella alpina oppure le fotografo il 15 Agosto, a mezzogiorno, dal parcheggio gremito di auto e bus con la fila infinita di turisti lungo il sentiero?))) Tutt'e due. La prima sarà una foto carina, un po' da cartolina, con le tre cime controluce, destinata però al dimenticatoio. La seconda tra 50 e più anni sarà un buon documento di costume, che pochi oggi pensano a riprendere. |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:37
(kwlit, concordo con te, se solo potessi andarci, fotograferei solo turisti che fanno pic nic con le tre di sfondo) |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:41
O turiste? |
| inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:41
Dipende da come contestualizzi quella che chiami "foto da cartolina "... Ad ogni modo ci risiamo...si nun c'è l'omo....'un è fotografia bona... Bah.. |
user14408 | inviato il 15 Gennaio 2022 ore 12:42
non so se siano sciocchezze , jack, ma resiste anche , jack, in molti che articolando molto bene un pensiero spiegano come: "... Il fotografo può impostare svariate combinazioni spazio-temporali, privilegiando un primo piano piuttosto che un campo totale, ma la scelta è limitata alle combinazioni possibili delle categorie possedute dall'apparecchio : quella del fotografo è una libertà programmata in quanto egli può volere liberamente solo ciò che l'apparecchio è in grado di realizzare. Secondo Flusser, l'inganno continua nella scelta dell'oggetto da fotografare: in realtà si possono fotografare solo “stati di cose” a cui applicare, di volta in volta, criteri estetici, o prospettici o concetti artistici: in sostanza, ogni foto può essere solo l'immagine dei concetti contenuti nel programma dell'apparecchio fotografico..." "Per una filosofia della fotografia". Vilem Flusser. |
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