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Ancora una canzone, vero inno alla lotta per la giustizia sociale.
La gente dice che non esiste perché a nessuno fa piacere ammettere che c'é una città sotterranea dove la gente vive ogni giorno nei rifiuti e nella decadenza nella discarica dei loro simili
qui la vita sottoterra è difficile non possiamo ricevere nessun aiuto dal governo vorrei porgere al signor Presidente la mia stima perchè è così abile ad ignorarmi
dicono che ci sia troppo crimine nelle strade di questa città esattamente i miei sentimenti governo ed economia tengono in mano i soldi quando lavoravo, lavoravo nelle fabbriche piegato alla pietà del mondo credo di esser fortunato ad essere vivo
qui la vita sottoterra è difficile non possiamo ricevere nessun aiuto dal governo vorrei porgere al signor Presidente la mia stima perchè è così abile ad ignorarmi
dicono che siamo caduti attraverso le crepe dicono che il sistema funziona ma che noi non lasciamo che ci aiuti immaginano che loro non smetteranno mai di pensare che noi vogliamo solo elemosina ma non un modo per vivere onestamente, vivere in questo modo non é vivere
qui la vita sottoterra è difficile non possiamo ricevere nessun aiuto dal governo vorrei porgere al signor Presidente la mia stima perchè è così abile ad ignorarmi
cosa ho fatto per meritare questo? avevo la mia fede in Dio lavoravo ogni giorno della mia vita pensavo di avere delle garanzie questo é quello che pensavo almeno questo é quello che pensavo
qui la vita sottoterra è difficile non possiamo ricevere nessun aiuto dal governo vorrei porgere al signor Presidente la mia stima perchè è così abile da ignorarmi
la scorsa notte ho avuto un altro sonno agitato chiedendomi cosa mi avrebbe portato il domani la scorsa notte ho sognato una fredda luce blu che brillava sopra di me ho urlato e mi sono svegliato di soprassalto pensavo di star morendo pensavo di star morendo
qui la vita sottoterra è difficile non possiamo ricevere nessun aiuto dal governo vorrei porgere al signor Presidente la mia stima perchè è così abile ad ignorarmi
Idir, nome d'arte di Hamid Cheriet, è stato un cantante e musicista berbero conosciuto per questa ninna nanna "A vava Inouva" musicata su testo del poeta Mohamed Bennis. Idir ha rinnovato la canzone berbera ed ha fato conoscere in Francia e nel mondo la cultura dei nomadi del deserto dei territori nord-africani.
Ringrazio sentitamente Ben-G per la fotografia di Renato Ventoso. Mi arrivano immediatamente il senso e l'emozione di quell'epitome, quel compendio non solo storiografico di segni e simboli. Non l'avevo mai vista e sicuramente non la dimenticherò.
Ringrazio Fabrizios53 per le sue ultime proposte, raffinate come sempre. Pourquoi cette pluie (che non conoscevo) mi ha fatto tornare in mente -per mera associazione di idee- un'altra canzone sulla pioggia, sebbene assai diversa. E' molto conosciuta ma non mi sottraggo alla voglia di riproporne l'ascolto:
qui c'é poco relax perché lei ha una voce magnifica, l'ho sentita ieri sera e l'ho riascoltata tre volte perché non ci potevo credere cosa é riuscita a fare
Rinnovo il mio ringraziamento a tutti i consoci che han contribuito a questo topic, così ricco di variegati stimoli e richiami. Più in particolare, il brano Nuvole bianche di Ludovico Einaudi mi ha richiamato la poesia Elévation di Baudelaire: un anelito al Cielo le cui parole, personalmente, preferisco a quelle del pur suggestivo testo di Alessia Tondo. Ringrazio Ben-G per la raffinata proposta in chiave solo strumentale.
Elevazione
Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli, delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari, oltre il sole e l'etere, al di là dei confini delle sfere stellate, anima mia tu ti muovi con agilità, e, come un bravo nuotatore che fende l' onda, tu solchi gaiamente, l'immensità profonda con indicibile e maschia voluttà. Via da questi miasmi putridi, va' a purificarti nell'aria superiore, e bevi come un puro e divin liquore il fuoco chiaro che riempie i limpidi spazi. Alle spalle le noie e i molti dispiaceri che gravano col loro peso sulla grigia esistenza felice chi può con un colpo d'ala vigoroso slanciarsi verso campi luminosi e sereni; colui i cui pensieri, come allodole, verso i cieli al mattino spiccano un volo che plana sulla vita. E comprende senza sforzo il linguaggio dei fiori e delle cose mute.
Per chi avesse voglia di ascoltarla declamata in Francese:
Brano ipnotico, abbinato (magistralmente, a mio parere) a un filmato altrettanto ipnotico, girato su un tram di San Francisco...
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