| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 10:29
Io ho trovato significative differenze solo usando i profili di Raamiel, che abbino sempre alla curva Linear Response |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 11:00
Richiedo nuovamente, c'è la possibilità di tradurre in lingua italiana la guida di C1? Grazie |
user209843 | inviato il 12 Dicembre 2020 ore 11:10
“ Richiedo nuovamente, c'è la possibilità di tradurre in lingua italiana la guida di C1? Grazie „ Se non ricordo male C1 viene installato in italiano, la guida non l'ho mai consultata però quella online (eventualmente) può essere tradotta dal browser! |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 11:46
“ Richiedo nuovamente, c'è la possibilità di tradurre in lingua italiana la guida di C1? Grazie „ Temo che per ora sia un problema, ipotizzo che, avendo "adobe acrobat reader pro" e lo si converta in Word, poi si riesca |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 13:36
@Marco52 dai un'occhiata a questo blog maiellone.com/ |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 14:29
Io non uso mai i profili, mi sa che sono l'unico. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 14:42
“ Io non uso mai i profili, mi sa che sono l'unico. „ mica vero...... te li appiccica C1 in automatico |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 14:44
“ mica vero...... te li appiccica C1 in automatico „ Ma io ho anche reflex il cui profilo non c'è |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 14:46
immagino che ti appiccicherà comunque un qualche standard suo... |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 19:24
"Ma io ho anche reflex il cui profilo non c'è " Se non ci fosse, non ti convertirebbe il RAW, non te lo riconoscerebbe, semplicissimo. |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 22:58
“ Prima avevo applicato alla A7rII il profilo della D800, ora questi pro hanno scombussolato le care, mi sa che, per par condicio, ora applicherò alla D800 quello pro della A7rIIMrGreen ma devo fare qualche prova..... „ allora.... ho provato questi profili D800 Standard (non c'è per ora il pro) D810 proStandard A7rII proStandard su due foto scattate con D800, un paesaggio classico e un ritratto, replicandole 3 volte. Paesaggio: La peggiore è risultata quella con il suo profilo nativo, soprattutto il cielo tendente al violetto (cartazucchero..) Quelle con profilo D810 e A7rII sono quasi identiche, un pelino più satura quella con profilo A7rII Ritratto: non ho visto sull'incarnato differenze particolari (se non un po' più di saturazione nelle versioni pro), anche quì una migliore fedeltà dell'azzurro di una giacca di jeans nei due profili pro. A questo punto ho uniformato il profilo ICC predefinito, applicando per entrambe le mie fotocamere quello della A7rII |
| inviato il 12 Dicembre 2020 ore 23:08
“ Io ho trovato significative differenze solo usando i profili di Raamiel, che abbino sempre alla curva Linear Response „ Ma con Linear Response non ti sottoespone parecchio? |
| inviato il 13 Dicembre 2020 ore 7:40
" .. applicando per entrambe le mie fotocamere quello della A7rII" Se ti compri un Color Checker Passport, della Xrite, puoi scaricare un software, che si chiama, Camera Calibration, tramite il quale puoi creare i Profili ICC della tua fotocamera, e lo puoi fare: - a singolo illuminante, in tutte le condizioni di luce che vuoi - a doppio illuminante, 2850 e 6500 K. E lo puoi fare sia per Camera RAW/Lightroom, che per CaptureOne. Creare un profilo ed installarlo con quel software è facilissimo, ci metti due minuti, fa tutto in automatico, ed io ne ho fatti diversi, ad esempio con luce solare diretta, con cielo velato e con cielo nuvoloso. Poi ho fatto quelli a doppio illuminante ma solo per Adobe Camera RAW, quelli standard di CaptureOne a me vanno bene. Poi, per ogni particolare sessione di scatti in luce difficile (ad esempio, soggetti sotto gli alberi, o dove ci sono contorni coi colori forti, etc) basta fare uno scatto al Color Checker Passport in luce normale dove poi fai la sessione di foto, e ti ricavi il profilo della sessione: ti vengono fotografie visibilmente migliori che coi profili standard. E ti vengono migliori perchè, al solito, tieni sotto controllo la situazione, in questo caso il Colore, sia come bilanciamento del bianco che come profilo di conversione per quella particolare situazione cromtica fotografica, il profilo mirato ti compensa le dominanti: chi produce convertitori ovviamente non ti ci può ficcare 50 profili per fotocamera, ma tu lo puoi fare. Io poi quel profilo mirato lì, lo archivio coi RAW, non sempre ma tante volte sì. Il Color Checker Passport è grosso, appunto, come un passaporto e non pesa nulla, ti fa il riferimento del bianco, e ci calibri la fotocamera per la sessione. Io quando vado a far foto, lo porto sempre con me, come le mutande, ce l'ho sempre addosso, e sono al secondo, il primo l'ho gettato dpo 5 -6 anni, anche se andrebbe fatto ogni 2, dopo non garantiscono più il cromatismo in tolleranza, scade come un antibiotico. A mio avviso, sono sicuramente tra i migliori 100 euro spesi in hardware fotografico. Molta, moltissima gente si sta a fare delle bellissime, ripetute ed elaborate, segacce mentali, sulla risoluzione, il microcontrasto, etc, vogliono l'angolino estremo nitido come il centro, lo vogliono perfetto ingrandito al 200%, inseguono le bufale più furenti. Poi vai vedere le immagini di quella gente lì e scopri praticamente sempre che fanno delle immagini con dei contrasti da brivido e colori nauseanti, patacche prive di toni delicati, o con dominanti cromatiche da stridere i denti, bianchi sporchi, verdi radioattivi, di tutto di più. Con la grandissima maggioranza di chi scatta coi trabiccoli più disparati, quando si va a toccare l'argomento Colore...........Hic Sunt Leones! Sul colore casca, e molto rovinosamente, il famoso micco alla grandissima maggioranza degli schiacciabottoni. |
| inviato il 13 Dicembre 2020 ore 8:59
Giancarlo, in estrema sintesi Alessandro ti ha voluto dire che non è corretto il metodo di usare profili generici, oltretutto realizzati per altre fotocamere. Sicuramente è preferibile usare un profilo custom specifico per la propria macchina ed in funzione dell'illuminante caratterizzante la scena ripresa. Questo è tanto più esatto quanto più si ricerca la corrispondenza dei colori originali con quelli catturati dalla macchina fotografica. Coerentemente si dovrebbe usare il medesimo accorgimento in fase di stampa. Una serie di profili icc realizzati come si deve per la propria stampante personale con lo spettrofotometro in funzione dei diversi illuminanti usati per osservare le stampe, è di gran lunga preferibile all'unico generico profilo icc realizzato dal fabbricante magari 6 o più anni prima (occhio alle date, ben indicate dai softwares di verifica dei profili) e scaricabile dal suo sito. Perchè anche lì casca il famoso micco di cui parla Alessandro. |
| inviato il 13 Dicembre 2020 ore 9:40
Grazie Alessandro, lo esaminerò..... Fabio, no dai.... è un consiglio, un suggerimento molto ben argomentato. in questo mondo della fotografia digitale abbiamo tutti da imparare, è una galassia immensa ove ogni giorno nascono funghi (alle volte buoni e alle volte che procurano i mal di pancia). Ora Phase One ha tirato fuori questi nuovi profili pro che in effetti sembra diano una marcia in più alle nostre elaborazioni.... almeno così a me sembra, da quì la mia "insana" idea di fare dei trapianti di ICC da Sony a Nikon E' insana ma vi consiglio di prenderla in esame ed almeno provare eh.... |
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