| inviato il 01 Marzo 2021 ore 9:43
Penso che tu abbia ragione MatteoGroppi, non è la realtà ad essere banale, è il modo in cui la si fotografa, a volte, che può esserlo. Se anche un sasso può raccontare una storia, è vero anche il contrario, che anche il reportage fatto in capo al mondo può non essere all'altezza .. dipende tutto da noi fotografi, in realtà noi fotografiamo sempre noi stessi, se le foto sono banali è perchè lo siamo noi per come raccontiamo quei soggetti.. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 10:02
A prescindere dal fatto che la fotografia non è matematica ma è arte, quindi 2+2 può anche non fare necessariamente 4 e andar bene comunque, ergo quello che piace a me può non piacere a te, e nessuno dei 2 ha ragione o torto. Detto questo sono convinto che Fontana mettesse un pensiero dietro a ogni sua foto di paesaggio, ma sono altresì convinto che la maggior parte dei fotografi paesaggisti scatti solo perchè gli piace quello che vede. In quest ultimo caso sono d'accordo col pensiero di Lastprince, e cioè si tratta principalmente di tecnica, attrezzatura e pazienza. Bisogna anche ammettere però che foto più "nobili", che lasciano il segno nel tempo, di cui abbiamo tantissimi esempi nel genere reportage e street sono principalmente il frutto di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, a meno che (vedi il bacio di Doisneau) non vengano costruite a tavolino. Per il resto quoto al 100% le parole di Andrea Ferrari “ tutti quanti mangiamo senza essere Vissani, guidiamo senza essere Schumacher, andiamo in bicicletta senza essere Merckx, abbiamo magari lo scooter e non siamo Valentino Rossi.... siamo proprio obbligati a studiare a Brera per fotografare il battesimo del nipote? Non è male lasciare un po' di spazio anche alla leggerezza e accettare che ci possa essere del buono anche nell'estemporaneo, nell'istintivo, nell'occasionale, nel casuale e anche nel fortunoso. „ |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 10:07
“ il frutto di trovarsi nel posto giusto al momento giusto „ sicuramente, ma quando ti capita in molte occasioni non è fortuna, o meglio è qualcuno che sa farsi trovare nei luoghi dove qualcosa può succedere e sa reagire quando questo avviene |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 11:08
Alcune precisazioni. a) Non ero piccato e non avevo la coda di paglia. Fotografo per divertirmi, e non è l'unico svago: vado in bicicletta da corsa nonostante il fisico e l'età, e non sono nè Pantani nè Merckx. Gioco a bridge, e non ho mai fatto parte del Blue Team. Andavo a pescare e non sono mai stato Sampei. Faccio anche qualche partita a scacchi senza pretendere di essere Karpov o Kasparov. Sul forum c'è molta gente che concepisce la fotografia con standard molto più elevati dei miei, e non ho mai polemizzato con nessuno. Allora fu altro: se qualcuno viene a sindacare sul fatto che io abbia titolo o meno di esercitare un'attività nel rispetto della sicurezza, della dignità delle persone e delle leggi vigenti, se uno mette in discussione i miei diritti, io metto in discussione lui. In sostanza fu questo: ci furono esternazioni nello stile "se vuoi fotografare devi applicarti, devi studiare, devi migliorarti.... se non ti applichi lascia perdere.... Ricordo perfettamente l''intimazione "ditemi qual'è l'ultimo libro di fotografia che avete letto". Arriva qui ospite non convocato e pretende di farci l'esamino, e io uno così non devo mandarlo a stendere panni? Lui e il suo curriculum? Se intendeva rivolgersi in modo selettivo a chi concepisce la fotografia una cosa seria (per se stesso, ovviamente) il suo parlare era pleonastico e scontato. Soprattutto, era lui che doveva essere più chiaro. Ma non lo è stato, quindi si è rivolto a tutti. Amen. b) “ ma sono altresì convinto che la maggior parte dei fotografi paesaggisti scatti solo perchè gli piace quello che vede „ A me pare ragione sufficiente. Vedo la bellezza, la fisso e spero di trasmetterla a qualcun altro. Perchè devo complicare le cose semplici? Può esserci di più, ma anche no. Poi, sei convinto che non valga la stessa cosa per ritrattisti, fotografi da strada, fotografi sportivi? Basta vedere il forum: quante gallery di ritratti vedi, con le luci, i pannelli riflettenti, i filtri e in mezzo alla foto una ragazzotta con le cosce di fuori e il sorriso da paresi? E - aggiungo - un sacco di "wow" e di like... La qualità non la fa certo il genere, e non la fa nemmeno la preparazione della foto. E spesso non è nella sofisticatezza. Penso ad esempio alle foto di Buffalmano: spesso non traspare una grande regia, fotografa delle commesse, delle passati, delle amiche ma fa delle istantanee fresche, maliziose (ma sempre garbate), intriganti. Di una bella semplicità e di una grande immediatezza. Come disse un grande sommelier relativamente all'accostarsi ai vini con la pretesa di bere sempre del Romanèè Conti o dello Chateau d'Yquem... "Non puoi vivere con la pretesa di cavalcare sempre un grande cavallo bianco". Riprendendo il punto precedente, se qualcuno polemizza a sproposito sul fatto che io cavalchi con soddisfazione il mio somarello, il consiglio di farsi gli affari suoi non glielo nego. Non è il caso degli attual interlocutori, ovviamente. Qui c'è il giusto rispetto e la giusta considerazione. c) “ ma quando ti capita in molte occasioni non è fortuna, o meglio è qualcuno che sa farsi trovare nei luoghi dove qualcosa può succedere e sa reagire quando questo avviene. „ Certo che si, ma permettimi di parafrasare il calcio. Molti grandi attaccanti - faccio tre nomi, Filippo Inzaghi e il compianto Paolo Rossi, ma anche il grande Gert Muller - hanno segnato un sacco di gol di rapina. Avevano certamente il talento di esserci e di saper sfruttare l'occasione, ma quando lucravano su un rimpallo o una respinta sbagliata non è che fossero registi dell'azione o sapessero già che sarebbe successo. Erano li e ne approfittavano. Ecco, questo intendevo dire riguardo a certi generi di fotografia. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 11:48
Andrea Ferrari , c'è una piccola falla in tutto quello che scrivi. Tu dici che non é obbligatorio studiare. Corretto , lo diceva anche Pasolini. Tu rifiuti il “se non ti applichi lascia perdere” . Corretto anche questo. Tu rivendichi il tuo (o di altri ) essere ignorante in fotografia e non volere leggere libri di fotografia. Corretto , uno fa della sua passione quello che vuole. Però ... perché pubblichi delle foto? Perché se le tue foto le tenessi per te avrebbe anche senso tutto questo . Fondamentalmente per te la fotografia é un passatempo. Ma tu pubblichi delle foto , e anche tante. Vedi é tutto qua . E ti prego non dire che non te ne frega niente neanche del pubblicare le foto ( perché sennò non le avresti pubblicate ) e non te ne frega nulla dei giudizi ( se le mostri lo fai per stimolare una emozione nello spettatore ). Con internet ci siamo persi il pudore . Nessuno ha più il pudore di non esporsi. Tutti si sentono obbligati a farlo ... anche senza un minimo di studio. Io sono completamente d'accordo con benedusi. Ce ne fossero di benedusi che ci spingono a studiare a porci nuovi obiettivi invece della semplice immagine di un tramonto . Ah sia ben chiaro un tramonto lo puoi fotografare .... ma se fotografi solo tramonti e li pubblichi anche , non puoi sperare che il giudizio su quello che scrivi non sia contaminato da quello esponi. E qui non é questione di snobismo : é questione di realtà dei fatti. Ps : poi magari un giorno la finiremo di giudicare snob chi studia fotografia . Una decina di anni fa un comico ha convinto il 30% del paese che uno era uguale a uno : che chi aveva studiato era uguale a uno che non aveva studiato . É stato il grande momento dei mediocri che hanno rivendicato la loro ignoranza . Purtroppo per loro. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 12:50
In realtà una specie di "gerarchia" dei generi fotografici si ritrova, anche se non espressa esplicitamente, in alcuni importanti saggi dedicati alla fotografia, a partire da "La camera chiara" di Barthes dove appare abbastanza evidente la considerazione di serie B per tutta quella fotografia che non si occupi dell'uomo. Ne dà conto anche Robert Adams in uno dei brevi saggi raccolti nel suo libro "La bellezza in fotografia" dove ripropone questa gerarchia, pur essendo egli in prima persona fotografo di paesaggio e non certo di ritratto o reportage sociale. Forse proprio per reazione a questo malcelato complesso di inferiorità Ghirri rivendica esplicitamente in "lezioni di fotografia" l'importanza della fotografia di paesaggio in un mondo che invece sembra sommergerci di ritratti. Personalmente le piramidi dei generi fotografici non mi convincono, non mi hanno mai convinto e mi ricordano quelle classificazioni che anche Gaber metteva alla berlina, del tipo la doccia è di sinistra il bagno è di destra. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 14:24
"Certo che si, ma permettimi di parafrasare il calcio. Molti grandi attaccanti - faccio tre nomi, Filippo Inzaghi e il compianto Paolo Rossi, ma anche il grande Gert Muller - hanno segnato un sacco di gol di rapina. Avevano certamente il talento di esserci e di saper sfruttare l'occasione, ma quando lucravano su un rimpallo o una respinta sbagliata non è che fossero registi dell'azione o sapessero già che sarebbe successo. Erano li e ne approfittavano. Ecco, questo intendevo dire riguardo a certi generi di fotografia" Vero ma quanti anche essendo li avrebbero la lucidità di approfittarne. Dietro quel calcio, che poteva sembrare un colpo di fortuna, ci sono anni di esercizio. Lo stesso per la fotografia, anni fa leggevo un traviletto di Ansel Adams, che confrontava due foto, una scattata da lui e una da un suo amico. Erano assieme, quindi stesso posto e stesso momento, stesso soggetto. Due foto differenti. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 16:34
@Lastprince Mi pare un po' esagerato e categorico il tuo punto di vista. E vero, pubblico qualche foto, ma non certo con la pretesa di fgare scuola o di comparire su chissà quale rivista o mostra (con tutto il rispetto, la gratitudine e la considerazione per Juzafoto) Si postano filmati su youtube, si postano foto qui e da altre parti, si suona perfino la chitarra in riva al mare senza essere Segovia o Tommy Emmanuel. Le condizioni di accesso, a mio avviso, dettano le regole di utilizzo. Se c'è un sito in cui si può accedere liberamente, tutti sono i benvenuti e il valore aggiunto per il gestore è la vastità della partecipazione, qual'è il problema? Non ci si mette mica in mostra in un sito dove si cerca di vendere un prodotto. Vuoi risolvere il dilemma ab ovo? Prova a dire al gestore che qui dovrebbero esporre solo quelli che si impegnano, studiano e si dannano l'anima per migliorare, senti cosa ti risponde e fatti un'idea delle finalità del sito e dell'opportunità o meno che tanti fotografi poco evoluti si devertano comunque. Dici ce ne fossero di Badalusi? Questione di punti di vista. Se il tuo scopo è quello di fare della fotografia un pilastro di vita, puoi avere ragione. Non è così per tutti. Ripeto, ci sono tanti che non hanno neanche in mente di fare il conservatorio e si divertono a suonare la chitarra in spiaggia: vogliamo impedirglielo? Non ho mai detto che tutti hanno la stessa valenza in qualsiasi ambito, ma che tutti possano fruire dei loro spazi senza che arrivi un messia a pretendere di indottrinarli si. C'è una differenza essenziale di rispetto tra i due atteggiamenti: la tolleranza. I tramonti non invadono lo spazio di nessuno, la supponenza si. Poi, scusa, non capisco: il Badalusi di turno deve avere il diritto di dirmi che è meglio che smetta di fotografare, e ionon devo avere il diritto di dirgli di farsi gli affari suoi?? |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 16:35
@Mattefra Che poi è esattamente quanto ho detto, al netto degli anni di esercizio e quant'altro, che sono tutte componenti del talento. PS. Essendo Adams essenzialmente un paesaggista, dovrebbe essere di quelli che fanno esercizio di tecnica, pazienza e attrezzatura ma non di pensiero, cultura, costruzione. Ah, non è farina del mio sacco.... “ Stessa cosa per la fotografia paesaggistica : il grande impegno é soltanto nel scegliere la prospettiva e aspettare la luce giusta. In questi due generi nonnc'é pensiero , non c'è costruzione , e non c'è cultura.c'è tecnica e attrezzatura.e pazienza . C'è una bella foto , ma che non sarà mai buona. „ Su questa eventuale diatriba, per favore, non tiratemi in mezzo. Vedo le cose in termini completamente differenti e non sono all'altezza. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 17:31
... cmq anche io sono tra i detrattori delle foto di terry richardson |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 17:42
“ ... cmq anche io sono tra i detrattori delle foto di terry richardson „ non ho ben capito da dove spunta ma siamo in 2 |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 21:01
pag.2 : “ Cero, ma come hai scritto non la hai messa giu come una cosa soggettiva, ma come dato di fatto quindi mi chiedevo quale era il metro che aveva comportato la classifica. A livello soggettivo vale tutto, uno può apprezzare quello che vuole anche in base alla sua sensibilità Ho conosciuto anche gente che adorava terry richardson come il genio della fotografia „ |
| inviato il 02 Marzo 2021 ore 3:57
“ ... cmq anche io sono tra i detrattori delle foto di terry richardson „ Beh, allora siamo in tre. Però questo non mi preclude il fatto di riconoscergli determinate doti che ne hanno fatto uno dei fotografi più ricchi e di maggior successo del settore. Settore assai inflazionato e dalla committenza titolata e assai esigente, per cui pur non figurando nella mia personale lista dei preferiti, non si può negare che ci abbia comunque saputo fare nel raggiungere il successo, e che comunque non sia uno sprovveduto che per anni ha fotografato nei suoi set con compattine e flash rigorosamente incorporato... manco fosse l'ultimo degli hobbisti. “ Dici ce ne fossero di Badalusi? Questione di punti di vista. Se il tuo scopo è quello di fare della fotografia un pilastro di vita, puoi avere ragione. Non è così per tutti. Ripeto, ci sono tanti che non hanno neanche in mente di fare il conservatorio e si divertono a suonare la chitarra in spiaggia: vogliamo impedirglielo? Non ho mai detto che tutti hanno la stessa valenza in qualsiasi ambito, ma che tutti possano fruire dei loro spazi senza che arrivi un messia a pretendere di indottrinarli si. „ Forte il tuo riappellativo-cognome che gli appioppi, ma se Benedusi-Badalusi capitasse di qui ti si rivolgerebbe magari come Andres Ferragli. Ovviamente si scherza per alleggerire. Comunque sul soggetto incriminato che indubbiamente giochi a fare il personaggio dall'eloquio provocatorio e dissacrante, tale da farlo facilmente risultare antipatico a numerosi, se non urtante... Nonostante ciò, pur con la sua forma discutibile, nella sostanza ciò di cui parlava erano concetti sacrosanti come tanti altri noti esponenti ugualmente sostengono, anche se magari espressi con ben altro savoir faire formale. In definitiva il suo intento era sacrosanto, e consisteva nel voler dare una scossa generale... Spunti di riflessione per indurre ad evolversi, andare oltre dal limitarsi a postare solo ben noti e citati tramonti e gattini, in più replicandoli all'infinito con immagini sostanzialmente tutte uguali. Senza bisogno di rivendicare il diritto di poterlo continuare a fare per chiunque voglia, perchè cosa ovvia, Ma nella sostanza sosteneva argomenti ineccepibili. Le stesse identiche cose che poteva scrivere Scianna, magari con un garbo signorile, ma il succo sarebbe stato il medesimo. Ed esercizi analoghi a quello col sasso, o chi con l'uovo, è cosa comune a quanti hanno svolto anche l'insegnamento. Fontana ad es. lo assegnava con il suo colore d'elezione... E così tanti altri... Quindi non sussiste in questo nessuna pietra dello scandalo. O meglio, sasso. Solo un modo per sollecitare ed esercitare la creatività di ciascuno. |
| inviato il 02 Marzo 2021 ore 4:41
“ Anche io sono andato al famose ponte gobbo qui a Piacenza a fare la foto che fanno tutti. „ Non c'è migliore "sfida", o meglio esercizio tra sassi, uova, colori o qualsivoglia soggetto da indicare per una ricerca didattica, che quello di dedicarsi a luoghi, soggetti, manifestazioni o eventi, che risultino stra-abusati e arcinoti ormai fino all'assuefazione. La sfida è proprio quella di riuscire a sfornare risultati "freschi", diversi, originali, accattivanti, attraenti, dall'impronta personale lontana dallo stereotipato. Il plus per antonomasia, qualora lo si ottenga. Quindi a pandemia estinta, appuntamento a Venezia per fotografarla tutti quanti. Se poi ci scappa anche il periodo di Carnevale, magari al tramonto con un gattino in mano ad una mascherata... direi che sarebbe la quadratura del cerchio. La foto vincitrice potrebbe essere decretata qui tramite Jura contest, e sin da ora mi impegno personalmente nel recapitarla al Benedusi tramite mail. Personalmente farei il tifo per A.Ferrari... Sarebbe il massimo. |
| inviato il 02 Marzo 2021 ore 8:25
che poi... adesso che persino nelle universita' di matematica hanno riconosciuto il valore dell'ingnoranza e della visione fresca e non inquinata da sovrastrutture formali. Tanto da farne addirittura dei corsi specifici. Adesso si viene a proporre una crescita basata sullo studio ossessivo? Mi sembra in ritardo di almeno 80 anni... Parlando del sasso.. che mi ha colpito, esempio di come si possa abusare della credulita' di un allievo. Riminiscenze di libri sulla filosofia zen letti e mai compresi. Qual'e' il senso di OBBLIGARE un allievo ad una foto quotidiana ad un sasso?. Quale profondissima lezione di vita dovrebbe trarne? Su la fotografia non puo' essere cilicio e preghiera. O meglio puo' esserlo se ne hai l'inclinazione. Se ne custodisci la profonda deviazione. Di questo tipo di professori il mondo, a mio avviso, puo' fare a meno. |
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