| inviato il 10 Marzo 2020 ore 16:29
Ma scusa, secondo te un paesaggio, un edificio, fanno solo parte dell'immaginario visivo? Chi scatta la foto, per capire cosa sta scattando, deve assolutamente avere una conoscenza il luogo sotto infiniti aspetti. In questo modo otterrà un risultato più valido. Se vai a cercare gli Orsi ma è il periodo del letargo non scatti proprio niente! Anche questa, banalmente è una progettualità. Ma magari quello che vuoi raccontare è proprio l'assenza dell'orso e quella è la sensibilità del fotografo. O se fotografi una fabbrica di giorno o di notte racconti, non credi che stai raccontando due cose completamente diverse? |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 16:43
La differenza è che, per quanto mi riguarda, non ci può essere testimonianza di una ricerca in un solo scatto. Non è sufficiente per valutare nessun progetto. E non lo puoi certamente fare senza dedicargli il tempo che necessita perché prima si sedimenti nella tua testa, prima che nelle immagini. A posteriori, come puro esercizio di stile, possiamo attribuire un significato a tutto, anche a ciò di cui è inconsapevole l'autore. |
user90373 | inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:07
Allora sono come i gamberi, arrivo da dove altri partono o parto da dove dovrei arrivare. Un ipotetico progetto prende forma partendo da situazioni che ho vissuto, ritenendole "calzanti" al mio tipo di approccio. In sintesi non mi creo un proponimento a tavolino, ma andando a valutare risultati, diciamo pure occasionali, realmente ottenuti. Situazioni e luoghi che riesco a "sentire" in genere danno frutti che è piacevole continuar a coltivare fino alla maturazione, per contro, cose che ritengo "forzature" mi scivolano addosso senza destar in me alcun interesse. |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:07
“ A posteriori, come puro esercizio di stile, possiamo attribuire un significato a tutto, anche a ciò di cui è inconsapevole l'autore. „ e difatti alcuni godono di tale aspetto. Non sannocosa fanno ma sono i critici che glielo dicono e che attribuiscono una valenza. Un'opera d'arte lo è quando ha lo stesso valore per l'autore, il critico e il pubblico senza che alcuno si lasci influenzare dal giudizio dell'altro |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:15
Io penso che programmare a fondo uno scatto alla ricerca di condizioni che si ritiene siano quelle necessarie a comunicare un'idea o un'emozione non sia poi così diverso, rispetto al mio ragionamento, che scattare per ritrarre una scena che quell'idea o emozione mi ha suscitato. In entrambi i casi non si farà una cartolina. Si scatterà una foto che ha l'intento di comunicare. Se l'una modalità sia migliore dell'altra non so e francamente ritengo che si tratti di punti di vista. Si potrebbe sostenere che ci vuole dedizione e studio per la progettualità dell'una tanto quanto intuito , sensibilità e apertura al mondo per l'altra. Ma se scatti una foto per cercare di riprodurre quello che pensi gli altri si aspettino da quell'immagine sei fuori da entrambi questi seminati |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:18
In effetti quasi tutto ha un significato. E la sua ricerca è alla base del pollice opponibile |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:20
Tiber: non so. È indubbio che un progetto ha un valore più ampio e merita grande rispetto per l'impegno richiesto. Ma credo che saper trasmettere qualcosa di intenso con un solo scatto non sia più facile ne meno meritevole. Non sono invece d'accordo che per un singolo scatto non possa esserci stata una grande ricerca |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:25
In Springsdale, Utah, c'è la Galleria di Michael Fatali, Fotografo locale, noto però a livello internazionale, che presenta delle immagini semplicemente spettacolari di panorami, Canyon, vallate ma un po' di tutto (ha vinto anche un premio a Siena 2018). Quello che colpisce è la luce, sempre di eccezione, bellissima, unica. Bene. Lui è un professionista è le foto che fa lui a casa sua, ben difficilmente un turista tipo me che va da quelle parti con la moglie potrà fare di uguale o men che meno di meglio. Perché lui, dei suoi Canyons, non solo conosce ogni stradina ed ogni sasso, ma soprattutto perché lui aspetta la luce giusta: vede l'inquadratura, vede lo scatto, si mette lì vicino con un bel camper attrezzato bene, ed aspetta, anche giorni, la luce giusta, ci sono delle foto per le quali lui ha aspettato 5 - 6 giorni la luce giusta. Quando la luce lo soddisfa, finalmente fa la fotografia. Ed un estraneo che arriva lì per turismo, magari anche intenzionato a starci un po', quelle foto così belle non le rifà, manco se ha la bacchetta magica, dovrebbe stare lì dei mesi per fare una cinquantina di fotografie, che è il tempo che ci mette lui. Ma non c'è nulla di male a fare delle belle foto che altri hanno già fatto, anzi, si raccoglie la sfida di farle meglio. Il problema è sempre il solito, in viaggio: il tempo, il che significa anche il soldo. |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:30
Il Golden Gate è lì e, fino a prova contraria, non avendolo progettato Morandi, resterà in piedi ancora per un po'. Possiamo definire studio anche l'esserci passato 100 volte prima di scattare, ma è la riproduzione di un'opera che esiste. Potremo avere varie sfumature, ma parliamo di architettura dell'ingegno umano, ritratta centinaia di milioni di volte. Ideare un progetto fotografico che, si badi, non significa fare un pippone incomprensibile ed astruso, ma narrare qualcosa che ti appartiene ed è solo tuo, credo sia altra cosa ed implichi impegno e qualità maggiori e multiple, tra l'altro spendendo meno in termini economici. " Ma se scatti una foto per cercare di riprodurre quello che pensi gli altri si aspettino da quell'immagine sei fuori da entrambi questi seminati" Questo lo condivido. |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:32
Questa storia che il progetto abbia una sorta di superiorita' intrinseca e' un'altro di quei luoghi comuni che trovo risibili. Non e' che se decido di fotografare tutti gli angoli di casa mia, allora otterro' foto maggiormente degne di pubblicazione "Ma se scatti una foto per cercare di riprodurre quello che pensi gli altri si aspettino da quell'immagine sei fuori da entrambi questi seminati" Questa frase non significa niente. Il fotografo fa parte della societa' cui si rivolge , quindi quello che si aspetta da un'immagine non puo' che coincidere con quelli che il pubblico si aspetta. A meno che uno non voglia annoverarsi nella categoria di "artista incompreso" |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:33
O forse vedo talmente abuso della parola "emozione", che non ne posso più. Preferirei che si parlasse più di "ragionamento". |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:38
Come se i due termini fossero sinonimi... Se si parla di cose diverse di usano termini diversi. È chiaro che se il tuo scopo sarà suscitare un ragionamento ti accosterai alla singola foto o al progetto in modo diverso. Che poi da un'emozione (scusa se uso il termine ) non è mica escluso che non nasca un ragionamento... |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:44
Pollastrini. Secondo me non ci capiamo sul bello... Una fotografia gradevole da guardare perché l'immagine ritrae un bel panorama con la luce giusta potrebbe benissimo esaurire la sua forza comunicativa in questo. Per me quindi sarebbe una bella cartolina che guarderei con piacere ma sulla quale non mi soffermerei. |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:52
Faccio un esempio personale (ovviamente senza alcuna pretesa perché parlo di me e quindi di un amatore senza talento): Sono stato in Israele e Giordania. Wadi Rum: bellissimo, ho fatto un sacco di foto, qualcuna anche non malaccio devo dire. Il deserto, la vastità ecc... Bene le farei vedere ad un amico per mostrargli quanto è bello il posto ecc... viste quelle chiuderei l'album, stapperei due birre e tirerei fuori le foto de muro di Betlemme, del confine con l'Egitto e i suoi avamposti militari abbandonati (e non) e della gente della città vecchia di Gerusalemme. Su queste foto, probabilmente esteticamente meno accattivanti (e certamente non artistiche) potrei spenderci una serata a discutere |
| inviato il 10 Marzo 2020 ore 17:54
Preciso che amo alla follia la natura e faccio da sempre sport di montagna e che alcune delle foto del secondo gruppo sarebbero in ogni caso paesaggi |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |